Come affrontare i problemi

Come affrontare i problemi?

Può sembrare una domanda banale o da cui aspettarsi una risposta troppo generica e quindi non applicabile a tutte le situazioni.

In realtà chi sviluppa buone capacità di problem solving, lo fa esercitandosi a seguire sempre gli stessi punti, migliorando quelli in cui magari è più carente.

Ed è molto importante avere ottime capacità di problem solving se si vuole diventare imprenditori o investitori, dato che i problemi e gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Anzi l’imprenditore per definizione è una persona che, per prima cosa, è in grado di trovare una soluzione a un problema.

Facciamo, però, un passo indietro. Quando dobbiamo affrontare dei problemi che ci si presentano davanti, spesso ci troviamo incastrati fin da subito in quello che viene chiamato il “Paradosso del Lampione”. Il problema è che molto spesso le persone non se ne rendono conto e perciò non arrivano a una soluzione adatta alla situazione.

Cerchiamo di capire un po’ meglio.

Il Paradosso del Lampione

Il Paradosso del Lampione è un bizzarro aneddoto citato dallo psicologo Paul Watzlawick nel suo libro Istruzioni per rendersi infelici. Ed è il seguente:

Sotto un lampione c’è un ubriaco che sta cercando qualcosa.

Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa abbia perduto.

«Ho perso le chiavi di casa», risponde l’uomo, ed entrambi si mettono a cercarle.

Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averle perse lì.

L’altro risponde:

«No, non le ho perse qui, ma là dietro», e indica un angolo buio in fondo alla strada.

«Ma allora perché diamine le sta cercando qui?»

«Perché qui c’è più luce!»

Molto spesso di fronte ai problemi, adottiamo la stessa mentalità, ovvero quella di cercare delle soluzioni che abbiamo adottato con successo in passato e che continuiamo a voler adattare con testardaggine a qualsiasi problema ci si pari di fronte.

Provare nuove strade ci costa troppa fatica. Pur consapevoli che non troveremo la soluzione ai nostri problemi laddove la stiamo cercando, preferiamo rifugiarci sotto la calda luce dei nostri “lampioni”, piuttosto che iniziare a cercare soluzioni efficaci nel buio di ciò che è nuovo e sconosciuto.

Ma esiste un’alternativa?

Il problem solving strategico

Il modello di problem solving strategico è stato ideato dal Prof. Giorgio Nardone, fondatore insieme a Paul Watzlawick, del Centro di Terapia Strategica di Arezzo.

Il metodo definisce 3 passaggi chiave per affrontare un problema, evitando così il Paradosso del Lampione.

1) Definisci il problema

Definire il problema potrebbe sembrare un passaggio scontato e banale, ma in realtà molte persone non lo fanno veramente. Non si prendono il tempo necessario per individuare e capire realmente qual è il problema.

Per affrontare al meglio questo punto è molto importante sapersi fare le domande giuste. Possono essere d’aiuto per iniziare le classiche domande dell’analisi logica:

  • in cosa consiste il problema che si sta affrontando?
  • dove si presenta? Ovunque? Solo in certi contesti?
  • quando si manifesta? Sempre? Con cadenza regolare? In modo imprevisto?
  • con chi si presenta? È un problema che hai con i tuoi colleghi di lavoro? Con il tuo partner?
  • come si concretizza il problema?

Naturalmente non tutte le domande sono necessarie per definire il nostro problema. Ce n’è però una che sicuramente non dobbiamo porci, ovvero: “perché ho questo problema?”.

Questo passaggio del modello di problem solving strategico può sembrare un po’ strano, ma il Prof. Nardone spiega: “Al problem solver strategico non interessa conoscere le verità profonde e il perché delle cose, ma solo «come» funzionano e «come» farle funzionare nel miglior modo possibile.”

2) Individua gli obiettivi

Spesso le persone, oltre a non prendersi il tempo per definire il problema, non pensano neanche a come vorrebbero che andassero le cose una volta risolti i problemi, ma si limitano semplicemente a lamentarsi.

Se si vogliono affrontare i problemi della vita, bisogna innanzitutto avere ben chiaro il punto di partenza e l’ostacolo, ma anche il traguardo concreto che, una volta raggiunto, può far affermare, senza ombra di dubbio, di aver risolto il problema.

Per intenderci, se hai un problema di soldi e lo hai anche ben definito, poi deve esserti altrettanto chiaro quando il problema può essere considerato risolto. Magari non devi necessariamente diventare milionario, magari il tuo obiettivo primario è semplicemente quello di avere entrate sufficienti a coprire le tue uscite più importanti.

Quindi, se ti è chiaro il problema e ti è chiaro l’obiettivo che devi raggiungere, la confusione che probabilmente ti paralizza o ti causa ansia si diraderà di molto.

3) Affrontare il problema in modo strategico

Ricapitolando: abbiamo chiarito quello che è il nostro punto di partenza, il problema, sappiamo dove vogliamo arrivare, l’obiettivo, e adesso ci tocca capire come arrivarci!

A tal proposito il Prof. Nardone suggerisce 3 tecniche davvero interessanti:

  • La tecnica del come peggiorare. Se non hai la più pallida idea da dove iniziare per affrontare i problemi che stai incontrando nel tuo percorso, prova a immaginare come peggiorarli. Esattamente! Devi pensare a cosa dovresti fare concretamente per rendere la situazione peggiore. Nel momento in cui troverai una risposta a questa domanda paradossale, avrai automaticamente anche una soluzione per migliorare la situazione, cioè percorrere la strada opposta.
  • La tecnica dello scalatore. Immagina di aver appena raggiunto il tuo obiettivo, ovvero aver risolto il tuo problema, e adesso inizia ad andare a ritroso: qual è stato il passo che hai fatto subito prima di arrivare in cima? Quello prima ancora? Torna indietro finché non sarai arrivato alla tua situazione attuale. In questo modo avrai un chiaro piano d’azione da seguire per uscire dal pantano.
  • La tecnica dello scenario oltre il problema. Come sarebbe la tua vita se riuscissi finalmente a sbarazzarti di questo problema? Prova a immaginare una tua giornata ideale nei minimi dettagli, se necessario mettila per iscritto. Proiettare la nostra mente “oltre il problema” è uno dei modi più efficaci per farci uscire dai circoli viziosi in cui spesso ci cacciamo. Questo stratagemma è anche noto con il nome di “tecnica come se”.

Se in questo momento ti trovi davanti a un problema e non riesci a venirne a capo, prova subito i consigli contenuti in questo articolo. Ricorda che per un imprenditore e un investitore avere delle ottime capacità di problem solving è essenziale.

Hai già iniziato a modellare il tuo mindset per uscire dal Paradosso del Lampione? Vuoi approfondire questo argomento? Allora entra nella community di Investhero dove potrai trovare tanti investitori e imprenditori con cui confrontarti.

 

Stefano Picchio on EmailStefano Picchio on FacebookStefano Picchio on InstagramStefano Picchio on Youtube
Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *