È possibile ottenere il certificato di stato libero per rogito online. Il quale conferma lo stato civile di una persona, durante una transazione di compravendita immobiliare.
L’Ufficio Anagrafe, agendo per conto del Ministero dell’Interno, è autorizzato a rilasciare documenti anagrafici e attestazioni dello stato civile. Questi documenti sono necessari per:
- Redigere l’atto notarile di compravendita
- Confermare lo stato libero o, eventualmente, lo stato di coniuge all’interno di una coppia.
Il certificato di stato libero per rogito è una delle 15 certificazioni anagrafiche, emesse dall’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), che confermano fatti o situazioni relative a una persona fisica, come appunto lo stato civile libero.
L’atto di compravendita può essere finalizzato solo attraverso il notaio. Quest’ultimo dopo aver raccolto tutta la documentazione richiesta (tra cui il certificato di stato libero), procede alla redazione del rogito.
Chi richiede il certificato di stato libero per rogito, sia online che presso il Comune di residenza, deve essere consapevole dei costi e della possibilità di sostituirlo con un autocertificazione.
Certificato di stato libero per rogito: cos’è
Il certificato di stato libero per rogito è un documento ufficiale che attesta la condizione civile di una persona al momento della sua emissione. Perciò confermando che non è legalmente vincolata da un matrimonio o un’unione civile.
Questo certificato ha validità legale per sei mesi dalla sua emissione e di solito richiede l’applicazione di un bollo fiscale. Contiene i dati anagrafici dell’acquirente o del venditore coinvolti nella transazione.
La condizione di stato civile libero si applica a individui:
- Vedovi o vedove;
- Celibi o nubili;
- Liberi dopo il divorzio.
Queste persone possono richiedere il certificato di stato libero presso l’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza. Sia per il rogito notarile, che per altri procedimenti che ne richiedono la presentazione.
È importante notare che anche i conviventi non sposati sono considerati legalmente liberi.
Certificato online o autocertificazione sostitutive
Qual è la differenza tra: ottenere online il certificato di stato libero per rogito e utilizzare un’autocertificazione sostitutiva? Te lo spiego subito.
La possibilità di sostituire il certificato con un’autocertificazione compilata personalmente è stata introdotta dal “Decreto Semplificazioni” del 2020. Questa opzione coinvolge le interazioni tra cittadini e enti pubblici. Ma si estende anche ai rapporti tra privati, come:
- banche,
- assicurazioni,
- professionisti.
Entrambi, sia il certificato di stato civile libero (che può essere richiesto su carta ordinaria o con bollo attraverso l’ANPR), che l’autocertificazione compilata dal richiedente, hanno lo stesso scopo, quando il notaio raccoglie i documenti necessari per finalizzare il rogito di compravendita.
Sia l’acquirente che il venditore devono confermare il proprio stato civile libero o quello da coniugi.
Certificati di stato civile per rogito necessari al notaio
Nel processo di compravendita di un immobile, tra le precauzioni necessarie per garantire una transazione sicura, l’intervento di un notaio è fondamentale. Quest’ultimo è incaricato della stesura dell’atto notarile.
Affinché questo professionista possa adempiere al proprio ruolo, è essenziale che sia in possesso dei seguenti documenti, relativi allo stato civile delle persone coinvolte nel processo di compravendita:
- Estratto per riassunto dell’atto di nascita
- Certificato di stato libero per rogito: per vedovi/vedove, celibi/nubili
- Certificato di stato libero e sentenza di divorzio: per coloro che hanno divorziato recentemente
- Estratto di matrimonio o certificato di unione civile
- Estratto di matrimonio e verbale di avvenuta separazione: per individui separati.
Tali documenti sono fondamentali, per identificare le parti coinvolte nell’atto di compravendita. Sia esse persone fisiche o giuridiche.
Nel caso di individui non considerati liberi di stato civile, i certificati di unione civile, vengono utilizzati per determinare il regime matrimoniale dei due coniugi.
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Il costo del certificato di stato libero per rogito
Adesso che abbiamo una panoramica chiara sul certificato di stato libero per rogito, possiamo parlare dei costi.
Il certificato di stato libero per rogito, è dunque necessario per completare l’atto notarile di un rogito di compravendita. Il costo totale, comprendente tasse e IVA, ammonta a 47,02 euro.
Tuttavia, questa cifra può variare. In quale caso possono avvenire delle variazioni dei costi? La risposta è semplice: qualora sia richiesta:
- legalizzazione,
- traduzione,
- l’apposizione di apostille al documento
- soprattutto se è necessario conferirne la validità all’estero.
Ma quando il certificato di stato libero per rogito è esente dall’applicazione del bollo fiscale?
Inizialmente, il Decreto Proroghe del 2022 aveva esteso l’esenzione dalla marca da bollo su tale certificato e sugli altri certificati anagrafici richiesti tramite l’Anagrafe nazionale per la popolazione residente per l’intero anno 2023.
Tuttavia, a inizio gennaio 2023, il Ministero dell’Interno ha dovuto revocare tale esenzione, per i certificati anagrafici online tramite ANPR, a causa della possibilità che fossero rilasciati certificati non intestati al richiedente o a uno dei suoi familiari.
Pertanto, ad eccezione di specifici casi elencati nel DPR 642/1972, l’imposta di bollo di 16 euro è obbligatoria per i certificati anagrafici e di stato civile.
Conclusione
In conclusione, il certificato di stato libero per rogito è un documento essenziale per l’atto notarile di compravendita immobiliare. Il suo costo può variare a seconda delle eventuali necessità particolari.
Sebbene in passato sia stata prevista un’esenzione dalla marca da bollo, questa è stata revocata. Al fine di garantire l’integrità e la correttezza del processo di rilascio dei certificati anagrafici online. Pertanto, l’imposta di bollo rimane obbligatoria, salvo alcune specifiche eccezioni.
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