Commissioni acquisto bot: come funziona e quanto rendono

Oggi parliamo di commissioni acquisto BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). Vedremo insieme come funziona ma soprattutto quanto possono fruttare. 

I BOT, sono un’opzione di investimento molto popolare in Italia, insieme ai BTP (Buoni del tesoro Poliennali). 

Grazie alla loro scadenza breve, alla solidità dell’emittente (il governo italiano) e all’alta liquidità, i BOT rappresentano un’alternativa a basso rischio. Oltre che una scelta favorevole per gli investitori interessati a preservare il proprio capitale. 

Commissioni acquisto BOT: Ma cosa sono i BOT?

I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono strumenti di debito a breve termine, emessi dal governo, allo scopo di sovvenzionare le sue attività finanziarie.

Quando si acquista un BOT, l’investitore riceve pagamenti regolari, durante il periodo di detenzione del titolo. In seguito alla scadenza, riceve il rimborso del suo valore nominale.

Rispetto ad altri titoli obbligazionari, il rendimento dei BOT tende a essere inferiore.

 

Tuttavia, questa caratteristica li rende anche più prevedibili, dal punto di vista dei rendimenti.

Vantaggi e Rischi dell’investimento

Prima di vedere le commissioni acquisto BOT, è opportuno fare un’attenta valutazione dei pro e dei contro di questo genere di investimento. 

Investire in BOT può costituire una parte significativa di una strategia di investimento ben equilibrata e diversificata. In generale, i Buoni Ordinari del Tesoro, sono considerati investimenti più sicuri rispetto ad altri strumenti finanziari. 

Vediamo perché:

  • Basso rischio di default
  • Scadenze brevi
  • Alta liquidità 
  • Rendimento garantito. 

Come abbiamo accennato poco fa’, il fatto che siano titoli zero-coupon, li rende vantaggiosi dal punto di vista della gestione. Ciò, poiché il valore nominale del rimborso è solitamente superiore al costo iniziale dell’investimento. Pertanto, non c’è bisogno di preoccuparsi del reinvestimento degli interessi periodici.

Inoltre, dal punto di vista fiscale, i titoli di stato come i BOT prevedono una tassazione al 12,5% sul valore complessivo. Tale tassazione è inferiore rispetto al 26% applicato alla maggior parte degli altri strumenti di investimento.

Tuttavia, come ogni investimento, è importante conoscere anche i rischi: 

  1. Rendimento Basso: non generano cedole periodiche, il che significa che il loro rendimento può essere inferiore rispetto a quello di altri titoli obbligazionari.
  2. Costi di Intermediazione: i costi associati all’acquisto e alla detenzione dei BOT, potrebbero ridurre il rendimento complessivo dell’investimento.

Anche in questo caso, prima di prendere decisioni di investimento, è fondamentale valutare attentamente: 

  • il proprio profilo di rischio
  • l’orizzonte temporale, 
  • gli obiettivi finanziari,
  • i costi previsti dall’intermediario finanziario.

Analisi dei rendimenti

I BOT non offrono pagamenti di cedole semestrali. Pertanto, il rendimento per gli investitori è determinato dalla differenza tra: 

  1. il valore nominale del titolo: ovvero il suo valore all’atto dell’emissione. Se il prezzo di acquisto è superiore al valore nominale, il rendimento del BOT sarà inferiore.
  2. e il prezzo di acquisto: calcolato mediante lo “scarto di emissione,” al netto dell’imposta sostitutiva sui titoli di Stato, che attualmente è pari al 12,5%. Se il valore nominale è superiore al prezzo d’acquisto, il BOT genererà un rendimento superiore. 
  3. Durata del titolo: in generale, i BOT con scadenze più lunghe tendono a offrire rendimenti leggermente superiori rispetto a quelli con scadenze più brevi.

Il rimborso avviene alla scadenza e consiste in un pagamento unico a parità di valore.

In ogni caso, quando si sottoscrive un BOT, è possibile conoscere il rendimento previsto sin da subito. L’assenza di cedole rende il calcolo del rendimento dei BOT un processo più semplice e trasparente.

Come investire in Buoni Ordinari del Tesoro?

I Buoni Ordinari del Tesoro possono essere acquisiti attraverso aste pubbliche o sul mercato telematico (MOT). E devono avere un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di questa cifra.

La partecipazione alle aste non è aperta ai singoli risparmiatori, ma è riservata a istituti bancari e intermediari finanziari. 

Chi desidera acquistare BOT in asta deve prenotare la quantità desiderata tramite un intermediario autorizzato. 

Quando? Il tutto entro il giorno lavorativo precedente l’asta. 

Per acquistare i BOT, è necessario disporre di un conto titoli presso un intermediario finanziario, come: 

  • banche, 
  • istituti di credito,
  • società di intermediazione finanziaria.

Purché offrono piattaforme di investimento online. 

L’acquisto può essere effettuato online, se si dispone di un conto corrente abilitato alle operazioni di trading. Oppure presso la banca o gli uffici di Poste Italiane. 

È fondamentale ottenere informazioni dettagliate sulla disponibilità dei BOT, le condizioni d’acquisto, inclusi: 

  • i tassi di interesse, 
  • le scadenze,
  • e i requisiti minimi di investimento.

Una volta acquisiti, i BOT saranno custoditi nel conto titoli e genereranno interessi periodici, nel corso del loro periodo di detenzione. 

Fin quando, come abbiamo visto, alla scadenza, verrà rimborsato il loro valore nominale.

Commissioni Acquisto BOT

Quando si acquista un BOT, il cliente paga delle commissioni acquisto BOT. Ovvero un prezzo stabilito dal proprio intermediario, che è il prezzo medio ottenuto tramite l’asta. 

A questo prezzo si aggiungono commissioni bancarie, che possono arrivare al massimo a:

  • 0,03% per i titoli con una durata residua di 80 giorni o meno.
  • 0,05% per i titoli con una durata residua tra 81 e 140 giorni.
  • 0,10% per i titoli con una durata residua tra 141 e 270 giorni.
  • 0,15% per i titoli con una durata residua di 271 giorni o più.

Tuttavia, in alcune situazioni particolari, queste commissioni possono essere ridotte o eliminate. 

Ad esempio quando i tassi di interesse sono prossimi allo zero o addirittura negativi. Se il prezzo medio risultante dall’asta è inferiore a 100, ma il costo totale di acquisto (comprensivo delle commissioni e dell’imposta sostitutiva) supera i 100 euro, allora il costo della commissione viene ridotto, in modo da assicurare che, l’onere totale per il cliente, non superi comunque i 100 euro per ogni 100 euro di capitale investito. 

Se, invece, il prezzo medio ponderato risultante dall’asta è pari o superiore a 100, non saranno applicate commissioni aggiuntive per l’acquisto.

Conclusione

Gli investimenti in Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) offrono agli investitori un’opzione sicura e prevedibile. Con vantaggi come: un basso rischio di default, scadenze brevi e una tassazione agevolata. 

Tuttavia, è importante considerare il rendimento relativamente basso e i costi di intermediazione associati a questa forma di investimento, al fine di prendere decisioni informate.

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Disclaimer: Le informazioni fornite in questo blog sono solo a scopo informativo e non costituiscono consigli finanziari.

Consigliamo sempre di consultare un consulente finanziario qualificato per decisioni di investimento basate sul proprio profilo di rischio e obiettivi finanziari.

Il blog non si assume responsabilità per eventuali perdite o danni derivanti dall’utilizzo delle informazioni fornite.

Si consiglia di condurre ricerche approfondite prima di prendere decisioni finanziarie.

 

 

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Alessandro Del Saggio
Smart Investor
Investitore, Trader indipendente, formatore e ricercatore grafico dal 2014.
Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.
In questi anni ho investito in oltre 23 settori differenti e 6 nazioni.

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