Apprendiamo la parola “grazie” fin dalla tenera età, quando ci insegnano che esprimere riconoscenza. Risulta infatti essere un pilastro della cortesia e della buona condotta sociale, una pratica da seguire senza troppi dubbi. Tuttavia, la gratitudine va ben oltre una mera formalità: è un’abilità emotiva autentica. Coinvolge una gamma di elementi vitali per il nostro sviluppo psicologico e influenza il nostro benessere complessivo.
Esperire gratitudine, per ciò che si ha, può contribuire ad accrescere il senso di felicità? Sì! è la risposta data nel campo della Psicologia Positiva.
La gratitudine secondo la psicologia positiva
Secondo la Psicologia Positiva, la gratitudine è descritta come il riconoscimento e l’apprezzamento, di ciò che è prezioso e significativo per l’individuo.
Lo psicologo Robert Emmons, noto esperto nel campo della gratitudine, identifica due componenti essenziali di questa emozione:
- Consapevolezza: delle cose positive nel mondo e nella propria vita
- Riconoscimento: che queste fonti di positività derivano anche da fonti esterne all’individuo.
Emmons sostiene che una persona grata, tende ad accogliere la gentilezza altrui in modo aperto e positivo. Ma non solo. Infatti tende anche a ricambiare tali gesti quando si presenta l’opportunità.
Inoltre, una persona grata abbandona l’idea di dare le cose per scontate e il senso di diritto nei confronti dei benefici ricevuti.
I vantaggi della gratitudine
La vera gratitudine non implica il sentirsi obbligati a restituire un favore o a ringraziare semplicemente per un regalo ricevuto.
Essa rappresenta piuttosto un atteggiamento mentale che ci aiuta a individuare gli aspetti positivi della vita quotidiana. Accompagnato da un sentimento spontaneo, basato sull’empatia verso gli altri e la consapevolezza di sé.
Ognuno di noi, a volte, affronta le cosiddette “giornate storte”, in cui sembra che tutto vada malissimo. Ecco alcuni esempi, di come inizia una giornata di m**da:
- perdiamo l’autobus o il treno,
- rimaniamo intrappolati nel traffico,
- ci sorprende una pioggia improvvisa senza ombrello,
- ci chiamano per una riunione improvvisa al lavoro,
- dimentichiamo il cellulare in ufficio o in palestra.
Riuscire a essere grati per la propria quotidianità nonostante questi imprevisti implica lo sviluppo di abilità cruciali. Tali abilità, ci permettono di affrontare anche altre difficoltà comuni, come:
- incomprensioni familiari,
- tensioni nelle relazioni interpersonali,
- mancanza di flessibilità di fronte a situazioni nuove.
Praticare la gratitudine, dunque, non si limita a pronunciare la parola “grazie”. Ma piuttosto è un sentimento che ci fa sentire un po’ più leggeri ogni volta che lo proviamo.
La gratitudine può davvero aiutarci a coltivare la felicità? La risposta è: assolutamente sì!
Inizialmente ero molto scettico al riguardo, ma in seguito alla lettura di un libro in particolare (“la preghiera segreta di Joe Vitale” – no! Non è un libro religioso in caso te lo stessi chiedendo), mi sono reso conto di quanto la gratitudine faceva parte della mia vita, quanto mi faceva sentire bene e quanto praticarla, mi rendeva felice.
4 benefici che ci aiutano a coltivare la felicità:
1.La gratitudine migliora l’autostima
Diversi studi hanno identificato una correlazione positiva tra gratitudine e autostima, anche se la direzione precisa di questa relazione rimane ancora incerta.
Una possibile spiegazione è che i sentimenti di gratitudine possano contribuire ad aumentare l’autostima. Ad esempio, quando una persona sperimenta gratitudine, implicitamente riconosce di essere considerata degna, di ricevere il favore degli altri. Il che potrebbe incrementare la sua autostima.
Perciò, è evidente che le persone grate tendono ad avere una maggiore autostima. Come afferma Philip C. Watkins nel suo libro “Gratitude and the Good Life: Toward a Psychology of Appreciation”, “Così come la gratitudine amplifica ciò che si vede di buono negli altri, allo stesso modo sembra amplificare ciò che di buono una persona vede in se stessa”.
Essere grati implica il riconoscimento dei propri limiti, senza sentirsi inadeguati o inferiori agli altri. Chi pratica la gratitudine:
- è consapevole delle proprie qualità,
- ha fiducia in sé stesso,
- trova ispirazione negli altri per il proprio sviluppo personale, apprezzando sinceramente il contributo che possono offrire verso questo obiettivo.
2.Favorisce la creazione di legami più saldi con gli altri
La gratitudine verso un’altra persona nasce spontaneamente. Possiamo essere grati a:
- un genitore che prepara il nostro pasto preferito,
- quell’amico che ci ascolta quando abbiamo bisogno di consigli,
- al nostro partner che sceglie di passare del tempo con noi invece di seguire la sua squadra del cuore.
E questi sono solo alcuni esempi.
Qualunque sia il motivo della nostra gratitudine, essa si manifesta quando riconosciamo il valore dell’altra persona nella nostra vita, apprezzando i gesti altruistici e sentendo il desiderio di ricambiare.
Questo avvia un ciclo virtuoso che promuove l’empatia e rafforza i legami con le persone che ci circondano in modo autentico.
3.Contribuisce al Benessere Generale
La gratitudine ha anche un impatto benefico sul benessere fisico.
- Rinforza il sistema immunitario
- Abbassa la pressione sanguigna
- Migliora la qualità e la durata del sonno.
Perciò, è davvero un toccasana sia per la mente che per il corpo!
4.La gratitudine contribuisce allo sviluppo di una mentalità ottimista e positiva
Il sentimento legato “al sentirsi grato”, non dovrebbe essere limitato solo agli altri. Piuttosto, è importante dirigere questo sentimento soprattutto verso noi stessi e la nostra vita. Specialmente quando le cose non vanno come desiderato.
Sentire una vera riconoscenza per le esperienze affrontate, per ciò che abbiamo imparato, nel corso del tempo. Ma anche, per tutte le possibilità di miglioramento ancora a nostra disposizione, è essenziale per coltivare:
- pensieri positivi,
- atteggiamenti proattivi,
- per riconoscere le opportunità anche nelle situazioni difficili
Conclusione
In conclusione, la gratitudine emerge come elemento cruciale per il benessere psicologico e fisico delle persone.
Diversi studi hanno dimostrato una correlazione positiva tra gratitudine e autostima. Inoltre, è chiaro che praticare la gratitudine porta benefici tangibili. Favorisce infatti:
- lo sviluppo del pensiero positivo,
- relazioni più soddisfacenti,
- una migliore qualità della vita.
Essere grati non solo ci aiuta a riconoscere il valore degli altri nelle nostre vite, ma anche a riconoscere e apprezzare le nostre qualità. Perciò, aumentando la nostra fiducia in noi stessi e la nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane con ottimismo.
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