Cos’è l’ansia da prestazione: ecco 3 modi per contrastarla

L’ansia da prestazione può influen­zare molte sfere del­la nos­tra vita. Dalle relazioni al busi­ness, ed è per questo moti­vo che com­pren­der­la e con­trastar­la è tan­to impor­tante. 

Cos’è l’ansia da prestazione

L’an­sia da prestazione rap­p­re­sen­ta la pau­ra che si ver­i­fichi una dif­fi­coltà in diver­si ambiti del­la vita, come: 

  • il busi­ness, 
  • la scuo­la, 
  • le relazioni, 
  • la ses­su­al­ità 
  • lo sport. 

Chi ne sof­fre ritiene fon­da­men­tale il suc­ces­so o il rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi in queste situ­azioni.

Questo fenom­e­no è stret­ta­mente lega­to al giudizio altrui. Infat­ti, per chi sof­fre di ansia da prestazione, i risul­tati devono nec­es­sari­a­mente essere pos­i­tivi. Se non rag­giun­gono questo ide­ale di per­fezione (pre­sente nel­la pro­pria mente), provano un pro­fon­do dis­a­gio.

Come si innesta il seme piantato dentro di noi 

È cer­ta­mente chiaro a tut­ti noi, che super­are l’an­sia da prestazione, è fon­da­men­tale. Per cui adottare alcune strate­gie è alla base del supera­men­to di questo fenom­e­no. Ma fac­ciamo un pas­so indi­etro, per­ché per com­pren­dere come super­ar­la, pri­ma dob­bi­amo pren­dere con­sapev­olez­za delle cause. Per­ciò, è fon­da­men­tale com­pren­dere i mec­ca­n­is­mi che sca­te­nano ques­ta tipolo­gia di ansia. Tali mec­ca­n­is­mi pos­sono vari­are molto, da per­sona a per­sona. Tut­tavia oggi rac­cogliamo le 3 prin­ci­pali cause che gen­eral­mente coin­vol­go­no l’individuo:

  1. Deside­rio irre­al­is­ti­co di per­fezione, con con­seguen­ti stan­dard inar­riv­abili. Le per­sone affette da ansia da prestazione ten­dono a non accon­tentar­si mai. Essi desider­a­no costan­te­mente rag­giun­gere liv­el­li ide­ali che risul­tano irre­al­iz­z­abili nel­la prat­i­ca. Ciò por­ta alcu­ni sen­ti­men­ti nocivi che favoriscono questo genere di ansia, come:
  • frus­trazione, 
  • insod­dis­fazione,
  • sen­so di insi­curez­za ver­so se stes­si.
  1. Inca­pac­ità di gestire il giudizio degli altri. La pau­ra di perdere l’ap­provazione degli altri o di essere giu­di­cati neg­a­ti­va­mente è un tim­o­re comune. Quan­do questo sen­ti­men­to è trop­po forte, può gener­are ansia da prestazione. È impor­tante ricor­dare che il giudizio degli altri, spes­so ha meno impor­tan­za di quan­to cre­di­amo. Poiché nel­la mag­gior parte dei casi, le altre per­sone non sono così inter­es­sate a ciò che fac­ciamo.
  2. Inca­pac­ità di fal­lire. Questo sec­on­do pun­to è stret­ta­mente lega­to al per­fezion­is­mo. Cer­to fal­lire non piace a nes­suno. Ma è anche vero che è pro­prio dal fal­li­men­to che si impara­no le più impor­tan­ti lezioni di vita. Ogni sfi­da com­por­ta anche la pos­si­bil­ità di fal­lire, è vero. Ma può essere un’op­por­tu­nità per impara­re e trasfor­mare il fal­li­men­to iniziale in un grande suc­ces­so.

Se ti riconosci in queste situ­azioni, non pre­oc­cu­par­ti: piut­tosto con­cen­trati sulle tue prestazioni per­son­ali e sul miglio­ra­men­to di te stes­so.

Qual è la radice comune di questi tre meccanismi? 

Sen­z’al­tro si trat­ta di una man­can­za di autosti­ma. Tale man­can­za, finisce per ali­menta­re la costante neces­sità di con­ferme. Le per­sone che si trovano in ques­ta con­dizione men­tale, partono infat­ti, da una scarsa autosti­ma e si pre­oc­cu­pano mag­gior­mente. Poiché il deside­rio di accettazione da parte degli altri è molto forte. È prob­a­bile che siano anche per­sone che nel­la loro vita han­no incon­tra­to poche sfide o situ­azioni nuove che richiede­vano sfor­zo. Per cui han­no affronta­to poche situ­azioni di fal­li­men­to. 

Come contrastare l’ansia da prestazione

Per­fet­to, adesso che abbi­amo vis­to cos’è e da cosa sca­tur­isce l’ansia da prestazione, è giun­to il momen­to di vedere insieme come poter­la con­trastare. Ecco tre sem­pli­ci gesti per iniziare a super­are l’an­sia:

  1. Abban­dona la per­fezione e riflet­ti su obi­et­tivi reali: Con­cen­trati sul pro­gres­so per­son­ale invece di perseguire la per­fezione. Poiché quest’ultima non esiste e non inter­es­sa nem­meno agli altri. La ricer­ca del­la per­fezione è un lim­ite che ti imponi tu stes­so. Men­tre nes­suno ti richiede uno sfor­zo così estremo e neanche tu dovresti chieder­lo a te stes­so. Fare del pro­prio meglio e lavo­rare per super­are i pro­pri lim­i­ti è cor­ret­to, ma ciò non deve sfo­cia­re in un’idea di per­fezion­is­mo estremo.
  2. Esci dal­la zona di com­fort e aumen­ta le sfide: Met­ti­ti alla pro­va affrontan­do situ­azioni nuove e uscen­do dal­la tua zona di com­fort. In questo modo, il fal­li­men­to non ti spaven­terà più. E ricor­da che è pro­prio gra­zie al fal­li­men­to e agli osta­coli che abbi­amo la pos­si­bil­ità di diventare più for­ti. A questo propos­i­to ti con­siglio la let­tura sul con­cet­to di antifragilità e  sui 5 modi per diventare antifrag­ile anche tu. Accettan­do il fal­li­men­to, sarai in gra­do di affrontare tut­to e di adat­tar­ti per rag­giun­gere il suc­ces­so in modi diver­si.
  3. Tieni trac­cia delle tue espe­rien­ze: pren­di appun­ti sui suc­ces­si e sui fal­li­men­ti. Anal­iz­za le situ­azioni e anno­ta quan­do e come hai super­a­to gli osta­coli con suc­ces­so e dove puoi miglio­rare. Impara ad osser­vare le situ­azioni con dis­tac­co. Ti ren­derai con­to che il giudizio degli altri non è un prob­le­ma sig­ni­fica­ti­vo.

È fon­da­men­tale essere con­sapevoli e gestire la pro­pria mente ed emozioni per lib­er­ar­si dal­l’an­sia. Poiché ques­ta impedisce di vivere appieno e di essere feli­ci. Lavo­ra sul­la con­sapev­olez­za di te stesso/a. Una bas­sa con­sapev­olez­za può portare a insod­dis­fazione e a una man­can­za di con­trol­lo sul­la pro­pria vita.

Conclusione

In con­clu­sione, l’an­sia da prestazione può rap­p­re­sentare un osta­co­lo sig­ni­fica­ti­vo per il suc­ces­so e il benessere. Tut­tavia, è pos­si­bile affrontare e super­are ques­ta con­dizione attra­ver­so una com­bi­nazione di:

  • con­sapev­olez­za, 
  • strate­gie pratiche, 
  • una men­tal­ità antifrag­ile.

È essen­ziale com­pren­dere che l’an­sia da prestazione, deri­va spes­so da aspet­ta­tive irre­al­is­tiche, deside­rio di per­fezione e dal­la pau­ra del giudizio. Con­cen­trati sul tuo pro­gres­so per­son­ale, piut­tosto che perseguire la per­fezione asso­lu­ta. Ciò può lib­er­ar­ti dal peso del­l’an­sia e ti con­sente di esprimere appieno il poten­ziale in modo più sod­dis­facente.

Inoltre, uscire dal­la pro­pria zona di com­fort e met­ter­si alla pro­va, può con­tribuire a ridurre l’an­sia e favorire una men­tal­ità di cresci­ta. Appren­dere dagli errori può portare a una mag­giore con­sapev­olez­za e miglio­ra­men­to per­son­ale e pro­fes­sion­ale.

Ricor­diamo che l’an­sia da prestazione può essere super­a­ta, e che il proces­so richiede tem­po, impeg­no e pazien­za. Affrontan­do le sfide con cor­ag­gio, è pos­si­bile lib­er­ar­si dal fardel­lo del­l’an­sia e costru­ire una vita ed una car­ri­era grat­i­f­i­cante e sod­dis­facente.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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