Iscrizione all’AIRE: tutto ciò che devi sapere

Stai pensando di trasferirti all’estero, ma non hai ben chiaro il funzionamento rispetto all’Italia? Sei nel blog giusto per rispondere in maniera chiara a questa domanda. Tutto gira intorno all’AIRE, vediamo cos’è, come funziona e quanto costa.

AIRE, ovvero Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. 

È un argomento di grande importanza per chi decide di trasferire la propria residenza in modo duraturo e stabile all’estero. Per motivi:

  • di lavoro 
  • di svago. 

Questo aspetto è molto delicato e richiede la massima attenzione.

Ricevo frequentemente domande relative al trasferimento all’estero. Se (come molte delle persone che mi hanno rivolto le loro domande), sei interessato alle Canarie ti lascio qui il link di un articolo dedicato. Inoltre sul nostro blog, potrai trovare moltissime informazioni, su mete particolarmente interessanti per il trasferimento all’estero. Oggi però fare chiarezza in merito all’iscrizione all’AIRE mi sembra necessario.  Al fine di individuare eventuali situazioni evasive, l’Agenzia delle Entrate effettua, controlli sulla residenza fiscale dei soggetti residenti all’estero.

Per tale motivo, è importante affrontare il trasferimento di residenza all’estero con la dovuta attenzione. In questo modo possiamo evitare errori o omissioni che potrebbero portare all’applicazione di sanzioni. In questo articolo, mi concentrerò sugli aspetti legati all’obbligo di iscrizione all’AIRE. E sui vantaggi e gli svantaggi di tale iscrizione per i soggetti che si trasferiscono stabilmente all’estero.

Cos’è l’AIRE?

L’AIRE, acronimo dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Esso è un registro che ha una funzione diversa rispetto all’Anagrafe degli Italiani Residenti. Obbliga, infatti, tutti i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero in modo stabile e duraturo ad iscriversi (con conseguente cancellazione dall’Anagrafe. Tutto ciò al fine di rendere valido il trasferimento di residenza all’estero ai fini fiscali. Si tratta di un archivio contenente i dati dei cittadini italiani che, per vari motivi, hanno trasferito la residenza all’estero. Essi soggiornano, al di fuori dell’Italia, per un periodo di tempo superiore ad un anno. L’istituzione dell’AIRE risale al 1990, con l’emanazione della Legge n. 470/88 (“Anagrafe e censimento degli italiani all’estero”) e del DPR n. 323/89, che regolamenta la materia degli italiani all’estero.

Se pensi di trasferirti, stabilmente all’estero, l’iscrizione all’AIRE è un passaggio fondamentale che non devi sottovalutare. Oltre ad essere un obbligo di legge, l’iscrizione all’AIRE ha una notevole importanza ai fini fiscali. Nel corso di questo articolo, cercherò di spiegare nel dettaglio quali sono le conseguenze di non iscriversi all’AIRE. Parleremo inoltre di quali sono i vantaggi che si possono ottenere da tale iscrizione.

Chi deve effettuare l’iscrizione

I soggetti che devono iscriversi all’AIRE sono:

  • Coloro che trasferiscono la propria residenza all’estero per un periodo di tempo superiore a 12 mesi. 
  • Coloro che già risiedono all’estero
  • Sia perché nati all’estero 
  • Sia perché successivamente hanno acquisito la cittadinanza italiana.

Chi non deve iscriversi all’AIRE

  • Le persone che si trasferiscono all’estero per un periodo inferiore ad un anno;
  • I lavoratori stagionali;
  • I dipendenti pubblici in servizio all’estero, notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari del 1961 e del 1963;
  • I militari italiani in servizio presso le strutture della NATO all’estero.

Come iscriversi e quanto cosa

Iscrizione all’AIRE: l’interessato deve presentare una dichiarazione all’Ufficio consolare competente entro 90 giorni dal trasferimento della residenza. Ciò comporta la cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune di provenienza. La richiesta può essere effettuata tramite il portale Fast.it. Oppure compilando l’apposito modulo di richiesta disponibile sui siti web degli Uffici consolari. E allegando la documentazione che prova la reale residenza, con una copia del documento d’identità del richiedente. In alternativa, l’iscrizione può essere effettuata d’ufficio, sulla base delle informazioni acquisite dall’Ufficio consolare.

L’iscrizione all’AIRE. è gratuita, e per conoscere le modalità di invio dei moduli tramite mail, fax o altro, è possibile visitare il sito web dell’Ufficio consolare competente per territorio. Inoltre è bene sapere che l’AIRE va aggiornato. In questo caso il cittadino ha la piena responsabilità di comunicare:

  • il trasferimento della residenza all’estero, 
  • le modifiche del proprio stato civile (matrimonio, nascita, divorzio, morte, ecc.)

Come funziona per chi desidera rientrare in Italia

Ma come funziona per i cittadini italiani che risultano iscritti all’AIRE e che decidono di rientrare definitivamente in Italia? Essi devono presentarsi presso il Comune italiano in cui intendono stabilirsi, al fine di comunicare il nuovo indirizzo di residenza. In questo caso si occuperà di tutto il Comune che procederà alla cancellazione dall’AIRE e reiscrizione del diretto interessato, all’Anagrafe. Il Comune, inoltre, comunicherà ufficialmente la data di decorrenza del rimpatrio al Consolato di provenienza. Quest’ultimo si occuperà del rimpatrio. Per tutti i cittadini che rientrano in Italia è necessario tenere aggiornate le proprie informazioni di residenza. Tutto ciò per evitare problemi di comunicazione e per poter ricevere la scheda elettorale in caso di votazioni. 

Cosa succede se “devi” ma “non ti iscrivi” all’AIRE

Non sapevo di dover effettuare l’iscrizione! È stata una dimenticanza, o non mi sono informato abbastanza bene. ADESSO CHE SUCCEDE?

Bisogna sapere che, anche se l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria, non ci sono sanzioni per chi non adempie a quest’obbligo.. Tuttavia, in caso di “irreperibilità” alla residenza, l’ultimo comune di residenza in Italia potrebbero succedere due cose:

  • L’immediata cancellazione dall’anagrafe 
  • L’automatica iscrizione all’AIRE. 

In quali casi si procede alla cancellazione dall’AIRE?

Si può essere cancellati dall’AIRE sono se:

  • Viene effettuato un rimpatrio 
  • Morte del cittadino;
  • Irreperibilità presunta;
  • Perdita della cittadinanza italiana.

Benefici di questa iscrizione

L’iscrizione all’AIRE consente di usufruire di numerosi benefici, al di fuori dell’Italia. Grazie all’iscrizione, infatti, il Consolato italiano all’estero può fornire diversi servizi come: 

  • il rilascio di certificati anagrafici, 
  • il rinnovo del passaporto, 
  • il rinnovo della patente di guida per i paesi extraeuropei 
  • il certificato di residenza. 
  • i cittadini italiani iscritti all’AIRE possono comunque esercitare il diritto di voto.

Altre informazioni importanti da conoscere sul funzionamento di questa pratica

Come funziona per l’assistenza sanitaria?

Gli iscritti all’AIRE non hanno diritto all’assistenza sanitaria di base. Tuttavia hanno diritto all’assistenza d’urgenza, tramite il pronto soccorso, per un massimo di 90 giorni non consecutivi. In caso di trasferimento di residenza in un paese dell’Unione Europea, è possibile attivare la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Quest’ultima, fornisce l’accesso all’assistenza sanitaria in tutti i paesi dell’UE. Tuttavia, non posso garantirti che la copertura sia gratuita, poiché dipende dalle normative vigenti, nel paese di destinazione. 

Come funziona se sono iscritto all’AIRE ma percepisco reddito in Italia?

In questo caso sei tenuto a pagare le tasse sui redditi prodotti in Italia. Poniamo ad esempio che tu abbia una casa di proprietà in Italia, non sarai esente dal pagare le tasse. Perciò è obbligatorio effettuare la dichiarazione dei redditi in Italia.

E per quanto riguarda i redditi derivanti dal lavoro dipendente o autonomo esercitato in Italia?

In questo caso è necessario fare la dichiarazione dei redditi sia in Italia che anche nello stato di residenza. Perciò pagherai le tasse in Italia e verserai soltanto l’eventuale differenza nel paese di residenza.

È bene ricordare che, con la propria residenza fiscale all’estero, le spese mediche o per l’istruzione, non possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi italiana. 

Conclusione

In sintesi, l’AIRE comporta alcuni obblighi e benefici in caso di trasferimento di residenza all’estero. Tuttavia è bene informarsi e prendere consapevolezza del percorso per evitare di cadere in omissioni scomode.

Se vuoi approfondire questo argomento o se cerchi risposte ai tuoi dubbi, entra nel nostro gruppo privato e scrivi un post. Molte persone saranno disponibili ad aiutarti.

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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