Cos’è il principio di scarsità e come funziona

Il prin­ci­pio di scar­sità gen­era una percezione di urgen­za, un mec­ca­n­is­mo psi­co­logi­co che può riv­e­lar­si molto effi­cace nelle strate­gie di mar­ket­ing. Sco­pri­amo in che modo appli­car­lo per sti­mo­lare gli acquisti e incre­mentare i prof­itti del­la tua impre­sa.

Che cos’è il principio di scarsità

Il prin­ci­pio di scar­sità è un con­cet­to chi­ave nel neu­ro­mar­ket­ing e affon­da le sue radi­ci negli stu­di del noto psi­col­o­go sociale Robert Cial­di­ni.

Nel cor­so delle sue ricerche sul com­por­ta­men­to umano e i mec­ca­n­is­mi del­la per­sua­sione, Cial­di­ni ha indi­vid­u­a­to sei leve fon­da­men­tali per influen­zare le deci­sioni delle per­sone. Una di queste è pro­prio la scar­sità.

Alla base di questo prin­ci­pio c’è un’idea tan­to sem­plice quan­to effi­cace: ciò che è per­cepi­to come raro o dif­fi­cile da ottenere acquista auto­mati­ca­mente mag­giore val­ore ai nos­tri occhi.

Per chiarire meglio, immag­ini­amo una pro­mozione su un sito e‑commerce che recita: “Ultime 24 ore per approf­ittare dell’offerta!”. Ques­ta tipolo­gia di comu­ni­cazione può indurre l’utente ad accel­er­are la deci­sione d’ac­quis­to. 

Un’altra appli­cazione fre­quente è quel­la dei prodot­ti “a tiratu­ra lim­i­ta­ta”, che sfrut­tano la disponi­bil­ità ridot­ta per sus­citare mag­giore attrat­ti­va. La pos­si­bil­ità che il prodot­to esaurisca o non torni più disponi­bile lo rende auto­mati­ca­mente più desider­abile.

Ma cosa c’è dietro ques­ta reazione?

Il nos­tro cervel­lo inter­pre­ta la scar­sità come un indi­ca­tore di val­ore. Più c’è rar­ità ed scar­sità, più ten­di­amo a con­sid­er­are più prezioso o esclu­si­vo l’oggetto o la situ­azione in ques­tione. Questo mec­ca­n­is­mo può influen­zare pro­fon­da­mente il nos­tro com­por­ta­men­to d’ac­quis­to, ren­den­do­ci più propen­si a decidere in fret­ta e in modo impul­si­vo.

Non a caso, molte aziende adot­tano strate­gie basate sul­la scar­sità per ori­entare le scelte dei con­suma­tori e aumentare la con­ver­sione.

Vedi­amo ora quali sono le prin­ci­pali forme in cui questo prin­ci­pio può essere appli­ca­to nel mar­ket­ing.

Esempi pratici dell’applicazione del principio di scarsità

Come si man­i­fes­ta conc­re­ta­mente il prin­ci­pio di scar­sità? Uno degli esem­pi più evi­den­ti riguar­da la ven­di­ta di bigli­et­ti per even­ti.

Spes­so, chi orga­niz­za con­cer­ti, spet­ta­coli o con­feren­ze sfrut­ta la percezione di disponi­bil­ità lim­i­ta­ta per sti­mo­lare l’acquisto. Anche se il luo­go dell’evento può ospitare molte per­sone, comu­ni­care che riman­gono “pochi bigli­et­ti disponi­bili” crea scar­sità e spinge il pub­bli­co a com­prare più in fret­ta, spes­so accettan­do di pagare di più per assi­cu­rar­si un pos­to.

Un altro caso emblem­ati­co è quel­lo dei prodot­ti in edi­zione lim­i­ta­ta. Pren­di­amo ad esem­pio un mar­chio che lan­cia una nuo­va collezione di sneak­ers disponi­bili solo in quan­tità ristrette. Questo tipo di inizia­ti­va gen­era un sen­so di esclu­siv­ità: il prodot­to diven­ta un ogget­to desider­a­to non solo per la sua fun­zione, ma per la sua rar­ità. Di con­seguen­za, i cli­en­ti sono dis­posti a spendere di più pur di possedere qual­cosa di uni­co, anche se l’azienda con­tin­ua a offrire mod­el­li sim­ili a prezzi stan­dard.

Le quattro principali forme della scarsità

Esistono quat­tro modal­ità dif­fer­en­ti per uti­liz­zare questo prin­ci­pio a pro­prio favore. Ogni ver­sione può risultare più o meno effi­cace a sec­on­da del tipo di prodot­to, del mar­chio che lo pro­pone e del pro­fi­lo del con­suma­tore.

Le quat­tro man­i­fes­tazioni più comu­ni del prin­ci­pio di scar­sità sono:

  • Esclu­siv­ità
  • Rar­ità
  • Urgen­za
  • Doman­da supe­ri­ore all’offerta

1. Scarsità per esclusività

Alcu­ni marchi uti­liz­zano il prez­zo come leva per creare una bar­ri­era d’accesso ai loro prodot­ti. In questi casi, l’aumento di prez­zo non sem­pre riflette un miglio­ra­men­to con­cre­to delle carat­ter­is­tiche del bene, ma serve a ren­dere l’acquisto più selet­ti­vo.

Ques­ta strate­gia, defini­ta “scar­sità esclu­si­va”, non si basa su una reale lim­i­tazione delle quan­tità disponi­bili, ma sull’aumento del cos­to come fil­tro che accresce il val­ore per­cepi­to. In sostan­za, il prodot­to diven­ta uno sta­tus sym­bol, e il pos­ses­so stes­so comu­ni­ca apparte­nen­za a una cat­e­go­ria ristret­ta.

2. Scarsità per rarità

Più conc­re­ta rispet­to all’esclusività è la scar­sità basa­ta sul­la rar­ità. In questo caso, è il pro­dut­tore a fis­sare fin dal­l’inizio dei lim­i­ti alla quan­tità di arti­coli immes­si sul mer­ca­to.

Ques­ta lim­i­tazione reale, e non solo per­cepi­ta, rende il prodot­to più ambito. A dif­feren­za dell’esclusività, qui nem­meno un’alta disponi­bil­ità eco­nom­i­ca garan­tisce l’acquisto, poiché la disponi­bil­ità è ogget­ti­va­mente ridot­ta. I con­suma­tori attrat­ti da ogget­ti rari spes­so lo fan­no per affer­mare unic­ità, orig­i­nal­ità e un cer­to pres­ti­gio.

3. Scarsità per urgenza

Un’altra for­ma molto dif­fusa di scar­sità è quel­la che si gio­ca sul fat­tore tem­po. Aggiun­gere una sca­den­za a un’offerta, ad esem­pio una pro­mozione val­i­da solo per poche ore, induce il con­suma­tore ad agire rap­i­da­mente.

La vera leva qui è la pres­sione tem­po­rale: il tim­o­re di “perdere l’occasione” spinge all’acquisto. Non si trat­ta solo del van­tag­gio eco­nom­i­co, ma anche di un piacere psi­co­logi­co: sen­tir­si più astu­ti o tem­pes­tivi rispet­to ad altri acquiren­ti o rispet­to alla stes­sa azien­da.

4. Scarsità per eccesso di domanda

La for­ma più spon­tanea di scar­sità si ver­i­fi­ca quan­do la richi­es­ta di un prodot­to supera di gran lun­ga l’offerta disponi­bile.

In questo sce­nario, il pro­dut­tore non deve inter­venire diret­ta­mente per creare arti­fi­cial­mente una sen­sazione di scar­sità: è il mer­ca­to stes­so a dec­retare il val­ore del bene. Questo fenom­e­no è spes­so accom­pa­g­na­to dal­la ripro­va sociale, uno dei prin­cipi di Cial­di­ni: veden­do che molte per­sone acquis­tano o desider­a­no un prodot­to, siamo por­tati a pen­sare che abbia val­ore e non vogliamo restare esclusi.

Dunque, l’eccesso di doman­da scate­na nel con­suma­tore sia il deside­rio di apparte­nen­za sia la pau­ra di perdere un’occasione.

In con­clu­sione, il prin­ci­pio di scar­sità si riv­ela un potente stru­men­to nelle mani dei mar­keter, capace di sti­mo­lare l’ur­gen­za e il deside­rio nei con­suma­tori. Che si trat­ti di creare esclu­siv­ità, lim­itare le quan­tità, imporre sca­den­ze tem­po­rali o sfruttare il fenom­e­no del­la doman­da ele­va­ta, ogni strate­gia può essere appli­ca­ta in modo mira­to per aumentare le ven­dite e gener­are un forte impat­to psi­co­logi­co. 

Com­pren­dere come fun­ziona e come usar­lo con­sapevol­mente per­me­tte alle aziende di influen­zare pos­i­ti­va­mente le deci­sioni d’ac­quis­to e ottimiz­zare i pro­pri prof­itti.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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