La curva dell’oblio: come funziona la memoria e come ricordare più a lungo

C’è un tema che acco­mu­na i dis­cor­si riguardan­ti il miglio­ra­men­to delle per­for­mance per­son­ali e le conoscen­ze acquisite attra­ver­so la for­mazione, sti­amo par­lan­do del­la memo­ria e di quan­to siano impor­tan­ti e affasci­nan­ti le dinamiche del suo fun­zion­a­men­to.

Come fun­ziona la memo­ria? È pos­si­bile poten­ziare la memo­ria? Per­chè a volte ricor­diamo fat­ti avvenu­ti dieci anni pri­ma e non rius­ci­amo a ricor­dare cosa abbi­amo man­gia­to la sera pri­ma? Esistono dei truc­chi per rius­cire a mem­o­riz­zare con mag­giore facil­ità dei con­cetti?

In questo libro tro­vi­amo uno stu­dio prati­co su come fun­ziona la memo­ria.

Pri­ma di entrare nei mean­dri del­la memo­ria e del suo fun­zion­a­men­to voglio far­ti due pre­messe: tut­to quel­lo che tro­verai scrit­to in questo arti­co­lo è una mia opin­ione per­son­ale ed è frut­to del­la mia espe­rien­za, non sono uno psi­col­o­go o uno psichi­a­tra, mi baso sem­plice­mente su quel­lo che ho appre­so, sper­i­men­ta­to e con­va­l­ida­to nel­la mia vita.

Come funziona la memoria?

Si può dire che esistono due tipolo­gie dif­fer­en­ti di memo­ria, pret­ta­mente legate alla tec­ni­ca uti­liz­za­ta in fase di apprendi­men­to. La memo­ria teor­i­ca è quel­la che ci per­me­tte di appren­dere tutte le nozioni impara­te attra­ver­so lo stu­dio, vicev­er­sa la memo­ria prat­i­ca ci con­sente di sal­vare con­cetti e lezioni derivan­ti dal­l’es­pe­rien­za, dalle emozioni sca­tu­rite dai sin­goli episo­di.

La memo­ria prat­i­ca è più forte di quel­la teor­i­ca, soprat­tut­to quan­do le emozioni van­no a risveg­liare istin­ti nat­u­rali quali l’istin­to di soprav­viven­za. Per questo è rapi­do mem­o­riz­zare che il fuo­co bru­cia, che non si attra­ver­sa con il rosso e che non bisogna toc­care una pianta spin­osa, sicu­ra­mente più sem­plice che ricor­dare la for­mu­la di una mol­e­co­la del­l’ac­qua. Tran­quil­lo, me la ricor­do.

Ti fac­cio un esem­pio rapi­do: pro­va a recitare San Mar­ti­no oppure l’In­fini­to di Leop­ar­di, sono sicuro che le hai stu­di­ate entrambe a scuo­la ma non riesci a ricor­dar­le. Ora pro­va a cantare la sigla di Drag­on Ball oppure di Hol­ly e Ben­ji, prob­a­bil­mente dovrei inter­romper­ti, ti lascer­esti pren­dere dal­la stes­sa eufo­ria che provavi quan­do, da bam­bi­no, inizia­va una pun­ta­ta nuo­va. Tut­to ciò che è lega­to a un’e­mozione forte, di gioia o di dolore, rimane impres­so più a lun­go nel­la memo­ria.

Ma come si appli­ca il con­cet­to del­la memo­ria al mon­do degli inves­ti­men­ti e del­l’im­pren­di­to­ria?

La memo­ria prat­i­ca è una com­po­nente impor­tante soprat­tut­to quan­do ha con­no­tazione neg­a­ti­va, gli errori, le oper­azioni sbagli­ate, sono lezioni impor­tan­ti che facil­mente mem­o­rizzi­amo, soprat­tut­to quan­do sono a dis­capi­to del nos­tro portafoglio.

Anco­ra più impor­tante è la memo­ria teor­i­ca, ovvero l’ap­prendi­men­to derivante dai lib­ri che leg­giamo e dai cor­si che fre­quen­ti­amo. Per cer­care di capire come mem­o­riz­zare più a lun­go le nozioni e i con­cetti che appren­di attra­ver­so la for­mazione è fon­da­men­tale innanz­i­tut­to che tu met­ta impeg­no nel­lo stu­dio. Non ci riv­ol­giamo quin­di a quel grup­po di per­sone che acqui­s­tan­do i cor­si si sentono a pos­to con la coscien­za oppure a quel­li che accu­mu­lano lib­ri sul tavo­lo sen­za mai aver­li aper­ti, questo atteggia­men­to è soltan­to una perdi­ta di denaro. Ma se sono con­tenti loro, siamo con­tenti tut­ti.

Ogni vol­ta che si inizia un nuo­vo per­cor­so di istruzione bisogna andare con ordine, bisogna leggere/ascoltare, pren­dere appun­ti, ripetere e met­tere in prat­i­ca quan­to appre­so, solo in questo modo si ha la certez­za di aver com­pre­so ogni aspet­to.

La curva dell’oblio

Ver­so la fine del 1800, lo psi­col­o­go tedesco Her­mann Ebbing­haus iniz­iò ad effet­tuare alcu­ni esper­i­men­ti sul­la memo­ria e le capac­ità mnemoniche delle per­sone. Fu il pri­mo scien­zi­a­to ad effet­tuare esper­i­men­ti e for­mu­la­re ipote­si sul fun­zion­a­men­to del­la memo­ria ma soprat­tut­to uti­liz­zò se stes­so come cavia di molti suoi esper­i­men­ti.

Ebbing­haus provò alcu­ni giochi legati alla mem­o­riz­zazione di sil­l­abe o frasi con parole man­can­ti per ver­i­fi­care quan­to a lun­go l’uo­mo potesse mem­o­riz­zare questi ele­men­ti.

Dai suoi stu­di deri­va la cur­va del­l’oblio, la pri­ma teo­ria sci­en­tifi­ca che descrive la strut­tura del ricor­do nel tem­po.

Ma cosa dice la cur­va del­l’oblio?

Sec­on­do la teo­ria di Her­mann Ebbing­haus ogni vol­ta che un nuo­vo con­cet­to entra nel­la nos­tra tes­ta subisce un dete­ri­o­ra­men­to nel tem­po. Più pre­cisa­mente, sec­on­do questo grafi­co, dopo ven­ti minu­ti abbi­amo già per­so il 40% di quel­lo che abbi­amo appre­so. Dopo un giorno è rimas­to soltan­to il 30% del­l’in­seg­na­men­to e nel tem­po il grafi­co si appi­at­tisce più lenta­mente fino a quan­do soltan­to il 20/25% è rimas­to nel­la nos­tra tes­ta.

Come det­to, ques­ta teo­ria fu for­mu­la­ta alla fine del 1800, un peri­o­do in cui le infor­mazioni reperi­bili era­no forse un dec­i­mo di quelle di oggi­giorno, vivi­amo una quo­tid­i­an­ità in cui siamo bom­bar­dati di notizie, questo ci fa pen­sare che la quan­tità di nozioni sal­vate dal­la nos­tra memo­ria potrebbe essere anco­ra più bas­sa.

ebbinghaus curva dell'oblio grafico

Repetita Iuvant: il segreto per memorizzare più a lungo

Come è pos­si­bile ricor­dare le cose più a lun­go?

Ti svelo un truc­co che viene inseg­na­to in alcu­ni cor­si e che incon­sapevol­mente già uti­liz­za­vo quan­do stu­di­a­vo all’u­ni­ver­sità. In quei tem­pi ero soli­to dividere la pag­i­na a metà e uti­liz­zarne una parte per gli appun­ti o i rias­sun­ti, l’al­tra parte per seg­nare i con­cetti più impor­tan­ti, tal­vol­ta anche delle sin­gole parole.

Uti­liz­za­vo queste parole per mod­i­fi­care la mia cur­va di apprendi­men­to nel tem­po, in che modo?

Cir­ca 15/20 minu­ti dopo aver stu­di­a­to una pag­i­na, ripete­vo il con­tenu­to osser­van­do sola­mente le parole che mi ero seg­na­to. Ripete­vo la stes­sa oper­azione il giorno suc­ces­si­vo. Idem una set­ti­mana dopo. In questo modo con­sol­i­da­vo il ricor­do di quel­lo che ave­vo stu­di­a­to in vista del­l’e­same.

La scelta è un pò sogget­ti­va, ti con­siglio però di ripetere quel­lo che stu­di anche dopo un mese e se vuoi anche altre volte. Ovvi­a­mente se ti è pos­si­bile met­ti in prat­i­ca quel­lo che hai stu­di­a­to in modo da facil­i­tarne la mem­o­riz­zazione.

Repeti­ta Iuvant, “le cose ripetute aiu­tano”, non ho scel­to a caso il tito­lo del para­grafo.

Infine c’è una cosa che devi fare, ques­ta però non ha bisog­no di essere ripetu­ta, entra nel­la com­mu­ni­ty di Invest Hero, la com­mu­ni­ty per Investi­tori e Impren­di­tori.

 

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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