Dividendi: cosa sono e come funzionano spiegato in modo semplice

Nel mon­do fre­neti­co degli inves­ti­men­ti, c’è un seg­re­to ben cus­todi­to che pochi conoscono vera­mente: il potere nascos­to dei div­i­den­di. Sono come una roc­caforte nel mare agi­ta­to dei mer­cati finanziari, che offre agli investi­tori un rifu­gio sicuro e una via ver­so il suc­ces­so a lun­go ter­mine.

Ma è davvero così? 

I div­i­den­di rap­p­re­sen­tano davvero un modo sicuro e veloce per vivere di ren­di­ta? 

La rispos­ta è molto sem­plice, dipende.

Oggi vedi­amo come fun­zio­nano i div­i­den­di.

Definizione di dividendi

Come sicu­ra­mente saprete — e se non lo sai ti invi­ti­amo a vedere la playlist com­ple­ta ded­i­ca­ta alla Finan­za Sem­plice che tro­vi qui sul canale- i div­i­den­di sono una parte impor­tante quan­do si trat­ta di guadagnare con le azioni. Essi sono un po’ come una “ricom­pen­sa” che l’azienda offre ai pro­pri azion­isti, come ringrazi­a­men­to per aver acquis­ta­to in bor­sa le pro­prie azioni. Sono per­ciò una sor­ta di ringrazi­a­men­to peri­od­i­co (3, 6 o 12 mesi) che l’azienda fa ai suoi azion­isti.

Però atten­zione, i div­i­den­di non dipen­dono solo dai prof­itti che fa l’azien­da, ma anche dalle sue mosse strate­giche. Infat­ti, quan­do l’azien­da gen­era prof­it­to a suf­fi­cien­za, può decidere di con­di­videre una parte di quei guadag­ni con i suoi azion­isti, sot­to for­ma di div­i­den­di. 

In alcu­ni casi questo rap­p­re­sen­ta un seg­no pos­i­ti­vo, tut­tavia c’è la pos­si­bil­ità che l’azienda non sap­pia più come spendere o inve­stire quel denaro. Per­tan­to è sem­pre meglio con­sid­er­are i div­i­den­di, soprat­tut­to se molto alti, come un cam­pan­el­lo d’allarme. 

La deci­sione da parte di una soci­età di offrire i div­i­den­di, viene pre­sa durante un meet­ing chiam­a­to assem­blea, dove gli ammin­is­tra­tori pro­pon­gono lo “stac­co” del div­i­den­do, cioè il momen­to in cui si decide di dis­tribuir­lo. 

Se a questo pun­to ti sen­ti un po’ con­fu­so, non pre­oc­cu­pati è nor­male. Andan­do avan­ti esaminer­e­mo tut­ti gli aspet­ti dei div­i­den­di step by step e insieme unire­mo i pun­ti­ni. Par­ti­amo dalle diverse tipolo­gie esisten­ti. 

Tipologie di dividendi

​​In Italia, di soli­to, le aziende dis­tribuis­cono i div­i­den­di ogni 3 o 6 mesi, ma anche una vol­ta all’an­no e pos­sono far­lo in diverse forme, ovvero: in con­tan­ti, in azioni (che aumen­tano il pro­prio pat­ri­mo­nio sen­za dover com­prare), o, più rara­mente, in beni mate­ri­ali.

Fac­ciamo dunque una panoram­i­ca dei vari tipi di div­i­den­di:

  1. Div­i­den­di Liq­ui­di: sono sol­di veri che rice­vi tramite bonifi­co ban­car­io o asseg­no. L’im­por­to dipende da quante azioni hai. Ad esem­pio, se il div­i­den­do per azione è di 1 euro e posse­di 100 azioni, ricev­erai 100 euro in totale.
  2. Asseg­nazione di Azioni Gra­tu­ite: in questo caso, invece di rice­vere sol­di, otter­rai nuove azioni del­la soci­età. Ciò sig­nifi­ca che il tuo numero di azioni aumenterà sen­za dover­le com­prare. Per fare un esem­pio, immag­i­na di essere un investi­tore che possiede 200 azioni di una soci­età di tec­nolo­gia. Durante l’assem­blea gen­erale annuale, la soci­età annun­cia di dis­tribuire un div­i­den­do sot­to for­ma di azioni gra­tu­ite, nel rap­por­to di 1 azione gra­tui­ta per ogni 5 posse­dute.

Per­ciò, se hai 200 azioni, sec­on­do questo rap­por­to, ricev­erai 40 azioni aggiun­tive come div­i­den­do. Quin­di, dopo l’asseg­nazione il numero totale di azioni in tuo pos­ses­so, sarà aumen­ta­to a 240, sen­za alcun nuo­vo acquis­to..

  1. Dis­tribuzione di Azioni Gra­tu­ite a Sogget­ti Speci­fi­ci: alcune volte, le soci­età dis­tribuis­cono nuove azioni solo a cer­ti grup­pi di per­sone. Quan­do questo avviene, il numero totale di azioni in cir­co­lazione aumen­ta. Ques­ta dis­tribuzione speci­fi­ca può avvenire in diver­si casi, come ad esem­pio per pre­mi fedeltà. In questo caso, l’azienda può scegliere di pre­mi­are i pro­pri dipen­den­ti, i cli­en­ti fedeli o altri grup­pi speci­fi­ci di indi­vidui con azioni gra­tu­ite, come incen­ti­vo per la loro lealtà ver­so l’azienda.
  2. Div­i­den­di in Beni: si ricevono risorse mate­ri­ali del­la soci­età, invece che denaro o azioni. Questi beni pos­sono assumere varie forme, come prodot­ti del­l’azien­da, servizi, mer­ci o altri asset tan­gi­bili. Tut­tavia sono più rari.

Come si calcolano?

Abbi­amo chiar­i­to cosa sono i div­i­den­di e abbi­amo anche vis­to quali tipolo­gie esistono, otti­mo! Ma come si cal­colano?

Ti sei mai chiesto quan­to denaro o quante azioni potresti ottenere come investi­tore in una soci­età che dis­tribuisce div­i­den­di? 

Per rispon­dere a ques­ta doman­da, è fon­da­men­tale com­pren­dere il proces­so di cal­co­lo dei div­i­den­di di una soci­età. Pro­ce­di­amo…

Innanz­i­tut­to, ti ricor­di l’assemblea che abbi­amo spes­so men­zion­a­to? 

Bene! Durante ques­ta assem­blea ordi­nar­ia dei soci, viene sta­bil­i­to il DPS, ovvero il Div­i­den­do Per Azione, che sarà dis­tribuito agli azion­isti. Una vol­ta comu­ni­ca­to il DPS, basterà con­trol­lare il numero di azioni in tuo pos­ses­so e potrai facil­mente cal­co­lare il div­i­den­do che ti spet­ta.

Per sem­pli­fi­care la com­pren­sione di tut­to ciò, ecco la for­mu­la nec­es­saria per cal­co­lare il tuo div­i­den­do:

Div­i­den­do = DPS x Numero di azioni posse­dute

Da notare che, a dif­feren­za degli inter­es­si pagati per le obbligazioni, i div­i­den­di non sono un dirit­to garan­ti­to per gli investi­tori. Questo per­ché una soci­età, che di soli­to paga div­i­den­di, potrebbe decidere di rein­ve­stire tut­ti i suoi prof­itti nel­l’e­ser­cizio suc­ces­si­vo e quin­di non pagare div­i­den­di o anco­ra, potrebbe decidere di ridurre l’im­por­to dei div­i­den­di in qual­si­asi momen­to. Ma su questo pun­to ci tor­ni­amo tra pochissi­mo.

Come i dividendi aumentano i guadagni?

Fac­ciamo un esem­pio prati­co: immag­i­na di aver investi­to in un fon­do indi­ciz­za­to sull’S&P 500 a par­tire da gen­naio 2000 e di aver man­tenu­to l’in­ves­ti­men­to fino a set­tem­bre 2020. Se aves­si­mo solo tenu­to con­to del­l’an­da­men­to dei prezzi delle azioni, avrem­mo ottenu­to un rendi­men­to medio ann­uo del 4,2%, por­tan­do a un guadag­no com­p­lessi­vo del 136%.

Tut­tavia, se aves­si­mo rein­vesti­to tut­ti i div­i­den­di nel fon­do durante lo stes­so peri­o­do, il rendi­men­to annuale medio sarebbe sta­to del 6,2%, por­tan­do il guadag­no com­p­lessi­vo al 247%. Questo sig­nifi­ca che il solo rein­ves­ti­men­to dei div­i­den­di avrebbe qua­si rad­doppi­a­to i nos­tri guadag­ni.

Cosa accade invece quan­do il prez­zo delle azioni cala?

Quan­do il prez­zo delle azioni scende, potrebbe sig­nifi­care che l’azien­da sta attra­ver­san­do un peri­o­do criti­co. È impor­tante val­utare l’af­fid­abil­ità del­l’azien­da ancor pri­ma di inve­stire in azioni con div­i­den­di. Chiedi­ti sem­pre: “Ques­ta soci­età è abbas­tan­za sol­i­da da pot­er man­tenere i div­i­den­di promes­si e mag­a­ri aumen­tar­li nel tem­po?” “Inve­stiresti in ques­ta soci­età anche se non avesse questi div­i­den­di?”

La dis­tribuzione dei div­i­den­di da parte di una soci­età potrebbe sig­nifi­care due cose:

  1. L’azienda è sol­i­da e riesce a pro­durre utili a suf­fi­cien­za;
  2. L’azienda è arriva­ta al suo capo­lin­ea di cresci­ta, per questo sbor­sa cedole sig­ni­fica­tive al fine di attrarre nuovi investi­tori. 

Tre parametri da considerare prima di investire:

  1. Cresci­ta e sta­bil­ità: rel­a­ti­va alla cresci­ta dell’azienda stes­sa, ma anche alla costan­za nel pagare i div­i­den­di. Pren­di­amo ad esem­pio Microsoft, ques­ta azien­da dis­tribuisce div­i­den­di ai pro­pri azion­isti da oltre 20 anni, la sua cresci­ta e sta­bil­ità sono state dimostrate più volte nel cor­so degli anni. 
  2. Il sec­on­do para­metro è il Div­i­dend yield, ovvero: il rendi­men­to da div­i­den­do espres­so in per­centuale. In questo caso, con­sid­era che più l’azienda è pic­co­la e gio­vane, minore sarà la per­centuale. E vicev­er­sa, più grande sarà l’azienda, mag­giore potrebbe essere la per­centuale. Pren­di­amo come esem­pio Apple, il suo rendi­men­to da div­i­den­do ann­uo è del­lo 0,55% su un impor­to div­i­den­do trimes­trale di 0,24 USD.
  3. Infine abbi­amo il Pay­out ratio: questo val­ore rap­p­re­sen­ta il rap­por­to tra i div­i­den­di dis­tribuiti ai soci e gli utili che effet­ti­va­mente la soci­età ha gen­er­a­to. Un pay­out ratio più bas­so sug­gerisce div­i­den­di più sta­bili, men­tre un val­ore supe­ri­ore al 100% indi­ca che la soci­età sta dis­tribuen­do più denaro di quan­to guadagna e potrebbe dover ridurre i div­i­den­di. 

Per­ciò, pic­co­lo recap, pri­ma di inve­stire in soci­età da div­i­den­di è impor­tante tenere sot­to con­trol­lo 3 para­metri fon­da­men­tali: cresci­ta e sta­bil­ità, Div­i­dend yield e Pay­out ratio. Inoltre bisogna sem­pre con­sid­er­are che mag­giore è il div­i­den­do for­ni­to dall’azienda, mag­giore è il ris­chio di perdi­ta. 

La tassazione

Ora par­liamo di un tema sem­pre molto cal­do, cosa sarà mai?

Rispon­den­do “tasse” hai cer­ta­mente indov­ina­to.

In Italia, i div­i­den­di sono sogget­ti alla stes­sa aliquo­ta fis­cale appli­ca­ta ai guadag­ni da cap­i­tale: il 12,5%. Per com­pren­dere meglio il con­cet­to del div­i­den­do, con­sid­e­ri­amo un esem­pio prati­co. 

Immag­ini­amo che il cap­i­tale di una soci­età sia divi­so in 50.000 azioni e che l’azien­da chi­u­da con un utile di 100.000 euro. Su pro­pos­ta degli ammin­is­tra­tori, l’assem­blea decide di dis­tribuire la metà di questi utili (cioè con un pay­out del 50%), pari a 50.000 euro. Il div­i­den­do risul­tante sarebbe di un euro per cias­cu­na azione. Quin­di, se sei in pos­ses­so di 1.000 azioni di ques­ta azien­da, incas­si 1.000 euro, di cui 125 euro dovreb­bero essere ver­sa­ti al Fis­co come tasse.

Tut­to chiaro?

I dividendi non sono una certezza

Come avrai cer­ta­mente intu­ito nel cor­so di questo video, ma che non smet­ter­e­mo mai di ripetere, i div­i­den­di non sono un dirit­to, né tan­tomeno una certez­za, anche se l’azien­da chi­ude l’e­ser­cizio con un prof­it­to

Questo per­ché anche se i risul­tati del bilan­cio sono pos­i­tivi, la soci­età potrebbe scegliere di non dis­tribuire i div­i­den­di, pref­er­en­do l’utilizzo dei prof­itti per altri scopi come: 

  • Coprire perdite prece­den­ti
  • Inve­stire in nuove oppor­tu­nità 
  • Raf­forzare la situ­azione finanziaria del­l’azien­da.

Per­ciò, a dif­feren­za delle obbligazioni, i rendi­men­ti dalle azioni (com­pre­si i div­i­den­di) non sono mai garan­ti­ti al cen­to per cen­to. Molte soci­età includono nei loro piani strate­gi­ci una pre­vi­sione sul­la per­centuale degli utili che inten­dono dis­tribuire agli azion­isti, ovvero il famoso “pay­out” cita­to in prece­den­za. 

Tut­tavia, è impor­tante sot­to­lin­eare che ques­ta è solo un’indi­cazione delle inten­zioni del­la soci­età e non mai una garanzia cer­ta.

Ricapi­tolan­do

I div­i­den­di pos­sono rap­p­re­sentare una parte impor­tante degli inves­ti­men­ti in azioni, offren­do agli investi­tori un modo per ottenere un red­di­to peri­od­i­co dalle pro­prie parte­ci­pazioni azien­dali. Tut­to ciò sem­pre vis­to in otti­ca di diver­si­fi­cazione del portafoglio che, come abbi­amo impara­to, è alla base di un portafoglio di inves­ti­men­ti com­ple­to e prof­ittev­ole nel tem­po.

Durante l’assem­blea gen­erale delle soci­età, viene deciso il paga­men­to dei div­i­den­di, che pos­sono assumere diverse forme, tra cui div­i­den­di liq­ui­di, asseg­nazione di azioni gra­tu­ite e div­i­den­di in beni. 

Cal­co­lare i div­i­den­di è rel­a­ti­va­mente sem­plice, bas­ta rifar­si alla for­mu­la: Div­i­den­do = DPS x Numero di azioni posse­dute

Tut­tavia, i div­i­den­di non sono un dirit­to, per­ciò non sono garan­ti­ti. Pri­ma di inve­stire in soci­età che dis­tribuis­cono div­i­den­di, è impor­tante con­sid­er­are para­metri come: cresci­ta, sta­bil­ità, div­i­dend yield e pay­out ratio. 

Per mag­giori appro­fondi­men­ti, con­fron­ti o con­sigli da per­sone più esperte del set­tore, il pos­to gius­to per fare domande è la com­mu­ni­ty di Invest Hero!

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