Come si costruisce una mappa concettuale

Cosa sono le mappe concettuali

Sec­on­do la definizione del prof. Joseph D. Novak, pio­niere delle mappe con­cettuali: “La map­pa con­cettuale è stru­men­ti per orga­niz­zare e rap­p­re­sentare la conoscen­za”.

In poche parole, una map­pa con­cettuale è uno stru­men­to grafi­co che serve a met­tere in evi­den­za i con­cetti prin­ci­pali di un argo­men­to e i lega­mi che esistono tra questi con­cetti.

La capac­ità del Prof. Novak negli anni ’60 fu, infat­ti, quel­la di capire che per appren­dere e mem­o­riz­zare in maniera effi­cace non pos­si­amo lim­itar­ci a immagazz­inare dei con­cetti come degli auto­mi.

Abbi­amo bisog­no di com­pren­dere quali sono le relazioni tra questi con­cetti: rap­p­re­sentare grafi­ca­mente questi lega­mi può aiutar­ci a far­lo.

Come creare una mappa concettuale

Ogni map­pa con­cettuale è com­pos­ta essen­zial­mente da 2 ele­men­ti chi­ave:

  • i nodi con­cettuali, ovvero i con­cetti più impor­tan­ti dell’argomento che stai stu­dian­do, rap­p­re­sen­tati da quel­la che viene defini­ta un’etichet­ta, com­pos­ta da 2–3 parole al mas­si­mo, che ne iden­ti­fi­ca il sig­ni­fi­ca­to. L’etichetta di un nodo con­cettuale è cos­ti­tui­ta da nomi e agget­tivi;
  • le relazioni asso­cia­tive, cioè le frec­ce che col­legano i nodi con­cettuali, han­no anch’esse un’etichetta di testo che spie­ga la natu­ra del col­lega­men­to tra i diver­si con­cetti di un argo­men­to. L’etichetta di una relazione asso­cia­ti­va è cos­ti­tui­ta da ver­bi.

Ecco i pas­sag­gi da seguire per creare una map­pa con­cettuale:

  1. ter­mi­na­ta la let­tura di un capi­to­lo, fai una lista dei 10–20 con­cetti più impor­tan­ti dell’argomento appe­na let­to, uti­liz­zan­do non più di 2–3 parole di testo per etichettare tali con­cetti.
  2. Ripor­ta i con­cetti indi­vid­uati su un foglio, dispo­nen­do i più impor­tan­ti, i con­cetti chi­ave, in alto e quel­li meno impor­tan­ti, i con­cetti sec­on­dari, in bas­so. Se lo desideri, puoi rac­chi­ud­ere i con­cetti chi­ave all’interno di un cer­chio e quel­li sec­on­dari all’interno di un riquadro.
  3. Trac­cia delle linee che col­legh­i­no i con­cetti chi­ave con i con­cetti sec­on­dari e inserisci del testo su queste linee in modo da spie­gare quale sia la natu­ra di questo legame.
  4. Indi­vid­ua i lega­mi trasver­sali che esistono tra i diver­si con­cetti chi­ave e tra i diver­si con­cetti sec­on­dari.
  5. Uti­liz­za icone, dis­eg­ni stiliz­za­ti e col­ori diver­si per facil­itare la mem­o­riz­zazione del­la tua map­pa.

I migliori programmi per mappe concettuali

Esistono anche dei soft­ware che pos­sono aiutare nel­la creazione di mappe con­cettuali, anche se far­le a mano res­ta comunque il miglior sis­tema.

Numerosi stu­di han­no dimostra­to come le mappe con­cettuali real­iz­zate con car­ta e pen­na siano in gra­do di atti­vare dei pro­ces­si cog­ni­tivi del nos­tro cervel­lo tali da miglio­rare la com­pren­sione e la mem­o­riz­zazione di quan­to sti­amo map­pan­do. In altre parole:

  • scari­care le mappe online già fat­te e stu­di­are su queste mappe, non serve a niente. Le mappe bisogna far­le in pri­ma per­sona.
  • Quan­do fai mappe con­cettuali, cer­ca di far­le a mano invece di uti­liz­zare dei pro­gram­mi per com­put­er o tablet.

Il gius­to com­pro­mes­so, per­ciò, sarebbe far­le pri­ma su car­ta e poi con­ver­tir­le per comod­ità in for­ma­to dig­i­tale.

Ecco alcu­ni pro­gram­mi molto utili e dif­fusi.

  • Cmap Tools: è sta­to cre­ato dall’Università del­la Flori­da ed è un pro­gram­ma pen­sato spec­i­fi­cata­mente per la creazione di mappe con­cettuali.
  • Min­do­mo: è un pro­gram­ma molto intu­iti­vo e può essere usato per real­iz­zare sia mappe con­cettuali, sia mappe men­tali.
  • Mind­Meis­ter: è un sito che ti dà la pos­si­bil­ità di creare delle mappe a par­tire da mod­el­li preim­po­sta­ti. Nat­u­ral­mente, se lo desideri, ne puoi creare anche da zero, ma avere dei mod­el­li già pron­ti può velo­ciz­zare il tuo lavoro. Mind­Meis­ter, inoltre, ti con­sente di con­di­videre le tue mappe con ami­ci e col­leghi.
  • XMind: è forse il pro­gram­ma più uti­liz­za­to per la real­iz­zazione di mappe men­tali. Molto utile l’integrazione con altri pro­gram­mi, come per esem­pio Microsoft Office. Esiste anche la web app.
  • WiseMap­ping: si trat­ta di una Web app gra­tui­ta, cioè non devi instal­lare nul­la e la puoi uti­liz­zare su qual­si­asi dis­pos­i­ti­vo.
  • Edraw: è un pro­gram­ma evo­lu­to per la real­iz­zazione di grafi­ci di ogni tipo, com­p­rese mappe con­cettuali e mappe men­tali.
  • VUE: altro soft­ware acca­d­e­mi­co pen­sato spec­i­fi­cata­mente per la real­iz­zazione di mappe con­cettuali.
  • MindMaple: la carat­ter­is­ti­ca chi­ave di questo pro­gram­ma è la pos­si­bil­ità di trac­cia­re mappe men­tali e con­cettuali usan­do il pen­ni­no del tablet. Potrebbe essere un’ottima soluzione per chi vuole sfruttare la tec­nolo­gia e ben­e­fi­cia­re al con­tem­po delle mappe fat­te a mano.

La differenza tra mappa concettuale e mappa mentale

Le mappe con­cettuali ven­gono spes­so con­fuse con le mappe men­tali e vicev­er­sa.

Le mappe con­cettuali e men­tali, infat­ti, han­no carat­ter­is­tiche che le ren­dono par­ti­co­lar­mente effi­caci in fasi diverse del­lo stu­dio.

Scopo pri­mario delle mappe con­cettuali è quel­lo di rap­p­re­sentare la conoscen­za, moti­vo per cui questo stru­men­to è par­ti­co­lar­mente utile nel­la fase di apprendi­men­to di un argo­men­to.

Le mappe con­cettuali, infat­ti, ci aiu­tano a indi­vid­uare:

  • i con­cetti più impor­tan­ti di un argo­men­to;
  • il loro ordine ger­ar­chico, quin­di dis­tinguere i con­cetti chi­ave dai sec­on­dari;
  • le relazioni tra tali con­cetti.

Le mappe men­tali, invece, sono state ideate con lo scopo pri­mario di facil­itare lo stu­dente nel­la fase di mem­o­riz­zazione di uno speci­fi­co argo­men­to.

Le mappe men­tali sono carat­ter­iz­zate da:

  • un con­cet­to cen­trale, che è l’oggetto del­la map­pa men­tale;
  • sot­to-con­cetti “figli” che si dipanano a rag­giera rispet­to al solo con­cet­to cen­trale;
  • icone, dis­eg­ni, col­ori etc. che agevoli­no la mem­o­riz­zazione del­la map­pa.

Sem­pli­f­i­can­do, le mappe con­cettuali ci per­me­t­tono di capire davvero un intero argo­men­to, met­ten­do in evi­den­za tutte le relazioni tra i con­cetti che lo carat­ter­iz­zano e la natu­ra di tali lega­mi. Le mappe men­tali, invece, gra­zie a dis­eg­ni­ni e col­ori che sti­molano la nos­tra memo­ria, ci aiu­tano a mem­o­riz­zare meglio uno speci­fi­co con­cet­to e i suoi con­cetti “figli”.

Le mappe con­cettuali e men­tali sono molto utili, ma per alcune per­sone non nec­es­sarie o adat­te, a sec­on­da del pro­prio stile cog­ni­ti­vo dom­i­nante.

Con stile cog­ni­ti­vo si intende, gen­eral­mente, una modal­ità di elab­o­razione dell’informazione che si man­i­fes­ta in com­pi­ti diver­si e in set­tori diver­si del com­por­ta­men­to.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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