Amazon: dal garage di Bezos a Colosso Mondiale in diversi settori

L’incredibile suc­ces­so di Ama­zon è avvolto da numerosi mis­teri e con­tro­ver­sie. L’azien­da è divenu­ta la piattafor­ma di com­mer­cio elet­tron­i­co più potente del mon­do al di fuori del­la Cina

Orig­i­nar­ia di Seat­tle, Ama­zon ha gio­ca­to un ruo­lo chi­ave nel­la riv­o­luzione del­l’e-com­merce. Ciò ha por­ta­to enor­mi cam­bi­a­men­ti nell’economia mon­di­ale.

Ama­zon nasce come libre­ria online e divenu­ta il più grande ven­di­tore di prodot­ti e servizi. Ha con­quis­ta­to i mer­cati inter­nazion­ali, riem­pi­en­do ogni ango­lo del piane­ta con i suoi carat­ter­is­ti­ci pac­chi sor­ri­den­ti. 

Se è pur vero che Ama­zon è sta­ta, ed è tutt’oggi, molto dis­cus­sa per la miri­ade di lati neg­a­tivi che por­ta con sé, non pos­si­amo igno­rare il fat­to che  eserci­ta una forte attrazione sui con­suma­tori. Ciò gra­zie soprat­tut­to ai prezzi com­pet­i­tivi e alla qual­ità del servizio offer­to.

Oggi sco­pri­amo insieme tut­ta la sto­ria di Ama­zon e come dal garage di Bezos è divenu­ta un colos­so mon­di­ale, pre­sente in set­tori come e‑commerce, musi­ca, film e molti altri. Par­ti­amo!

 La Nascita di Amazon

Oggi, quan­do par­liamo di Ama­zon, pen­si­amo subito al colos­so conosci­u­to in tut­to il mon­do. Tut­tavia, il per­cor­so ver­so ques­ta noto­ri­età plan­e­taria è inizia­to molti anni fa, con un prog­et­to piut­tosto modesto.

Ama­zon, fon­da­ta nel 1994 da Jeff Bezos, allo­ra un gio­vane impren­di­tore trentenne. Nasce dall’idea di creare un negozio online, ma non ave­va anco­ra deciso cosa vendere. Tut­to è inizia­to nel garage di Jeff Bezos, con una sem­plice inseg­na “amazon.com” scrit­ta a mano con un pennarel­lo. 

Ma per­ché pro­prio “Ama­zon”, te lo sei mai chiesto? In realtà, il nome ha una sto­ria piut­tosto inter­es­sante. Inizial­mente, Bezos pen­sa­va di chia­mar­la “Cadabra”, poiché ispi­ra­to dal­la cele­bre for­mu­la mag­i­ca “abra­cadabra.” Tut­tavia, il suo avvo­ca­to pen­sa­va che questo nomigno­lo risul­tasse macabro per­ché ricor­da­va un cada­v­ere (“cadav­er”). Ed è sta­ta ques­ta la ragione che ha spin­to Bezos a cer­care parole a caso in un’enciclopedia, fino a quan­do si è imbat­tuto nel­la paro­la “Ama­zon,” il nome per­fet­to. 

Ma per­ché? La rispos­ta è sem­plice, i motivi era­no due: 

  1. Inizia­va con la let­tera A: per­ciò tra le prime parole negli elenchi.
  2. Ricor­da­va il Rio delle Amaz­zoni: uno dei fiu­mi più gran­di del piane­ta che rispec­chi­a­va esat­ta­mente la grandez­za delle ambizioni di Bezos.

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Amazon.com e la Sua Rapida Crescita

1995 anno in cui Bezos lan­ci­a­va Ama­zon sul web, per affer­mar­si nel mer­ca­to e super­are la con­cor­ren­za delle nuove attiv­ità online, che com­in­ci­a­vano a sorg­ere seguen­do l’e­sem­pio di Amazon.com. Questo gli ha per­me­s­so di ottenere i pri­mi gran­di finanzi­a­men­ti. 

Dopo solo due mesi, le ven­dite set­ti­manali super­a­vano i 20.000 dol­lari, e dopo cir­ca un anno con­ta­va già un mil­ione di cli­en­ti reg­is­trati.

Ma dunque, a cosa ser­vi­va Ama­zon? La rispos­ta è sem­plice, la piattafor­ma per­me­t­te­va di: 

  1. Ordinare lib­ri con pochi clic
  2. Pagare tramite car­ta di cred­i­to
  3. Rice­vere gli arti­coli in pochi giorni. 

Gra­zie alla sua sem­plic­ità, rapid­ità e pre­ci­sione, Ama­zon è subito diven­ta­ta molto popo­lare, riceven­do riconosci­men­ti e amplian­do l’of­fer­ta di prodot­ti. In poco tem­po, oltre ai lib­ri, sull’e‑commerce era­no pre­sen­ti anche:

  • Elet­tron­i­ca, 
  • soft­ware, 
  • gio­cat­toli, 
  • abbiglia­men­to,
  • arti­coli per la casa, da gia­rdi­no o da lavoro e molto altro.

In quel peri­o­do nasce­va anche Ama­zon Music dove tutt’oggi è pos­si­bile ascoltare musi­ca di ogni genere.

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Nel 1997, l’azien­da ha fat­to il suo ingres­so in bor­sa, miglio­ran­do e sem­pli­f­i­can­do ulte­ri­or­mente il sito web e apren­do il pri­mo cen­tro di dis­tribuzione sul­la cos­ta ori­en­tale a New­cas­tle. Ciò ha per­me­s­so di ridurre ulte­ri­or­mente i tem­pi di atte­sa, miglio­rare il servizio e offrire la con­seg­na in gior­na­ta, per la mag­gior parte degli arti­coli in mag­a­zz­i­no anche sul­la West Coast.

Nel 1998, c’è poi sta­ta l’acquisizione di Book­pages e Tele­book, rispet­ti­va­mente tra i più gran­di riven­di­tori di lib­ri online del Reg­no Uni­to e del­la Ger­ma­nia. Men­tre, l’an­no suc­ces­si­vo, è sta­to lan­ci­a­to il servizio di aste online “Ama­zon Auc­tions” e Jeff Bezos è sta­to nom­i­na­to “Per­son­ag­gio del­l’An­no” dal­la riv­ista Time, per il suc­ces­so ottenu­to nel­l’es­pan­dere lo shop­ping online.

Nel 2000, Ama­zon ha tira­to fuori l’ennesima chic­ca, per­me­t­ten­do a chi­unque, anche ai pri­vati, di vendere i pro­pri prodot­ti tramite il por­tale, amplian­do ulte­ri­or­mente la por­ta­ta e l’in­fluen­za del­l’azien­da.

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Le Strategie di Marketing di Amazon

Nel cor­so degli anni, Ama­zon ha imple­men­ta­to una serie di strate­gie di mar­ket­ing effi­caci che han­no con­tribuito a ren­der­la l’azien­da leader che conos­ci­amo oggi.

Uno dei prin­ci­pali pun­ti di forza di Ama­zon è sta­ta la spedi­zione veloce ed effi­ciente, ovvero “Ama­zon Prime”. Questo servizio rap­p­re­sen­ta anco­ra oggi un ele­men­to chi­ave, ren­den­do l’azien­da la pri­ma scelta per molti con­suma­tori.

Se inizial­mente la piattafor­ma si con­cen­tra­va sui lib­ri, oggi offre una vas­ta gam­ma di prodot­ti che coprono prati­ca­mente ogni cat­e­go­ria immag­in­abile. Questo è cer­ta­mente parte del­la sua for­mi­da­bile strate­gia di mar­ket­ing. Sic­come riesce ad offrire prodot­ti e servizi di ogni genere man­te­nen­do un servizio di altissi­ma qual­ità.

Ama­zon è una com­pag­nia cus­tomer-cen­tric, per­ciò, focal­iz­za­ta sui suoi cli­en­ti. Nel­l’An­nu­al Report del 2021, Jeff Bezos descrive ques­ta filosofia come “cus­tomer obses­sion” (osses­sione per il cliente), sot­to­lin­e­an­do come questo approc­cio li spin­ga a: 

  • miglio­rare costan­te­mente i loro servizi, 
  • intro­durre nuovi prodot­ti, 
  • ridurre i prezzi,
  • velo­ciz­zare le spedi­zioni. 

Ama­zon è rius­ci­ta a creare una forte lealtà nei cli­en­ti che si fidano del mar­chio più di qual­si­asi altro. Gli uten­ti sono dis­posti a spendere cifre ele­vate sul­lo store, sicuri che i prodot­ti acquis­ta­ti arriver­an­no.

Ma per­ché tut­to questo suc­ces­so con i cli­en­ti?

I motivi del suc­ces­so di Ama­zon nel­la comu­ni­cazione con i cli­en­ti sono moltepli­ci, vedi­amo quali:

  1. Offre la pos­si­bil­ità di far parte di una com­mu­ni­ty all’in­ter­no del sito: tramite le recen­sioni e le foto dei prodot­ti acquis­ta­ti. Ma anche for­nen­do infor­mazioni aggiun­tive, rispet­to alla sche­da tec­ni­ca del ven­di­tore. Le recen­sioni degli altri uten­ti sono fon­da­men­tali, poiché i con­suma­tori ten­dono a fidar­si più degli altri cli­en­ti che dei brand stes­si.
  2. Con­sente di acquistare a rate: una polit­i­ca che tran­quil­liz­za i cli­en­ti sui paga­men­ti e rende acces­si­bili anche gli acquisti più cos­tosi sen­za dover­li pagare imme­di­ata­mente. Ques­ta opzione è meno comune tra gli altri e‑commerce.
  3. Per­me­tte di creare liste di prodot­ti: come ad esem­pio le liste desideri. Inoltre for­nisce rac­co­man­dazioni per­son­al­iz­zate basate sug­li acquisti prece­den­ti, questo miglio­ra ulte­ri­or­mente l’es­pe­rien­za d’ac­quis­to e aumen­ta la prob­a­bil­ità di acquisti futuri.

Conclusione

Di Ama­zon potrem­mo par­lare per giorni, in 29 anni è cresci­u­ta in maniera espo­nen­ziale e la certez­za è che con­tin­uerà a far­lo. Ha rag­giun­to un suc­ces­so stra­or­di­nario attra­ver­so moltepli­ci strate­gie di mar­ket­ing, espan­den­dosi oltre l’e-com­merce in diverse forme di busi­ness. Pen­sa ad un set­tore… Prob­a­bil­mente Ama­zon c’è!

Oltre ai già citati Ama­zon Prime, Ama­zon Music, Ama­zon Prime Video e Ama­zon Web Ser­vices, l’azien­da ha lan­ci­a­to Ama­zon Fresh, un negozio di ali­men­ta­ri. Ora Ama­zon può creare e vendere il pro­prio mar­chio di prodot­ti ali­men­ta­ri e snack, amplian­do ulte­ri­or­mente il pro­prio mer­ca­to. Per­ciò, generan­do mag­giori prof­itti al di fuori del suo core busi­ness.

Ama­zon pone dunque il cliente al cen­tro di tut­to e questo rap­p­re­sen­ta cer­ta­mente la sua forza e parte del­la sua costante cresci­ta. Tale approc­cio fideliz­za i cli­en­ti, li rende sod­dis­fat­ti e li incen­ti­va a tornare. Per­ciò, ali­men­tan­do con­tin­u­a­mente il ciclo di cresci­ta e miglio­ra­men­to dei servizi offer­ti.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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