4 consigli pratici per i freelance che vogliono lavorare all’estero

L’essere free­lance, ovvero lavo­rare in modo autonomo, è un modo di lavo­rare sem­pre più dif­fu­so. Ciò è dimostra­to dal­l’au­men­to delle pro­fes­sioni, che si pos­sono svol­gere a dis­tan­za, ma anche dal fenom­e­no del nomadis­mo dig­i­tale. Per­ciò sem­pre più per­sone, che lavo­ra­no all’estero, e gira­no il mon­do,  sfrut­tan­do la pos­si­bil­ità del lavoro full remote. 

Se anche tu stai pen­san­do di diventare un free­lance. O mag­a­ri lo sei già e desideri capire, come puoi girare il mon­do con­tin­uan­do a lavo­rare. Sei di cer­to nel pos­to gius­to, al momen­to gius­to. Ci sono,infatti, molte oppor­tu­nità per lavo­rare all’estero che puoi pren­dere in con­sid­er­azione. Una mag­giore offer­ta di lavoro al momen­to si tro­va in set­tori cre­ativi, didat­ti­ci e dig­i­tali. Questi includono la prog­et­tazione, la scrit­tura, il web design e i cor­si online. Ma non solo, anche tut­to il lavoro in ambito cryp­to, trad­ing, affil­i­ate e busi­ness. Le oppor­tu­nità sono molte, ma ci sono anche diverse sfide da affrontare. Tut­tavia, gra­zie al pro­gres­so, ad oggi è pos­si­bile lavo­rare da qual­si­asi parte del mon­do e avere cli­en­ti ovunque.

Ma come si tro­va lavoro? E dal pun­to di vista fis­cale come fun­ziona? Come si gestis­cono i paga­men­ti dai cli­en­ti? Prob­a­bil­mente queste sono solo alcune di tutte le domande che ti frul­lano in tes­ta adesso. Non pre­oc­cu­par­ti, ti capis­co, anche io come molti sono par­ti­to da free­lance e poi con Alessan­dro, il mio socio, abbi­amo man mano costru­ito quel­la che oggi è Invest Hero. In questo arti­co­lo ho infat­ti inten­zione di  fornir­ti 4 con­sigli utili per schiarir­ti le idee e iniziare a lavo­rare all’estero. 

1.Trovare clienti e lavorare all’estero 

Pro­ce­di­amo per gra­di. Hai las­ci­a­to l’I­talia e sei su un’iso­la trop­i­cale dell’Asia, o mag­a­ri anche tu hai scel­to Dubai, adesso toc­ca orga­niz­zarsi. Da dove puoi par­tire? Beh sicu­ra­mente dal­la ricer­ca del lavoro (se non ne hai già uno sta­bile) e/o dal­la ricer­ca di cli­en­ti nuovi. Devi sapere che la ricer­ca di lavoro all’es­tero può riv­e­lar­si più com­pli­ca­ta di quan­to si pos­sa immag­inare. Oltre a val­utare le diverse oppor­tu­nità lavo­ra­tive è nec­es­sario tenere con­to del mer­ca­to di rifer­i­men­to. Questo potrebbe essere: 

  • Il mer­ca­to ital­iano: che sicu­ra­mente già conosci
  • Il mer­ca­to estero: molto diver­so da ciò a cui sei abit­u­a­to.

Potresti essere par­ti­to con alcu­ni cli­en­ti ital­iani. Tut­tavia vuoi incre­mentare e sai che lavo­rare all’es­tero, può rap­p­re­sentare una grande oppor­tu­nità di cresci­ta per­son­ale e pro­fes­sion­ale. Per non trovar­ti in dif­fi­coltà, pri­ma di con­cen­trar­ti sul­la ricer­ca di nuovi cli­en­ti esteri, potresti stu­di­are il mer­ca­to di rifer­i­men­to. Può, infat­ti, risultare utile fare una ricer­ca di mer­ca­to per indi­vid­uare dove c’è mag­giore neces­sità delle tue com­pe­ten­ze.

Per quan­to riguar­da la ricer­ca dei cli­en­ti, puoi uti­liz­zare piattaforme spe­cial­iz­zate come:

  • LinkedIn.
  • Free­lancer
  • Fiverr
  • Upwork

Per trovare lavoro all’estero è nec­es­sario preparare: 

  • Port­fo­lio
  • Let­tera di pre­sen­tazione,
  • Infor­mazioni di pro­fi­lo chiare e pre­cise.

Queste piattaforme offrono un pun­to di incon­tro tra i servizi che offri e i cli­en­ti in cer­ca. È inoltre pos­si­bile uti­liz­zare parole chi­ave per far­si trovare dai cli­en­ti o cer­care i prog­et­ti e i lavori che ci inter­es­sano. Tut­tavia, la mag­gior parte di queste piattaforme prevede una com­mis­sione o un abbona­men­to a paga­men­to.

2.Conosci la lingua

È impor­tante con­sid­er­are che, oltre alle com­pe­ten­ze acquisite in Italia, per aumentare le pos­si­bil­ità di trovare lavoro all’es­tero è spes­so richi­es­ta una buona conoscen­za del­la lin­gua inglese. E con questo intro­du­ci­amo il sec­on­do con­siglio, ovvero: conoscere la lin­gua.

Che tu stia ges­ten­do un e‑commerce che vende bijoux fat­ti a mano o una piattafor­ma di con­tenu­ti per il web, è fon­da­men­tale avere una buona conoscen­za del­la lin­gua. Quante lingue devo impara­re, per girare il mon­do e assi­cu­rar­mi il lavoro? Tran­quil­lo, det­ta cosí suona dif­fi­cilis­si­mo. Ma in realtà tut­to ciò che con­ta è la conoscen­za di una sola lin­gua: l’inglese. Ques­ta lin­gua è infat­ti essen­ziale per comu­ni­care con i cli­en­ti di tut­to il mon­do, indipen­den­te­mente dal­la loro nazion­al­ità. E rap­p­re­sen­ta la lin­gua prin­ci­pale di qualunque busi­ness dig­i­tale.

In par­ti­co­lare, per lavo­rare all’estero, è impor­tante svilup­pare una buona conoscen­za del­l’inglese busi­ness. Inoltre sarebbe meglio se tu sapes­si anche scri­vere in inglese, in maniera cor­ret­ta e ti spiego subito per­chè. È bene sapere che la mag­gior parte delle inter­azioni con i cli­en­ti avviene via email e What­sApp.

3.Lavorare all’estero: fiscalità, tasse e P.IVA

Par­liamo ora degli aspet­ti buro­crati­ci e delle tasse che devi affrontare se sei un free­lance. Con­sideran­do che deci­di di lavo­rare all’estero, ma sei res­i­dente in italia, ci sono un paio di cose che devi sapere. Se ti tro­vi in ques­ta situ­azione, devi infat­ti, pagare le tasse in Italia, anche sui paga­men­ti che rice­vi dal­l’es­tero. A sec­on­da dei tuoi guadag­ni annu­ali, hai tre opzioni: la ritenu­ta d’ac­con­to, la par­ti­ta IVA con regime for­fet­tario o la par­ti­ta IVA con regime ordi­nario.

Per appro­fondire questi argo­men­ti abbi­amo real­iz­za­to degli arti­coli ded­i­cati che puoi trovare qui:

  • Par­ti­ta IVA regime for­fet­tario(al di sot­to degli 85.000 € annui)
  • P.IVA regime ordi­nario: se il tuo guadag­no supera gli 85.000 € annui, puoi aprire p.IVA o cam­biare regime in ordi­nario. 

4.Come pagare e farsi pagare

Per lavo­rare all’estero, moltissime sono le soluzioni che puoi adottare per i paga­men­ti in usci­ta e in entra­ta. Rev­o­lut è un servizio ban­car­io dig­i­tale che ti con­sente di avere: 

  1. un con­to ban­car­io, 
  2. una car­ta di deb­ito 
  3. una car­ta di cred­i­to

Tut­to sen­za costi di ges­tione e con una serie di van­tag­gi per chi si tro­va all’es­tero.

In par­ti­co­lare, con Rev­o­lut puoi:

  • effet­tuare pre­lievi di con­tan­ti gra­tu­iti fino a un cer­to lim­ite, 
  • cam­biare valute a tas­si di cam­bio molto con­ve­ni­en­ti, 
  • inviare e rice­vere denaro in diverse valute sen­za com­mis­sioni e molto altro anco­ra.

Questo lo rende molto utile per chi viag­gia spes­so per lavoro o stu­dio. Sic­come  ti con­sente di evitare le com­mis­sioni ban­car­ie tradizion­ali e di gestire facil­mente il tuo denaro in diverse valute. Per mag­giori infor­mazioni sulle diverse tipolo­gie di con­to Rev­o­lut, come fun­ziona e i costi ti invi­to a leg­gere questo appro­fondi­men­to.

Con­clu­sione

Per i free­lance che deci­dono di lavo­rare all’es­tero, è fon­da­men­tale trovare cli­en­ti affid­abili e adottare le giuste strate­gie di paga­men­to. Inoltre, è impor­tante conoscere le diverse opzioni per la par­ti­ta IVA e come pagare le tasse. Infine, la conoscen­za del­l’in­glese può essere un van­tag­gio cru­ciale per la comu­ni­cazione con i cli­en­ti inter­nazion­ali. Con questi con­sigli e un po’ di deter­mi­nazione, i free­lance pos­sono godere di un’es­pe­rien­za grat­i­f­i­cante e di suc­ces­so lavo­ran­do all’es­tero.

Se sei un free­lance alle prime armi, o se stai inizian­do adesso a lavo­rare all’estero, entra nel­la com­mu­ni­ty di Inves­thero su Face­book. Qui tro­verai con­sigli utili e guide com­plete per il tuo busi­ness

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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