Investire in Covered Warrant: cosa sono e come funzionano

I cov­ered war­rant sono stru­men­ti finanziari derivati che pos­sono essere negoziati all’interno di una piaz­za di scam­bio rego­la­men­ta­ta, come la Bor­sa Ital­iana, seg­men­to SeDeX MTF, e l’EuroTLX, seg­men­to Cert‑X.

Sono con­siderati una cat­e­go­ria di derivati in quan­to il loro prez­zo deri­va da un’altra attiv­ità sot­tostante, come per esem­pio un indice azionario, una o più azioni, materie prime, o cam­bi val­u­tari.

Esistono due tipolo­gie di questo stru­men­to che dipen­dono dal tipo di dirit­to che l’investitore assume quan­do li negozia:

  •     i cov­ered war­rant call, i quali attribuis­cono all’acquirente il dirit­to di acquistare un’attività finanziaria sot­tostante a un cer­to prez­zo, chiam­a­to strike o prez­zo di eser­cizio;
  •     i cov­ered war­rant put, che invece attribuis­cono all’acquirente il dirit­to di vendere un’attività finanziaria sot­tostante a un cer­to prez­zo, sem­pre chiam­a­to strike o prez­zo di eser­cizio.

Inoltre, i cov­ered war­rant pos­sono dif­ferir­si anche sul­la data di osser­vazione finale del dirit­to, indipen­den­te­mente che siano call o put.

Se il dirit­to può essere eserci­ta­to entro un cer­to peri­o­do di tem­po, il prodot­to si dice di stile amer­i­cano. Invece, se questo può essere eserci­ta­to dall’investitore in una data deter­mi­na­ta, allo­ra il prodot­to si dice di stile europeo.

Come si guadagna con i covered warrant

Gra­zie al mec­ca­n­is­mo del­la leva finanziaria intrin­se­ca nel­la loro costruzione, i cov­ered war­rant sono stru­men­ti finanziari molto popo­lari tra i trad­er, che li uti­liz­zano appun­to preva­len­te­mente per final­ità di trad­ing.

Dato che le per­for­mance dell’attività finanziaria sot­tostante pos­sono dif­ferire in maniera sen­si­bile da quelle del­lo stru­men­to.

Infat­ti, il val­ore del­lo stru­men­to ampli­fi­ca le oscil­lazioni di prez­zo dell’attività a cui è lega­to.

Nat­u­ral­mente, a fronte del­la pos­si­bil­ità di ottenere mag­giori guadag­ni, i rischi di perdite sono ampli­fi­cati.

Per questo moti­vo i cov­ered war­rant in Italia pos­sono essere ammes­si a negozi­azione se, e solo se, questi sono emes­si da una soci­età sub­or­di­na­ta alla vig­i­lan­za pru­den­ziale del­la Ban­ca d’Italia.

Le final­ità oper­a­tive di un cov­ered war­rant pos­sono essere di due matri­ci: rialziste o rib­assiste. A fronte di aspet­ta­tive rialziste su un deter­mi­na­to sot­tostante, l’investitore pun­terà su un cov­ered war­rant call. Men­tre a fronte di aspet­ta­tive di un rib­as­so del prez­zo del sot­tostante, l’investitore si posizion­erà su un cov­ered war­rant put.

Per i call, se il val­ore del sot­tostante è mag­giore del prez­zo di eser­cizio, lo stru­men­to viene det­to in the mon­ey. In tal caso, qualo­ra un investi­tore eserci­ti un cov­ered war­rant call che si tro­vi in the mon­ey, egli otter­rà un prof­it­to dato da: (val­ore del sot­tostante ˗ prez­zo di eser­cizio) / (par­ità x tas­so di cam­bio) ˗ pre­mio. Dove per par­ità si intende il numero di cov­ered war­rant nec­es­sari per con­trol­lare un’unità del sot­tostante.

Se invece il val­ore del sot­tostante è minore rispet­to al prez­zo di eser­cizio del­lo stru­men­to, il prodot­to è det­to out of the mon­ey, e il suo eser­cizio provocherebbe una perdi­ta all’investitore che lo detiene.

Even­tual­mente il val­ore del sot­tostante e il prez­zo di eser­cizio coin­cidessero, il prodot­to è det­to at the mon­ey, e il suo eser­cizio sarebbe neu­trale per l’investitore.

Con i put, invece, la situ­azione è con­traria. Ovvero se il val­ore del sot­tostante è minore del prez­zo di eser­cizio, lo stru­men­to viene det­to in the mon­ey, e l’investitore benefi­cerebbe di un prof­it­to dato da: (prez­zo di eser­cizio ˗ val­ore del sot­tostante) / (par­ità x tas­so di cam­bio) ˗ pre­mio.

Questo stru­men­to viene, invece, defini­to out of the mon­ey, quan­do il val­ore del sot­tostante è mag­giore del prez­zo di eser­cizio, com­por­tan­do una perdi­ta, nel caso in cui l’investitore decidesse di esercitare il dirit­to, pari al pre­mio paga­to per l’acquisto del­lo stru­men­to.

Come nel caso di un cov­ered war­rant call, quan­do il val­ore del sot­tostante coin­cide con il prez­zo di eser­cizio, il prodot­to è det­to at the mon­ey e il suo eser­cizio sarebbe neu­trale per l’investitore.

Inoltre, i cov­ered war­rant pos­sono essere imp­ie­gati per costru­ire effi­caci strate­gie di cop­er­tu­ra di un portafoglio.

In prat­i­ca, acqui­s­tan­do cov­ered war­rant put, un investi­tore può coprir­si dal ris­chio di even­tu­ali futuri rib­assi, pro­teggen­do le pro­prie posizioni rialziste.

Qualo­ra infat­ti le azioni, per esem­pio, in portafoglio assumessero un anda­men­to neg­a­ti­vo, lo stru­men­to in ques­tione acquis­terebbe val­ore com­pen­san­do le perdite reg­is­trate dagli altri asset.

Da cosa è determinato il prezzo dei covered warrant

Per com­pren­dere la misura del­la vari­azione del prez­zo del­lo stru­men­to quan­do cam­bia, si dovran­no osser­vare le cosid­dette greche, ossia indi­ca­tori di sen­si­tiv­ità del prez­zo del cov­ered war­rant rispet­to a cinque fat­tori:

  •     il prez­zo del sot­tostante (gre­ca: Delta);
  •     il tem­po che rimane alla sca­den­za (gre­ca: Theta);
  •     il tas­so di inter­esse (gre­ca: Rho);
  •     i div­i­den­di atte­si (gre­ca: Phi);
  •     la volatil­ità del sot­tostante (gre­ca: Vega).

Il prezzo del sottostante

La gre­ca Delta indi­ca, a par­ità degli altri fat­tori di mer­ca­to, quan­to varia il prez­zo del­lo stru­men­to quan­do il val­ore sot­tostante varia di un’unità, rispet­to allo strike price.

Il Delta è un numero com­pre­so tra 0 e 1 per le call, e tra 0 e ‑1 per le put, ed esprime la prob­a­bil­ità che a sca­den­za il cov­ered war­rant finis­ca in the mon­ey.

Di con­seguen­za il prodot­to, il cui prez­zo dell’attività sot­tostante è molto prossi­mo allo strike, at the mon­ey ha un Delta molto vici­no a 0,5, quel­lo deep out of the mon­ey ha un Delta prossi­mo a 0, men­tre deep in the mon­ey ha un Delta molto vici­no a 1.

Effetto tempo

La vari­abile Theta sin­te­tiz­za l’effetto del “decadi­men­to tem­po­rale”, ovvero l’influenza neg­a­ti­va che ha il trascor­rere del tem­po sul val­ore di un cov­ered war­rant.

Se l’estinzione di un cov­ered war­rant è lon­tana nel tem­po, le prob­a­bil­ità che lo stru­men­to, indipen­den­te­mente che sia call o put, pos­sa avere a sca­den­za un impor­to di liq­uidazione pos­i­ti­vo sono mag­giori. Per­tan­to, con il pas­sare dei giorni il prez­zo di un cov­ered war­rant, a par­ità di tutte le altre con­dizioni, si riduce per l’effetto del “decadi­men­to tem­po­rale” che riduce le prob­a­bil­ità di ottenere un prof­it­to.

I tassi d’interesse

Il val­ore dei cov­ered war­rant muta anche con il vari­are dei tas­si d’interesse risk-free di mer­ca­to.

La vari­abile Rho indi­ca le modal­ità in cui varia il val­ore del­lo stru­men­to rispet­to al vari­are dei tas­si di inter­esse, e quin­di del cos­to del finanzi­a­men­to.

Questo para­metro è in val­ore asso­lu­to infe­ri­ore al Delta e al Vega.

I dividendi

Il prez­zo di un cov­ered war­rant subisce vari­azioni anche a causa dei div­i­den­di dis­tribuiti dall’azione o dall’indice sot­tostante.

La vari­abile Phi indi­ca come varia il val­ore del­lo stru­men­to rispet­to al vari­are delle attese rel­a­tive allo stac­co di div­i­den­di che oper­erà il sot­tostante durante la vita del cov­ered war­rant.

Vale la stes­sa con­sid­er­azione fat­ta per il Rho rel­a­ti­va­mente al val­ore del para­metro.

La volatilità

La volatil­ità dell’attività finanziaria sot­tostante ha un effet­to pro­porzional­mente diret­to sul cov­ered war­rant.

Se il sot­tostante è molto volatile, le prob­a­bil­ità che lo stru­men­to, indipen­den­te­mente che sia call o put, pos­sa avere a sca­den­za un impor­to di liq­uidazione pos­i­ti­vo, sono mag­giori.

Queste prob­a­bil­ità sono sin­te­tiz­zate nel­la vari­abile Vega.

Quin­di alta volatil­ità, a par­ità delle altre con­dizioni, impli­ca un prez­zo da pagare per l’acquisto di un cov­ered war­rant più alto. Di con­seguen­za può accadere che a par­ità di val­ore del sot­tostante, il prodot­to per­da val­ore in cor­rispon­den­za di una dimin­uzione delle aspet­ta­tive di volatil­ità del sot­tostante.

Se vuoi appro­fondire il dis­cor­so lega­to agli inves­ti­men­ti o ti inter­es­sa ques­ta realtà, allo­ra entra nel­la com­mu­ni­ty di Inves­thero, dove potrai trovare tan­ti con­tenu­ti inter­es­san­ti e altri investi­tori con cui potrai con­frontar­ti.

 

SCOPRI CLUB HERO: IL CLUB DEGLI INVESTITORI CONSAPEVOLI

SBLOCCA I BONUS DI TUTTE LE PIATTAFORME!

DA ZERO A INVESTITORE ESPERTO

DIVENTA UN CACCIATORE IMMOBILIARE

CONDIVIDI ARTICOLO

Team

INVESTHERO

Appassionati di finanza, investimenti e business, il nostro team ti aiuterà a raggiungere la libertà finanziaria con articoli chiari e strumenti pratici, promuovendo una sana cultura finanziaria per creare, far crescere e proteggere il tuo capitale.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbe interessare anche: