Che cosa sono e come funzionano i Sicav

I fondi Sicav sono delle società di investimento per azioni a capitale variabile il cui oggetto sociale esclusivo è rappresentato dall’investimento collettivo delle risorse finanziarie.

Queste vengono raccolte presso il pubblico dei risparmiatori, mediante emissione di proprie azioni.

La gestione del patrimonio, costituito dai mezzi finanziari così raccolti, potrà essere effettuata dagli amministratori della Sicav o, se ritenuto opportuno per il bene dei propri obiettivi, da una SGR, cioè una società di gestione del risparmio, individuata come mandataria dell’incarico di gestione delle risorse finanziarie.

I risparmiatori coinvolti godono dei diritti tipici degli azionisti di una qualsiasi società per azione.

Storicamente, questo genere di fondi sono stati introdotti nel nostro ordinamento con il d.lgs. 25 gennaio 1992 n. 84, per attuare la direttiva europea 85/611/CEE.

Attualmente, vengono regolamentate dal TUIF, Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria, del 1998.

Il TUIF disciplina tutte le principali fasi della gestione della Sicav, ivi compresa la sua costituzione.

Secondo il Testo, la Sicav può essere infatti costituita solo previa autorizzazione della Banca d’Italia e il consenso della Consob, la quale verificherà:

  • la presenza della forma della società per azioni;
  • la presenza della sede legale e della direzione generale nel territorio della Repubblica Italiana;
  • la presenza di un capitale sociale di ammontare non inferiore a quello stabilito della Banca d’Italia;
  • il possesso dei requisiti di onorabilità e di professionalità da parte degli esponenti aziendali;
  • la previsione, all’interno dello statuto, dell’oggetto esclusivo dell’investimento collettivo del patrimonio, raccolto mediante offerta al pubblico delle proprie azioni.

Rispetto ai fondi comuni di investimento, hanno qualche vantaggio in più e qualche divergenza e formale.

Differenze tra Sicav e fondi comuni di investimento

Le Sicav si differenziano dai fondi comuni di investimento principalmente per il fatto che il sottoscrittore delle Sicav non acquista delle quote di partecipazione, ma delle azioni delle società, potendo così esercitare i diritti amministrativi in essa.

Ne consegue che i partecipanti al capitale della Sicav hanno poteri più ampi rispetto ai partecipanti al fondo comune di investimento, considerato che l’investitore ricoprirà il ruolo di socio, potendo incidere sulle vicende della società mediante il diritto di voto.

Cosa significa a capitale variabile

Una delle principali caratteristiche della Sicav è il suo capitale variabile.

Infatti, il capitale della Sicav varia in continuazione per effetto delle sottoscrizioni, nuovi investitori, e dei rimborsi, investitori uscenti, ma anche per le plusvalenze e le minusvalenze che vengono realizzate nel corso della gestione.

Dunque, considerato che la Sicav non ha un capitale nominale, il capitale coinciderà sempre con il patrimonio netto e sarà, necessariamente, variabile.

Le azioni che sono emesse dalla Sicav e vendute dagli investitori sono prive di valore nominale, e il loro valore è determinato in ogni momento dal rapporto tra il valore netto delle attività che sono complessivamente detenute in portafoglio, e il numero delle azioni che sono in circolazione.

Questo non significa, tuttavia, che non vi sia un termine di riferimento: al momento dell’acquisto delle azioni della Sicav, infatti, è stabilito un valore iniziale minimo di ciascuna azione pari a 5 euro, o al maggiore importo stabilito dalla Banca d’Italia.

Azioni nominative o al portatore

Le azioni che vengono acquistate e sottoscritte della Sicav possono essere al portatore o nominative.

Oltre a incorporare le caratteristiche tipiche di qualsiasi azione di una società di capitali, le azioni della Sicav hanno una specifica particolarità per quanto concerne il diritto di voto di cui sopra si è detto in più parti: le azioni nominative attribuiscono infatti un diritto di voto per ogni azione, mentre le azioni al portatore attribuiscono un solo voto per ogni socio, al di là del numero di azioni possedute.

In altre parole, è come se in contemporanea vi fossero le caratteristiche del voto tradizionale delle società per azioni ordinarie, e le caratteristiche del voto capitario delle società cooperative.

È comunque garantito, in qualsiasi momento, l’intervento di trasformazione delle azioni nominative in azioni al portatore, e viceversa.

Che cosa può e cosa non può fare la Sicav

La Sicav può anche non gestire direttamente le risorse finanziarie che ha ottenuto, limitandosi pertanto alla fase di raccolta.

Gli amministratori potrebbero quindi scegliere di far amministrare il patrimonio a una SGR, andando a delegare l’attività cruciale per le sorti della stessa Sicav.

Il patrimonio sociale della Sicav, comunque, deve essere gestito in maniera trasparente, secondo quanto suggerito dalle norme prudenziali di Banca d’Italia in merito al contenimento e al frazionamento del rischio.

Tra i vari principi che dovrebbero ispirare la corretta gestione del patrimonio da parte della Sicav vi sono, ad esempio, la limitazione agli investimenti di uno stesso emittente o di emittenti che appartengono al medesimo gruppo, o i limiti alla detenzione dei diritti di voto.

Di contro, la Sicav non può emettere delle obbligazioni né delle azioni di risparmio.

Inoltre, la Sicav non può acquistare o detenere azioni proprie.

Oltre a ciò, la società ha l’obbligo di affidare a una banca depositaria la custodia degli strumenti finanziari e delle disponibilità liquide. La banca depositaria si occuperà di accertare anche la legittimità delle operazioni di emissione e di rimborso delle azioni, e il conteggio del proprio valore.

Sicav multicomparto

Una particolare caratteristica delle Sicav è la possibilità di divenire delle Sicav multicomparto.

In seguito ad apposita previsione statutaria, all’atto costitutivo o con modifica successiva, le Sicav possono essere suddivise in diversi comparti di investimento, ognuno dei quali può emettere una specifica categoria di azioni.

In tal caso, ogni comparto diviene patrimonio autonomo, distinto pertanto in maniera completa da quello degli altri comparti.

All’azionista è comunque riconosciuta la possibilità di poter spostare il proprio investimento da un comparto all’altro della Sicav, andando a convertire le azioni di un comparto con quelle di un altro.

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Alessandro Del Saggio
Smart Investor
Investitore, Trader indipendente, formatore e ricercatore grafico dal 2014.
Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.
In questi anni ho investito in oltre 23 settori differenti e 6 nazioni.

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