Economia sostenibile? Circa il 50% degli italiani non è a conoscenza degli investimenti verdi.
Questo dato di per sé è scioccante! Tuttavia prima di vedere insieme la situazione degli investimenti verdi in Italia, è bene fare chiarezza su cosa sia effettivamente l’economia sostenibile.
Cos’è l’economia sostenibile
L’interconnessione tra ambiente ed economia sostenibile oggigiorno, è innegabile.
L’economia gioca un ruolo centrale nell’affrontare questioni cruciali come:
- l’inquinamento,
- i cambiamenti climatici,
- il riscaldamento globale.
La produzione industriale, il mercato del lavoro e il consumo di beni, sono strettamente legati alle tematiche ambientali. E di conseguenza, alla protezione dell’ambiente per il futuro delle prossime generazioni.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, è un esempio di impegno nella difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini.
L’economia sostenibile, a sua volta, rappresenta un tipo di economia che mira a garantire uno sviluppo sostenibile su due fronti:
- Dal punto di vista sociale: senza disuguaglianze tra individui e generazioni
- Dal punto di vista economico: aumentando il PIL
- Dal punto di vista ambientale: per consentire alle risorse naturali di rigenerarsi. Un’economia sostenibile, a livello ambientale, si impegna affinché le risorse siano disponibili anche per le generazioni future.
Raggiungere un’economia ecologicamente sostenibile richiede una ristrutturazione:
- culturale,
- politica,
- scientifica.
Che ponga l’ecologia e l’economia sullo stesso piano.
L’economia sostenibile rappresenta, dunque, uno dei pilastri fondamentali dello sviluppo sostenibile. Essa costituisce un modello economico incentrato sull’utilizzo razionale delle risorse naturali. Al fine di preservare il pianeta.
Hai sentito parlare di economia circolare ma non sai cosa sia? Se la risposta è si, ti consigliamo di leggere il nostro articolo che parla di un nuovo modello per un futuro sostenibile.
Gli investimenti verdi in Italia
Il mercato dei prodotti finanziari sostenibili suscita grande interesse tra gli investitori italiani. Tuttavia, quando giunge il momento di effettuare una scelta d’acquisto, molti decidono di non investire in prodotti legati all’ESG.
Ciò, a causa delle scarse informazioni disponibili.
Questa situazione è stata riassunta da Nadia Linciano, responsabile dell’ufficio studi della Consob. Durante un evento organizzato da Assogestioni, nel corso del Salone del Risparmio.
Secondo la percentuale fornita da Linciano, in media il 50% dei partecipanti al sondaggio, non ha mai sentito parlare di concetti quali:
- investimenti sostenibili,
- obbligazioni verdi,
- investimenti in energie rinnovabili,
- fattori ESG: Ambientale, Sociale e Governance
- rischio di greenwashing: (un tentativo ingannevole di apparire sostenibili dal punto di vista ambientale. Mascherando le pratiche non ecologiche effettivamente adottate).
Questo dato indica la necessità di migliorare la diffusione delle informazioni. E naturalmente di ampliare l’educazione finanziaria riguardo agli investimenti sostenibili. Perciò, al fine di incoraggiare una maggiore partecipazione degli investitori, in questo settore cruciale per la sostenibilità ambientale.
Molti studi sono stati condotti, ed anche secondo l’Osservatorio di Cnp Vita Assicura, circa la metà degli investitori italiani, anche qui, afferma di non aver mai ricevuto proposte di prodotti green dai propri istituti finanziari. Tuttavia, al tempo stesso, molti si essi dimostrano interesse nell’investire in prodotti sostenibili.
Economia sostenibile: bassa consapevolezza, ma forte interesse
Il recente studio svolto dall’Osservatorio Investitori di Cnp Vita Assicura rivela, dunque, che la consapevolezza ecologica tra gli investitori italiani è ancora molto bassa. Ciò, nonostante la centralità del tema della transizione verde nell’agenda politica globale.
Solo il 13% degli investitori intervistati ha una conoscenza diretta degli investimenti sostenibili. Mentre il 39% ne ha sentito parlare senza approfondire.
Uno dei fattori che contribuisce a questa mancanza di conoscenza è la scarsa proposta di prodotti sostenibili da parte delle banche italiane. Infatti, come abbiamo accennato poco fa, questo è parte del problema. Quasi la metà degli investitori (46%), afferma di non aver mai ricevuto o di non ricordare una proposta di investimenti green da parte dei propri istituti finanziari.
Tra le persone che hanno ricevuto proposte, solo il 30% ha deciso di investire. Mentre il 24% non era particolarmente entusiasta.
Come però possiamo notare, nonostante questa disinformazione e scetticismo, l’intenzione c’è. L’85% del campione intervistato, dichiara di essere disposto a sottoscrivere prodotti finanziari sostenibili. Questo è sicuramente un dato interessante che andrebbe approfondito al fine di convertire l’intenzione in azione.
L’importanza di sensibilizzare e informare gli investitori sulle opportunità dell’economia sostenibile è fondamentale.
Secondo Paolo Fumo, direttore commerciale delle Compagnie Cnp Vita in Italia, il sistema assicurativo può svolgere un ruolo attivo in questo percorso.
Offrendo una consulenza che dia valore aggiunto ai clienti e spiegando i benefici dei prodotti socialmente responsabili.
Conclusione
In conclusione, l’intersezione tra ambiente ed economia sostenibile è vitale per affrontare le sfide globali attuali. La consapevolezza dell’importanza di un’economia orientata alla sostenibilità sta crescendo.
Tuttavia, è necessario un impegno collettivo per promuovere un cambiamento reale. La difesa dell’ambiente e la tutela delle risorse per le generazioni future richiedono una riorganizzazione:
- culturale,
- politica,
- finanziaria.
Un’economia sostenibile, che ponga il benessere dell’ambiente e della società al centro delle decisioni, è l’obiettivo da perseguire per costruire un futuro migliore per tutti.
Solo attraverso un approccio integrato ed equilibrato, possiamo garantire una coesistenza armoniosa tra l’uomo e il pianeta. Perciò creando un mondo più sostenibile e prospero.
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Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.
In questi anni ho investito in oltre 23 settori differenti e 6 nazioni.
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