Che cosa si intende quando si parla di investimenti alternativi?
Sempre più spesso vengono nominati gli investimenti alternativi, ovvero tutti quegli asset che non rientrano nelle categorie degli investimenti più tradizionali come le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni o gli strumenti del mercato monetario.
Chi decide di investire in determinati settori lo fa principalmente per diversificare il proprio portafoglio, ma anche semplicemente per passione.
Non sono una novità e già in qualche articolo precedente ne abbiamo trattato qualcuno.
Tipologie di investimenti alternativi
Non esiste una precisa classificazione degli asset considerati investimenti alternativi a causa della loro varietà. Tuttavia si possono identificare delle macro aree:
Hedge fund
Si tratta di un veicolo di investimento non regolato come possono essere i fondi comuni. Prevedono l’utilizzo di molteplici strategie e tecniche – anche non convenzionali – nella loro gestione e prendono in considerazione una gamma di strumenti generalmente più ampia rispetto ai fondi comuni. In base alle tecniche e strategie utilizzate possono essere più o meno rischiosi.
Private Equity
Il Private Equity si riferisce a dei fondi attraverso i quali gli investitori istituzionali o gli investitori con un patrimonio elevato investono direttamente in società private non quotate in borsa o nella fase di buyout di società quotate.
Venture Capital
Come il Private Equity, si parla di investimenti in società non quotate, con la differenza che con Venture Capital si intende un investimento in una società in fase di fondazione e di lancio. Principalmente, infatti, si investe generalmente capitale in startup private.
Asset reali
Comprendono tutti quegli investimenti su beni reali come metalli e pietre preziose (ad esempio l’oro o l’argento) o risorse naturali (ad esempio il petrolio o il rame).
Fanno parte di questa famiglia anche il settore green e gli investimenti immobiliari come i fondi immobiliari o il crowdfunding immobiliare.
Oggetti da collezione
Questa categoria è forse la più antica forma di investimento alternativo. Un oggetto da collezione è definito tale se appartiene a una raccolta o una categoria di oggetti a cui è stato attribuito un valore particolare per il proprio pregio intrinseco, interesse storico, artistico, scientifico o semplicemente per curiosità o piacere personale.
Per esempio i francobolli, le opere d’arte, il whisky, il vino, le carte da gioco, le auto d’epoca o i fumetti.
Se si intende investire in questo genere è altamente consigliato rivolgersi a dei professionisti. Ci sono persone che si sono specializzate in uno specifico settore e che mettono a disposizione le loro conoscenze.
Criptovalute
Sono considerate investimento alternativo anche le criptovalute, monete virtuali che non esistono in forma fisica e che hanno bisogno di una rete virtuale per essere generate e scambiate.
Una fonte di speculazione nata più recentemente, ancora in evoluzione e con una elevata volatilità.
Perché scegliere gli investimenti alternativi
Gli investimenti alternativi possono rivelarsi molto redditizi, ma la caratteristica principale per cui molti investitori hanno deciso di prenderli in considerazione negli ultimi tempi è la loro bassa correlazione con gli asset tradizionali come i mercati azionari e il mercato dei titoli di stato e obbligazionari, permettendo una migliore diversificazione del proprio portafoglio.
Gli investimenti alternativi hanno di solito una correlazione tra -1 e 0 che li rende meno sensibili al rischio sistematico o all’elemento rischio del mercato stesso.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, in cui anche il migliore tra i portafogli finanziari diversificati è stato influenzato dall’estrema volatilità, gli investimenti alternativi non sono stati particolarmente compromessi.
Rischi degli investimenti alternativi
Sono però altre le caratteristiche degli investimenti alternativi che lasciano ancora oggi alcuni investitori piuttosto scettici:
- alto rischio: come qualsiasi forma di investimento, maggiore è il profitto e maggiore sarà il rischio;
- maggiore complessità: spesso i profili di rischio dei prodotti sono unici e devono essere ben compresi prima di effettuare un investimento;
- minore regolamentazione: dal punto di vista del controllo e delle garanzie per gli investitori i mercati sono meno regolamentati e in alcuni casi c’è anche poca trasparenza;
- minore liquidità: ovvero scambi e volumi inferiori rispetto ai mercati quotati. Spesso ad esempio ci sono periodi di lock-up (tempo minimo di investimento) nei fondi alternativi per poter effettuare investimenti in attività illiquide e non facilmente smobilizzabili;
- gestione attiva: a causa della natura complessa delle attività, la volatilità e l’elevato livello di rischio, possono richiedere un monitoraggio e una maggiore ricalibrazione delle strategie di investimento e allocazione.
Per chi sono adatti gli investimenti alternativi
A differenza di quel che si pensa, non serve obbligatoriamente un grande capitale per affacciarsi all’universo degli investimenti alternativi. Ci sono infatti, come abbiamo visto, delle tipologie di investimento accessibili anche per chi non ha un grande patrimonio.
Bisogna comunque considerare che sono tendenzialmente investimenti a medio o alto rischio e che spesso richiedono un arco temporale piuttosto lungo prima di rivelarsi fruttuosi.
Quindi quello che ti consigliamo è non solo di studiare molto attentamente un determinato settore, ma possibilmente di farti affiancare da un professionista, cosa che fanno anche i migliori investitori, come un consulente d’arte per esempio.
Potrà rivelarsi molto utile anche confrontarsi con altri investitori per comprendere meglio i vari settori e scoprire nuove opportunità. In tal caso entra nel nostro gruppo privato, dove potrai trovare altri investitori e informazioni sul vasto mondo degli investimenti.
Add a Comment