Investire nel vino: cosa?
Forse non ci hai mai pensato oppure qualcuno te l’ha detto e non riuscivi a crederci. Se te lo stai ancora chiedendo, si, è possibile investire nel vino!
Sono infatti numerosi i settori in cui è possibile investire e tra questi, c’è anche il mondo del vino, un settore tra i più stabili che vede il nostro paese particolarmente protagonista in termini di varietà di vitigni. Il vino, come l’oro, è considerato da molti un bene rifugio ma, a differenza di quest’ultimo, il consumo del vino è sempre rimasto stabile, senza particolari oscillazioni tendenti al ribasso.
Come investire nel vino?
La storia del vino non ha conosciuto periodi di crisi, proprio per questo motivo l’investimento in questo settore è considerato tra i meno rischiosi purché fatto con le dovute precauzioni, come ogni investimento d’altronde. Anche nel 2008, un anno piuttosto nero per quasi tutta la Borsa, i rendimenti del settore vinicolo sono rimasti invariati, probabilmente si è trattato di uno dei pochi prodotti a non aver subito alcuna flessione.
Stiamo parlando di un settore che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare, mediamente, ricavi intorno al 7% annuo.
Investire in vino: no al fai da te
Come per tutti i prodotti di investimento, anche per quelli riguardanti il settore dei vini occorre rivolgersi a professionisti competenti del mercato vitivinicolo i quali attraverso la loro esperienza saranno in grado di suggerire su quali vini investire e quando eventualmente rivenderli.
Pertanto, al fine di evitare errori di valutazione che possono comportare perdite finanziarie, anche notevoli, si suggerisce di non tentare la sorte in autonomia attraverso acquisti avventati senza l’assistenza di un professionista del campo.
Perchè investire nel vino?
Rendimento investimenti in vino
Gli investimenti sul vino a breve, medio e lungo termine sembrano registrare una rivalutazione consolidata.
I rendimenti più interessanti sono sicuramente legati ad investimenti di lunga durata, infatti, per chi opta per un investimento avente ad oggetto un vincolo di capitali di durata pari almeno a dieci anni è previsto un rendimento medio di oltre il 192%, rispetto ad un 7 / 10% che si otterrebbe su somme investite per un periodo non superiore ai 12 mesi.
Tassazione investimenti in vino
Altro fattore piuttosto interessante è quello legato alla tassazione, totalmente assente, in quanto il vino rientra nella categoria dei beni deteriorabili: questa caratteristica è comune a quasi tutti i beni alimentari; pertanto, non essendoci tasse da riversare allo Stato, il rendimento ottenuto risulterà essere, per l’investitore, un guadagno totalmente pulito, netto.
Quali sono gli elementi che caratterizzano la costante richiesta della produzione del vino?
La produzione di vino (quello pregiato) è regolamentata in base alle zone in cui sono situate le aziende produttrici, pertanto, il numero delle bottiglie di vino sono limitate e questa condizione, unito ad un forte interesse da parte degli acquirenti, porta ad un aumento della domanda.
Inoltre, un’altra condizione che può fare registrare un aumento della domanda è quella relativa alla qualità, più passano gli anni, più il suo pregio aumenta, e di riflesso anche la sua richiesta.
Quali sono le tipologie di vini che vengono inserite nei portafogli di investimento?
Un portafoglio di investimento, per garantire un rischio non troppo elevato, contiene al suo interno un pacchetto di prodotti diversificato che consente, quindi, di spalmare il capitale investito su diverse tipologie di vini.
Ovviamente, investendo su un portafoglio che garantisce un rischio di perdite basso si avranno rendimenti non troppo elevati, ma comunque non inferiori al 4/5%, fino ad arrivare ad una percentuale anche superiore al 10%.
Quali sono le caratteristiche da osservare se si vogliono acquistare dei vini da investimento?
Il valore di un vino è determinato da diversi fattori, il primo fra tutti è quello dell’annata, infatti, risulta essere più pregiato un vino raro e d’annata rispetto ad un vino prodotto più recentemente. Altro fattore estremamente importante è quello relativo alla zona di provenienza: per i vini da investimento è meglio orientarsi su quelli provenienti da regioni che producono soprattutto vini d’annata di alta qualità. I migliori vini da investimento sono quelli prodotti in Piemonte e in Toscana (per l’Italia) mentre se si intende acquistare vini esteri allora è meglio puntare su quelli prodotti a Bordeaux e in Borgogna (Francia) oppure a Napa Valley (California).
Altro suggerimento estremamente utile è quello che riguarda la confezione del vino: un vino rivenduto all’interno della sua confezione originale avrà un’alta probabilità di essere piazzato sul mercato con estrema facilità e ad un prezzo decisamente superiore.
Quali sono i rischi più comuni che possono verificarsi negli investimenti in vini?
Negli investimenti sui vini, ma questo vale in generale, non è difficile incorrere in rischi, anche piuttosto importanti, soprattutto quando non si hanno conoscenze sufficienti in materia e si sceglie di affidare i propri capitali a persone altrettanto non competenti o di agire di testa propria.
Ad ogni modo, si corre un rischio decisamente elevato quando si presuppone di intraprendere in autonomia la scelta dei prodotti sui quali investire il proprio capitale, senza considerare che sul mercato, tra l’altro, sono presenti numerosi prodotti falsi, motivo per cui è assolutamente necessario svolgere una corretta e approfondita valutazione circa i prodotti contenuti all’interno del portafoglio di investimenti in vino che si intente acquistare, o strutturare ex-novo (non è raro imbattersi nell’acquisto di vini non originali).
Bisogna riconoscere che quello del vino non è un mercato regolamentato e questo può comportare di incontrare operatori non affidabili, motivo per cui si consiglia di avvalersi di società con alle spalle una comprovata esperienza nel settore dei vini.
Inoltre, si consiglia di procedere con un investimento solo qualora non si preveda di rivendere entro un breve periodo i prodotti acquistati, questo perché tale vendita comporterebbe un rischio di illiquidità, cioè si rischierebbe di dover vendere le proprie bottiglie in momenti non idonei, a prezzi inferiori, andando così a perdere parte del capitale investito.
Conservare il vino da investimento
La conservazione delle bottiglie da investimento è uno degli elementi più importanti nel momento in cui si sceglie di investire nel settore vinicolo. Anche per questo è sconsigliabile puntare sul fai da te.
Il vino invecchia e migliora con il passare del tempo, tuttavia, sono innumerevoli i fattori che possono condizionare l’invecchiamento di una bottiglia: l’umidità dell’ambiente, la posizione della bottiglia, la temperatura dell’aria. Le condizioni ideali per la conservazione di una bottiglia, e quindi del proprio investimento, sono assicurabili soltanto all’interno di alcune cantine.
Laddove l’invecchiamento del vino non fosse soggetto alle condizioni migliori, il passare del tempo porterebbe ad un degrado del corpo e all’infiltrazione di ossigeno, il quale causa un cambiamento di colore nel vino e un determinante abbassamento della qualità. Situazione spiacevole che porta inevitabilmente ad una una svalutazione del prodotto e l’investimento ad essere dunque inefficiente.
A tale scopo esistono cantine assicurate che garantiscono le condizioni ideali per la conservazione.
Investire in vino online
Le piattaforme che offrono servizi di investimenti online, anche nel settore dei vini, sono diverse, occorre soltanto prestare attenzione alla scelta e verificare che siano gestite da professionisti abilitati e certificati.
Queste società di trading online mettono a disposizione degli investitori pacchetti di vini pregiati che possano condurre ad un incremento del capitale originariamente investito.
Si possono acquistare portafogli al cui interno rientrano prodotti differenti, così da garantire un rischio minore e un rendimento maggiormente diversificato.
Normalmente chi si occupa di investimenti legati ai vini lo fa a seguito di un’esperienza maturata in anni di lavoro in questo campo specifico e questo dovrebbe tranquillizzare l’investitore circa i suoi investimenti.
Chi è interessato a perseguire questa strada non deve necessariamente possedere grandi capitali, infatti, questo settore ben si adatta alle esigenze di chi desidera investire anche una piccola somma.
Altra peculiarità di queste piattaforme online è quella relativa alla possibilità di seguire l’andamento dei propri investimenti senza dover necessariamente attendere l’ufficiale comunicazione periodica in cui viene descritto l’andamento del portafoglio acquistato, come nel caso di un investimento con società terze.
Quali sono i passi da seguire se si intende investire sul vino?
Come per ogni investimento, occorre, prima di tutto definire quale sia il budget relativo al capitale che sei disposto a rischiare (ogni investimento ha un rischio, e questo, nonostante sia gestibile, è inevitabile).
Una volta identificata la cifra da investire occorre stabilire la durata dell’investimento, come detto precedentemente, si consiglia un investimento a medio-lungo termine.
A questo punto è necessario chiedere l’assistenza di un operatore esperto del settore vinicolo e, contemporaneamente, informarsi sulle dinamiche di questo mercato. Ogni investitore deve conoscere ciò in cui investe.
Se decidi invece decidi di procedere in autonomia, per quanto già sconsigliato ai non addetti ai lavori, dovrai eseguire un’attenta ricerca di mercato atta alla comprensione di quali siano i vini migliori su cui orientare il proprio investimento.
Svolti questi passaggi, che risulteranno più articolati rispetto a come sono stati esposti, è possibile procedere, finalmente, all’acquisto previsto.
Una volta acquistato il vino, assicurati che la confezione sia sigillata e la bottiglia correttamente chiusa.
Infine monitora l’andamento del mercato per decidere quando terminare il tuo investimento.
Sei interessato a scoprire altre tipologie di investimenti? Entra nella nostra community e confrontati con altri investitori come te.
0 commenti