Cronotipi: cosa sono e qual è il tuo

Con cronotipi si intende una classificazione in base alla predisposizione, o preferenza, di ognuno di noi a svolgere attività quotidiane in un particolare momento della giornata.

Esso, così come il ritmo sonno-veglia, sembra essere regolato da una combinazione multifattoriale di processi biologici volti per la omeostasi, ovvero la tendenza naturale del nostro corpo a raggiungere un certo equilibrio interno, e al controllo endogeno del ritmo circadiano.

La parola cronotipo viene dal mondo della zoologia e si riferisce al tempo, cronos, del sonno e delle attività di un animale: ci sono infatti gli animali notturni, cioè attivi di notte, e quelli diurni, cioè attivi di giorno. Categorie che si possono applicare anche all’uomo.

A non tutte le persone, infatti, piace andare a letto tardi, come ci sono invece altre a cui piace svegliarsi presto. Ci sono alcune persone che sono molto attive la mattina, mentre altre preferiscono lavorare di notte.

È molto importante imparare a conoscersi anche sotto questo aspetto, perché in questo modo possiamo organizzare la giornata nella maniera più produttiva possibile, concentrando le azioni più importanti nei periodi dove siamo più attivi.

Quali sono gli effetti dei cronotipi sulle abitudini

Esiste una prima tipologia di classificazione dei cronotipi:

  • allodole, i mattinieri;
  • colibrì;
  • gufi, i notturni.

A seconda dei cronotipi, si possono evidenziare cambiamenti fisiologici diurni: ad esempio del livello di cortisolo, del livello di melatonina e della temperatura corporea interna.

Diversità altrettanto rilevanti riguardano lo stato di attivazione e vigilanza e, conseguentemente, di produttività nelle attività lavorative, scolastiche o sportive.

Le persone definite di tipo allodola, per esempio, cominceranno ad essere performanti e produttivi nella prima metà della giornata, mentre i tipi gufi, daranno il meglio di sé nel tardo pomeriggio o nelle ore serali.

Circa il 10% della popolazione rientra nel tipo allodola. Tali persone, appunto, sembrano avere prestazioni migliori se svolgono attività nelle ore mattutine, addormentandosi presto la sera e svegliandosi presto al mattino. Perciò per queste persone non è consigliato uscire la sera con gli amici durante la settimana, perché il giorno successivo non renderanno il massimo né la mattina, né per il resto della giornata.

Al contrario, i cronotipi gufi, circa il 20% della popolazione, hanno performance migliori se svolgono attività nella seconda parte della giornata e avranno la tendenza ad addormentarsi più tardi la sera e maggiore difficoltà a svegliarsi presto la mattina. Quindi per questo genere di persone non ha molto senso, per esempio, fissare appuntamenti con i clienti la mattina presto.

Infine, coloro che preferiscono svolgere attività a metà tra questi due estremi vengono definiti cronotipi intermedi, e sono circa il 70% della popolazione.

I 4 cronotipi più ricorrenti secondo Michael Breus

In America, il ricercatore Michael Breus, dopo 20 anni di studi ha pubblicato un libro interessante: Il potere del quando, in cui è andato oltre ai gufi e le allodole, identificando 4 cronotipi, che sono i più ricorrenti.

1) Cronotipo Orso

Sono quelle persone che seguono il percorso naturale del sole. Sono in genere persone solari, positive, socievoli ed estroverse.

Hanno bisogno di dormire almeno 8 ore, possibilmente anche di più.

Il loro momento di massima produttività è la tarda mattinata.

Sono i più numerosi, circa il 50% della popolazione è “orso”.

2) Cronotipo Leone

Persone piene di energia, pratiche, determinate e concrete, che preferiscono svegliarsi presto la mattina, fare una bella colazione e partire dritti per i loro obiettivi della giornata.

Sono al massimo della loro energia verso mezzogiorno.

Non tendono a fare pisolini e vanno a letto presto la sera.

Rappresentano il 15-20% della popolazione.

3) Cronotipo Delfino

Intelligenti, molto attivi, introversi, forse anche un po’ nevrotici e perfezionisti, fissati con i dettagli. Un po’ come i delfini, sono svegli anche quando dormono.

Sono quelle persone che hanno il sonno leggero e i più predisposti a soffrire d’insonnia.

Più lucidi la sera e molto produttivi a partire dal tardo pomeriggio. Hanno un metabolismo rapido e “mangiucchiano” spesso.

Sono il 10% della popolazione.

4) Cronotipo Lupo

I più “notturni” di tutti.

Persone lunatiche, creative, che danno importanza al piacere e amano la novità. Spesso reagiscono d’impulso, con intensità emotiva e amano i rischi.

Sono super produttivi in tarda mattina e la sera tardi.

Non andrebbero mai a dormire e fanno fatica ad alzarsi presto.

Il 15-20% della popolazione è “lupo”.

Non è solo una questione di sonno

La cosa interessante è che il doctor Breus ha scoperto che non è solo una questione di sonno.

Secondo il Dr. Breus, è come se avessimo una sorta di orologio interno centrale nel nostro ipotalamo che raccoglie un gruppo di nervi che si chiama nucleo soprachiasmatico o NSC.

La luce solare che entra nei nostri occhi la mattina arriva al nervo ottico che attiva il “NSC” e dà il ritmo alle nostre giornate, tenendo sotto controllo tantissimi altri orologi interni da cui dipendono molti fattori corporei come i flussi ormonali, il metabolismo, la pressione sanguigna, la temperatura.

Tutti fattori che incidono in maniera significativa su umore, energia, socievolezza, intraprendenza e produttività.

Per migliaia di anni questi orologi interni si sono regolati naturalmente, ma con l’avvento dell’elettricità e della tecnologia sono andati in “tilt”, ricevendo messaggi contrastanti e, secondo alcune ipotesi, contribuendo all’aumento delle cosiddette “malattie della civiltà moderna”, come diabete, cancro, obesità, ipertensione, malattie cardiache, ansia e depressione.

Ecco, quindi, che riconoscere a quale cronotipo appartieni ti aiuta non solo a dormire meglio ed essere più produttivo, in accordo alla tua fisiologia, ma anche ad avere una migliore salute.

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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