Saper valutare il rischio d’impresa è fondamentale, per chiunque abbia la responsabilità di guidare un’azienda.
Le variabili impreviste, possono manifestarsi in forme diverse e in ogni momento. Tali minacce possono originarsi dall’ambiente economico esterno, abbracciando forze macroeconomiche al di là del controllo direzionale, come inflazione, tassi di cambio e tassi di interesse.
Allo stesso modo, i rischi specifici del settore, quali:
- grado di concentrazione,
- rischi normativi,
- altri fattori gestionali,
possono influire, creando una complessa rete di sfide.
Oggi esamineremo le tipologie di rischio d’impresa, al fine di identificare le principali categorie e delineare il processo di valutazione correlato.
Valutare il rischio d’impresa: le diverse tipologie
Prima di iniziare voglio lasciarti un link che possa aiutarti a fare chiarezza: cos’è il rischio d’impresa. Ti consiglio questa lettura se senti di avere alcune lacune sull’argomento.
Perfetto adesso siamo pronti per iniziare!
Come valutare il rischio d’impresa? Per poter rispondere a questa domanda, innanzitutto è necessario conoscere le diverse tipologie di rischio aziendale. Queste ultime, possono essere categorizzate in diverse aree chiave. In particolare, possiamo identificare:
-
Rischio Finanziario:
Sorge dall’eccessivo utilizzo della leva finanziaria.
Le fluttuazioni dei tassi di interesse possono impattare significativamente sulle imprese che hanno un’elevata esposizione al debito.
Ad esempio, recentemente, l’aumento dei tassi di interesse ha causato un notevole aumento dei costi di finanziamento per molte aziende. Ciò influenzando sia i bilanci aziendali, che la domanda di liquidità.
-
Valutare il rischio d’impresa: Rischi di Compliance:
Derivano dalla mancata conformità a leggi, regolamenti o normative interne. I rischi d’impresa Compliance, portano come conseguenze:
- sanzioni,
- penali,
- ammende,
- danni alla reputazione aziendale.
3.Rischi Finanziari Specifici:
Questa categoria include rischi:
- legati alla liquidità: che derivano dalla difficoltà di vendere rapidamente a prezzi di mercato sostenibili,
- di credito: collegati all’insolvenza delle controparti,
- di mercato: legati alle variazioni delle condizioni di mercato, come prezzi, tassi di interesse, tassi di cambio e materie prime.
-
Rischi Strategici:
I rischi strategici minacciano la posizione competitiva e il raggiungimento degli obiettivi dell’azienda. Questo accade poiché, possono essere influenzati da:
- variabili macroeconomiche,
- iniziative di clienti e fornitori,
- evoluzioni normative e tecnologiche.
-
Rischio Reputazione:
Avere una pessima reputazione con i media o mediante recensioni sfavorevoli, può danneggiare la reputazione aziendale. Di conseguenza può influenzare la fedeltà dei clienti e la percezione del marchio.
-
Rischi Puri:
I rischi d’impresa considerati puri, sono associati a eventi esterni, “assicurabili”, come:
- calamità naturali,
- infortuni,
- danni,
- atti terroristici o criminali,
e tutto ciò che può infliggere danni a terzi e influire negativamente sull’azienda.
-
Valutare il rischio d’impresa: Rischi Operativi:
Questi rischi derivano da perdite legate all’operatività aziendale, inclusi:
- condotte fraudolente,
- errori umani,
- comportamenti inadeguati con clienti e fornitori,
- malfunzionamento dei processi interni e sistemi,
- rischi legali.
La comprensione e la gestione di questi diversi fattori può aiutarci a valutare il rischio d’impresa al meglio. Ciò è fondamentale per il successo a lungo termine di un’azienda.
Come valutare il rischio d’impresa: Risk Management
Affrontare la molteplicità di rischi aziendali richiede un impegno significativo da parte delle imprese. Sia in termini di tempo che di risorse finanziarie.
Questo impegno è sintetizzato nel concetto di gestione del rischio aziendale, noto come risk management. Un processo metodico volto a identificare e affrontare potenziali eventi che potrebbero minacciare il conseguimento degli obiettivi strategici.
La prima fase critica per una gestione efficace dei rischi aziendali è: l’identificazione delle potenziali minacce che l’impresa potrebbe affrontare.
Questa fase implica un’analisi approfondita dei fattori esterni e interni, che potrebbero avere un impatto negativo sulle performance aziendali. Una volta individuati i rischi, è possibile sviluppare un piano d’azione mirato.
Tuttavia, il lavoro di analisi non si conclude con la semplice identificazione dei rischi. Infatti, è essenziale valutare le possibili conseguenze di ciascun rischio.
Una valutazione accurata facilita la preparazione per la fase successiva, ossia: la creazione di un piano per affrontare i rischi prima che assumano dimensioni eccessive.
È bene conoscere i rischi, poiché, alcuni di essi, possono essere mitigati, se non addirittura prevenuti o ridotti. Diminuendo, perciò, la probabilità del loro manifestarsi o limitando l’entità del loro impatto.
Ad esempio, l’adozione di frequenti aggiornamenti software, può rendere più complessi gli attacchi informatici. Mentre, come sappiamo, effettuare backup regolari può minimizzarne l’impatto.
Un altro punto fondamentale, prima di chiudere è relativo all’importanza di riconoscere che rischi e obiettivi aziendali sono dinamici e cambiano nel tempo.
Pertanto, un monitoraggio continuo dell’evoluzione dei rischi e del processo di risk management è essenziale, per adattarsi alle nuove sfide e opportunità che possono emergere.
Conclusione
In conclusione, la valutazione del rischio di impresa emerge come un processo vitale per la sostenibilità e la prosperità delle aziende, di fronte a un panorama sempre mutevole.
I passi chiave nella gestione del rischio aziendale comprendono:
- identificazione dei rischi,
- analisi delle loro conseguenze,
- adozione di strategie adeguate per affrontarli
- monitoraggio costante dei rischi e delle opportunità.
Investire nella gestione del rischio, non solo protegge l’azienda da incertezze, ma costituisce anche un elemento chiave per la costruzione di una base solida per il successo a lungo termine.
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Disclaimer: Le informazioni fornite in questo blog sono solo a scopo informativo e non costituiscono consigli finanziari.
Consigliamo sempre di consultare un consulente finanziario qualificato per decisioni di investimento basate sul proprio profilo di rischio e obiettivi finanziari.
Il blog non si assume responsabilità per eventuali perdite o danni derivanti dall’utilizzo delle informazioni fornite.
Si consiglia di condurre ricerche approfondite prima di prendere decisioni finanziarie.
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