Come sviluppare l’autocontrollo

Quan­do si diven­ta impren­di­tore o investi­tore, avere auto­con­trol­lo è essen­ziale!

Dopo aver las­ci­a­to il nos­tro lavoro da dipen­dente per met­ter­ci in pro­prio, siamo tut­ti emozionati di non avere più un capo o comunque qual­cuno che ci dica cosa fare.

Ci sono però alcune per­sone che non sono anco­ra pronte, e si ren­dono con­to che era­no più pro­dut­tive quan­do ave­vano qual­cuno che le “obbli­ga­va” a fare le cose.

Soprat­tut­to in quei giorni in cui la voglia e la moti­vazione non sono pro­prio al mas­si­mo.

L’autocontrollo è ciò che real­mente ci sep­a­ra dal resto del reg­no ani­male.

Ques­ta capac­ità, i cui mec­ca­n­is­mi sono rego­lati dal­la cortec­cia pre­frontale, ci con­sente di piani­fi­care le nos­tre azioni, di val­utare la migliore opzione tra moltepli­ci alter­na­tive, ma soprat­tut­to ci per­me­tte di stare alla larga da ciò di cui potrem­mo pen­tir­ci.

Bisogna comunque dire una cosa impor­tante: l’autocontrollo non è repres­sione.

Il mito sull’autocontrollo

Molte per­sone sono con­vinte che avere auto­con­trol­lo sig­ni­fichi reprimere con­tin­u­a­mente le pro­prie pul­sioni, ali­men­tan­do così una sor­ta di perenne battaglia inte­ri­ore.

Ques­ta idea non solo è mal­sana, ma, come dimostra­to con vari stu­di, ha esat­ta­mente l’effet­to oppos­to.

Più una per­sona cer­ca di sof­fo­care i pro­pri istin­ti e più questi, dopo un breve peri­o­do soli­ta­mente, tor­nano con mag­giore forza.

Mag­a­ri vole­vi ritrovare il tuo peso ide­ale e dopo i pri­mi, duris­si­mi, giorni di dieta a un cer­to pun­to hai sgar­ra­to com­ple­ta­mente, ritrovan­doti in breve tem­po con più frus­trazioni e più chili di pri­ma.

Forse ave­vi deciso di essere più orga­niz­za­to, ma dopo aver imple­men­ta­to un sis­tema com­pli­catis­si­mo di to-do list, cal­en­dari, archivi e noti­fiche, ti sei accor­to di perdere più tem­po e con­clud­ere meno.

Oppure ti eri ripromes­so di preparare quell’esame stu­dian­do sen­za sos­ta, sal­vo poi ritrovar­ti con la voglia di stu­di­are sot­to le scarpe e arrivan­do a ridos­so del­la data di appel­lo asso­lu­ta­mente imprepara­to.

Più ti con­trap­poni e cer­chi di reprimere i tuoi com­por­ta­men­ti sbagliati e più questi si raf­forzano.

Per ottenere il vero auto­con­trol­lo non puoi fare affi­da­men­to sul­la repres­sione dei tuoi istin­ti, ma dovrai impara­re a osser­var­li, a conoscer­li e a sfrut­tar­li.

Vedi­amo, dunque, quali sono le 3 strate­gie più effi­caci per non cedere alle ten­tazioni e svilup­pare una volon­tà d’acciaio.

Prima il dovere, poi il piacere?

Quan­do ci si pone nuovi obi­et­tivi e nuove abi­tu­di­ni come fos­sero degli sgrade­voli doveri, nel 90% dei casi si fal­lisce.

Svilup­pare il pro­prio auto­con­trol­lo non può essere una lot­ta con­tro noi stes­si.

Purtrop­po, questo deri­va da una lun­ga serie di cre­den­ze che ven­gono impresse nel­la mente, sec­on­do le quali più sarà grande il sac­ri­fi­cio e più sarà grande la ricom­pen­sa. Quan­do invece non esiste real­mente alcu­na cor­re­lazione.

È innega­bile che ogni cosa ha un prez­zo, ma come viene per­cepi­to il prez­zo da pagare è molto sogget­ti­vo.

Impara ad amare i tuoi obi­et­tivi e a trarre piacere dalle azioni quo­tid­i­ane che ti con­sentono di rag­giunger­li.

Vedi­amo insieme qualche spun­to prati­co per adottare questo nuo­vo atteggia­men­to men­tale:

  • Non inseguire obi­et­tivi che ritieni social­mente accetta­bili, insegui obi­et­tivi che ti appas­sion­i­no pro­fon­da­mente.
  • Rive­di la tua comu­ni­cazione inter­na. Quante volte al giorno ti ripeti: “devo fare questo” o “devo fare quel­lo”? Cre­di davvero che met­ter­ti tut­ta ques­ta pres­sione addos­so ti sia di aiu­to? Pro­va piut­tosto a mod­i­fi­care il tuo dial­o­go inte­ri­ore uti­liz­zan­do con mag­giore fre­quen­za parole come voglio, deci­do o scel­go.
  • La frase “pri­ma il dovere, poi il piacere” è del tut­to inef­fi­cace. Sos­ti­tu­is­cila, invece, con: “più piacere nel dovere”. Pen­sa agli obi­et­tivi che vuoi rag­giun­gere e doman­dati costan­te­mente come puoi ren­dere più piacevoli le azioni che ti con­sen­ti­ran­no di real­iz­zarli.  Di soli­to non esiste un’unica stra­da per rag­giun­gere un obi­et­ti­vo. Tro­va quel­la che fa per te.

La regola dei 15 minuti

Un’altra cre­den­za molto dif­fusa, ma non del tut­to vera, è che pro­cras­tinare è sbaglia­to.

Esiste un caso par­ti­co­lare in cui pro­cras­tinare potrebbe tornar­ci molto utile. Riman­dare una ten­tazione, anche per pochi minu­ti è infat­ti una delle strate­gie più effi­caci per lib­er­arsene.

La prossi­ma vol­ta che ti ritro­vi ad avere l’impulso di man­gia­re una schifez­za ali­menta­re, di con­trol­lare osses­si­va­mente What­sApp, o di com­prare qual­cosa d’inutile, aspet­ta 15 minu­ti.

Questo non sig­nifi­ca reprimere l’impulso, ma sem­plice­mente che stai riman­dan­do l’azione. Un po’ come suc­cede la mat­ti­na con il let­to.

In questo las­so di tem­po ded­i­cati ad altro, dis­traen­doti, oppure fai qual­cosa di anco­ra più effi­cace: osser­va il tuo impul­so, anal­iz­za­lo, ed etichet­ta­lo, così da riconoscer­lo la prossi­ma vol­ta che si ripresen­terà.

Impara a non dipen­dere dal­la moti­vazione: è solo un prodot­to del­la tua mente.

La tecnica “se-allora”

Quand’è che riesci a essere più dis­ci­plina­to: dopo una notte di son­no ris­tora­tore e una gior­na­ta rilas­sante o dopo una notte insonne e una gior­na­ta sfi­an­cante?

Mes­sa in questi ter­mi­ni la rispos­ta è piut­tosto scon­ta­ta: quan­do siamo stanchi e ner­vosi le nos­tre capac­ità di auto­con­trol­lo crol­lano mis­era­mente e ci tro­vi­amo così in balia degli even­ti.

Sec­on­do lo psi­col­o­go canadese Michael Inzlicht, questo fenom­e­no prende il nome di “Deplezione dell’Io”.

Cer­to, man­gia­re sano, fare attiv­ità fisi­ca rego­lare e miglio­rare la qual­ità del son­no sono tutte buone abi­tu­di­ni in gra­do di lim­itare la Deplezione dell’Io, ma per quan­ta atten­zione tu fac­cia, arriverà sem­pre il giorno in cui sarai fiac­co, ner­voso e stan­co.

In questi casi cedere alle ten­tazioni ti sem­br­erà l’unica scelta pos­si­bile ed è qui che entra in gio­co la tec­ni­ca “se-allo­ra”.

Impara a definire in anticipo quali azioni inten­di met­tere in cam­po quan­do il tuo auto­con­trol­lo è lim­i­ta­to e si ver­i­fi­ca l’impulso di cedere a una ten­tazione. Ecco alcu­ni esem­pi:

  • Se ho voglia di fumar­mi una sigaret­ta, allo­ra mas­ti­co una gom­ma.
  • Se ho voglia di aprire Face­book, allo­ra fac­cio una pausa e leg­go un arti­co­lo del blog di Inves­thero.
  • Se ho voglia di man­gia­re una meren­d­i­na al cioc­co­la­to, allo­ra mi sgra­noc­chio una mela.

Questi, nat­u­ral­mente, sono solo degli esem­pi, lo scopo prin­ci­pale del­la tec­ni­ca “se-allo­ra” è infat­ti quel­lo di sman­tel­lare l’attuale mod­el­lo seg­nale-rou­tine-grat­i­fi­cazione del­la tua cat­ti­va abi­tu­dine.

Per ren­dere ques­ta strate­gia anco­ra più effi­cace, la cosa migliore sarebbe sos­ti­tuire la reazione neg­a­ti­va con un’azione che dia un piacere equiv­a­lente, ma abbia dei ris­volti pos­i­tivi.

Spe­ri­amo che questi con­sigli ti siano d’aiuto. In tal caso infor­ma­ci unen­doti alla com­mu­ni­ty gra­tui­ta di Inves­thero, dove potrai trovare tan­ti altri con­tenu­ti inter­es­san­ti in ambito impren­di­to­ri­ale e finanziario.

 

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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