Che cos’è il metaverso: come funziona e come entrarci

Negli ulti­mi mesi il ter­mine metaver­so si è dif­fu­so tan­tis­si­mo, ques­ta nuo­va realtà vir­tuale ha fat­to tan­to par­lare di sé e ha atti­ra­to l’at­ten­zione di molti, tra cui colos­si come Face­book.

Nat­u­ral­mente la soci­età di Mark Zucker­berg, con la sua Meta Plat­forms Inc., abbre­vi­a­to Meta, non è sta­ta l’u­ni­ca com­pag­nia tech a esser­si inter­es­sa­ta al metaver­so.

Anche Epic Game e Microsoft, per esem­pio, stan­no delin­e­an­do la pro­pria visione di ques­ta realtà vir­tuale e, come loro, anche tan­ti altri brand di fama mon­di­ale si stan­no preparan­do per guadagnare nel metaver­so.

Data la sua dif­fu­sione, è il caso di fare un po’ di chiarez­za su cosa si intende per metaver­so.

Che cos’è il metaverso

Il metaver­so può essere inte­so come un’espan­sione vir­tuale del mon­do reale, dove vivi­amo e inter­a­giamo attra­ver­so degli avatar, e tramite dis­pos­i­tivi tec­no­logi­ci e indoss­abili, come, per esem­pio, gli smart glass­es, i caschi e i visori di realtà vir­tuale, o i guan­ti e le tute tat­tili.

In questo modo le per­sone sono in gra­do di vivere un’es­pe­rien­za nel Web sim­i­le alla vita reale, una vera e pro­pria vita par­al­lela.

Il ter­mine metaver­so è sta­to coni­a­to dal­lo scrit­tore di fan­ta­scien­za Cyber­punk Neal Stephen­son nel suo roman­zo del 1992 Snow Crash, ed è com­pos­to da due ele­men­ti, meta, paro­la che deri­va dal gre­co e sig­nifi­ca oltre, e uni­ver­so.

Nel roman­zo di Stephen­son, il metaver­so è descrit­to come un mon­do vir­tuale a cui le per­sone si col­legano tramite dis­pos­i­tivi tec­no­logi­ci di realtà aumen­ta­ta e vi pos­sono real­iz­zare in 3D tut­to ciò che vogliono: negozi, uffi­ci, e locali dove tut­ti si pos­sono incon­trare e pos­sono inter­a­gire.

In segui­to, ques­ta for­ma di metaver­so è sta­ta poi ripresa in numerosi film e rac­con­ti fan­ta­sci­en­tifi­ci.

Esem­pi famosi pos­sono essere il film Matrix, dove l’umanità è incon­sapevol­mente intrap­po­la­ta all’interno di una realtà sim­u­la­ta, oppure Ready Play­er One, film del 2018 di Steven Spiel­berg trat­to dal roman­zo Play­er One di Ernest Cline, dove il metaver­so si chia­ma OASIS ed è un uni­ver­so vir­tuale immer­si­vo e par­al­le­lo in cui la mag­gior parte dell’umanità trascorre il suo tem­po.

Tor­nan­do alla realtà d’og­gi, il metaver­so per il momen­to è rap­p­re­sen­ta­to da piattaforme su cui le per­sone pos­sono accedere sem­plice­mente con un com­put­er e una con­nes­sione a Inter­net.

Tut­tavia, in alcu­ni casi, come per esem­pio per accedere al metaver­so di Face­book, sono richi­esti stru­men­ti par­ti­co­lari come caschet­ti o occhiali per la realtà aumen­ta­ta. Questo per fare vivere un’esperienza davvero immer­si­va, con­cet­to poco trat­ta­bile solo con un PC o uno smart­phone.

inoltre, per uti­liz­zare la mag­gior parte di queste piattaforme, inter­a­gire e com­piere azioni, però, bisogna avere un wal­let dig­i­tale e del­la crip­to­va­l­u­ta.

Cosa si può fare nel metaverso

Le pos­si­bil­ità che offre il metaver­so sono davvero infi­nite.

Il metaver­so può ampli­are le pos­si­bil­ità del­la tec­nolo­gia nel ridurre i lim­i­ti del tem­po e del­lo spazio.

Ad esem­pio, immag­i­na di aver vis­to un annun­cio di una casa in ven­di­ta e vol­er­la vis­itare, ma è in un’altra cit­tà o addirit­tura in un altro Paese. Gra­zie al metaver­so, un tuo avatar potrebbe incon­trare l’avatar dell’agente immo­bil­iare e vedere la rap­p­re­sen­tazione vir­tuale per­fet­ta dell’appartamento, sen­za dover­ti muo­vere dal tuo uffi­cio o dal tuo divano.

Ad oggi, piattaforme come The Sand­box e Decen­tra­land offrono forse l’esempio migliore di come potreb­bero fun­zionare il metaver­so e un’economia basa­ta su crip­to­va­lute, NFT e blockchain.

Infat­ti, il metaver­so può creare i pro­pri token, la pro­pria gov­er­nance e la pro­pria econo­mia.

Pos­si­amo, però, pen­sare anche a giochi come Minecraft, Roblox e Sec­ond Life, che sono la rap­p­re­sen­tazione più vic­i­na al metaver­so gra­zie alla loro econo­mia gui­da­ta dai cre­atori e al vas­to mon­do sand­box.

Le per­sone pos­sono vivere nel gio­co, acquistare beni e ter­reni vir­tu­ali, costru­ire case, guadagnare mon­ete e parte­ci­pare a even­ti. Decen­tra­land ospi­ta addirit­tura fes­ti­val musi­cali e con­cer­ti.

Prospettive future

Alla luce dei pro­gres­si tec­no­logi­ci e dei grossi inves­ti­men­ti in bal­lo, si sti­ma che entro i prossi­mi 5–6 anni, una grossa fet­ta del­la popo­lazione trascor­rerà gran parte del­la pro­pria vita in un metaver­so.

Che sia di Face­book, di Fort­nite, di PlaySta­tion, di Roblox o di Google non si sa, ma quel che è cer­to è che la com­pe­tizione sarà incred­i­bile e la trasfor­mazione sarà di gran lun­ga mag­giore rispet­to a quel­la por­ta­ta da Inter­net e dagli smart­phone.

Quel­lo che gli anal­isti immag­i­nano è un mon­do che sarà la patria delle crip­to­va­lute, degli NFT, dei beni dig­i­tali… in cui si potreb­bero stravol­gere gli equi­lib­ri sociali, eco­nomi­ci e tan­ti altri aspet­ti del­la nos­tra vita.

O almeno ques­ta è una delle prospet­tive che ci si aspet­ta. Forse vera­mente tra qualche anno ci tro­ver­e­mo a vivere in un mon­do che sem­br­erà usci­to da un film di fan­ta­scien­za. Per il momen­to, la visione più inter­es­sante comunque coin­volge il mon­do del­la blockchain e i suoi impat­ti sul­l’e­cono­mia.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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