Differenza tra conto deposito e conto corrente

Con­to cor­rente e con­to depos­i­to: quali sono le prin­ci­pali dif­feren­ze tra questi due prodot­ti ban­cari? Iniziamo con le definizioni: 

  • il con­to depos­i­to è una for­ma speci­fi­ca di con­to che offre un rendi­men­to sul cap­i­tale deposi­ta­to e fun­ziona in col­lega­men­to con un con­to cor­rente, con­sen­ten­do soltan­to oper­azioni di depos­i­to e pre­lie­vo. Dunque il con­to depos­i­to è uno stru­men­to des­ti­na­to a far fruttare i pro­pri rispar­mi attra­ver­so il guadag­no di inter­es­si.
  • il con­to cor­rente, invece, è pen­sato per la ges­tione quo­tid­i­ana del denaro. Ques­ta tipolo­gia di con­to rap­p­re­sen­ta un accor­do tra un cliente e una ban­ca in cui quest’ul­ti­ma si impeg­na a cus­todire i fon­di del tito­lare (il cor­ren­tista) e a fornire una serie di servizi, come l’ac­cred­i­to del­lo stipen­dio o l’ad­deb­ito auto­mati­co di bol­lette e altre spese ricor­ren­ti. 

Oggi esaminer­e­mo queste due tipolo­gie di con­to e le met­ter­e­mo a con­fron­to. Iniziamo subito!

Cos’è e come funziona il conto corrente?

Il con­to cor­rente ban­car­io è uno stru­men­to per la ges­tione del denaro che con­sente al cliente di fare una serie di oper­azioni, come:

  • depositare fon­di;
  • effet­tuare paga­men­ti
  • effet­tuare pre­lievi in con­tan­ti, 
  • uti­liz­zare carte di paga­men­to e asseg­ni;
  • accedere a servizi del­la ban­ca, come l’ac­cred­i­to del­lo stipen­dio, la domi­cil­i­azione di bol­lette e uten­ze, e paga­men­ti online.

Come abbi­amo antic­i­pa­to, si trat­ta di un rap­por­to con­tin­u­a­ti­vo tra il cliente e la ban­ca. Tale rap­por­to può essere inter­rot­to solo su richi­es­ta di una delle par­ti. La ban­ca ha il dirit­to di mod­i­fi­care uni­lat­eral­mente le con­dizioni eco­nomiche e oper­a­tive del con­to, tut­tavia ha il dovere di avvis­are il cliente in anticipo, il quale potrà decidere se accettare le mod­i­fiche o chi­ud­ere il con­to sen­za costi aggiun­tivi.

Un’altra carat­ter­is­ti­ca impor­tante è la mobil­ità ban­car­ia, introdot­ta nel 2017 sul­la base del­la diret­ti­va euro­pea 2014/92/UE. Ques­ta nor­ma, conosci­u­ta come porta­bil­ità, con­sente di trasferire gra­tuita­mente il con­to da una ban­ca all’altra. A tal propos­i­to, il nuo­vo isti­tu­to ban­car­io si occu­perà di com­pletare il trasfer­i­men­to entro un mas­si­mo di 12 giorni, inclusi i servizi di paga­men­to e il sal­do del vec­chio con­to.

Che cos’è il conto deposito?

Il con­to depos­i­to è un con­to ban­car­io a fun­zion­al­ità lim­i­ta­ta. L’obiettivo prin­ci­pale di questo con­to è gener­are un guadag­no attra­ver­so gli inter­es­si mat­u­rati sul denaro ver­sato. Vedi­amo quali sono le sue prin­ci­pali carat­ter­is­tiche che lo dif­feren­ziano dal con­to cor­rente:

  • Aper­tu­ra facile: non sono richi­este garanzie per­son­ali o reali per l’apertura, è suf­fi­ciente la doc­u­men­tazione stan­dard richi­es­ta per l’identificazione e la con­for­mità alle nor­ma­tive antiri­ci­clag­gio.
  • Con­to col­le­ga­to: è nec­es­sario un con­to cor­rente d’appoggio per effet­tuare movi­men­ti di denaro ver­so e dal con­to depos­i­to.
  • Esclu­siv­ità ban­car­ia: solo le banche pos­sono offrire con­ti depos­i­to, essendo stru­men­ti di rac­col­ta del risparmio.
  • Assen­za di fido e scon­fi­na­men­ti: non è pos­si­bile prel­e­vare più del­la som­ma disponi­bile sul con­to, quin­di non sono pre­visti scop­er­ti o affi­da­men­ti.

Spes­so, le banche lan­ciano pro­mozioni per attrarre nuovi cli­en­ti e garan­tire liq­uid­ità. Per fare ciò, offrono tas­si d’interesse più van­tag­giosi rispet­to a quel­li di un con­to cor­rente, sen­za ricor­rere al mer­ca­to o all’emissione di obbligazioni. Le banche gen­er­a­no il rendi­men­to per i deposi­tan­ti imp­ie­gan­do i cap­i­tali rac­colti in attiv­ità finanziarie come ris­erve, cred­i­ti, inves­ti­men­ti in azioni, obbligazioni o assi­cu­razioni.

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Confronto tra conto deposito e conto corrente

Vedi­amo insieme le prin­ci­pali dif­feren­ze tra questi due stru­men­ti finanziari:

Operatività e servizi

  • Il con­to depos­i­to è un depos­i­to a risparmio che con­sente oper­azioni sem­pli­ci, come ver­sa­men­ti e pre­lievi. Non prevede un libret­to degli asseg­ni né tan­tomeno la pos­si­bil­ità di avere un sal­do con­tabile neg­a­ti­vo. Spes­so è nec­es­sario abbina­re il con­to depos­i­to a un con­to cor­rente d’appoggio per effet­tuare le oper­azioni di pre­lie­vo e ver­sa­men­to. 

Tut­tavia, ad oggi alcune banche offrono anche la pos­si­bil­ità di accedere a servizi aggiun­tivi, come una car­ta di deb­ito per pre­lievi, bonifi­ci, accred­i­to del­lo stipen­dio o ver­sa­men­to di asseg­ni, tramite il con­to cor­rente col­le­ga­to.

  • Il con­to cor­rente, invece, offre piena oper­a­tiv­ità sen­za par­ti­co­lari lim­i­tazioni e per­me­tte l’uso di stru­men­ti di paga­men­to come carte di cred­i­to, deb­ito e asseg­ni, fino al lim­ite del sal­do disponi­bile.

Tasso di interesse creditore

  • Il con­to depos­i­to soli­ta­mente offre un tas­so di inter­esse atti­vo più ele­va­to rispet­to al con­to cor­rente, dove il tas­so è gen­eral­mente vici­no allo zero. I tas­si di inter­esse sul con­to depos­i­to sono defin­i­ti all’apertura del con­to e ten­dono a essere più alti se le somme deposi­tate sono vin­co­late [link] per un peri­o­do di tem­po sta­bil­i­to. Gen­eral­mente, il tas­so aumen­ta in pro­porzione alla dura­ta del vin­co­lo.

Tutela del deposito

Sia il con­to cor­rente che il con­to depos­i­to sono cop­er­ti dal Fon­do Inter­ban­car­io di Tutela dei Deposi­ti. Tale fon­do si occu­pa di pro­teggere il tito­lare del con­to fino a 100.000 euro in caso di fal­li­men­to del­la ban­ca.

Costi

Spes­so sia il con­to cor­rente che il con­to depos­i­to non com­por­tano costi di aper­tu­ra o spese di ges­tione fis­sa, anche se i costi pos­sono vari­are da ban­ca a ban­ca, infat­ti pos­sono essere legati al numero di oper­azioni o ai servizi uti­liz­za­ti. 

Per il con­to depos­i­to, è impor­tante con­sid­er­are anche le imposte, come l’imposta di bol­lo e la ritenu­ta fis­cale sug­li inter­es­si mat­u­rati. Tut­tavia, per gia­cen­ze medie annue infe­ri­ori a 5.000 euro non si paga l’imposta di bol­lo.

Dunque, la scelta tra con­to depos­i­to e con­to cor­rente dipende dalle esi­gen­ze per­son­ali. Il con­to cor­rente è ide­ale per la ges­tione quo­tid­i­ana del denaro, ma anche per chi neces­si­ta di una vas­ta gam­ma di servizi ban­cari. Men­tre il con­to depos­i­to è pen­sato per chi desidera far fruttare i pro­pri rispar­mi attra­ver­so inter­es­si più ele­vati, in cam­bio di una lim­i­ta­ta oper­a­tiv­ità ed è spes­so asso­ci­a­to ad un con­to cor­rente.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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