La Certificazione Unica 2024 (CUD o CU) è cruciale per la dichiarazione dei redditi: ma quali informazioni contiene? E perché è così importante? Questo documento certifica i redditi percepiti nell’anno precedente da:
- lavoratori dipendenti,
- pensionati,
- lavoratori autonomi,
- assimilati.
Oggi vediamo cos’è, come funziona e a cosa serve la Certificazione Unica. Parleremo inoltre chi deve presentarla e le scadenze da rispettare.
Cos’è la Certificazione Unica
La Certificazione Unica è un documento fiscale che attesta i redditi percepiti da dipendenti e assimilati. Riguarda non solo il lavoro dipendente, ma anche provvigioni, lavoro autonomo e altre tipologie di reddito.
Nella maggior parte dei casi, l’invio del modello CU è responsabilità del datore di lavoro. Tuttavia, per le collaborazioni con professionisti a partita IVA, l’onere dell’invio ricade sul committente.
A cosa serve il CUD?
Il CUD ha fondamentalmente due funzioni principali, vediamo quali:
- Compilare la dichiarazione dei redditi: questo documento attesta il regolare pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali, fornendo i dati necessari per la compilazione del modello 730, sia ordinario che precompilato. Inoltre facilita i controlli dell’Agenzia delle Entrate sui compensi dichiarati. Il CUD permette perciò di confrontare quanto dichiarato da un lavoratore autonomo con quanto riportato nelle certificazioni uniche inviate dai suoi clienti.
- Certificare il pagamento dei proventi dovuti a dipendenti, lavoratori autonomi e tutte le figure menzionate in precedenza.
Chi deve presentare la Certificazione Unica 2024?
In generale, la Certificazione Unica 2024 va presentata da:
- Imprese
- Amministrazioni pubbliche
- Liberi professionisti
che nel corso dell’anno d’imposta 2023 hanno erogato compensi a lavoratori dipendenti e/o collaboratori esterni.
Cosa include?
Abbiamo visto cos’è la Certificazione Unica 2024, a cosa serve e chi deve presentarla. Parliamo ora di quali informazioni comprende:
- Redditi percepiti durante l’anno
- Informazioni sul sostituto d’imposta: denominazione, codice fiscale/partita IVA, indirizzo, ecc.
- Contributi per la previdenza complementare e altri oneri deducibili gestiti direttamente in busta paga o pensione
- Ritenute applicate sui redditi percepiti
- Detrazioni applicate in busta paga, pensione o fattura
Come si compila la Certificazione Unica 2024
Secondo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, il modello della Certificazione Unica 2024 è suddiviso in tre sezioni principali, vediamo quali:
- Frontespizio:
- Tipo di comunicazione
- Dati del sostituto d’imposta, ovvero, il soggetto che rilascia la dichiarazione, ad esempio il datore di lavoro
- Dati del rappresentante firmatario della comunicazione, la firma e l’impegno alla presentazione telematica
- Quadro CT
- Informazioni sulla ricezione telematica dei dati relativi ai Modelli 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate
- Certificazione Unica 2024
- Dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni di lavoro dipendente e assimilati
La compilazione del modello potrebbe non essere poi così intuitiva, pertanto potrebbe essere utile affidarsi ad un commercialista o ad un consulente del lavoro.
A chi consegnare la CU
La Certificazione Unica 2024 deve essere consegnata al percettore delle somme dichiarate. Perciò, al dipendente e/o collaboratore, utilizzando il modello “sintetico”.
Inoltre, deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate in via telematica, utilizzando il modello “ordinario”.
Entro quando va presentata la Certificazione Unica 2024?
Con la Risoluzione n. 13/E del 4 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha posticipato al 18 marzo 2024 la scadenza per la trasmissione telematica della CU, inizialmente fissata per il 16 marzo.
Entro la stessa data, il 18 marzo, è anche necessario rilasciare al contribuente il modello sintetico.
Possibili sanzioni per mancata, tardiva o errata presentazione
Cosa succede in caso di mancata, tardiva o errata presentazione della Certificazione Unica 2024? Come potrai immaginare, in questi casi sono previste sanzioni per i soggetti obbligati alla trasmissione del documento.
Vediamo i dettagli relativi a tali sanzioni:
- La sanzione di base è di 100 euro, con un importo massimo di 50.000 euro.
- In caso di errori: deve essere corretta entro 60 giorni dalla scadenza fissata dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso la sanzione è ridotta a 33,33 euro per ogni Certificazione Unica, con un massimo di 20.000 euro.
Le novità della Certificazione Unica 2024
Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, le principali novità riguardanti la Certificazione Unica 2024 includono:
- Tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti nel settore turistico.
- Rideterminazione della riduzione IRPEF per il comparto sicurezza e difesa.
- Riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico.
- Innalzamento a 3.000 euro dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
La Certificazione Unica in poche parole
Dunque, la Certificazione Unica 2024 rappresenta un elemento fondamentale per la dichiarazione dei redditi. Attesta infatti i redditi percepiti da lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e assimilati durante l’anno precedente.
Tale documento include informazioni, le scadenze e le sanzioni previste per la mancata, tardiva o errata presentazione. Le novità introdotte per il 2024, riflettono un aggiornamento normativo significativo.
Tuttavia, per garantire una corretta gestione della CU, è consigliabile avvalersi del supporto di un consulente del lavoro o di un commercialista.
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