Crittografia quantistica e tecnologie di frontiera del 2025

L’in­for­mat­i­ca e la crit­tografia quan­tis­ti­ca si avvic­i­nano a una svol­ta sig­ni­fica­ti­va, promet­ten­do di poten­ziare in modo stra­or­di­nario l’in­tel­li­gen­za arti­fi­ciale. La Blockchain con­tin­ua a svilup­par­si rap­i­da­mente, anche se un’es­pan­sione su larga scala sem­bra anco­ra lon­tana, men­tre il metaver­so rimane un set­tore di nic­chiaIl pub­lic cloud pros­egue la sua cresci­ta, con­sol­i­dan­dosi sem­pre di più. Un ruo­lo chi­ave nel­l’evoluzione tec­no­log­i­ca spet­terà ai CIO (Chief Infor­ma­tion Office), che favoriran­no le inno­vazioni più sosteni­bili e con appli­cazioni con­crete e van­tag­giose.

La crittografia quantistica contro le minacce legate alla GenAI

Se l’in­tel­li­gen­za arti­fi­ciale è la tec­nolo­gia del decen­nio, il cal­co­lo e la crit­tografia quan­tis­ti­ca (un cam­po del­la crit­tografia che uti­liz­za i prin­cipi del­la mec­ca­ni­ca quan­tis­ti­ca per pro­teggere le infor­mazioni) si prepara­no ad essere una riv­o­luzione altret­tan­to dirompente. Questo cam­bi­a­men­to sta arrivan­do in modo diver­so rispet­to ad altre inno­vazioni tec­no­logiche, inizian­do dagli algo­rit­mi men­tre l’hard­ware attende anco­ra di rag­giun­gere il mer­ca­to di mas­sa. 

I CIO più lungimi­ran­ti stan­no già svilup­pan­do pro­gram­mi per sfruttare la prossi­ma onda­ta di inno­vazione, con la crit­tografia quan­ti­ca e il quan­tum com­put­ing (si riferisce a un tipo di cal­co­lo che sfrut­ta i prin­cipi del­la mec­ca­ni­ca quan­tis­ti­ca per eseguire oper­azioni su dati. A dif­feren­za dei tradizion­ali com­put­er clas­si­ci, i com­put­er quan­tis­ti­ci uti­liz­zano qubit (bit quan­tis­ti­ci), che pos­sono esistere in più sta­ti con­tem­po­ranea­mente gra­zie al fenom­e­no del­l’en­tan­gle­ment e del­la sovrap­po­sizione. Ciò con­sente ai com­put­er quan­tis­ti­ci di risol­vere deter­mi­nati prob­le­mi molto più rap­i­da­mente rispet­to ai com­put­er tradizion­ali). Quest’ultimo promette di offrire una poten­za e veloc­ità sen­za prece­den­ti, aumen­tan­do la com­pet­i­tiv­ità delle aziende e poten­zian­do l’u­so del­l’in­tel­li­gen­za arti­fi­ciale.

Un recente stu­dio del Capgem­i­ni Research Insti­tute affer­ma che il cal­co­lo quan­tis­ti­co è vici­no a un “salto quan­ti­co”, des­ti­na­to a diventare una riv­o­luzione tec­no­log­i­ca glob­ale. Il 55% dei diri­gen­ti e il 44% dei ven­ture cap­i­tal­ist riten­gono che sarà tra le prime tre tec­nolo­gie nel 2025. Inoltre, il 41% dei diri­gen­ti prevede esper­i­men­ti con proof of con­cept di cal­co­lo quan­tis­ti­co, men­tre il 27% lo applicherà su scala parziale in alcune aree azien­dali.

In Italia, molti CIO vedono nel cal­co­lo e nel­la crit­tografia quan­tis­ti­ca una “fron­tiera” gra­zie alle sue enor­mi capac­ità com­putazion­ali, che potreb­bero ridurre i tem­pi di adde­stra­men­to dei mod­el­li AI da mesi a giorni. Si prevede che quan­tum e AI si raf­forz­er­an­no rec­i­p­ro­ca­mente: l’AI svilup­perà nuovi algo­rit­mi quan­tis­ti­ci, men­tre il quan­tum con­tribuirà a creare algo­rit­mi più avan­za­ti per l’AI.

Crittografia quantistica e blockchain in Italia

La blockchain si basa su tec­niche crit­togra­fiche per garan­tire la sicurez­za, la trasparen­za e l’in­tegrità delle transazioni. In par­ti­co­lare, uti­liz­za la crit­tografia per “bloc­care” i dati e pro­tegger­li da manomis­sioni.

La riv­o­luzione del­la crit­tografia quan­tis­ti­ca e del quan­tum com­put­ing è immi­nente, ma rimane incer­to quan­do avver­rà real­mente il salto quan­ti­co e chi sarà in gra­do di sfrut­tar­lo. Alcu­ni CIO ital­iani han­no già inizia­to a scri­vere algo­rit­mi, nonos­tante l’hardware su larga scala non sia anco­ra disponi­bile. Quan­do il cal­co­lo quan­tis­ti­co sarà alla por­ta­ta di tut­ti, offrirà un van­tag­gio com­pet­i­ti­vo alle aziende che lo adot­ter­an­no, ma sarà prob­a­bil­mente acces­si­bile solo a gran­di grup­pi tec­no­logi­ci, ren­den­do fon­da­men­tali i for­n­i­tori che lo offriran­no come servizio, con modal­ità sim­ili a quelle del cloud.

Un’altra sfi­da riguar­da la cifratu­ra quan­tis­ti­ca: con l’espansione del cal­co­lo quan­tis­ti­co, le tec­niche di cifratu­ra tradizionale diven­ter­an­no vul­ner­a­bili agli attac­chi. Sec­on­do For­rester, i crim­i­nali infor­mati­ci stan­no già rac­coglien­do dati sen­si­bili a ris­chio. Le aziende dovran­no adottare soluzioni di crit­tografia post-quan­tis­ti­ca per pro­teggere i loro dati. Gart­ner prevede che, entro il 2029, la mag­gior parte del­la crit­tografia asim­met­ri­ca sarà insi­cu­ra. Tut­tavia, nuovi stru­men­ti di cyber­si­curez­za basati sul quan­tum e sul­la crit­tografia post-quan­tis­ti­ca pro­tegger­an­no i dati dalle minac­ce future, ed è fon­da­men­tale che le aziende com­in­ci­no a preparar­si fin da ora.

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Il 2025 come punto di svolta: normative chiare e nuove integrazioni tecnologiche

La crit­tografia quan­tis­ti­ca offrirà soluzioni alle minac­ce di sicurez­za legate alla GenAI, la tec­nolo­gia che quest’anno ha dom­i­na­to la sce­na, superan­do altre inno­vazioni come il metaver­so, che non ha man­tenu­to le aspet­ta­tive iniziali. Alcu­ni CIO riten­gono che le sue appli­cazioni siano lim­i­tate a set­tori speci­fi­ci, come mar­ket­ing e for­mazione, sebbene esis­tano anco­ra prog­et­ti in cor­so. La blockchain, invece, è vista come una tec­nolo­gia con­sol­i­da­ta, anche se uti­liz­za­ta per scopi speci­fi­ci.

In Italia, la blockchain è con­sid­er­a­ta anco­ra una tec­nolo­gia emer­gente, ma l’interesse cresce, soprat­tut­to nei set­tori finanziario, assi­cu­ra­ti­vo e del­la sup­ply chain, dove viene usa­ta per miglio­rare transazioni, ridurre fro­di, garan­tire trac­cia­bil­ità e aut­en­tic­ità, e pro­teggere le transazioni dig­i­tali. Inte­gra­ta con l’AI, la blockchain offre anche sicurez­za e trasparen­za nel­la ges­tione dei dati e degli algo­rit­mi. Tut­tavia, per molte PMI, l’adozione è osta­co­la­ta da costi ele­vati, man­can­za di com­pe­ten­ze e resisten­ze cul­tur­ali.

Il 2025 potrebbe seg­nare una svol­ta, gra­zie a nor­ma­tive più chiare (come il rego­la­men­to MiCA e la Euro­pean Blockchain Part­ner­ship) e all’evoluzione di tec­nolo­gie come IoT (Inter­net of Things, ovvero Inter­net delle Cose), AI e 5G, che stan­no cre­an­do eco­sis­te­mi inter­con­nes­si. Le appli­cazioni pratiche del­la blockchain potreb­bero crescere in ambiti come: 

  • for­mazione, 
  • creazione di token per beni fisi­ci e dig­i­tal,
  • nota­riz­zazione;

soprat­tut­to in set­tori che richiedono trac­cia­bil­ità e sicurez­za.

Conclusione

In sin­te­si, il 2025 si prospet­ta come un anno cru­ciale per l’e­merg­ere di tec­nolo­gie riv­o­luzionar­ie come il quan­tum com­put­ing, la blockchain e la crit­tografia quan­tis­ti­ca, che stan­no già sus­ci­tan­do grande inter­esse tra i CIO e gli anal­isti. 

Il cal­co­lo quan­tis­ti­co, pur se anco­ra in fase di svilup­po, promette di raf­forzare l’in­tel­li­gen­za arti­fi­ciale e trasfor­mare rad­i­cal­mente la com­pet­i­tiv­ità delle aziende. Sebbene la blockchain stia guadag­nan­do ter­reno in speci­fi­ci set­tori come finan­za e sup­ply chain, la sua adozione su larga scala è anco­ra lim­i­ta­ta da sfide cul­tur­ali ed eco­nomiche, con la pre­vi­sione che, nel prossi­mo futuro, nor­ma­tive più chiare e nuove inte­grazioni tec­no­logiche come IoT, AI e 5G pos­sano accel­er­arne la dif­fu­sione. 

Allo stes­so tem­po, l’evoluzione del­la crit­tografia quan­tis­ti­ca si pone come una rispos­ta fon­da­men­tale alla cres­cente minac­cia di attac­chi infor­mati­ci legati alla GenAI. Per le imp­rese, il 2025 sarà quin­di un anno di preparazione, in cui sarà fon­da­men­tale inve­stire in inno­vazioni che garan­tis­cano non solo van­tag­gi com­pet­i­tivi, ma anche sicurez­za e sosteni­bil­ità a lun­go ter­mine.

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