Investire in ETF: cosa sono, tipologie e come investirci

Cosa sono e come funzionano gli ETF

Gli ETF, o Exchange Trad­ed Funds, la cui traduzione let­terale dal­l’in­glese sig­nifi­ca “fon­di quo­tati sul mer­ca­to”, sono degli speci­fi­ci fon­di che si avval­go­no di un sis­tema di ges­tione pas­si­va che seguono com­ple­ta­mente il trend di un indice bor­sis­ti­co, di una mate­ria pri­ma, oppure di un deter­mi­na­to mer­ca­to.

Impeg­nare il pro­prio denaro in un fon­do sig­nifi­ca por­lo assieme al risparmio di altri investi­tori, da qui la carat­ter­is­ti­ca col­let­ti­va degli ETF. Colui che gestisce il fon­do com­pre­rà, col denaro immes­so, stru­men­ti finanziari, il più delle volte titoli, sui quali si intende inve­stire e il liv­el­lo del­la prestazione dell’investimento dipen­derà dal­l’e­si­to di ogni sin­go­lo stru­men­to sul quale il fon­do pun­ta.

La pecu­liar­ità degli Exchange Trad­ed Funds deri­va dal fat­to che si trat­ta di fon­di che met­tono in cam­po tat­tiche cosid­dette pas­sive. Nei fon­di attivi il gestore può com­prare e vendere un’ampia gam­ma di stru­men­ti finanziari per cer­care di ottenere un guadag­no, quin­di l’an­da­men­to del fon­do dipen­derà dal­la ges­tione di esso. Con gli ETF invece si è infor­mati al momen­to dell’acquisto del tipo di titoli nei quale saran­no investi­ti i cap­i­tali e così facen­do l’aus­pi­ca­to rendi­men­to non deriverà dal­la bravu­ra e dimes­tichez­za del gestore, ma da come si muoverà l’indice di rifer­i­men­to.

Per fare un esem­pio prati­co: se pren­di come rifer­i­men­to un ETF sul S&P 500, il prin­ci­pale indice del mer­ca­to azionario degli Sta­ti Uni­ti, questo in prat­i­ca seguirà l’andamento gen­erale dell’economia statu­nitense a liv­el­lo azionario.

È pro­prio tale speci­fi­ca strut­tura che ha fat­to diventare gli ETF dei prodot­ti finanziari davvero sti­molan­ti, sia per i risparmi­a­tori, sia per i gestori.

Le tipologie che si possono trovare

Ci sono essen­zial­mente due tipi di ETF, che dif­feriscono per il modo in cui ven­gono dis­tribuiti cedole e div­i­den­di.

  • ETF ad accu­mu­lazione
  • ETF a dis­tribuzione

Gli ETF ad accu­mu­lazione sono adat­ti a chi vuole far crescere espo­nen­zial­mente il pro­prio cap­i­tale: i div­i­den­di derivan­ti dai pro­pri titoli non sono ver­sa­ti subito, ma ven­gono rein­vesti­ti auto­mati­ca­mente. Quan­do una per­sona deciderà poi di vendere la pro­pria quo­ta si gener­erà una plus­valen­za (o una minus­valen­za) che includ­erà anche i div­i­den­di rein­vesti­ti prece­den­te­mente.

Gli ETF a dis­tribuzione sono invece un tipo di inves­ti­men­to più adat­to a chi vuole per­cepire una ren­di­ta, poichè peri­odica­mente (può essere una vol­ta al mese, ogni tre mesi, ogni sei mesi oppure una vol­ta all’an­no) ven­gono emesse delle cedole o dei div­i­den­di sui titoli acquis­ta­ti.

A dif­feren­ze degli ETF ad accu­mu­lazione, dove si viene tas­sati solo nel momen­to in cui il cap­i­tale sarà dis­in­vesti­to, con gli ETF a dis­tribuzione bisogn­erà pen­sare peri­odica­mente alle imposte.

Perché investire in ETF

Innanz­i­tut­to, trat­tan­dosi di stru­men­ti finanziari sogget­ti a quo­tazione, gli Exchange Trad­ed Fund sono prodot­ti carat­ter­iz­za­ti ten­den­zial­mente da una forte liq­uid­ità: questo si tra­duce di con­seguen­za in una mag­giore facil­ità di acquis­to e ven­di­ta alla stregua dei tradizion­ali titoli azionari o obbligazionari.

Gli ETF sono inoltre degli stru­men­ti finanziari con un alto liv­el­lo di trasparen­za e molto ver­sa­tili: tramite gli ETF, anche se sei un pic­co­lo investi­tore potrai avere acces­so ai più impor­tan­ti indi­ci di mer­ca­to sen­za dover acquistare qual­si­asi tito­lo si tro­vi nel paniere.

Diver­sa­mente del­la mag­gio­ran­za dei clas­si­ci fon­di attivi, le quote degli ETF ven­gono scam­bi­ate diret­ta­mente in Bor­sa. A titoli esem­pli­fica­ti­vo, con­sid­era che sola­mente nel­la Bor­sa Ital­iana gli ETF quo­tati sono cir­ca 1.000, ovvero moltepli­ci.

Altri pun­ti a favore degli ETF sono la sicurez­za, l’ef­fi­cien­za e la tat­ti­ca: per quan­to riguar­da la sicurez­za, infat­ti, il denaro che deci­di di inve­stire in ETF è scis­so da quel­lo del­l’azien­da che provvede all’emissione e alla ges­tione del­l’in­ves­ti­men­to e per­ciò ti ver­rà resti­tu­ito anche se la soci­età dovesse fal­lire.

Sul fronte effi­cien­za, inve­stire in ETF cos­ta molto meno che puntare su fon­di di tipo atti­vo: i costi per gestire l’in­ves­ti­men­to rara­mente oltrepas­sano lo 0,5% con­tro il 2% di un fon­do atti­vo.

Infine con gli ETF è più sem­plice diver­si­fi­care i pro­pri inves­ti­men­ti. Pri­ma per avere un portafoglio var­ie­ga­to bisog­na­va com­prare molti titoli sin­go­lar­mente. Si pos­sono anche met­tere in atto delle strate­gie atte a sfruttare i trend di cresci­ta del mer­ca­to sul medio peri­o­do con­sideran­do le ten­den­ze macro­eco­nomiche.

Come investire in ETF

Gli ETF sono con­trat­tati in mer­cati sogget­ti a rego­la­men­tazione. In Italia il mer­ca­to da pren­dere come rifer­i­men­to è quel­lo sot­to­pos­to alla ges­tione del­la Bor­sa ital­iana: l’ETF­plus.

Pos­sono acced­ervi tut­ti gli investi­tori che han­no effet­tua­to la reg­is­trazione. Per l’ac­ces­so occorre essere tito­lari di un con­to cor­rente ban­car­io dota­to del­l’a­bil­i­tazione alla fun­zione depos­i­to titoli: in questo modo si pos­sono com­prare Exchange Trad­ed Fund non solo sul­la Bor­sa ital­iana ma anche su quelle inter­nazion­ali. L’aspet­to più impor­tante è fare atten­zione a dotar­si di un con­to cor­rente non di tipo tradizionale ma con­sono agli inves­ti­men­ti.

Se si intende acquistare ETF online, si può fare tramite un depos­i­to titoli, oppure adoperan­do una delle tante piattaforme di trad­ing online, come Degiro. Con­sid­era che, a dif­feren­za del depos­i­to titoli, una piattafor­ma di trad­ing online con­siste in un bro­ker che per­me­tte di entrare nei mer­cati sen­za essere nec­es­sari­a­mente intes­tatari di un con­to cor­rente.

Sebbene sia pos­si­bile com­prare ETF in ban­ca, gen­eral­mente gli isti­tu­ti di cred­i­to ten­dono a non incen­ti­varne il mer­ca­to dato che è loro inter­esse vendere fon­di a ges­tione atti­va, su cui pos­sono avere mag­giori com­mis­sioni.

Gli ETF, così come avviene per i fon­di comu­ni, ven­gono sud­di­visi in quote ed il loro val­ore segue l’an­da­men­to del mer­ca­to al quale fan­no rifer­i­men­to. Gli ETF sono inoltre dotati di un nome tec­ni­co, il cosid­det­to Codice ISIN, che ti servirà per trovare il tito­lo su cui hai deciso di inve­stire.

Come scegliere gli ETF

Per ori­en­tar­ti nel­la scelta degli Exchange Trad­ed Fund sui quali inten­di inve­stire il tuo denaro, è con­sigli­a­bile fare un pas­so alla vol­ta: pri­ma di tut­to occorre indi­vid­uare l’indice o il set­tore sul quale vor­resti inve­stire e appro­fondir­lo.

In segui­to scegliere tra le dif­fer­en­ti alter­na­tive di ETF. Come scegliere il gius­to ETF?

Tra gli ele­men­ti da con­sid­er­are ci sono:

  • il numero di masse gestite dal fon­do in quan­to ne cau­sano la liq­uid­ità;
  • se il sis­tema di ripro­duzione è sin­teti­co o fisi­co, aven­do come ter­mine di rifer­i­men­to soprat­tut­to il sec­on­do;
  • la val­u­ta di rifer­i­men­to dell’ETF;
  • il cos­to;
  • il provider, ovvero la soci­età che gestisce il fon­do;
  • il cosid­det­to premio/sconto: a volte se sus­siste una speci­fi­ca doman­da ver­so un tito­lo è pos­si­bile dare vita ad un pre­mio o ad uno scon­to nel­l’is­tante in cui ven­di le tue quote.

Una vol­ta indi­vid­u­a­to l’ETF di inter­esse esso va cer­ca­to sul mer­ca­to per mez­zo del codice ISIN.

Rischi negli investimenti con gli ETF

Per avere suc­ces­so con gli inves­ti­men­ti negli Exchange Trad­ed Fund occorre conoscere lo stru­men­to e avere una pre­cisa cog­nizione dei prodot­ti finanziari che si van­no ad acquistare.

Per gli ETF non ser­vono gran­di cap­i­tali e i costi di ges­tione, come det­to, sono ten­den­zial­mente molto bassi a fronte di una grande diver­si­fi­cazione di prodot­to, tut­tavia è sem­pre impor­tante man­tenere una cor­ret­ta “asset allo­ca­tion” per non rischiare di ritrovar­si con un portafoglio ecces­si­va­mente sbi­lan­ci­a­to, e che potrebbe anche causare perdite di denaro in un breve/medio arco di tem­po.

N.B.: Solo fino al 30 novem­bre 2023: atti­va un con­to di inves­ti­men­to DEGIRO e rice­vi il rim­bor­so com­ple­to delle prime com­mis­sioni di transazione fino a 100 €! Offer­ta esclu­si­va per nuovi cli­en­ti ital­iani. Fir­mare entro il 1º dicem­bre 2023 per ottenere il van­tag­gio. Rim­bor­so in gen­naio 2024 sul tuo con­to DEGIRO. Inizia con un depos­i­to min­i­mo di 0,01 €. Appli­ca ora e godi­ti l’of­fer­ta! Vedi le con­dizioni.

Vuoi saperne di più? Oppure vuoi sco­prire altri stru­men­ti finanziari? Entra nel­la com­mu­ni­ty di Inves­thero.

 

SCOPRI CLUB HERO: IL CLUB DEGLI INVESTITORI CONSAPEVOLI

SBLOCCA I BONUS DI TUTTE LE PIATTAFORME!

DA ZERO A INVESTITORE ESPERTO

DIVENTA UN CACCIATORE IMMOBILIARE

CONDIVIDI ARTICOLO

Team

INVESTHERO

Appassionati di finanza, investimenti e business, il nostro team ti aiuterà a raggiungere la libertà finanziaria con articoli chiari e strumenti pratici, promuovendo una sana cultura finanziaria per creare, far crescere e proteggere il tuo capitale.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbe interessare anche: