Come diventare libero professionista in Portogallo: Tassazione e procedure

Sei un libero professionista e stai pensando di trasferirti in Portogallo? 

Che tu sia già un freelance o che lo voglia diventare, se il tuo pensiero è rivolto al Portogallo sei decisamente finito nel posto giusto. 

Oggi vedremo il sistema fiscale per i liberi professionisti in Portogallo, la tassazione e la procedura di registrazione. 

Iniziamo subito!

Il sistema fiscale per liberi professionisti in Portogallo

Secondo le statistiche, circa il 17% della popolazione portoghese è costituito da lavoratori autonomi o liberi professionisti, una percentuale superiore alla media dell’UE.

Quando si tratta di imposte, tutto dipende dal tipo di attività che intendi avviare. 

Potresti essere soggetto a un’imposta sulle società o sul reddito. Per quanto riguarda invece la contabilità, ci sono diverse opzioni anche per i liberi professionisti. Vediamo quali:

  • Una scelta è la contabilità diretta: richiede la presentazione annuale dei conti e il pagamento delle tasse alle aliquote standard. Potresti anche dover assumere qualcuno per gestire questa parte.
  • Un’altra opzione è il regime semplificato: prevede il pagamento di un’imposta sul reddito basata sul 75% del reddito e l’uso di ricevute di spesa per dedurre il restante 25%.

Inoltre, in Portogallo esiste un regime speciale per i residenti non abituali, che prevede un’imposta forfettaria del 20%.

Città portoghese che simboleggia la vita in Portogallo

Tassazione: imposta sul reddito 

Un libero professionista autonomo e le imprese individuali sono contribuenti, anche se gestiscono attività non costituite in forma societaria. Pertanto sono tenuti a versare l’imposta sul reddito, considerando tutti i loro guadagni come reddito personale.

I redditi derivanti dall’attività autonoma, svolta in una specifica professione o settore, rientrano nella categoria B del reddito.

Ma cosa accade quando un’impresa individuale decide di trasformarsi in una società a responsabilità limitata? Te lo spiego subito!

In questo caso è importante considerare che gli utili non inclusi nel reddito personale sono soggetti all’imposta sulle società.

In Portogallo, le aliquote fiscali sono progressive. Fantastico! Ma cosa significa? Avere le aliquote fiscali progressive vuol dire che all’aumentare dei guadagni aumenta anche l’aliquota fiscale. Inoltre, per i non residenti è prevista un’imposta fiscale forfettaria del 25%.

Per maggiori informazioni ti lascio un articolo di approfondimento: “Vivere in portogallo: tassazione freelance”

Procedura di registrazione per l’imposta sui liberi professionisti in Portogallo

Spesso ho sentito dire: “Va beh vado a vivere in Portogallo, tanto si sta bene e si paga poco di tasse!” Il che in parte potrebbe anche essere vero, tuttavia, avviare un’attività in Portogallo non è semplice come si tende a pensare. Esattamente come non lo è in altri paesi. 

In Portogallo è necessario seguire una procedura di registrazione prima di poter iniziare a lavorare.

In alcuni settori specifici, è richiesta la conoscenza della lingua portoghese e potrebbe essere necessario superare un esame prima di poter aprire un’attività.

I liberi professionisti devono registrarsi presso l’Ufficio delle imposte. In caso stessi seriamente valutando questa opzione, ricorda, è fondamentale presentare il certificato di registrazione da lavoro autonomo, che può essere completato online o di persona.

Detrazioni e crediti fiscali per i liberi professionisti 

Nel calcolo del reddito imponibile come lavoratore autonomo, hai la possibilità di detrarre alcune delle spese aziendali, come: 

  • Costi dei materiali
  • Affitti e altro ancora.

Tuttavia, è importante notare che le spese per intrattenere i clienti e i viaggi possono essere detratte solo se rappresentano meno del 10% del totale delle entrate. Per coloro che lavorano da casa, questa percentuale può arrivare fino al 25%, che è il massimo ammissibile.

Dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo in Portogallo

Adesso che abbiamo chiarito alcune cose su imposte, detrazioni e contabilità, parliamo di un aspetto fondamentale: la dichiarazione dei redditi.

La prima cosa da sapere è che l’anno fiscale in Portogallo va dal 1° gennaio al 31 dicembre. Per quanto riguarda la compilazione della dichiarazione dei redditi, la procedura è la seguente: se intendi presentare la dichiarazione per l’anno 2023, devi farlo entro il periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno.

I liberi professionisti hanno la possibilità di versare l’imposta in tre rate: 

  • luglio, 
  • settembre,
  • dicembre.

La presentazione della dichiarazione fiscale per i lavoratori autonomi avviene online. Inoltre, i pagamenti sono basati sulla valutazione dell’anno precedente.

Potrebbe interessarti anche:Vivere alle Canarie

Come funziona l’IVA per i lavoratori autonomi?

L’IVA è dovuta da coloro il cui fatturato supera i 10.000 euro su servizi e beni imponibili. Ecco le tariffe applicabili in Portogallo:

  • Aliquota ridotta del 6% su beni di prima necessità come libri, giornali, alcuni alimenti (frutta, verdura, carne, cereali), alloggio, medicinali e trasporti.
  • Intermedia del 13% su cibo e bevande.
  • Aliquota generale del 23% su servizi e beni imponibili.

Se la tua attività è soggetta a IVA, dovrai inoltre ottenere un numero di partita IVA o NIF.

L’IVA deve essere versata all’autorità fiscale portoghese trimestralmente o mensilmente, a tua discrezione, entro una settimana dalla scadenza della dichiarazione.

Come diventare freelance in Portogallo con E-residence

Il Portogallo è un’opzione interessante per coloro che desiderano intraprendere la carriera di freelance. E l’E-residence è un modo efficace per farlo diventare realtà. 

Se decidi di collaborare con l’E-residence, puoi aspettarti servizi di alta qualità, rapidi ed efficienti, che ti consentiranno di diventare un libero professionista e iniziare a pagare le tasse immediatamente.

Un vantaggio significativo è che diventando un freelance con l’E-residence, avrai anche la possibilità di richiedere la residenza nel Paese.

Il processo con l’E-residence è semplice: fornisci le informazioni e i documenti richiesti e attendi l’esito della richiesta. È necessario anche pagare una tassa per l’assistenza. Ecco cosa è consigliato:

  • Apertura di un conto bancario portoghese (se non ne hai già uno, non preoccuparti, il processo è rapido);
  • Fornitura dei dettagli dei servizi che intendi offrire come freelance;
  • Ottenimento del NIF, il codice fiscale portoghese (anche questo può essere fatto rapidamente);
  • Indicazione della data di inizio dell’attività;
  • Stima dei guadagni previsti entro la fine dell’anno fiscale.

Come puoi vedere, la procedura è semplice e senza complicazioni, il che rende l’esperienza il più tranquilla possibile!

Previdenza sociale per Freelance in Portogallo

È importante tenere presente che i lavoratori autonomi sono responsabili del versamento dei contributi previdenziali. Questo poiché non hanno un datore di lavoro che lo faccia per loro.

La maggior parte dei lavoratori autonomi portoghesi paga i contributi previdenziali attraverso il sistema di previdenza sociale portoghese. Sebbene l’aliquota generale sia del 21,4%, l’importo esatto che pagherai varierà. I pagamenti devono essere effettuati tra il 1° e il 20° di ogni mese.

Versando questi contributi, puoi aspettarti di ricevere assistenza adeguata in situazioni come: 

  • malattia, 
  • maternità, 
  • disoccupazione,
  • disabilità;

sotto forma di indennità. Inoltre, puoi contare su una pensione una volta in Portogallo, il che è fondamentale per chi sta valutando di diventare libero professionista nel Paese.

Dopo 12 mesi, i contributi previdenziali sono calcolati in base al reddito imponibile dell’anno precedente.

Cittadina portoghese, meta preferita dai liberi professionisti che vogliono vivere in Portogallo

Eventuali sanzioni fiscali 

È essenziale notare che le dichiarazioni dei redditi incomplete o tardive comporteranno sanzioni finanziarie. L’importo delle multe può variare, solitamente oscillando tra i 200 e i 2.500 euro.

Per le società che presentano dichiarazioni dei redditi in ritardo, vengono applicati interessi pari al 4% dell’imposta dovuta, calcolati giornalmente. Se il ritardo è intenzionale, le sanzioni possono essere maggiori, fino a cifre come 165.000 euro, mentre sono inferiori in caso di negligenza.

Le aziende possono essere soggette a multe tra il 30% e il 100% dell’imposta dovuta, se ritardano il pagamento delle tasse.

Pertanto, è fondamentale gestire le questioni fiscali tempestivamente per evitare queste multe, che possono risultare molto onerose.

Conclusione

In sintesi, diventare libero professionista in Portogallo offre una serie di vantaggi. Tuttavia, richiede una comprensione approfondita del sistema fiscale e delle procedure di registrazione

Con aliquote fiscali progressive e diverse opzioni di contabilità, è essenziale pianificare accuratamente. 

L’E-residence offre una soluzione efficiente per avviare l’attività e ottenere la residenza. Tuttavia, è importante non trascurare le responsabilità previdenziali e le potenziali sanzioni fiscali. 

Con una gestione oculata delle tasse e delle procedure, diventare freelance in Portogallo può essere un’opportunità gratificante e senza complicazioni.

Se vuoi approfondire questo argomento o se cerchi risposte ai tuoi dubbi, entra nel nostro gruppo privato e scrivi un post, in passato abbiamo vissuto e avuto azienda alle Canarie, quindi sappiamo aiutarti.

 

 

Stefano Picchio on EmailStefano Picchio on FacebookStefano Picchio on InstagramStefano Picchio on Youtube
Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *