Black Friday: Come nasce il fenomeno che ogni anno genera milioni di vendite?

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Black Friday! Come mai è nato proprio questo giorno? Perchéi si chiama “nero”? 

Una volta limitato solo al venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, il Black Friday ormai si è trasformato in un’intera settimana di offerte speciali e sconti imperdibili. Ma qual è la storia dietro questa tradizione? 

Scopriamo insieme come è iniziato tutto e perché il venerdì degli sconti ha preso questo nome curioso!

L’Origine del Black Friday

Le radici del Black Friday non sono del tutto chiare, ma si pensa che siano collegate alla frenesia degli acquisti natalizi. Il giorno dopo il Ringraziamento, infatti, molti americani approfittano delle ferie per cominciare a fare regali. Perciò, i negozi si preparano ad accoglierli con offerte speciali per invogliare gli acquirenti. Alcuni addirittura chiedono un giorno di ferie per riprendersi dai festeggiamenti del Thanksgiving e dedicarsi alla caccia agli sconti migliori.

Il termine “Black Friday” è apparso per la prima volta nel 1951. Tuttavia è solo a partire dal 1975 che ha iniziato a essere utilizzato per descrivere il periodo di shopping più intenso dell’anno, grazie a un articolo del New York Times che ne ha amplificato la notorietà. Da allora, questa giornata è diventata un appuntamento imperdibile per i consumatori e i commercianti di tutto il paese!

Perché si Chiama “Black Friday”?

La tradizione del Black Friday potrebbe essere legata alle parate di Babbo Natale organizzate dai grandi magazzini, che le utilizzavano per avviare le loro campagne pubblicitarie in vista delle festività. Ma da dove proviene esattamente il termine “Venerdì Nero”? La verità è che l’origine non è del tutto chiara.

Una delle spiegazioni più accreditate è che il termine sia stato creato dai rivenditori per descrivere il passaggio dalle “perdite” (indicate in rosso) ai “profitti” (indicati in nero) durante la frenetica stagione natalizia. 

D’altra parte, ci sono anche teorie che collegano il termine al traffico intenso e al caos che caratterizzano questa giornata, che può assumere un tono “nero” a causa della congestione e della frenesia nei negozi e per strada. 

È un po’ come il bollino nero che si usa per indicare gli esodi nei weekend festivi!

Dalla Nascita negli anni ’60 alla Popolarità negli Stati Uniti

Negli anni ’60, il Black Friday ha iniziato a evolversi da un giorno di frenesia post-Ringraziamento a un’importante opportunità di business per i negozi americani. 

Inizialmente, il termine descriveva solo il traffico intenso e la folla di persone, ma i commercianti hanno colto l’occasione per trasformarlo in una giornata dedicata agli sconti, dando così il via a una nuova tradizione. 

Con il passare del tempo, il Black Friday è stato visto come il segnale d’inizio della stagione natalizia, con i negozi che cercavano di attrarre clienti attraverso promozioni speciali.

Negli anni ’70, la moda del Black Friday si è diffusa in diverse città statunitensi, guadagnando sempre più popolarità grazie all’aumento della cultura del consumo. I rivenditori, rendendosi conto dell’importanza di questo giorno dopo il Ringraziamento, hanno cominciato a sviluppare campagne di marketing ad hoc, offrendo sconti sempre più allettanti per attirare grandi folle di acquirenti. 

È stato il momento in cui la “febbre da shopping” ha preso piede, con clienti in fila davanti ai negozi già nelle prime ore del mattino per assicurarsi le migliori offerte.

Negli anni ’80, il Black Friday è diventato un evento consolidato nel panorama dello shopping americano. Durante questo periodo, il significato del termine è cambiato definitivamente, assumendo una connotazione positiva. Era il momento in cui molti rivenditori, che per gran parte dell’anno avevano registrato perdite, riuscivano finalmente a ottenere profitti, passando così “in nero”. 

Questo segnava un’importante svolta finanziaria per molti negozi e trasformava il “venerdì nero” in un fenomeno commerciale di rilevanza nazionale.

L’ascesa del Black Friday negli Anni ’90 e 2000

Negli anni ’90, il Black Friday ha vissuto un vero e proprio boom, con vendite e partecipazione in costante crescita. Grandi magazzini e catene commerciali hanno preso le redini di questa giornata, organizzando eventi promozionali e pubblicizzando sconti imperdibili con largo anticipo. Questa strategia ha trasformato il Black Friday in un evento atteso a livello nazionale, sia dai consumatori, ansiosi di fare affari, sia dai commercianti, che vedevano i loro guadagni schizzare alle stelle.

Con l’arrivo degli anni 2000, si è verificato un cambiamento significativo per il Black Friday. L’emergere di internet e del commercio online ha portato molti rivenditori a estendere le loro promozioni sui siti web, consentendo a un pubblico ancora più ampio di partecipare. 

È così che è nato il Cyber Monday, una giornata dedicata agli acquisti online, che ha amplificato ulteriormente l’onda del Black Friday, rendendolo un fenomeno che va oltre il solo venerdì post-Ringraziamento.

Oggi, il Black Friday è sinonimo di super sconti e affari imperdibili, diventando per molti un’opportunità irrinunciabile per acquistare regali natalizi a prezzi vantaggiosi. 

Il successo di questa giornata si deve anche alla capacità dei rivenditori di adattarsi, offrendo promozioni sempre più vantaggiose e sfruttando l’espansione dell’e-commerce per attirare un numero crescente di acquirenti. Non è più solo un evento americano, ma si è diffuso in tutto il mondo, rivoluzionando il modo di fare shopping prima delle festività natalizie.

Il Black Friday oggi: un fenomeno mondiale

Negli ultimi anni, questo fenomeno ha fatto un notevole salto, passando da un evento tipicamente americano a un vero e proprio fenomeno globale. Oggi, paesi di ogni parte del mondo, dall’Europa all’Asia, celebrano questa giornata, con molti rivenditori che propongono sconti allettanti per attirare i clienti. 

In Italia, il Black Friday è arrivato relativamente di recente, ma ha subito conquistato il cuore degli acquirenti, diventando uno degli eventi di shopping più attesi dell’anno.

Le piattaforme online hanno avuto un ruolo fondamentale in questa espansione internazionale, permettendo a chiunque, anche a chi non vive negli Stati Uniti, di accedere a queste offerte imperdibili. 

Così, il Black Friday è diventato un’occasione imperdibile per fare affari e risparmiare, ovunque ci si trovi!

3 Curiosità sul fenomeno che genera milioni di vendite ogni anno

Prima di chiudere vediamo 3 interessanti curiosità su questo fenomeno che ha cambiato il modo di fare shopping in tutto il mondo:

  1. Francia: il Black Friday ha preso un nome diverso: viene chiamato “Vendredi Fou”, ovvero “Venerdì Folle”, per evitare l’uso di anglicismi. Nonostante ciò, il termine Black Friday è comunque molto conosciuto e utilizzato.
  2. Cina: c’è un evento simile al Black Friday che si chiama “Giorno degli Single”, celebrato l’11 novembre. Durante questa giornata, si possono trovare sconti eccezionali sui prodotti online, con un’importante spinta promozionale da parte di Alibaba, il colosso dell’e-commerce.
  3. Dubai: l’equivalente del “Black Friday” viene spesso chiamato con nomi diversi per adattarsi alla cultura locale, ma mantenendo le stesse offerte di sconti importanti. Questo fenomeno spesso prende il nome di “White Friday”. Inoltre, negozi come Sharaf DG propongono il “DG Friday”, un evento con offerte significative, soprattutto nel settore dell’elettronica e degli elettrodomestici. Queste promozioni solitamente coincidono con le date del Black Friday, anche se in alcuni casi si estendono per diverse settimane​
  4. Germania: il Black Friday ha generato qualche polemica legale. Qui, alcune catene hanno cercato di ottenere i diritti esclusivi sul marchio, dando vita a dibattiti accesi e controversie. 

Insomma, il Black Friday non è solo un fenomeno di shopping che ogni anno genera milioni di vendite, ma è anche un argomento di discussione in diversi paesi!

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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