Fondi pensione: Guida completa sulla tassazione, tutto ciò che devi sapere

Oggi affron­ter­e­mo il tema dei fon­di pen­sioni e del­la tas­sazione nelle varie casis­tiche. È ormai ris­a­puto che il pen­sion­a­men­to, per quan­to riguar­da la pen­sione pub­bli­ca, avver­rà sem­pre più tar­di. Ques­ta con­sapev­olez­za ci por­ta a dover con­sid­er­are la pos­si­bil­ità di costru­ire una pen­sione inte­gra­ti­va, in aggiun­ta a quel­la pub­bli­ca.

Tra gli stru­men­ti più effi­caci per questo scopo, i fon­di pen­sione spic­cano gra­zie alla tas­sazione agevola­ta di cui godono. Tut­to ciò può riv­e­lar­si molto utile soprat­tut­to a chi desidera assi­cu­rare la pro­pria vita. 

Vedi­amo quin­di le prin­ci­pali regole che riguardano la tas­sazione dei fon­di pen­sione, nelle varie fasi di uti­liz­zo di tali stru­men­ti.

Fondi pensione: la tassazione durante l’accumulo

Par­ti­amo dall’ incip­it…

Durante la fase di accu­mu­lo sui fon­di pen­sione, tutte le diverse tipolo­gie di fon­di pen­sione sono soggette alla medes­i­ma leg­is­lazione. Per­tan­to, le tasse ven­gono cal­co­late sec­on­do gli stes­si mec­ca­n­is­mi.

Dopo aver aper­to un fon­do pen­sione, per creare un cap­i­tale, per il futuro pen­sion­a­men­to, bisogna effet­tuare dei ver­sa­men­ti sul fon­do. Ques­ta fase è conosci­u­ta come fase di accu­mu­lo

Ma come fun­ziona? I cap­i­tali che ven­gono investi­ti nel fon­do pen­sione, sono des­ti­nati ai mer­cati finanziari. Per cui, poten­zial­mente gen­er­a­no dei rendi­men­ti. In questo caso, la nor­ma­ti­va fis­cale rel­a­ti­va ai fon­di pen­sione, prevede una tas­sazione sui rendi­men­ti mat­u­rati, pari al 20%. Ques­ta impos­ta viene auto­mati­ca­mente detrat­ta dal fon­do pen­sione ogni anno. 

E nel caso in cui si ver­i­f­i­cano perdite? In questo sce­nario, le perdite queste ven­gono con­teggiate, per gener­are cred­i­ti d’im­pos­ta da uti­liz­zare sui rendi­men­ti futuri. 

Fondi pensione: come vengono tassati i versamenti finali

Ciò che forse non sai è che i fon­di pen­sione, preve­dono una tas­sazione finale sui ver­sa­men­ti effet­tuati. Tale tas­sazione, viene appli­ca­ta al momen­to del pen­sion­a­men­to. Quan­do si sceglie il tipo di prestazione che si desidera rice­vere dal fon­do.

Ques­ta tas­sazione sui ver­sa­men­ti ha un’aliquo­ta mas­si­ma del 15%. Essa può però diminuire, fino al 9%, nel caso in cui il fon­do resti aper­to per più di 35 anni. Il mec­ca­n­is­mo prevede uno scon­to annuale del­lo 0,3% a par­tire dal sedices­i­mo anno di ade­sione.

Nonos­tante la tas­sazione sui ver­sa­men­ti, abbi­amo un van­tag­gio da tenere in con­sid­er­azione. Ovvero, alcu­ni con­tribu­ti, ver­sa­ti al fon­do, sono deducibili a liv­el­lo fis­cale. Durante il peri­o­do in cui si effet­tuano i ver­sa­men­ti, è infat­ti pos­si­bile dedurre dal red­di­to ann­uo lor­do (RAL) fino a 5.164,57€, per il pro­prio ver­sa­men­to volon­tario e per even­tu­ali con­tribu­ti del datore di lavoro (sem­pre che sia con­sen­ti­to). Tut­tavia, il ver­sa­men­to rel­a­ti­vo al Trat­ta­men­to di Fine Rap­por­to (TFR) non è deducibile.

Gli ader­en­ti a un fon­do pen­sione han­no anche la pos­si­bil­ità di iscri­vere i pro­pri figli a cari­co e di effet­tuare ver­sa­men­ti per loro. Anche su tali ver­sa­men­ti per i figli è ammes­sa la deducibil­ità fis­cale, con lo stes­so tet­to mas­si­mo.

Cosa succede quando riscatti il fondo 

È bene sapere che: i riscat­ti dal fon­do pen­sione (totali e parziali), pos­sono essere ottenu­ti solo in deter­mi­nate cir­costanze speci­fiche. Ecco alcune situ­azioni in cui è con­sen­ti­to il riscat­to:

  1. Inva­lid­ità per­ma­nente: com­por­ta una riduzione delle capac­ità lavo­ra­tive a meno di un ter­zo. In questo caso è pos­si­bile richiedere il riscat­to totale del cap­i­tale accu­mu­la­to.
  2. Ces­sazione del­l’at­tiv­ità lavo­ra­ti­va  con suc­ces­si­va dis­oc­cu­pazione per un peri­o­do supe­ri­ore a 48 mesi. Anche qui si può chiedere il riscat­to totale.
  3. Morte del­l’ader­ente pri­ma del rag­giung­i­men­to dei req­ui­si­ti per la prestazione pen­sion­is­ti­ca. Il ben­e­fi­cia­rio può chiedere il riscat­to totale.
  4. Ces­sazione del­l’at­tiv­ità lavo­ra­ti­va: con suc­ces­si­va dis­oc­cu­pazione per un peri­o­do com­pre­so tra 12 e 48 mesi. In questo caso è con­ces­so un riscat­to parziale, fino a metà del cap­i­tale.
  5. Cas­sa inte­grazione guadag­ni ordi­nar­ia o stra­or­di­nar­ia: il riscat­to è parziale.
  6. Ricor­so del datore di lavoro a pro­ce­dure di mobil­ità: anche qui il riscat­to parziale.

Anche se ogni caso è diver­so, com­pren­do che gestire tutte queste pos­si­bil­ità non sia sem­plice. Per questo voglio dar­ti una panoram­i­ca più chiara e com­ple­ta pos­si­bile.

Fondi pensione: tassazione sugli anticipi

Come abbi­amo det­to, i fon­di pen­sione sono prin­ci­pal­mente final­iz­za­ti a cos­ti­tuire una pen­sione inte­gra­ti­va. Per­ciò, i cap­i­tali accu­mu­lati sono vin­co­lati al momen­to del pen­sion­a­men­to. Tut­tavia, in caso di neces­sità, è pos­si­bile richiedere antic­i­pata­mente una o più erogazioni parziali delle somme accu­mu­late nel fon­do pen­sione. Ma con un lim­ite del 75% del cap­i­tale.

Le antic­i­pazioni pos­sono essere con­cesse per diverse final­ità, tra cui:

  1. Acquis­to e ristrut­turazione del­la pri­ma casa pro­pria e dei figli. Dopo almeno 8 anni di iscrizione, fino al 75% del cap­i­tale. In questo caso, l’aliquo­ta di tas­sazione sul­l’an­ticipo è pari al 23%
  2. Spese san­i­tarie gravi per sé stes­si, il coni­uge e i figli, in qual­si­asi momen­to e fino al 75% del cap­i­tale. Nel caso delle spese san­i­tarie, l’im­por­to richiesto è sogget­to a una ritenu­ta a tito­lo d’im­pos­ta del 15%. Tut­tavia, ques­ta per­centuale si riduce in base all’anzian­ità di parte­ci­pazione al sis­tema di prev­i­den­za com­ple­mentare. Se l’anzian­ità supera i 15 anni, l’aliquo­ta diminuisce del­lo 0,30% per ogni anno di parte­ci­pazione suc­ces­si­va, fino a un lim­ite mas­si­mo di riduzione del 6%. Quin­di, con oltre 35 anni di parte­ci­pazione, l’aliquo­ta scende al 9%.
  3. Altre esi­gen­ze, dopo almeno 8 anni di iscrizione, con una per­centuale mas­si­ma del 30% del cap­i­tale accu­mu­la­to. Anche qui, l’aliquo­ta di tas­sazione sul­l’an­ticipo è pari al 23%

Fondi pensione: tassazione durante l’erogazione

​​Il dirit­to di richiedere la prestazione pen­sion­is­ti­ca inte­gra­ti­va for­ni­ta dai fon­di pen­sione si acqui­sisce quan­do si sod­dis­fano due req­ui­si­ti fon­da­men­tali: 

  • Rag­giun­gere i req­ui­si­ti di acces­so alla pen­sione pub­bli­ca
  • Almeno 5 anni di parte­ci­pazione ai fon­di pen­sione com­ple­men­tari.

Una vol­ta acquisi­to tale dirit­to, è pos­si­bile rice­vere la pen­sione inte­gra­ti­va in due modal­ità:

  1. Cap­i­tale: è pos­si­bile riti­rare tut­to o parte del cap­i­tale accu­mu­la­to nel fon­do pen­sione.
  2. Ren­di­ta: il mon­tante finale viene trasfor­ma­to in una som­ma peri­od­i­ca (men­sile o annuale) che viene ero­ga­ta “a vita”.
  3. Erogazione mista: com­bi­nan­do cap­i­tale e ren­di­ta. In questo caso, si ottiene un mon­tante finale più ele­va­to, nonos­tante l’es­bor­so net­to sia infe­ri­ore rispet­to ai due casi prece­den­ti. Questo è dovu­to alla deduzione dei ver­sa­men­ti del datore di lavoro, che rap­p­re­sen­ta un grande van­tag­gio offer­to dal­la strut­tura fis­cale dei fon­di pen­sione.

In ogni caso, la tas­sazione sul­la ren­di­ta o sul cap­i­tale del fon­do pen­sione è agevola­ta e varia dal 15% al 9%. Varia a sec­on­da del numero di anni di parte­ci­pazione al sis­tema di prev­i­den­za com­ple­mentare. Seguen­do lo stes­so sis­tema di riduzione per­centuale vis­to in prece­den­za.

Con­clu­sione

È fon­da­men­tale sot­to­lin­eare che ogni indi­vid­uo ha una situ­azione lavo­ra­ti­va, ana­grafi­ca e pat­ri­mo­ni­ale uni­ca, diver­sa da quel­la degli altri. Per­tan­to, quan­do si par­la di fon­di pen­sione, la situ­azione di cias­cuno deve essere anal­iz­za­ta da un esper­to prev­i­den­ziale. In modo ogget­ti­vo e sen­za con­flit­ti di inter­esse. Al fine di indi­vid­uare la soluzione più van­tag­giosa dal pun­to di vista eco­nom­i­co per miglio­rare la pro­pria pen­sione.

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