Il Decreto Legislativo sulle Semplificazioni Tributarie anticipa la scadenza per la dichiarazione dei redditi 2024 dal 30 novembre al 30 settembre. Inoltre, la Delega Fiscale stabilisce alcuni criteri per ottimizzare gli adempimenti tributari. Perciò, riducendo il carico burocratico per i contribuenti.
La compilazione annuale della dichiarazione dei redditi è obbligatoria per tutti coloro che lavorano in Italia. Senza alcuna differenza se siano dipendenti o lavoratori autonomi. Ciò, al fine di consentire al fisco di monitorare le attività finanziarie dei cittadini sul territorio nazionale.
L’articolo 11 del Decreto Legislativo modifica i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali, lo vedremo nel dettaglio più avanti in questo articolo. Per quanto riguarda i modelli da utilizzare e le relative scadenze per la dichiarazione dei redditi del 2024, continua a leggere per scoprire ulteriori dettagli.
Cos’è la dichiarazione dei redditi e chi deve presentarla
La dichiarazione dei redditi rappresenta un documento fiscale e contabile. Tale documento consente di comunicare all’Erario la situazione finanziaria relativa ai redditi percepiti nell’anno precedente.
Chi deve fare la dichiarazione dei redditi 2024? È bene sapere che effettuare tale dichiarazione è un obbligo per i residenti fiscali in Italia. Perciò per coloro i quali hanno dimorato nel paese per almeno 183/184 giorni nell’anno solare, come registrato nell’anagrafe della popolazione residente:
- con domicilio
- o con residenza nel territorio italiano.
In particolare, coloro i quali devono presentare la dichiarazione dei redditi 2024 sono:
- Lavoratori dipendenti e pensionati: che hanno ricevuto redditi imponibili durante l’anno solare (periodo d’imposta).
- Imprenditori e professionisti: con partita IVA sia in regime forfettario che ordinario. Da notare bene che va effettuata anche in assenza di redditi o in presenza di perdite.
È da notare che: la compilazione annuale della dichiarazione dei redditi è obbligatoria per tutti coloro che lavorano in Italia, senza alcuna differenza se siano dipendenti o lavoratori autonomi Tuttavia i dipendenti, qui ti chiedo di prestare attenzione perché faremo chiarezza, senza altri redditi e senza altri obblighi fiscali (come monitoraggio, plusvalenze ecc.) non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.
Nonostante però non ci sia un obbligo, è importante notare che chi sceglie di non presentare la dichiarazione, non potrà portare avanti eventuali minusvalenze e non potrà beneficiare di bonus, detrazioni o deduzioni.
La dichiarazione dei redditi consente al fisco di monitorare le attività finanziarie dei cittadini sul territorio nazionale.
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Modelli di dichiarazione
Ora che abbiamo chiarito chi deve effettuare la dichiarazione dei redditi 2024, vediamo quali sono le diverse tipologie di modelli. Essi variano in base alla situazione fiscale di ciascun contribuente:
- Modello 730: destinato a pensionati, dipendenti, lavoratori in cassa integrazione, soci di cooperative, lavoratori socialmente utili, consiglieri regionali, produttori agricoli e sacerdoti.
- Il Modello Redditi PF: utilizzato da coloro che non possono utilizzare il modello 730. Come titolari di partita IVA, percettori di redditi da datori di lavoro non sostituti d’imposta (ad esempio, dipendenti di datori di lavoro in regime forfettario), esecutori di dichiarazioni per conto di defunti. Ma anche coloro che hanno percepito redditi all’estero.
- Dichiarazione IVA: presentata da tutti i titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, professionale o artistica. Fatta eccezione per i lavoratori autonomi soggetti al regime dei minimi o forfettario.
Tutti questi modelli richiedono la dichiarazione di tutte le entrate e uscite dell’anno precedente alla presentazione. Al fine di calcolare le imposte dovute o i rimborsi IVA a cui si ha diritto.
Dichiarazione dei redditi 2024: Scadenze fiscali
Come accennato, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato il nuovo calendario per la presentazione delle dichiarazioni fiscali, seguendo quanto stabilito dal comma 1 dell’articolo 38 del d.lgs. n. 13 del 2024.
Vediamo insieme quali sono tutte le scadenze fiscali:
Periodo d’imposta al 31 dicembre 2023:
- 15 ottobre 2024: trasmissione telematica per persone fisiche, società o associazioni secondo TUIR e soggetti passivi IRES.
- Quindicesimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta: trasmissione telematica per soggetti passivi IRES
Periodo d’imposta al 31 dicembre 2024:
- 15 aprile — 30 giugno 2025: persone fisiche tramite Poste Italiane S.p.a.
- 15 aprile — 30 settembre 2025: trasmissione telematica per persone fisiche, società o associazioni secondo TUIR e soggetti passivi IRES.
- Entro l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta: soggetti passivi IRES.
A decorrere dal periodo d’imposta al 31 dicembre 2025:
- Presentazione secondo normativa “a regime” prevista dal decreto Adempimenti.
Periodi di presentazione, via telematica, del modello 770 dei sostituti d’imposta:
- 15 aprile — 31 ottobre 2025: anno d’imposta 2024
- 1° aprile — 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento: anno d’imposta 2025.
Dichiarazione dei redditi 2024: tutte le novità
Le novità della Riforma Fiscale per le dichiarazioni fiscali del 2024 sono riassunte nella Circolare n. 8. Quest’ultima presenta le principali scadenze dei dichiarativi di quest’anno.
Si sottolinea che l’articolo 11 del decreto sugli Adempimenti modifica i termini ordinari di presentazione delle dichiarazioni riguardanti:
- imposte sui redditi,
- IRAP,
- dichiarazioni dei sostituti d’imposta.
Successivamente, l’articolo 38 del decreto legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, interviene ulteriormente sui termini di presentazione delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.
Le nuove disposizioni ridefiniscono alcuni di questi termini, con l’obiettivo di anticipare:
- il controllo sulle dichiarazioni,
- la disponibilità delle dichiarazioni precompilate,
- la pubblicazione dei programmi informatici per facilitare la compilazione,
- la trasmissione dei dati ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale.
In base a queste normative, cambiano i termini di presentazione delle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e successivi. Per la maggior parte dei contribuenti, le nuove scadenze entrano in vigore dal 2 maggio 2024.
Tuttavia, il comma 2 dell’articolo 11 del decreto sugli Adempimenti stabilisce che i soggetti con periodi d’imposta non coincidenti con l’anno solare, i cui termini di presentazione delle dichiarazioni relative al periodo d’imposta precedente al 31 dicembre 2023 scadono dopo il 2 maggio 2024, trasmettono la dichiarazione entro i termini previsti dalle normative precedenti.
Per chiarire, la “data che scade successivamente alla data del 2 maggio 2024″ si riferisce alla data di presentazione della dichiarazione secondo le disposizioni precedenti alle nuove normative. A titolo esemplificativo, la circolare illustra che una società di capitali con periodo d’imposta dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, deve presentare la dichiarazione relativa alle imposte sui redditi e all’IRAP entro il 31 maggio 2024, ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.
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Conclusione
In conclusione, la Riforma Fiscale introduce svariate modifiche ai termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi 2024. Tali modifiche mirano a semplificare e anticipare le scadenze.
È fondamentale per i contribuenti conoscere i nuovi modelli e le relative date per adempiere correttamente agli obblighi fiscali. Rimanere aggiornati sulle novità aiuta ad evitare sanzioni e a gestire al meglio le proprie responsabilità fiscali.
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