Guida completa all’IA generativa: come funziona, applicazioni e casi d’uso

Le inno­vazioni più recen­ti nell’ambito dell’IA gen­er­a­ti­va potreb­bero trasfor­mare pro­fon­da­mente il mon­do del lavoro e la nos­tra soci­età.

Bill Gates ritiene che gli ulti­mi svilup­pi rap­p­re­sen­tano la svol­ta tec­no­log­i­ca più sig­ni­fica­ti­va dai tem­pi dell’interfaccia grafi­ca. Questo arti­co­lo si pro­pone come una gui­da intro­dut­ti­va all’intelligenza arti­fi­ciale gen­er­a­ti­va. Com­in­ci­amo!

Cos’è l’Intelligenza Artificiale Generativa?

L’intelligenza arti­fi­ciale gen­er­a­ti­va è una tec­nolo­gia prog­et­ta­ta per pro­durre con­tenu­ti orig­i­nali, come:

  • testi,
  • immag­i­ni,
  • audio,
  • video.

Le sue appli­cazioni sono moltepli­ci, può:

  • creare una sto­ria nel­lo stile di un autore speci­fi­co,
  • gener­are un ritrat­to real­is­ti­co di una per­sona inesistente,
  • com­porre musi­ca nel­lo stile di un grande com­pos­i­tore,
  • assem­blare un video par­tendo da una sem­plice descrizione tes­tuale.

Come si distingue l’IA generativa dagli altri tipi di intelligenza artificiale?

Come ben sap­pi­amo esistono diverse tipolo­gie di intel­li­gen­za arti­fi­ciale, vedi­amo quali e in cosa si dis­tin­guono:

1. IA tradizionale

I sis­te­mi di IA tradizionale svol­go­no com­pi­ti speci­fi­ci seguen­do regole o algo­rit­mi pre­de­fin­i­ti. Questi sis­te­mi non appren­dono dai dati e non miglio­ra­no nel tem­po.

Al con­trario, l’IA gen­er­a­ti­va è in gra­do di appren­dere da gran­di quan­tità di dati e di creare nuovi esem­pi in base a ciò che ha assim­i­la­to.

2. Apprendimento automatico (machine learning)

Il machine learn­ing per­me­tte ai sis­te­mi di adat­tar­si autono­ma­mente ai dati, sen­za neces­sità di una pro­gram­mazione esplici­ta. Attra­ver­so ques­ta capac­ità, un sis­tema può:

  • anal­iz­zare infor­mazioni, 
  • ril­e­vare sche­mi,
  • gener­are intu­izioni strate­giche.

L’IA gen­er­a­ti­va uti­liz­za queste tec­niche per appren­dere dai dati e creare nuove infor­mazioni, ren­den­dola una sot­to­cat­e­go­ria avan­za­ta del machine learn­ing.

3. Intelligenza artificiale conversazionale

L’IA con­ver­sazionale, prog­et­ta­ta per dialog­a­re con gli esseri umani in modo nat­u­rale, con­di­vide alcune somiglianze con l’IA gen­er­a­ti­va, spe­cial­mente quan­do quest’ultima pro­duce testi real­is­ti­ci. Tut­tavia, il loro scopo dif­ferisce: l’IA con­ver­sazionale è ottimiz­za­ta per inter­azioni dinamiche e dialoghi, men­tre l’IA gen­er­a­ti­va ha un ambito più ampio, inclu­den­do la gen­er­azione di diver­si tipi di con­tenu­ti oltre al testo.

4. Intelligenza artificiale generale (AGI)

L’AGI rap­p­re­sen­ta un con­cet­to teori­co di sis­te­mi in gra­do di super­are le capac­ità umane in vari ambiti. Sebbene l’IA gen­er­a­ti­va pos­sa cos­ti­tuire una parte di futuri sis­te­mi AGI, essa non è equiv­a­lente a questi.

L’IA gen­er­a­ti­va si con­cen­tra sul­la creazione di dati, men­tre l’AGI mira a un’autonomia e a una ver­sa­til­ità molto più estese.

In sin­te­si, l’IA gen­er­a­ti­va è un’evoluzione sig­ni­fica­ti­va dell’intelligenza arti­fi­ciale, che si dis­tingue per la sua capac­ità di appren­dere dai dati e creare con­tenu­ti nuovi, rap­p­re­sen­tan­do uno stru­men­to potente e ver­sa­tile.

Come funziona l’IA generativa

Lo svilup­po dei mod­el­li di intel­li­gen­za arti­fi­ciale gen­er­a­ti­va parte dal­la rac­col­ta di un vas­to insieme di dati, che può includ­ere testi, immag­i­ni, cod­i­ci sor­gente e persi­no trac­ce audio.

Attra­ver­so tec­nolo­gie come l’elaborazione del lin­guag­gio nat­u­rale e sofisti­cati algo­rit­mi di machine learn­ing, l’IA è in gra­do di anal­iz­zare queste infor­mazioni, inter­pretare il lin­guag­gio umano e rispon­dere in modo mira­to a speci­fiche richi­este. Questo le per­me­tte di gener­are con­tenu­ti su misura, come risposte det­tagli­ate, istruzioni pre­cise o immag­i­ni cre­ate da zero.

Va sot­to­lin­eato che l’IA gen­er­a­ti­va non si limi­ta alla creazione di testi e immag­i­ni per con­tenu­ti dig­i­tali. Tro­va infat­ti appli­cazione in ambiti diver­si, tra cui la ricer­ca sci­en­tifi­ca, il design di nuovi prodot­ti, lo svilup­po di siti web e molti altri set­tori inno­v­a­tivi.

Il fun­zion­a­men­to delle tec­nolo­gie di IA gen­er­a­ti­va varia in base agli obi­et­tivi pre­fis­sati. A sec­on­da delle neces­sità, questi sis­te­mi sfrut­tano mod­el­li di apprendi­men­to auto­mati­co spe­cial­iz­za­ti per attiv­ità come l’elaborazione e la sin­te­si di dati, la gen­er­azione di immag­i­ni o la scrit­tura di codice infor­mati­co.

Categorie di IA Generativa

L’intelligenza arti­fi­ciale gen­er­a­ti­va a sua vol­ta si sud­di­vide in diverse tipolo­gie, ognuna carat­ter­iz­za­ta da un approc­cio uni­co e prog­et­ta­ta per speci­fiche appli­cazioni. Le prin­ci­pali cat­e­gorie includono:

  1. Mod­el­li basati su trasfor­ma­tori: come GPT‑3 e GPT‑4, eccel­lono nel­la gen­er­azione di testo. Uti­liz­zano un’architettura che anal­iz­za il con­testo com­ple­to dell’input for­ni­to, garan­ten­do che il testo gen­er­a­to sia flu­i­do, coer­ente e adegua­to al con­testo. Sono par­ti­co­lar­mente effi­caci per attiv­ità lin­guis­tiche avan­zate.
  2. Reti Gen­er­a­tive Avver­sarie (GAN): si basano su un’interazione tra due reti, un gen­er­a­tore e un dis­crim­i­na­tore. Il gen­er­a­tore pro­duce nuovi dati, men­tre il dis­crim­i­na­tore val­u­ta se i dati siano aut­en­ti­ci o generati arti­fi­cial­mente. Questo proces­so iter­a­ti­vo miglio­ra entram­bi i mod­el­li, con­sen­ten­do al gen­er­a­tore di creare dati estrema­mente real­is­ti­ci e dif­fi­cili da dis­tinguere da quel­li reali.
  3. Autocod­i­fi­ca­tori Vari­azion­ali (VAE): uti­liz­zano tec­niche di inferen­za sta­tis­ti­ca per gener­are nuovi dati. Fun­zio­nano com­pri­men­do l’input in uno spazio latente (per spie­gar­lo in parole molto sem­pli­ci) e ricostru­en­do dati sim­ili, ma nuovi, a par­tire da ques­ta rap­p­re­sen­tazione. Il fat­tore di casu­al­ità introdot­to nel proces­so garan­tisce che i dati generati siano var­ie­gati, pur man­te­nen­do somiglianze con l’originale.

Altre tecniche: il nucleo dei modelli generativi 

Oltre ai trasfor­ma­tori, alle GAN e ai VAE, esistono altri approc­ci sig­ni­fica­tivi, vedi­amo i due mod­el­li prin­ci­pali:

  • Mod­el­li autore­gres­sivi: preve­dono i dati suc­ces­sivi basan­dosi su quel­li già elab­o­rati.
  • Mod­el­li di flus­so nor­mal­iz­za­to: appli­cano trasfor­mazioni matem­atiche per rap­p­re­sentare dis­tribuzioni com­p­lesse di dati.

Queste tec­nolo­gie, insieme, cos­ti­tu­is­cono il nucleo dei mod­el­li gen­er­a­tivi attuali, offren­do stru­men­ti ver­sa­tili per affrontare un’ampia gam­ma di sfide cre­ative e analitiche.

Principali Applicazioni dell’IA Generativa

Si sti­ma che, entro il 2030, l’intelligenza arti­fi­ciale gener­erà 133 mil­ioni di nuovi posti di lavoro, in una vas­ta gam­ma di set­tori, apren­do prospet­tive infi­nite. Vedi­amo come l’IA gen­er­a­ti­va sta riv­o­luzio­nan­do le indus­trie prin­ci­pali:

1. Arti creative

L’IA gen­er­a­ti­va sup­por­ta artisti e cre­ativi nel­la com­po­sizione di brani musi­cali, nel­la scrit­tura di sceneg­gia­ture e nel­la mod­i­fi­ca di con­tenu­ti esisten­ti.

Gra­zie alla sua capac­ità di gener­are video, ques­ta tec­nolo­gia per­me­tte di aggiun­gere effet­ti spet­ta­co­lari, ani­mazioni immer­sive e nar­razioni dinamiche.

È inoltre in gra­do di mod­i­fi­care immag­i­ni con grande pre­ci­sione e sem­plic­ità. Oltre alla creazione di nuovi con­tenu­ti, l’IA può essere imp­ie­ga­ta come stru­men­to per sti­mo­lare idee e miglio­rare i prodot­ti cre­ativi.

2. L’AI Generativa e l’industria del gaming

L’intelligenza arti­fi­ciale può prog­ettare per­son­ag­gi con trame det­tagli­ate e immag­i­ni iper­re­al­is­tiche, inseren­doli in ambi­en­ti vir­tu­ali vasti e inter­at­tivi. Questi mon­di dig­i­tali, generati dinami­ca­mente dall’IA, si adat­tano alle scelte dei gio­ca­tori, riv­o­luzio­nan­do l’esperienza di gio­co.
Alcu­ni svilup­pa­tori stan­no già sfrut­tan­do l’IA per creare per­son­ag­gi che reagis­cono in tem­po reale alle deci­sioni del gio­ca­tore, arric­chen­do il game­play con mag­giore per­son­al­ità e cre­ativ­ità.

3. Business e marketing

L’IA gen­er­a­ti­va sem­pli­fi­ca la prog­et­tazione di prodot­ti, anal­iz­zan­do le ten­den­ze di mer­ca­to e for­nen­do sug­ger­i­men­ti su misura. L’analisi di mar­ket­ing diven­ta inter­at­ti­va: puoi chiedere all’IA di elab­o­rare strate­gie basate sulle tue esi­gen­ze, otte­nen­do risul­tati imme­diati.

Inoltre, chat­bot avan­za­ti offrono assis­ten­za cli­en­ti per­son­al­iz­za­ta ed effi­ciente, riducen­do i costi e miglio­ran­do l’esperienza utente.

L’IA sup­por­ta anche i team di mar­ket­ing nel­la creazione di con­tenu­ti accat­ti­van­ti, come post, immag­i­ni o video, e facili­ta lo svilup­po di strate­gie di comu­ni­cazione vin­cen­ti, velo­ciz­zan­do la scrit­tura di arti­coli o rias­sun­ti di blog.

4. IA Generativa nel settore ricerca e sviluppo

L’IA è uno stru­men­to prezioso per anal­iz­zare gran­di quan­tità di dati com­p­lessi e sin­te­tiz­zare doc­u­men­ti di ricer­ca in pochi sec­on­di. Gra­zie al deep learn­ing, può lavo­rare sia con dati strut­turati, sia non etichet­tati, preve­den­do risul­tati e sim­u­lan­do sce­nari di ricer­ca pri­ma di con­durre esper­i­men­ti reali.
Ques­ta capac­ità accel­era pro­gres­si sig­ni­fica­tivi, come la scop­er­ta di nuovi far­ma­ci in med­i­c­i­na o la prog­et­tazione di tec­nolo­gie avan­zate nel set­tore aerospaziale.

5. Istruzione e formazione

Nel set­tore educa­ti­vo, l’IA gen­er­a­ti­va crea mate­ri­ali didat­ti­ci inter­at­tivi e li per­son­al­iz­za in base alle esi­gen­ze degli stu­den­ti. Può sem­pli­fi­care prob­le­mi com­p­lessi, sud­div­i­den­doli in pas­sag­gi più com­pren­si­bili, come farebbe un tutor.
La tec­nolo­gia può adat­tar­si ai liv­el­li di apprendi­men­to indi­vid­u­ali, prog­et­tan­do per­cor­si for­ma­tivi su misura per mas­simiz­zare l’efficienza e il coin­vol­gi­men­to. In questo modo, l’IA diven­ta un alleato prezioso per miglio­rare l’esperienza educa­ti­va, ren­den­dola più acces­si­bile ed effi­cace.

Nonos­tante le sfide e le ques­tioni etiche da affrontare, l’intelligenza arti­fi­ciale con­tin­ua a promet­tere un futuro stra­or­di­nario.

Siamo solo all’inizio del­lo svilup­po dell’IA e le pos­si­bil­ità sono infi­nite.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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