Al giorno d’oggi “nomade dig­i­tale” è qual­cosa che sen­ti­amo dire spes­so e su ques­ta figu­ra ci sono moltissi­mi pareri dis­cor­dan­ti. Spes­so si tende a fare con­fu­sione su ques­ta figu­ra e gran parte del prob­le­ma, prob­a­bil­mente, pos­si­amo asso­cia­r­lo ai social media e ai fini noma­di dig­i­tali. 

Un vero nomade dig­i­tale si dis­tingue per la sua capac­ità di unire lavoro e viag­gi. Egli adot­ta uno stile di vita che val­oriz­za flessibil­ità, autono­mia e scop­er­ta di nuove cul­ture.

Chi è il Nomade Digitale:

Un nomade dig­i­tale è un pro­fes­sion­ista che lavo­ra da remo­to. Uti­liz­za Inter­net e dis­pos­i­tivi come com­put­er e smart­phone e spes­so viag­gia durante l’anno. Ques­ta flessibil­ità è pos­si­bile gra­zie all’assen­za di vin­coli di luo­go, poiché può svol­gere la sua pro­fes­sione da qual­si­asi parte del mon­do, purché ci sia acces­so ad una buona con­nes­sione online.

Essendo una for­ma di nomadis­mo “dig­i­tale”, la carat­ter­is­ti­ca prin­ci­pale è l’ese­cuzione di un lavoro lega­to al mon­do online. Non tut­ti col­oro che oper­a­no in questo ambito sono noma­di, ma al giorno d’oggi sem­pre più pro­fes­sion­isti scel­go­no di non sta­bilir­si in un luo­go fis­so, spo­stan­dosi tra diverse cit­tà e pae­si.

Tut­tavia, è impor­tante non sem­pli­fi­care trop­po il fenom­e­no. Per vivere ser­e­na­mente come nomade dig­i­tale, è fon­da­men­tale avere un forte sen­so di respon­s­abil­ità e dis­ci­plina. Bisogna inoltre com­pren­dere le dinamiche speci­fiche legate a questo stile di vita che spes­so sono ben diverse da ciò che viene mostra­to sui social.

Cosa fa realmente un nomade che lavora da remoto?

Le attiv­ità quo­tid­i­ane di un nomade dig­i­tale pos­sono vari­are notevol­mente a sec­on­da del­la pro­fes­sione, ma gen­eral­mente includono:

• Focus sul lavoro: ded­i­cano diverse ore al giorno a com­pi­ti pro­dut­tivi, uti­liz­zano stru­men­ti online e soft­ware speci­fi­ci per il pro­prio set­tore. Le ore imp­ie­gate var­i­ano in base ai diver­si busi­ness e alla reale flessibil­ità del pro­fes­sion­ista. Ad esem­pio chi lavo­ra nel set­tore dell’assistenza cli­en­ti, molto spes­so ha degli orari di lavoro fis­si. Men­tre nel caso di uno svilup­pa­tore web è più prob­a­bile che lavori su task per­ciò può scegliere a che ora lavo­rare, l’importante è che la task sia con­clusa per i tem­pi sta­bil­i­ti. 
• Comu­ni­cazione a dis­tan­za: parte­ci­pare a riu­nioni vir­tu­ali, gestire le email e uti­liz­zare piattaforme di mes­sag­gis­ti­ca per man­tenere i con­tat­ti pro­fes­sion­ali.
• Stu­dio con­tin­uo: rimanere aggior­nati sulle ultime ten­den­ze del pro­prio set­tore è fon­da­men­tale per la cresci­ta pro­fes­sion­ale.
• Net­work­ing: parte­ci­pare a even­ti di cowork­ing e incon­trare altri pro­fes­sion­isti in spazi con­di­visi o all’in­ter­no di comu­nità online ded­i­cate ai noma­di dig­i­tali.
• Esplo­razione e viag­gio: sco­prire nuove des­ti­nazioni, immerg­er­si in cul­ture diverse e vivere stili di vita vari durante il tem­po libero.

Come diventare Nomade Digitale

Come abbi­amo det­to, per diventare un nomade dig­i­tale, è essen­ziale svol­gere un lavoro dig­i­tale o in remo­to che non sia vin­co­la­to a un uni­co luo­go fis­so. È preferi­bile che questo tipo di occu­pazione con­sen­ta una ges­tione flessibile degli impeg­ni (per non avere even­tu­ali prob­le­mi con il fuso orario), ma non è obbli­ga­to­rio. 

Il pri­mo pas­so per intrapren­dere la vita da nomade dig­i­tale è trovare un nuo­vo impiego in smart work­ing o trovare un lavoro che con­sen­ta gli sposta­men­ti. In entram­bi i casi si pos­sono scegliere due opzioni: 

• lavo­rare come dipen­dente per un’azien­da 
• o come libero pro­fes­sion­ista.

Per chi decide di con­cil­iare il lavoro dipen­dente con il nomadis­mo dig­i­tale, è fon­da­men­tale ver­i­fi­care che nel con­trat­to sia pre­vista la pos­si­bil­ità di viag­gia­re all’es­tero e speci­fi­care i pae­si in cui ci si può spostare, per­ché no! Non è scon­ta­to. 

Per i pro­fes­sion­isti free­lance, non ci sono restrizioni sim­ili, ma è cru­ciale con­sultare un esper­to fis­cale com­pe­tente, poiché gli obb­lighi fis­cali pos­sono vari­are in base alla res­i­den­za e alla dura­ta del­la per­ma­nen­za in un deter­mi­na­to paese. 

Quali lavori si possono fare viaggiano?

Se stai pen­san­do a quali lavori siano adat­ti per diventare un nomade dig­i­tale, ecco alcu­ni set­tori par­ti­co­lar­mente inter­es­san­ti e in cresci­ta:

• Svilup­pa­tore web e soft­ware: dalle pro­gram­mazioni di siti web alla creazione di app e soft­ware. Questo cam­po offre numerose oppor­tu­nità per lavo­rare da remo­to con aziende ital­iane o estere, come dipen­dente o come free­lance.
• Con­tent cre­ator: pri­ma di fas­cia­r­ti la tes­ta, no! Non ti sto dicen­do che per viag­gia­re devi per forza fare l’influencer. Del­la cat­e­go­ria “Con­tent Cre­ator” fan­no parte scrit­tori, blog­ger, video­mak­er e fotografi. Tutte fig­ure pro­fes­sion­ali che pos­sono portare il loro lavoro in giro per il mon­do, cre­an­do con­tenu­ti per diverse piattaforme e cli­en­ti. Anche loro pos­sono essere dipen­den­ti o free­lance.
• Social media man­ag­er o Com­mu­ni­ty Man­ag­er: gestire i social media per aziende o brand per­son­ali, svilup­pan­do strate­gie di mar­ket­ing dig­i­tale, curan­do la loro pre­sen­za online o ges­ten­do grup­pi e com­mu­ni­ty.
• Dig­i­tal Mar­ket­ing spe­cial­ist: aiutare le aziende a miglio­rare la loro vis­i­bil­ità online attra­ver­so le cam­pagne di mar­ket­ing dig­i­tale.
• Inseg­nante di lingue online: uti­liz­zare la conoscen­za delle lingue straniere per inseg­nare online. Esistono molte piattaforme ded­i­cate, bas­ta infor­mar­si.
• Design grafi­co e UI/UX: creare il mate­ri­ale visi­vo ed espe­rien­ziale per  siti web e appli­cazioni mobili, lavo­ran­do come free­lance o per agen­zie di design. In prat­i­ca è una figu­ra che si occu­pa di come gli uten­ti vivono l’esperienza di nav­igazione online. Non mi dilun­go su ques­ta pro­fes­sione per­ché potrem­mo aprire le porte ver­so Nar­nia.
• Assis­tente vir­tuale: fornire sup­por­to ammin­is­tra­ti­vo a impren­di­tori e aziende da remo­to. Gestisce email, appun­ta­men­ti e altre attiv­ità orga­niz­za­tive.
• Assis­ten­za cli­en­ti: call cen­ter, mod­er­a­tore. Si occu­pa di risol­vere i dub­bi e le neces­sità dei cli­en­ti medi­ante tele­fono, email, social media o mes­sag­gis­ti­ca. Soli­ta­mente è un dipen­dente ma non sem­pre. 

Per appro­fondire abbi­amo scrit­to un arti­co­lo ded­i­ca­to: “5 pro­fes­sioni del futuro”

Pro e contro di essere un nomade

Come antic­i­pa­to, il nomadis­mo dig­i­tale nav­i­ga in una zona gri­gia in cui, tramite i social sem­bra una vita fighissi­ma, nel­la realtà è piena di respon­s­abil­ità, sac­ri­fi­ci e dis­ci­plina.

La lib­ertà geografi­ca offer­ta è stra­or­di­nar­ia, lo so bene. Ti con­sente di lavo­rare ovunque nel mon­do. Come abbi­amo det­to, bas­ta avere una con­nes­sione Inter­net e orari flessibili. Tut­tavia questo stile di vita ha anche dei lati oscuri e non è tut­to stelline luc­ci­can­ti e uni­corni come spes­so viene mostra­to. Vedi­amo per­ciò i ben­efi­ci e gli svan­tag­gi di essere un nomade dig­i­tale.

I Benefici del nomadismo digitale

• Avere la lib­ertà, anche solo men­tale, di pot­er decidere dove andare e quan­do lavo­rare, può miglio­rare sig­ni­fica­ti­va­mente la tua qual­ità di vita.
• È pos­si­bile bilan­cia­re lavoro e tem­po libero: elim­i­nan­do pen­dolar­is­mi esten­u­an­ti e sceglien­do il luo­go di lavoro più adat­to alle pro­prie esi­gen­ze.
• Viag­gia­re fa crescere: immerg­er­si in nuove cul­ture e ambi­en­ti sti­molan­ti arric­chisce l’es­pe­rien­za per­son­ale sot­to moltissi­mi aspet­ti.
• Si impara a non dare nul­la per scon­ta­to e a dare val­ore al tem­po, nos­tro e delle per­sone che ci cir­con­dano.

Con i van­tag­gi potrei con­tin­uare ma mi fer­mo qui per­ché con questo arti­co­lo non si vuole influen­zare nes­suno, cer­chi­amo di restare più sem­pli­ci e obi­et­tivi pos­si­bile.

Vedi­amo ora quali svan­tag­gi por­ta con sé questo stile di vita.

Il Lato Oscuro lavoro da remoto

Se scegli di fare il nomade dig­i­tale, devi sapere che ci sono anche delle sfide da affrontare. 

• La ges­tione del tem­po può trasfor­mar­si in un vero dilem­ma: sen­za un uffi­cio fis­so e orari defin­i­ti, risul­ta dif­fi­cile sep­a­rare il lavoro dal­la vita pri­va­ta. Ciò può gener­are un forte stress.
• Gli sposta­men­ti: viag­gia­re tan­to vuol dire ritrovar­si in tante situ­azioni com­pli­cate o impre­viste. 
• Dis­ci­plina: una per­sona con scarsa dis­ci­plina NON PUÒ fare il nomade dig­i­tale! La costan­za, met­ter­si al pc anche quan­do non c’è voglia, quan­do la gior­na­ta inizia con il piede stor­to e non hai l’obbligo di andare in uffi­cio è un atti­mo e ti ritro­vi sul divano a non fare nul­la o in giro pre­so dalle ami­cizie e dalle espe­rien­ze. Tut­to bel­lis­si­mo, nes­suno lo mette in dub­bio. Tut­tavia sen­za lavoro non c’è questo stile di vita per­ciò avere delle pri­or­ità e rispet­tar­le, volente o nolente è fon­da­men­tale. A perder­si ci vuole un atti­mo, a trascor­rere la gior­na­ta a scrol­lare il feed sui social media, anche.
• Con­nes­sione Inter­net insta­bile: non essere cer­ti di avere una buona con­nes­sione può inter­rompere rap­i­da­mente il lavoro. 
• Adat­ta­men­to: mi dispi­ace dir­lo ma bisogna essere pre­dis­posti. la neces­sità di adat­tar­si costan­te­mente a nuovi ambi­en­ti e cul­ture può rap­p­re­sentare un’ul­te­ri­ore fonte di stress.

Lo so leggen­do questi svan­tag­gi mag­a­ri sem­bra che voglia spaven­tar­ti, ma la ver­ità è che il mio uni­co inten­to è ren­der­ti con­sapev­ole. Por­to avan­ti diver­si busi­ness e inves­ti­men­ti, lavoro e viag­gio da anni ormai e amo ques­ta vita, amo la lib­ertà che ne con­segue. Tut­tavia, come tut­ti, ho dovu­to fare i con­ti con la realtà e i sac­ri­fi­ci che bisogna fare. Tornerei indi­etro? Asso­lu­ta­mente no! Però adesso ho impara­to e oggi affron­to questo stile di vita con più gioia e con­sapev­olez­za. 

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