3 Mete europee perfette per Nomadi Digitali

Negli ultimi anni, il fenomeno dei nomadi digitali ha rivoluzionato il concetto di lavoro, permettendo a sempre più professionisti di svolgere la propria attività da diverse mete europee e non. 

Grazie a una connessione internet e al desiderio di esplorare nuovi orizzonti, molti scelgono di vivere e lavorare all’estero, spostandosi di città in città. 

Nel nostro continente, diverse destinazioni si sono affermate come mete europee ideali, per chi desidera coniugare produttività e qualità della vita.

In questo articolo, esploreremo perciò, le tre principali mete europee perfette per i nomadi digitali. Con un mix di infrastrutture moderne, costi accessibili e un’atmosfera vibrante che stimola la creatività e il benessere.

Grecia: Rodi per i nomadi digitali

Rodi, affascinante isola greca nel mar Egeo, è la quarta più grande del Paese e sta diventando popolare tra i nomadi digitali. La città principale, con 54.000 abitanti, offre bar, ristoranti, negozi e tutti i servizi necessari, pur mantenendo un’atmosfera tranquilla e meno affollata.

L’isola è compatta e la rete di trasporti pubblici è limitata. Noleggiare un’auto (da 20€ al giorno) o usare i taxi è comodo, soprattutto se si viaggia in gruppo. Tuttavia, spostarsi a piedi è molto semplice e comodo. 

Per quanto riguarda la connessione internet a Rodi è generalmente buona, anche se occasionalmente rallenta nelle giornate ventose. Nel centro città ci sono molti caffè dove lavorare, ma chi cerca una connessione costante dovrebbe considerare hotspot portatili o eSim.

Per quanto riguarda invece il costo della vita: Rodi è abbastanza economica. Infatti, si possono trovare stanze in affitto da 500€ al mese nella bassa stagione e pasti completi da 15-20€. La cucina locale è ricca di sapori mediterranei, con piatti tipici come pastitsio, gemistà e dolmàdes.

Pro e Contro di Vivere a Rodi

Prima di passare alla prossima meta europea valutiamo insieme i pro e i contro di Rodi come meta per nomadi digitali. Iniziamo parlando dei vantaggi:

Rodi è un’isola compatta e variegata, con siti archeologici, spiagge incantevoli, musei, bar sulla spiaggia, paesini montani e paesaggi naturali.

È perfetta per chi desidera un equilibrio tra lavoro e relax, senza la pressione di lunghi spostamenti. 

La bassa stagione (ottobre-fine marzo) offre tariffe più basse e tranquillità, mentre il clima rimane mite: si può nuotare fino a dicembre, e le serate sono fresche (15-16°C), quindi è utile avere una giacca leggera.

Vediamo ora quali sono gli svantaggi di questa meravigliosa isola greca:

I voli per Rodi, sebbene economici, spesso richiedono uno scalo durante la bassa stagione, rendendo i viaggi meno comodi. Inoltre, la comunità di nomadi digitali è ancora poco sviluppata, quindi chi cerca eventi di networking e spazi di coworking potrebbe rimanere deluso.

Lavorare da remoto da Longyearbyen (Norvegia)

Tra le mete europee perfette per i nomadi digitali abbiamo anche Longyearbyen in Norvegia. Essa è la città più settentrionale del mondo, situata nelle Svalbard. Con circa 2.200 abitanti da oltre 37 nazioni, è collegata all’Europa tramite voli diretti da Oslo. I biglietti aerei variano tra 180 e 500 euro, a seconda della stagione, e conviene prenotare con anticipo. Una volta atterrati, si può raggiungere il centro in bus o taxi (quest’ultimo più costoso). Nonostante il clima rigido, le strade sono ben curate e ci si sposta facilmente a piedi.

Gli alloggi vanno da hotel a guesthouse come Guesthouse102 e Coal Miners, che sono economici e perfetti per conoscere la comunità locale. Longyearbyen è piccola e compatta, quindi alloggiare in centro offre accesso immediato a supermercato, biblioteca, ospedale e altri servizi essenziali. Airbnb può risultare meno conveniente per soggiorni lunghi.

La città è ben connessa a livello digitale, con internet veloce ovunque. Tuttavia, il costo della vita è elevato: una stanza parte da circa 600 euro a settimana, e i pasti fuori casa vanno dai 10-15 euro nei coffee shop ai 20-35 euro nei ristoranti. L’unico supermercato è il Svalbardbutikken, che offre una vasta gamma di prodotti, tuttavia se desideri bere una birra o una qualsiasi bevanda alcolica, dovrai recarti in un negozio dedicato.

Tra gli eventi locali, spiccano il Polarjazz Festival e lo Skimaraton, oltre alle celebrazioni del 17 maggio, la festa nazionale. 

Come abbiamo accennato, qui fa freddo, perciò è bene sapere che: in inverno, Longyearbyen regala l’aurora boreale, visibile giorno e notte durante la lunga notte polare. In estate, il sole di mezzanotte permette di esplorare l’area anche nelle ore notturne, con escursioni e trekking unici. 

Ogni stagione offre esperienze indimenticabili. L’alta stagione a Longyearbyen va da giugno ad agosto, con temperature più miti e luce continua grazie al sole di mezzanotte

La bassa stagione, invece, si estende da fine novembre a inizio febbraio, durante la lunga notte polare. In questo periodo, le temperature possono scendere fino a -40°C, limitando le attività all’aperto e richiedendo una preparazione adeguata per affrontare le condizioni estreme.

Pro e Contro di Vivere a Longyearbyen

Come Rodi e come tutte le altre mete europee e non, anche Longyearbyen ha i suoi pro e i suoi contro. Perciò partiamo dai vantaggi che offre questo luogo magico:

Una delle attrazioni principali di Longyearbyen è senza dubbio la natura spettacolare e le numerose attività all’aperto. Tra gite in barca, escursioni in motoslitta o con i cani da slitta, e trekking tra le montagne ghiacciate, c’è sempre qualcosa di emozionante da fare. E se si è fortunati, si può assistere allo spettacolo dell’aurora boreale che illumina il cielo notturno.

Un altro aspetto positivo è l’accoglienza calorosa della comunità locale. Le Svalbard sono conosciute per il loro spirito di apertura e senso di appartenenza, e a Longyearbyen ci si sente accolti e supportati. Questo senso di comunità rende il soggiorno piacevole e fa sentire i visitatori i benvenuti. 

Inoltre, esplorare queste terre dà la sensazione di essere ai confini del mondo, in un luogo che ha affascinato sognatori e avventurieri per secoli. 

È un’esperienza che offre la possibilità di vedere paesaggi che solo pochi al mondo hanno avuto la fortuna di ammirare.

Gli svantaggi sono invece: le condizioni climatiche sono sicuramente una sfida: durante l’inverno, le temperature possono scendere fino a -40°C, mentre nei mesi più caldi dell’estate polare si aggirano tra i -30° e i -15°C, con picchi di 5°C nelle giornate più miti. 

La neve e il ghiaccio ricoprono il paesaggio per la maggior parte dell’anno, rendendo la vita quotidiana più impegnativa.

Nonostante la bellezza incontaminata del luogo, il costo della vita è piuttosto elevato, specialmente per chi è abituato a destinazioni più economiche. A questo si aggiunge la difficoltà di trovare alloggi a lungo termine. La disponibilità è limitata, e l’elevato afflusso di turisti può rendere difficile stabilirsi per periodi più lunghi di qualche settimana.

Budapest per nomadi digitali

Negli ultimi anni anche Budapest si è fatta spazio tra le mete europee più gettonate, vediamo perché e cosa offre questa incredibile città.

Il Danubio divide la città in due: Buda, con le sue colline e il famoso castello, e Pest, vivace e piena di negozi. Le due sponde sono collegate da 9 ponti suggestivi, ideali da vedere al tramonto. 

Dall’Italia, il modo più rapido per raggiungerla è l’aereo, mentre il treno è più lento e costoso. La città è perfetta per essere esplorata a piedi, ma i trasporti pubblici, efficienti e convenienti, sono utili per le distanze più lunghe. Bus, tram, filobus e metro (attiva fino alle 23:00) coprono bene la città. Mentre taxi, Uber e Bolt sono soluzioni più care.

Per quanto riguarda gli alloggi: Airbnb offre stanze e appartamenti sotto i 1.000€ al mese, mentre fuori dal centro ci sono opzioni più economiche su Housing Anywhere (500€-700€). 

Budapest è perfetta per i lavoratori da remoto, grazie alla connessione internet veloce (185 Mbps) e a numerosi coworking come KAPTÁR e Collabor8district, che offre tariffe competitive da 5€ per mezza giornata.

Mangiare fuori è abbastanza economico: nei locali informali si spende tra 5€ e 10€, nelle trattorie 10€-15€, e lo street food parte da 3€.

Qui ogni stagione ha i suoi eventi, ma la primavera è ideale: clima mite (10°-23°C), meno turisti e giornate lunghe. Da non perdere il Budapest Spring Festival ad aprile. 

L’estate invece può essere molto calda (fino a 35°/37°C) e affollata.

Pro e contro di Budapest per chi viaggia e lavora da remoto

Per concludere questo excursus attraverso le mete europee più gettonate e meno conosciute per i nomadi digitali valutiamo i pro e i contro di Budapest in modo da avere un quadro completo. Iniziamo, come al solito, dai vantaggi offerti da questa città:

Budapest è una meta economica e ben collegata, perfetta per chi vuole gestire il budget senza rinunciare al comfort. La sua posizione centrale in Europa la rende ideale come base per esplorare altre città vicine. 

Con edifici barocchi, neoclassici e art nouveau, è una gioia passeggiare tra le sue strade. La vivace vita notturna offre opzioni per tutti, dalle feste ai ritrovi tranquilli. 

Inoltre, la città vanta una connessione internet veloce, perfetta per chi lavora da remoto.

I lati negativi sono invece relativi al fatto che Budapest , ad esempio, può risultare affollata e rumorosa, specie nelle aree centrali. La lingua ungherese è complessa, e fuori dalle zone turistiche l’inglese è meno diffuso, rendendo più difficile interagire con i locali. 

La città è turistica tutto l’anno, quindi anche attrazioni come le terme possono essere caotiche e affollate.

Tuttavia, ognuna di queste mete europee merita di essere vista e vissuta, in quanto, ognuna di esse offre vantaggi interessanti e grande possibilità di scoperta. 

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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