Conto deposito vincolato: cos’è e quali sono i vantaggi

Il con­to depos­i­to vin­co­la­to rap­p­re­sen­ta una soluzione di inves­ti­men­to. È ide­ale per chi dispone di una som­ma di denaro e sa di non dover­la uti­liz­zare per un peri­o­do defini­to. 

Ques­ta tipolo­gia di con­to richiede che i fon­di deposi­tati siano “bloc­cati” per un inter­val­lo di tem­po prece­den­te­mente sta­bil­i­to, soli­ta­mente a par­tire da un min­i­mo di 3 mesi. In cam­bio di questo “vin­co­lo”, la ban­ca offre un rendi­men­to garan­ti­to attra­ver­so il tas­so di inter­esse pat­tuito nel con­trat­to.

I con­ti depos­i­to vin­co­lati ben­e­fi­ciano del­la garanzia del Fon­do Inter­ban­car­io di Tutela dei Deposi­ti fino a 100.000 euro. 

Tut­tavia, non tut­ti i con­ti depos­i­to sono uguali, per­tan­to: come scegliere il con­to depos­i­to più con­ve­niente? Il fat­tore prin­ci­pale da con­sid­er­are è sen­za dub­bio il tas­so ann­uo cred­i­tore lor­do. Di cosa si trat­ta? Sem­plice! Con tas­so ann­uo cred­i­tore lor­do, fac­ciamo rifer­i­men­to al rendi­men­to pro­pos­to al cred­i­tore. 

Tut­tavia, è impor­tante val­utare anche altri aspet­ti, come: 

  • modal­ità di cap­i­tal­iz­zazione degli inter­es­si,
  • costi legati al depos­i­to. 

Anal­iz­zan­do atten­ta­mente tut­ti questi ele­men­ti, sarà pos­si­bile con­frontare le diverse opzioni e indi­vid­uare il con­to depos­i­to più van­tag­gioso e in lin­ea con le pro­prie esi­gen­ze finanziarie. 

Dunque, oggi vedremo nel det­taglio cos’è un con­to depos­i­to vin­co­la­to, par­lere­mo dei tas­si d’interesse e delle logiche di cap­i­tal­iz­zazione. Ma anche dell’imposta di bol­lo e delle spese legate al con­to. Iniziamo subito!

Cos’è il conto deposito vincolato?

Il con­to depos­i­to vin­co­la­to è una for­ma speci­fi­ca di con­to depos­i­to che prevede l’im­pos­si­bil­ità di prel­e­vare il denaro deposi­ta­to fino alla sca­den­za del peri­o­do di vin­co­lo sta­bil­i­to dal tito­lare. 

Le somme ver­sate riman­gono bloc­cate per un arco di tem­po che può vari­are, soli­ta­mente: da un min­i­mo di 3 mesi fino a cinque anni. Sic­come il cliente, in lin­ea gen­erale, non può riti­rare i fon­di vin­co­lati pri­ma del­la fine del peri­o­do con­corda­to, la ban­ca offre un rendi­men­to più ele­va­to rispet­to a un con­to depos­i­to libero.

Esistono anche “con­ti depos­i­to svin­co­la­bili”. Questi ulti­mi, come potrai immag­inare dal nome, con­sentono al tito­lare di rimuo­vere il vin­co­lo sulle somme deposi­tate e riot­tenere la disponi­bil­ità del denaro. 

La rimozione del vin­co­lo può essere gra­tui­ta o com­portare il paga­men­to di una penale in base a ciò che è sta­to pat­tuito al momen­to del­la stip­u­la del con­trat­to. Una vol­ta liberati i fon­di, è pos­si­bile prel­e­var­li, trasferir­li sul con­to cor­rente di appog­gio o rein­ve­stir­li, sceglien­do una nuo­va dura­ta del vin­co­lo. 

Gli inter­es­si sulle somme vin­co­late ven­gono cal­co­lati peri­odica­mente dal­la ban­ca e pos­sono essere accred­i­tati alla sca­den­za del vin­co­lo o in modo rego­lare, ad esem­pio trimes­tral­mente o semes­tral­mente, a sec­on­da delle con­dizioni sta­bilite nel con­trat­to.

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Tassi di interesse e logiche di capitalizzazione

Il tas­so d’in­ter­esse di un con­to depos­i­to vin­co­la­to rap­p­re­sen­ta il rendi­men­to garan­ti­to sul cap­i­tale investi­to. Per­ciò, sul­la som­ma deposi­ta­ta e bloc­ca­ta per un deter­mi­na­to peri­o­do. Gen­eral­mente, il tas­so è indi­ca­to in for­ma lor­da, ma il rendi­men­to effet­ti­vo è sogget­to a tas­sazione, attual­mente fis­sa­ta al 26%. La ban­ca appli­ca ques­ta detrazione al momen­to del­la cap­i­tal­iz­zazione degli inter­es­si.

La modal­ità di cap­i­tal­iz­zazione degli inter­es­si indi­ca come e quan­do la ban­ca cal­co­la e accred­i­ta gli inter­es­si mat­u­rati sulle somme vin­co­late. Ques­ta può vari­are tra le diverse banche: alcune dis­tribuis­cono gli inter­es­si in date presta­bilite, come a fine mese o a fine anno, men­tre altre adot­tano inter­val­li speci­fi­ci. 

Esistono con­ti depos­i­to che preve­dono l’ac­cred­i­to antic­i­pa­to degli inter­es­si, riconoscen­doli al momen­to del depos­i­to, e con­ti che, invece, cor­rispon­dono gli inter­es­si alla sca­den­za del vin­co­lo.

La modal­ità di cap­i­tal­iz­zazione è un aspet­to fon­da­men­tale da val­utare, poiché per­me­tte di rein­ve­stire gli inter­es­si mat­u­rati, aumen­tan­do così il rendi­men­to com­p­lessi­vo del depos­i­to.

Imposta di bollo e altre spese nei conti deposito vincolati

L’aper­tu­ra e la chiusura di un con­to depos­i­to vin­co­la­to sono gen­eral­mente gra­tu­ite. Tut­tavia, in alcu­ni casi, potreb­bero esser­ci costi asso­ciati al man­ten­i­men­to del con­to, oltre alla già men­zion­a­ta tas­sazione sug­li inter­es­si mat­u­rati.

Tra le spese più comu­ni vi è l’im­pos­ta di bol­lo, pari allo 0,2% del­la gia­cen­za media per il peri­o­do di atti­vazione del con­to durante l’an­no. In molti casi, però, le banche si assumono questo onere, copren­do l’im­pos­ta per con­to dei cli­en­ti. Inoltre, alcune banche potreb­bero prevedere un canone men­sile di ges­tione, anche se nel­la mag­gior parte dei casi i con­ti depos­i­to risul­tano com­ple­ta­mente gra­tu­iti.

In sin­te­si, il con­to depos­i­to vin­co­la­to si pre­sen­ta come una val­i­da soluzione per chi desidera ottenere un rendi­men­to garan­ti­to sul pro­prio cap­i­tale sen­za par­ti­co­lari rischi. Gra­zie al vin­co­lo tem­po­rale sta­bil­i­to, la ban­ca offre tas­si di inter­esse più ele­vati rispet­to ai con­ti depos­i­to liberi, ren­den­do­lo un’opzione inter­es­sante per chi desidera tenere fer­mi i pro­pri fon­di per un cer­to peri­o­do. 

Tut­tavia, per scegliere il con­to più van­tag­gioso, è essen­ziale val­utare diver­si fat­tori, come:

  • il tas­so ann­uo cred­i­tore lor­do, 
  • le modal­ità di cap­i­tal­iz­zazione degli inter­es­si,
  • le even­tu­ali spese, come l’im­pos­ta di bol­lo. 

Con­frontan­do atten­ta­mente queste carat­ter­is­tiche, è pos­si­bile trovare la soluzione più adat­ta alle pro­prie esi­gen­ze finanziarie e mas­simiz­zare i ben­efi­ci del pro­prio inves­ti­men­to.

Per mag­giori appro­fondi­men­ti, con­fron­ti o con­sigli da per­sone più esperte del set­tore, il pos­to gius­to per fare domande è la com­mu­ni­ty di Invest Hero!

 

 

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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