Che cosa sono le Commodity

Il termine Commodity è stato introdotto nella lingua inglese nel XV secolo circa e deriva dalla parola francese commoditè, utilizzata per indicare un vantaggio o una convenienza.

Con Commodity ci si riferisce alle materie prime, ovvero a quella particolare categoria di beni che viene scambiata sul mercato senza differenze qualitative.

Si tratta più nello specifico di beni cosiddetti fungibili, che sono quindi sostituibili nella soddisfazione del bisogno cui sono collegati, indipendentemente da chi li produce.

Grazie alle loro caratteristiche di fungibilità, le Commodity sono facilmente negoziabili sul mercato e possono essere utilizzate come sottostanti per diversi strumenti finanziari.

Esistono infatti i Commodity bond, per esempio, che sono obbligazioni il cui valore di rimborso del capitale e gli interessi sono indicizzati alla quotazione di una certa materia prima, o i Commodity future, ovvero contratti futuri in cui ci si obbliga a scambiare una prefissata quantità di merce a una data prefissata e a un determinato prezzo fissato al momento della contrattazione.

Tipologie

Le Commodity rappresentano un gruppo molto eterogeneo di beni, con destinazioni d’uso, specificità e qualità differenti, diversa capacità di stoccaggio e diversa intensità di rinnovabilità.

Possono essere classificate in due macrocategorie, le Soft Commodity e le Hard Commodity.

Sono considerate Soft Commodity le commodity derivanti dal settore agricolo e dall’allevamento, e sono suddivisibili in:

  • beni agricoli: avena, farina di soia, frumento, mais, olio di soia, soia, cacao, caffè, cotone, legname, succo d’arancia, tabacco, zucchero.
  • carni: bovini, bovini da latte, maiali, pancetta di maiale.

Appartengono invece alle Hard le commodity del settore energetico, dei metalli preziosi e di quelli industriali, e si possono suddividere in:

  • metalli preziosi: oro, platino, argento, palladio;
  • metalli: alluminio, cobalto, nickel, rame, zinco, molibdeno, acciaio, stagno;
  • energetici: benzina, etanolo, gas naturale, nafta, petrolio, propano;
  • energia elettrica.

L’energia elettrica presenta tuttavia delle peculiarità rispetto alle altre commodity, dato che deriva da altre fonti di energia primaria, deve essere utilizzata immediatamente e l’immagazzinamento, come il trasporto, comporta elevati costi e sprechi.

Dove sono negoziate le Commodity

Ogni continente ha i propri exchange. Ecco i principali.

Nord America:

  • CME, Chicago Mercantile Exchange, dove viene scambiato un ampio range di prodotti: futures e opzioni su indici, valute, tassi d’interesse e commodity, fino ai derivati su indicatori economici e sull’andamento delle condizioni meteorologiche;
  • NYMEX, New York Mercantile Exchange, dove sono negoziati il WTI Crude Oil, la nafta, il gas naturale, il propano, la benzina, l’oro, il platino, il palladio, l’argento. Fa parte del gruppo CME dal 2006;
  • COMEX, entrato a far parte del gruppo CME nel 2008, è la piazza dove vengono scambiati metalli industriali e preziosi;
  • CBOT, Chicago Board of Trade, fondato nel 1848, dove sono negoziati il mais, l’avena, il riso, la soia, la farina di soia, il frumento, l’etanolo. Dal 2007 CBOT fa parte del gruppo CME;
  • TSX, Toronto Stock Exchange, è la principale borsa valori del Canada, dove sono negoziati prevalentemente titoli minerari ed energetici.

Asia:

  • DCE, Dalian Commodity Exchange. Fondata a Dalian, in Cina, nel 1993, e considerata la seconda borsa al mondo per lo scambio di futures nel settore agricolo;
  • MCX, Multi Commodity Exchange. Borsa privata con sede a Mumbai, in India, fondata nel 2003. Vengono scambiati petrolio, gas naturale, semi/granaglie e metalli industriali/preziosi.

Europa:

  • ICE, l’Intercontinental Exchange, precedentemente noto come IPE, International Petroleum Exchange, dove vengono negoziati il cacao, il caffè, il cotone, lo zucchero, il succo d’arancia concentrato, il Brent crude, il Wti crude, l’energia elettrica;
  • LME, London Metal Exchange, dove sono negoziati il rame, il piombo, lo zinco, lo stagno, l’alluminio, il nickel, il cobalto, il molibdeno e l’acciaio riciclato;
  • EEX, European Energy Exchange, facente parte del gruppo Eurex, controllato da Deutsche Boerse, è una borsa merci regolamentata che possiede e gestisce diversi mercati per lo scambio di energia elettrica in Europa, Asia e Stati Uniti;
  • liffe, borsa valori nata nel 2000 a seguito della fusione delle borse di Amsterdam, Parigi e Bruxelles, dove sono negoziati i futures e le opzioni dell’Euronext.

Borsa Italiana

In Italia, se si è interessati a studiare il mercato delle commodities, allora è bene conoscere l’ETFplus, ovvero il mercato regolamentato dedicato alla negoziazione in tempo reale degli strumenti che replicano l’andamento di indici e di singole materie prime, cioè gli ETF, gli ETF strutturati, gli ETF a gestione attiva, gli ETC e gli ETN.

La gamma di commodity replicata dagli ETC è molto ampia e non si limita alle singole materie prime, ma si estende ai loro indici, sottoindici e indici forward.

Tutto ciò permette al risparmiatore, a seconda delle sue aspettative e della sua propensione al rischio, sia di investire sull’andamento positivo di una singola materia prima, sia di ottenere una posizione ben diversificata, acquistando ETC su:

  • singole materie prime;
  • indici legati a panieri omogenei di merci;
  • indici globali di commodity;
  • indici forward di commodity.

Inoltre è opportuno conoscere anche il SeDeX, cioè il mercato dedicato alla negoziazione di strumenti finanziari derivati cartolarizzati, nello specifico Covered Warrant e Certificati.

Infine parliamo dell’INDEX, il segmento del mercato degli strumenti finanziari derivati, l’IDEM, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., nell’ambito del quale sono negoziati gli strumenti finanziari derivati sull’energia elettrica.

Le commodities sono tra gli asset sottostanti più diffusi trasversalmente a ogni tipologia di strumento.

È possibile trovare prodotti di trading a leva fissa su commodities, o strumenti a leva variabile con meccanismo di knock-out, o covered warrant, opzioni call o put.

Anche tra i certificati di investimento è presente una ricca selezione di sottostanti commodities. Si tratta di prodotti caratterizzati da una specifica strategia di investimento su un dato sottostante, che a seconda dei casi, può prevedere elementi di protezione dall’andamento avverso del sottostante, oppure meccanismi di sovra rendimento.

Le commodity sono tra gli strumenti preferiti dei trader che non hanno un’elevata propensione al rischio, dato che solitamente hanno un andamento ciclico.

Se ti interessano gli investimenti in Commodity, o se ti interessa il mondo degli investimenti più in generale, allora entra nella community di Investhero gratuita, dove potrai trovare tanti contenuti interessanti e altri investitori con cui confrontarti.

 

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Alessandro Del Saggio
Smart Investor
Investitore, Trader indipendente, formatore e ricercatore grafico dal 2014.
Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.
In questi anni ho investito in oltre 23 settori differenti e 6 nazioni.

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