Analisi Tecnica: cos’è, come funziona e come sfruttarla

Che cos’è l’analisi tec­ni­ca?

L’anal­isi tec­ni­ca è uno stru­men­to impor­tante per pot­er oper­are sui mer­cati finanziari. L’anal­isi tec­ni­ca con­siste in un atten­to stu­dio del­lo stori­co dei grafi­ci del prez­zo e delle sta­tis­tiche di mer­ca­to al fine di pot­er elab­o­rare pat­tern grafi­ci che per­me­t­tano di prevedere le oscil­lazioni del mer­ca­to.

Come avrai intu­ito, l’anal­isi tec­ni­ca ti con­sente di elab­o­rare una pre­vi­sione dei prezzi futuri, facen­do leva su quel­lo che è suc­ces­so in pas­sato.

Nonos­tante sia una metodolo­gia molto uti­liz­za­ta nei mod­erni mer­cati finanziari, trae le sue orig­i­ni nei sec­oli scor­si. Nel­lo speci­fi­co, il famoso fonda­tore del Wall Street Jour­nal Charles Dow, nato nel 1851 e scom­par­so nel 1902, è con­sid­er­a­to l’uomo che ha introdot­to l’analisi tec­ni­ca. Egli fu il pri­mo ad uti­liz­zare lo stu­dio dei grafi­ci con meto­di matem­ati­ci e sta­tis­ti­ci per cer­care di anal­iz­zare e capire quali fos­sero gli anda­men­ti dei vari mer­cati finanziari.

È fuori dis­cus­sione che il con­testo nel quale si trova­va ad oper­are Dow, è molto dif­fer­ente da quel­lo attuale, ma i prin­cipi base riman­gono gli stes­si. Infat­ti, i prin­cipi base che lui ha reso noti agli inizi del Nove­cen­to, sono a anco­ra oggi vali­di e pre­si in con­sid­er­azione.

L’intuizione che arrivò dalle maree

La sto­ria spes­so inseg­na come le più gran­di scop­erte ed inven­zioni arrivano in maniera del tut­to casuale osser­van­do i fenomeni nat­u­rali.

Questo è accadu­to anche e soprat­tut­to nel caso del­l’anal­isi tec­ni­ca con Charles Dow che venne addirit­tura ispi­ra­to dai movi­men­ti delle maree.

Osser­van­do a lun­go i moti delle maree, riuscì a svilup­pare una delle più impor­tan­ti regole gen­er­ali: le ondate cres­cen­ti di dif­fer­ente poten­za era­no il seg­nale inequiv­o­ca­bile del­l’ar­ri­vo del­l’al­ta marea, men­tre la situ­azione di bas­sa marea veni­va pre­vista dal­l’al­ternar­si delle forze delle onde.

Sem­bra un con­cet­to banale ma in realtà ha per­me­s­so di svilup­pare una teo­ria anco­ra oggi prat­i­ca­ta e par­ti­co­lar­mente effi­cace.

I principi fondamentali dell’analisi tecnica

L’anal­isi tec­ni­ca si basa su tre prin­cipi fon­da­men­tali indi­vid­uati da Charles Dow. Sec­on­do il cre­atore di ques­ta dis­ci­plina:

  • I prezzi scon­tano tutte le notizie pub­bliche;
  • Il mer­ca­to è carat­ter­iz­za­to da trend;
  • La sto­ria si ripete nel tem­po;

Il primo principio dell’analisi tecnica

Il pri­mo aspet­to, ossia che i prezzi scon­tano tutte le infor­mazioni pub­bliche, deri­va dal­la con­cezione che il prez­zo di un deter­mi­na­to bene, dovu­to dal pun­to di incon­tro tra doman­da ed offer­ta, è costan­te­mente influen­za­to dalle notizie note.

Il prez­zo di un bene risente anche di quelle infor­mazioni che noi non conos­ci­amo, ad esem­pio notizie in pos­ses­so di diri­gen­ti e poche per­sone. Questo pri­mo prin­ci­pio ti per­me­tte di elim­inare con­cetti come soprav­va­l­u­ta­to e sot­to­va­l­u­ta­to.

Questi con­cetti non han­no moti­vo di esistere nel mer­ca­to finanziario almeno sec­on­do la con­cezione del­l’anal­isi tec­ni­ca in quan­to, l’u­ni­ca vari­abile da tenere in con­sid­er­azione, è il prez­zo. Devi improntare le tue anal­isi pren­den­do in con­sid­er­azione il fat­to che il prez­zo a cui un deter­mi­na­to tito­lo oppure un bene viene pro­pos­to, è la sin­te­si per­fet­ta di quel deter­mi­na­to momen­to di tutte le vari­abili che con­cor­rono a for­mare il prez­zo stes­so.

Tutte le altre con­get­ture che si pos­sono fare, devono essere inserite nel­la sfera delle sper­anze o per meglio dire, delle aspet­ta­tive che puoi avere rispet­to alle vari­azioni di val­ore.

Il secondo principio dell’analisi tecnica

Il sec­on­do prin­ci­pio affer­ma che le quo­tazioni si muovono sec­on­do una ten­den­za che in ger­go finanziario viene indi­ca­ta con il ter­mine trend.

Questo è un aspet­to fon­da­men­tale del­l’anal­isi tec­ni­ca e del­lo stu­dio dei grafi­ci. Qualo­ra non si dovesse par­tire da questo prin­ci­pio, è chiaro che tut­to lo stu­dio che viene ese­gui­to su un grafi­co perde il pro­prio sig­ni­fi­ca­to e non ha più moti­vo di esistere.

Il terzo principio dell’analisi tecnica

Il ter­zo prin­ci­pio fon­da­men­tale del­l’anal­isi tec­ni­ca può essere sin­te­tiz­za­to dicen­do che la sto­ria si ripete.

Con­trari­a­mente a quan­to tu pos­sa pen­sare, questo prin­ci­pio è sta­to rica­va­to dal­lo stu­dio del­la psi­colo­gia umana. In prat­i­ca, il com­por­ta­men­to dei mer­cati è det­ta­to dalle deci­sioni del­l’uo­mo. Sic­come i com­por­ta­men­ti umani ten­dono a ripeter­si nel tem­po e in deter­mi­nate situ­azioni, ne con­segue che anche l’an­da­men­to grafi­co dei mer­cati finanziari avrà ques­ta par­ti­co­lar­ità.

L’af­fid­abil­ità di questo approc­cio e quin­di di con­seguen­za dei grafi­ci svilup­pati, deri­va dal fat­to che le con­fig­u­razioni gra­fiche si ripresenti­no sem­pre con carat­ter­is­tiche sim­ili ed è per questo pos­si­bile prevedere che cosa, almeno sta­tis­ti­ca­mente, potrebbe accadere in futuro.

Fare analisi tecnica: direzioni e livelli tondi

Ad un pri­mo approc­cio ti potrebbe sem­brare vera­mente com­p­lesso svilup­pare un’attenta anal­isi tec­ni­ca su un deter­mi­na­to stru­men­to. In realtà, può essere estrema­mente sem­plice e grat­i­f­i­cante.

Indi­vid­uare la ten­den­za gen­erale del­lo stru­men­to, capire quale sia il suo trend è pos­si­bile attra­ver­so l’u­ti­liz­zo di alcu­ni stru­men­ti matem­ati­ci e sta­tis­ti­ci o tramite l’anal­isi delle can­dele.

Esistono 3 tipi di direzione:

  • Al rial­zo: min­i­mi e mas­si­mi cres­cen­ti;
  • Al rib­as­so: min­i­mi e mas­si­mi decres­cen­ti;
  • Trad­ing range: non ci sono cam­bi­a­men­ti sig­ni­fica­tivi;

Una direzione può essere iden­ti­fi­ca­ta attra­ver­so una lin­ea di trend (trend line) che col­le­ga i mas­si­mi o i min­i­mi di un prez­zo e la sua dura­ta viene clas­si­fi­ca­ta come:

  • Lun­ga: dura­ta supe­ri­ore ai 12 mesi;
  • Media: dura­ta da 1 a 3 mesi;
  • Breve: dura­ta infe­ri­ore a 1 mese;

Ci sono poi i liv­el­li ton­di, det­ti anche liv­el­li cal­di, liv­el­li di prez­zo che ten­dono a fer­mare i rib­assi e i rialzi. Soli­ta­mente i più uti­liz­za­ti sono 10, 20, 25, 50, 75, 100 e i mul­ti­pli di 1000. Questi val­ori ven­gono sfrut­tati da alcu­ni trad­er per entrare o uscire dal mer­ca­to.

Gli indicatori e gli oscillatori dell’analisi tecnica

In anal­isi tec­ni­ca si par­la di indi­ca­tore quan­do si vuole fare rifer­i­men­to ad uno stru­men­to in gra­do di sin­te­tiz­zare in maniera pun­tuale e pre­cisa alcu­ni infor­mazioni ritenute impor­tan­ti in relazione all’an­da­men­to dei mer­cati oppure dei sin­goli titoli finanziari.

Ovvi­a­mente l’indi­ca­tore deve essere val­u­ta­to in fun­zione del­lo speci­fi­co inves­ti­men­to che stai per pren­dere in con­sid­er­azione.

Gli oscil­la­tori sono invece una par­ti­co­lare tipolo­gia di indi­ca­tori. Ti offrono un’in­for­mazione ril­e­vante sul­la capac­ità di oscil­lazione di un deter­mi­na­to bene sot­tostante.

Sono in gra­do di val­utare gli ecces­si di rial­zo, di rib­as­so e il trend dom­i­nante. Insom­ma, ti dan­no un’in­for­mazione stor­i­ca su come si com­por­ta un tito­lo oppure qual­si­asi altra tipolo­gia di inves­ti­men­to, il che è essen­ziale, nel­l’anal­isi tec­ni­ca, per pot­er iden­ti­fi­care pat­tern grafi­ci che preve­dono l’an­da­men­to futuro.

Come funziona l’analisi tecnica

Ques­ta è ovvi­a­mente solo una breve intro­duzione all’anal­isi tec­ni­ca e al suo uti­liz­zo, esistono infat­ti migli­a­ia di dif­fer­en­ti inter­pre­tazioni e strate­gie all’in­ter­no del vas­to mon­do finanziario, che appro­fondi­re­mo nei prossi­mi arti­coli.

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Smart Investor

Alessandro Del Saggio

Investitore, Imprenditore e formatore dal 2014.
Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.

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