La Storia di Bill Gates e la nascita di Microsoft

Il 4 aprile 1975, Bill Gates e Paul Allen fon­darono Microsoft, un’azienda che sarebbe diven­ta­ta un pun­to di rifer­i­men­to nell’industria tec­no­log­i­ca. La soci­età con sede a Red­mond, Wash­ing­ton, ha trasfor­ma­to il set­tore del soft­ware, lan­cian­do:

  • sis­te­mi oper­a­tivi come Win­dows, 
  • appli­cazioni come Microsoft Office, 
  • amplian­do l’offerta con prodot­ti come la con­sole Xbox e servizi cloud come Azure.

Bill Gates ha las­ci­a­to la car­i­ca di CEO nel 2000, man­te­nen­do un ruo­lo nel con­siglio di ammin­is­trazione fino al 2020. Oggi Gates è atti­va­mente impeg­na­to in attiv­ità filantropiche attra­ver­so la Bill & Melin­da Gates Foun­da­tion, co-fon­da­ta nel 2000 con la sua ex moglie Melin­da, lavo­ran­do in set­tori legati alla ricer­ca e all’innovazione.

Oggi Microsoft è gui­da­ta da Satya Nadel­la, ammin­is­tra­tore del­e­ga­to dal 2014. Nadel­la ha introdot­to l’azienda in una nuo­va era di inno­vazione, con­cen­tran­dosi sull’intelligenza arti­fi­ciale per con­sol­i­darne la lead­er­ship tec­no­log­i­ca..

Il Mito del “Self-made Man”

Nel cor­so del tem­po, i media com­mer­ciali han­no con­tribuito a raf­forzare l’ide­olo­gia del “sog­no amer­i­cano”, per cui chi­unque pos­sa diventare pres­i­dente. Tut­tavia, l’e­cono­mia di mer­ca­to riv­ela una realtà ben diver­sa, dove le regole del gio­co non offrono a tut­ti le stesse oppor­tu­nità. 

Tut­tavia, pren­dono vita sto­rie e leggende che fon­dono realtà e fan­ta­sia. Una di queste sto­rie ha come pro­tag­o­nista William “Bill” Gates, descrit­to come il genio infor­mati­co che spes­so viene erronea­mente cel­e­bra­to come l’au­tore di MS-DOS, quan­do in realtà acquistò il sis­tema oper­a­ti­vo da un altro pro­gram­ma­tore, appor­tan­do sem­plice­mente delle mod­i­fiche minori.

Un’analisi più atten­ta riv­ela che il suc­ces­so di Gates e Microsoft è dovu­to più alla sua spregiu­di­catez­za impren­di­to­ri­ale. Per­tan­to è più appro­pri­a­to par­lare di fur­bizia che di puro tal­en­to infor­mati­co.

Il Colpo di Genio di Bill Gates e il Monopolio Microsoft

La car­ri­era del­l’uo­mo più ric­co del mon­do inizia nel 1975, anno in cui l’in­for­mat­i­ca com­in­cia a uscire dai lab­o­ra­tori uni­ver­si­tari. La riv­ista “Pop­u­lar Elec­tron­ics” pre­sen­ta l’AL­TAIR 8800, il pri­mo per­son­al com­put­er amer­i­cano. Tut­tavia, la foto pub­bli­ca­ta sul­la riv­ista mostra un dis­pos­i­ti­vo non fun­zio­nante. Ci vor­rà tem­po pri­ma che i pri­mi esem­plari ordi­nati vengano effet­ti­va­mente con­seg­nati.

La svol­ta per Bill Gates arri­va nel 1980, quan­do IBM lo con­tat­ta per svilup­pare un sis­tema oper­a­ti­vo per i suoi futuri PC. Dopo una serie di incon­tri, Gates fir­ma un con­trat­to di con­sulen­za e, ad agos­to del­lo stes­so anno, acquista per 50.000 dol­lari il Q‑DOS (“Quick and Dirty Oper­at­ing Sys­tem”) dal­la Seat­tle Com­put­er Prod­ucts. Questo sis­tema diven­ta la base del futuro MS-DOS, che gra­zie alla poten­za eco­nom­i­ca di IBM e all’as­tuzia di Gates, si affer­ma come lo stan­dard per i per­son­al com­put­er

Gates ottiene una licen­za non esclu­si­va da Tim Pater­son, l’au­tore del Q‑DOS, e in segui­to acquista tut­ti i dirit­ti del sis­tema, assumen­do lo stes­so Pater­son. 

Nel 1981, IBM lan­cia il suo pri­mo PC. Sin dal­la pri­ma ver­sione di MS-DOS, Microsoft impone un sis­tema di licen­ze che obbli­ga IBM e altri pro­dut­tori a pagare una licen­za per ogni PC ven­du­to. Tut­to ciò, rende antieco­nom­i­co l’u­so di sis­te­mi oper­a­tivi alter­na­tivi. 

Questo mec­ca­n­is­mo di “instal­lazione forza­ta” viene adot­ta­to per anni, con­tribuen­do all’es­pan­sione di Microsoft nel mer­ca­to dei PC.

Ed è pro­prio così che MS-DOS diven­ta così lo stan­dard, pur non essendo né l’u­ni­co né il migliore sis­tema oper­a­ti­vo disponi­bile.

L’Attacco Antitrust a Microsoft: Texas, Massachusetts e il Dipartimento di Giustizia contro il Colosso di Redmond

Nel 1997, Microsoft si tro­va sot­to i riflet­tori del­la legge antitrust. Lo sta­to del Texas avvia un’indagine uffi­ciale sulle pratiche com­mer­ciali di Microsoft riguar­do a Inter­net. Presto, anche il Mass­a­chu­setts si unisce all’inchi­es­ta, per­ciò, il Dipar­ti­men­to di Gius­tizia degli Sta­ti Uni­ti richiede a una corte fed­erale di avviare una causa civile, per pre­sun­ta vio­lazione di un accor­do stip­u­la­to nel 1994 e fir­ma­to nel 1995.

L’ac­cusa prin­ci­pale è che Microsoft abbia forza­to i pro­dut­tori di per­son­al com­put­er a pre­in­stal­lare il suo brows­er Inter­net Explor­er sui PC. Cre­an­do in questo modo, uno spazio di mer­ca­to in modo sleale a dan­no del­la con­cor­ren­za. Il Dipar­ti­men­to di Gius­tizia sostiene che l’in­te­grazione dei pro­gram­mi nel sis­tema oper­a­ti­vo, anziché offrir­li sep­a­rata­mente, sia sta­ta una manovra per elud­ere l’ac­cor­do del 1994.

Il Min­istro del­la Gius­tizia Janet Reno richiede una mul­ta di un mil­ione di dol­lari al giorno, se Microsoft con­tin­ua con tali pratiche. A tal propos­i­to, i legali di Microsoft ricor­rono in appel­lo e sosten­gono che le leg­gi antitrust vengano uti­liz­zate come stru­men­to al fine di dan­neg­gia­re l’azien­da e osta­co­lare lo svilup­po di Win­dows.

Le azioni legali con­tro Microsoft si inten­si­f­i­cano, tut­tavia, la causa, inizia­ta nel 1994, ver­rà archivi­a­ta nel 1998 sen­za ulte­ri­ori con­seguen­ze.

La Corte d’Appello Ribalta la Sentenza: Microsoft Vittoriosa e le Azioni Alle Stelle

Nel 1998, una corte d’appello fed­erale emette una sen­ten­za, sec­on­do la quale Microsoft ha il dirit­to di richiedere ai costrut­tori di com­put­er di instal­lare Inter­net Explor­er insieme a Win­dows sui loro PC. La corte d’appello ritiene, inoltre, che il tri­bunale prece­dente abbia commes­so diver­si e impor­tan­ti errori di pro­ce­du­ra e di mer­i­to.

Per Bill Gates, questo rap­p­re­sen­ta un tri­on­fo. Subito dopo la deci­sione, le azioni di Microsoft balzano alle stelle. La sen­ten­za sor­prende chi dava per scon­fit­ta Microsoft, spe­cial­mente alla luce delle prove pre­sen­tate da Joel Klein, respon­s­abile del­la divi­sione antitrust. Questi doc­u­men­ti, prove­ni­en­ti dagli stes­si uffi­ci Microsoft, includono mem­o­ran­dum e email com­pro­met­ten­ti in cui alcu­ni diri­gen­ti ammet­tono che Inter­net Explor­er dove­va essere stret­ta­mente inte­gra­to in Win­dows 98, con lo scopo di guadagnare una posizione di mer­ca­to dom­i­nante.

James Allchin, vicepres­i­dente di Microsoft, ave­va dichiara­to: “Opporre un brows­er a un altro è dif­fi­cile, dal momen­to che Netscape detiene l’80% del mer­ca­to e noi solo il 20%. Dob­bi­amo sfruttare Win­dows, è l’unica risor­sa che loro non han­no”. 

Chris­t­ian Wild­feuer, un altro alto diri­gente del­l’azien­da, aggiunge­va: “Sarà molto dif­fi­cile incre­mentare la quo­ta di mer­ca­to di Inter­net Explor­er solo in base ai suoi pre­gi. Sarà più impor­tante sfruttare il van­tag­gio del sis­tema oper­a­ti­vo per far sì che le per­sone uti­lizzi­no il nos­tro pro­gram­ma invece del Nav­i­ga­tor.”

Nonos­tante queste prove schi­ac­cianti, Microsoft con­tin­ua a dom­inare il mer­ca­to dei brows­er, mostran­do una spregiu­di­catez­za nel­la sua cor­sa alla supre­mazia.

Microsoft ai giorni nostri 

Ad oggi (2024) Microsoft è un colos­so del­la tec­nolo­gia e con­tin­ua la sua espan­sione in vari campi. Por­ta la sua atten­zione ver­so tre aspet­ti fon­da­men­tali:

  1. I video­giochi: un impor­tante risul­ta­to recente è sta­ta l’ac­qui­sizione di Activi­sion Bliz­zard, che seg­na un pas­so sig­ni­fica­ti­vo nel set­tore dei gam­ing. Con ques­ta acqui­sizione, Microsoft pun­ta a raf­forzare il pro­prio servizio Xbox Game Pass, offren­do ai gio­ca­tori l’ac­ces­so a una vas­ta libre­ria di giochi, inclusi suc­ces­si recen­ti come Starfield.
  2. L’intelligenza arti­fi­ciale: cen­trale nel­la strate­gia di Microsoft. L’azien­da sta inte­gran­do Copi­lot AI nei suoi prin­ci­pali prodot­ti come Microsoft 365, Win­dows e Azure, ren­den­do gli stru­men­ti più intel­li­gen­ti e focal­iz­za­ti sul­la pro­dut­tiv­ità. Questo cam­bi­a­men­to ha come obi­et­ti­vo: aiutare le aziende e gli indi­vidui a miglio­rare la cre­ativ­ità e l’efficienza. 
  3. La divi­sione cloud com­put­ing di Microsoft, in par­ti­co­lare Azure: res­ta una delle più for­ti del set­tore, riva­leg­gian­do con AWS di Ama­zon. 

In ter­mi­ni di entrate, la piattafor­ma LinkedIn di Microsoft ha super­a­to i 15 mil­iar­di di dol­lari nel 2023, con­tin­uan­do a essere un hub per il net­work­ing pro­fes­sion­ale e la ricer­ca di lavoro. Nel frat­tem­po crescono anche le sue part­ner­ship pub­blic­i­tarie con aziende come Net­flix.

Ad oggi, Microsoft pre­sen­ta una cap­i­tal­iz­zazione di mer­ca­to pari a 3,20 mil­iar­di di dol­lari amer­i­cani, con 439 dol­lari per azione. Ciò dimostra quan­to quest’azienda sia cresci­u­ta e si sia affer­ma­ta sul mer­ca­to, nonos­tante le intem­perie affrontate.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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