Come Scegliere il Mutuo più Adatto: Fisso, Variabile o Misto?

Devi fare un mutuo e non sai se optare per tas­so fis­so o vari­abile? Se la rispos­ta è sì, sei nel pos­to gius­to!

Una delle scelte più impor­tan­ti quan­do si cer­ca un mutuo è quel­la rel­a­ti­va al tas­so di inter­esse. Il tas­so fis­so mantiene lo stes­so inter­esse per l’in­tera dura­ta del presti­to. Per­ciò, garan­tisce sta­bil­ità, tut­tavia è prob­a­bile che il cos­to sia più alto

Diver­sa­mente, il tas­so vari­abile può cam­biare nel tem­po. Di con­seguen­za, può portare ad un risparmio iniziale, ma con il ris­chio di aumen­ti futuri. Tut­tavia, la scelta del tas­so di inter­esse migliore può dipen­dere da diver­si fat­tori per­son­ali e finanziari. Vedi­amo cosa sono i tas­si fis­si e vari­abili e se ci sono altre soluzioni.

Cosa sono i Mutui a tasso variabile?

Oggi i mutui si dis­tin­guono prin­ci­pal­mente per il tipo di tas­so d’in­ter­esse appli­ca­to. Par­ti­amo dal tas­so vari­abile, in quan­to por­ta con sé una cer­ta volatil­ità. Mi spiego meglio: i mutui a tas­so vari­abile impli­cano che la rata del mutuo può vari­are, poiché è lega­ta all’Euri­bor, un tas­so che flut­tua in base al mer­ca­to finanziario. Questo tas­so di rifer­i­men­to è, infat­ti, deter­mi­na­to dal­la Fed­er­azione Ban­car­ia Euro­pea. 

Esistono due vari­anti del mutuo a tas­so vari­abile, entrambe offrono una cer­ta flessibil­ità:

  • Tet­to mas­si­mo al tas­so d’in­ter­esse: noto come mutuo a tas­so vari­abile con cap. Con­sente al mutu­atario di conoscere pre­ven­ti­va­mente il mas­si­mo val­ore che la rata potrebbe rag­giun­gere.
  • Mutuo a tas­so vari­abile con rata costante: fis­sa antic­i­pata­mente l’im­por­to delle rate, che rimar­ran­no costan­ti nonos­tante le vari­azioni del tas­so di inter­esse. Ne par­lere­mo meglio nel prossi­mo para­grafo.

L’opzione del tas­so vari­abile può offrire oppor­tu­nità di risparmio qualo­ra gli indi­ci finanziari fos­sero favorevoli. Tut­tavia, è con­sigli­a­ta per col­oro che sono in gra­do di gestire even­tu­ali aumen­ti del­la rata men­sile. 

La scelta dipende, per­ciò, anche dalle con­dizioni di mer­ca­to e dalle pre­vi­sioni a medio-lun­go ter­mine riguar­do all’an­da­men­to dei tas­si.

Come funziona il mutuo a tasso fisso

Il mutuo a tas­so fis­so  mantiene lo stes­so tas­so d’in­ter­esse per tut­ta la sua dura­ta. A quan­to ammon­tano gli inter­es­si sul mutuo viene sta­bil­i­to al momen­to del­la fir­ma del con­trat­to. Ques­ta sti­ma si basa sulle pre­vi­sioni per­centu­ali del­l’IRS (Inter­est Rate Swap) europeo, for­nite anch’esse, dal­la Fed­er­azione Ban­car­ia Euro­pea.

Il lato pos­i­ti­vo di ques­ta tipolo­gia di inter­esse è che essendo “fis­so” non por­ta con sé alcu­na volatil­ità. Il tas­so fis­so res­ta infat­ti  costante per l’in­tero peri­o­do di rim­bor­so. Per­ciò, offre il van­tag­gio di pagare rate fisse nel tem­po, pro­teggen­dosi dal­l’in­certez­za delle flut­tuazioni di mer­ca­to. 

È per­fet­to per col­oro che desider­a­no piani­fi­care con pre­ci­sione il loro impeg­no finanziario. Tut­tavia, poiché la ban­ca deve pro­tegger­si con­tro poten­ziali vari­azioni sfa­vorevoli dei tas­si di inter­esse, il tas­so fis­so tende a essere inizial­mente più alto e quin­di meno con­ve­niente rispet­to a un tas­so vari­abile. Ciò accade poiché con quest’ultimo, sia ban­ca che cliente con­di­vi­dono il ris­chio.

Tasso fisso e variabile: tutte le differenze

Il mutuo a tas­so fis­so e vari­abile si dif­feren­zia prin­ci­pal­mente per il tipo di tas­so d’in­ter­esse appli­ca­to. Come abbi­amo vis­to il tas­so fis­so è sem­pre lo stes­so, men­tre il tas­so vari­abile può salire o scen­dere nel tem­po. 

Entram­bi questi tas­si sono cal­co­lati quo­tid­i­ana­mente e sono pub­bli­cati dal­la Fed­er­azione Ban­car­ia Euro­pea.

Nonos­tante tut­to ciò che abbi­amo det­to fino ad ora, va pre­cisato che il tipo di tas­so (fis­so o vari­abile) non è diret­ta­mente col­le­ga­to all’im­por­to del­la rata. Infat­ti, in entram­bi i casi le rate pos­sono rimanere costan­ti per l’in­tera dura­ta del rim­bor­so, oppure vari­are nel tem­po. 

I prin­ci­pali motivi sono legati ai vari piani di ammor­ta­men­to, vedi­amo quali sono:

  1. Piano di ammor­ta­men­to alla francese: il più comune e prevede rate costan­ti per tut­ta la dura­ta del mutuo. Anche con un tas­so vari­abile, la rata può rimanere costante per­ché le vari­azioni del tas­so d’in­ter­esse sono com­pen­sate dal­la mod­i­fi­ca del­la quo­ta di inter­es­si e cap­i­tale all’in­ter­no del­la rata stes­sa. Com’è pos­si­bile, se con il tas­so vari­abile abbi­amo det­to che c’è volatil­ità? La rispos­ta è sem­plice: un aumen­to del tas­so d’in­ter­esse può allun­gare la dura­ta del mutuo per man­tenere costante l’im­por­to del­la rata.
  2. Il Piano di ammor­ta­men­to ital­iano: in questo caso le rate sono vari­abili. La quo­ta di cap­i­tale rimane costante, men­tre la quo­ta di inter­es­si diminuisce nel tem­po. Questo com­por­ta rate inizial­mente più alte che si riducono con il pas­sare degli anni.
  3. Piano di ammor­ta­men­to a rata costante e dura­ta vari­abile: l’im­por­to delle rate rimane costante, tut­tavia, la dura­ta del mutuo varia in fun­zione delle flut­tuazioni del tas­so d’in­ter­esse. Se il tas­so aumen­ta, la dura­ta del mutuo si allun­ga per man­tenere costante la rata, e vicev­er­sa.
  4. Mutuo a tas­so mis­to: con­sente al mutu­atario di pas­sare tra tas­so fis­so e vari­abile o vicev­er­sa in deter­mi­nati momen­ti presta­bil­i­ti. Di questo par­lere­mo nel det­taglio a breve, per­ciò con­tin­ua a leg­gere per sapere come fun­ziona e cosa com­por­ta. 

Mutuo misto: vediamo di cosa si tratta

Negli ulti­mi anni, si sono svilup­pate soluzioni ibride. Queste ultime han­no lo scopo di com­bina­re le carat­ter­is­tiche (fis­so e vari­abile), offren­do mag­giore flessibil­ità ai mutu­atari.

Il mutuo a tas­so mis­to con­sente, infat­ti, di cambiare il tas­so d’in­ter­esse da fis­so a vari­abile, o vicev­er­sa, durante il peri­o­do di rim­bor­so. 

Le modal­ità di cam­bi­a­men­to del tas­so sono sta­bilite al momen­to del­la fir­ma del con­trat­to e pos­sono includ­ere l’opzione di iniziare con un tas­so fis­so per poi pas­sare a uno vari­abile, o l’opzione oppos­ta. Di soli­to, il cliente può scegliere l’im­por­to del­la rata durante il peri­o­do a tas­so fis­so, che soli­ta­mente dura da 2 a 5 anni. A inter­val­li sta­bil­i­ti, è pos­si­bile mod­i­fi­care il tipo di tas­so più volte durante l’in­tera dura­ta del mutuo.

La ver­ità è che non esiste una for­mu­la uni­ver­sale per deter­minare quale tipo di mutuo sia più van­tag­gioso. La scelta dipende dalle cir­costanze finanziarie indi­vid­u­ali e dal­l’an­da­men­to del mer­ca­to. Pri­ma di pren­dere una deci­sione è essen­ziale val­utare atten­ta­mente:

  • le pro­prie esi­gen­ze per­son­ali e finanziarie, 
  • la pro­pria capac­ità di ges­tione del ris­chio,
  • le con­dizioni eco­nomiche gen­er­ali.

In caso di forte dub­bio è con­siglia­to affi­dar­si ad un con­sulente finanziario che pos­sa anal­iz­zare la situ­azione e con­sigliare la soluzione migliore. 

Se desideri appro­fondire questo argo­men­to o se cer­chi risposte ai tuoi dub­bi, entra nel nos­tro grup­po pri­va­to e scrivi un post. Molte per­sone saran­no disponi­bili ad aiu­tar­ti.



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