Il cigno nero di Nassim Taleb, come l’improbabile governa la nostra vita

Questo sag­gio di Nas­sim Nicholas Taleb, ex trad­er e sag­gista esper­to di prob­a­bil­ità, ha molto da offrir­ti. Tenen­dosi in bil­i­co fra la matem­at­i­ca finanziaria e la filosofia, l’au­tore esprime con­cetti illu­mi­nan­ti da pot­er met­tere in prat­i­ca nel mer­ca­to e nel­la vita quo­tid­i­ana.

Se ti occu­pi di inves­ti­men­ti e impren­di­to­ria, “Il cig­no nero” diven­terà uno dei tuoi lib­ri prefer­i­ti, imman­ca­bile nel­la libre­ria.

Per­chè? Sco­pri­amo­lo insieme.

Nel­la pri­ma parte del­lo scrit­to, Taleb espone la sua opin­ione con un’­ef­fi­ca­cia inci­si­va. Affer­ma infat­ti che, al giorno d’og­gi, siamo abit­uati a sen­tir­ci ripetere che il futuro è preved­i­bile e i rischi che vivi­amo con­trol­la­bili.

Questo assun­to, tut­tavia, si riv­ela essere fal­so. Bas­ta guardar­si intorno per real­iz­zare che nul­la di ciò che ci accade è preved­i­bile e che siamo, invece, cir­con­dati dal­la spes­sa coltre del­l’in­certez­za riguar­do gli even­ti futuri.

Di fat­to, è suf­fi­ciente un solo even­to impre­vis­to, il cosid­det­to cig­no nero, per pot­er demolire con­vinzioni con­sol­i­date da tem­po. Il ter­mine deri­va da una vicen­da stor­i­ca: gli europei, quan­do appro­darono sulle coste aus­traliane, scorsero per la pri­ma vol­ta dei cig­ni neri, fino a quel momen­to con­vin­ti che esistessero solo bianchi. Anche l’ev­i­den­za lo con­fer­ma­va!
Eppure, ecco qua: questo uni­co even­to rib­altò com­ple­ta­mente le loro con­vinzioni, fon­date su anni e anni di espe­rien­za.

Le caratteristiche del cigno nero

Vedi­amo insieme quali sono, a parere di Taleb, le carat­ter­is­tiche che iden­ti­f­i­cano un cig­no nero:

  • la forte impres­sione che gen­era l’even­to impre­vis­to ed il suo grande impat­to su chi ne è spet­ta­tore;
  • è un qual­cosa di impos­si­bile da prevedere;
  • por­ta a svilup­pare dei bias costan­ti che fan­no sì che, ripen­san­do all’even­to a pos­te­ri­ori e anal­iz­zan­do­lo, ci inducono a con­clud­ere che si trat­ta­va di un qual­cosa di preved­i­bile;

Per­ché ci ren­di­amo con­to di certe ver­ità solo a pos­te­ri­ori?

Ad esem­pio, par­lan­do del­la Sec­on­da Guer­ra Mon­di­ale, l’au­tore spie­ga come, lì per lì, reg­nasse un’as­so­lu­ta insi­curez­za su qualunque cosa. Non si era nem­meno a conoscen­za di quan­do fos­se effet­ti­va­mente inizia­to il con­flit­to, di quan­do fos­se ter­mi­na­to o del per­chè si fos­se venu­ti alle armi. Nei man­u­ali di Sto­ria, però, noi stu­di­amo che la Sec­on­da Guer­ra Mon­di­ale ha una pre­cisa data di inizio e così di con­clu­sione. Inoltre, sono chiare le cause che han­no por­ta­to allo scon­tro. Ecco che, al ter­mine degli even­ti impre­visti, le cose si fan­no più chiare e si prende coscien­za di ciò che, pri­ma, non si era in gra­do di cogliere. Men­tre l’i­naspet­ta­to accade non ci è pos­si­bile far­lo. Una vol­ta con­clu­so, gra­zie alla rif­les­sione sug­li avven­i­men­ti pas­sati, invece, sì.

Dunque, mi chiederai, per­chè ciò avviene una vol­ta che l’im­pre­vis­to si è già ver­i­fi­ca­to?

Beh, per­chè noi esseri umani appren­di­amo medi­ante la ripe­tizione di gesti, even­ti e parole. Così quan­do si vivono nuove espe­rien­ze, siamo soli­ti con­cen­trar­ci e parag­onare tut­to a fat­ti che ci sono accadu­ti in prece­den­za e che abbi­amo già inte­ri­or­iz­za­to, cer­can­done sem­pre una com­po­nente log­i­ca di causa-effet­to. Ma in questo modo, la novità e l’im­pre­vis­to pos­sono coglier­ci di sor­pre­sa, indife­si di fronte all’i­naspet­ta­to.

Come sfruttare il cigno nero

Questo non avviene sola­mente in ambito finanziario ma nel­la vita di tut­ti i giorni. Pro­prio per questo, dob­bi­amo essere in gra­do di sfruttare al meglio le cir­costanze che ci si pro­pon­gono, quan­do han­no orig­ine dal­l’im­prob­a­bile.

Il pun­to di vista del­l’au­tore è vera­mente molto inter­es­sante. Egli crede fer­ma­mente che l’in­certez­za carat­ter­izzi la nos­tra esisten­za, sot­to ogni pun­to di vista. E come è inde­ter­mi­na­ta l’e­sisten­za umana, così lo è il mer­ca­to finanziario, sem­pre mutev­ole e pre­cario. Tut­tavia, ci spie­ga come si pos­sa con­vi­vere con ques­ta situ­azione di insi­curez­za, mod­i­f­i­can­do il pro­prio modo di pen­sare. In tut­to ciò “con­tes­ta” la con­cate­nazione causa-effet­to, una con­nes­sione log­i­ca che ognuno di noi è por­ta­to a fare davan­ti a un even­to, anche inaspet­ta­to.

Fa poi un’im­por­tante pre­cisazione: i cig­ni neri non devono essere per forza con­siderati un fat­tore neg­a­ti­vo! Infat­ti, pren­den­do in con­sid­er­azione il mon­do degli inves­ti­men­ti finanziari, vedi­amo che l’ef­fet­to del cig­no nero ha spes­so un forte val­ore pos­i­ti­vo. In gen­erale, sem­bra­no essere all’o­rig­ine del­la mag­gior parte delle cose, un impul­so per il cam­bi­a­men­to e l’in­no­vazione.

I mer­cati finanziari sono carat­ter­iz­za­ti da una par­ti­co­lare incertez­za riguar­do la real­iz­zazione di un cer­to even­to o meno. Diviene quin­di più com­pli­ca­to com­piere asso­ci­azioni di causa-effet­to per prevedere gli avven­i­men­ti futuri.

Al giorno d’og­gi, sia nel­l’am­bito finanziario che nel­la vita quo­tid­i­ana, ci sono troppe vari­abili per­chè si pos­sa dare respon­s­abil­ità ad un cer­to movi­men­to sul mer­ca­to piut­tosto che a un altro, dunque si cer­ca di sep­a­rare le due cose.

Un fat­tore che aumen­ta anco­ra di più il gra­do di incertez­za degli even­ti è la real­iz­zazione che tut­to l’in­sieme di anal­isi sta­tis­tiche e dati riguar­do even­ti pas­sati non dà la capac­ità di prevedere il futuro in modo asso­lu­to.

Citan­do l’e­sem­pio del tacchi­no, il con­cet­to risul­ta anco­ra più lam­pante. L’an­i­male, nutri­to ogni giorno dal suo all­e­va­tore, deduce che il mangime sia una com­po­nente rego­lare e scon­ta­ta del­la sua rou­tine. Tut­tavia, arri­va il giorno in cui il tacchi­no smette di rice­vere cibo. Anzi, per giun­ta, il padrone lo uccide e se lo cuci­na arrosto. Questo even­to iso­la­to va ad intac­care tut­to quel che era avvenu­to nei giorni prece­den­ti.

Ques­ta dinam­i­ca può accadere nel quo­tid­i­ano e soprat­tut­to nei mer­cati finanziari, come tes­ti­mo­ni­ano la crisi del 2008–2009 ed altre vicende inaspet­tate ver­ifi­cate­si.

Quel che vuol trasmet­tere Taleb con questo sag­gio, a mio parere, è il seguente mes­sag­gio: vivi bene l’in­certez­za.

Come fare?

Sem­plice­mente, quan­do ti accade qual­cosa di inaspet­ta­to e improvvi­so, pos­i­ti­vo o neg­a­ti­vo che sia, non parag­o­narlo a fat­ti già avvenu­ti. Anco­ra, non pre­tendere di sco­vare il rap­por­to causa-effet­to che ha con­dot­to all’im­pre­vis­to. Piut­tosto, pro­va a proi­ettare la fac­cen­da nel futuro e ten­ta di intraved­erne gli svilup­pi. Questo ti per­me­t­terà di essere sem­pre un pas­so avan­ti!

Per con­clud­ere, c’è da dire che la let­tura di questo sag­gio non è par­ti­co­lar­mente sem­plice. Per l’ap­pun­to ci sono alcu­ni pas­sag­gi ridon­dan­ti e, a volte, pro­cedere diven­ta abbas­tan­za pesante. Questo a dis­capi­to di un con­tenu­to bril­lante e fruibile che non deve essere mes­so in ombra da una modal­ità nar­ra­ti­va un po’ trop­po ripet­i­ti­va. Il libro è infat­ti utilis­si­mo e con­siglia­to, per non las­cia­r­si dom­inare dal­l’in­certez­za del­la vita e pot­er affrontare ogni even­to preparati.

Puoi trovare Il cigno nero: QUI

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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