Se da una parte sono sempre molte le persone che cercano lavoro, esistono anche coloro che vogliono lasciare il lavoro ma, per differenti motivi, economici e personali, non lo fanno.
I motivi per lasciare il lavoro possono essere tanti e differenti, c’è chi svolge una professione non in linea con i propri desideri o le proprie aspettative oppure chi si trova come un pesce fuor d’acqua nell’ambiente di lavoro, oppure c’è semplicemente chi vuole cambiare lavoro perché le prospettive economiche non sono soddisfacenti.
Ma si può lasciare il lavoro senza averne un altro disponibile? Ecco tutto quello che devi sapere per una scelta coscienziosa e soprattutto per diventare finanziariamente libero anche lasciando quel posto di lavoro che ti garantisce uno stipendio ma al tempo stesso ti fa stare anche male.
Perché abbandonare il lavoro?
Sicuramente cambiare posto di lavoro o semplicemente lasciare quello che si ha è una scelta molto soggettiva: puoi decidere di farlo perché non ti piace il tuo lavoro e l’insoddisfazione inizia a ripercuotersi sul tuo stato di salute, ma puoi anche voler abbandonare un impiego che ti porta via troppo tempo e ti dà appena di che vivere, senza permetterti di mettere da parte del denaro.
Le situazioni, dunque, possono essere tante e quello che è valido per una persona può non essere valido per un’altra, tuttavia c’è un aspetto che deve essere la tua linea guida nel momento in cui pensi di lasciare il lavoro: devi essere preparato.
Quando inizi ad avere mal di pancia entrando in ufficio, quando il suono della sveglia equivale allo squillo delle trombe sul patibolo, quando pensi che il tuo futuro sarà sempre uguale, caratterizzato da un lavoro che non ti piace, allora quello è il momento giusto per iniziare a pensare “voglio lasciare il mio lavoro”.
Attenzione. Non si deve trattare di un colpo di nuca ma di una scelta ponderata che devi fare con una certa preparazione, in modo da evitare di trovarti in difficoltà finanziarie e subire le pressioni esterne.
Lasciare il lavoro ed essere finanziariamente indipendente è possibile, in questo articolo non troverai suggerimenti su come licenziarsi, bensì consigli e step da seguire prima di arrivare ad una decisione così importante.
Quando finanziariamente si può lasciare il posto di lavoro?
Una domanda che ti sarai fatto in questo periodo, mentre mediti di lasciare il tuo posto di lavoro, potrebbe essere: “quando, dal punto di vista finanziario, è possibile abbandonare un lavoro che non piace più?”
O magari ti sei chiesto: “Ho abbastanza denaro per mollare il mio lavoro e continuare a vivere? Per quanto?”
La risposta a queste domande in realtà è molto soggettiva e dipende da svariati fattori: c’è chi, per sentirsi sicuro, ha bisogno di avere da parte un certo capitale che lo faccia sentire “finanziariamente” tranquillo, chi invece ha il bisogno psicologico di un’entrata costante, che non faccia mai sentire il bisogno di liquidità.
La scelta è soggettiva dunque e dipende molto da come sei caratterialmente e da ciò che ti fa sentire più sereno, in ogni caso è importante partire da un’attenta analisi delle tue esigenze poichè, solo avendo alcuni dati fondamentali a tua disposizione, comprenderai in modo preciso e matematico qual è il momento migliore per abbandonare il tuo lavoro.
La prima considerazione da fare, ovviamente, è capire quanto denaro ti occorre per riuscire a vivere ogni mese. Il calcolo è semplice, basta partire dal tuo tenore di vita, quindi dai costi relativi allo svago e alle tue abitudini, e sommare le spese fisse e variabili che mensilmente devi presumibilmente sostenere. Ovviamente il discorso sarà molto diverso se sei solo, se vivi ancora a casa dei tuoi genitori o devi far fronte alle spese di un appartamento, se hai dei figli e una famiglia da mantenere.
Una volta che hai stabilito quanto ti occorre ogni mese, devi riuscire a garantirti delle entrate sufficienti per coprire questi costi e per riuscire a mettere da parte del denaro, una parte di questo verrà utilizzato per investire, una parte sarà considerato risparmio, così come ha spiegato Harv Eker nella Teoria dei Barattoli. Non si tratta di un effetto immediato ma di un processo lungo per il quale devi iniziare a prepararti fin da subito, per diventare economicamente indipendente dal tuo lavoro il prima possibile ed essere finalmente davvero libero.
Capitale in banca oppure entrata costante?
Sei un tipo da ingente capitale in banca oppure da entrata fissa costante? In questa domanda, che potrà sembrarti strana, in realtà si racchiude tutta l’essenza del tuo progetto di lasciare un lavoro ed essere finanziariamente indipendente dal posto fisso: cerchiamo quindi di capire meglio che cosa si intende con l’uno e con l’altro.
Quando si parla di ingente capitale in banca si fa riferimento ad un’importante somma di denaro che è frutto di un’eredità, una donazione, una vendita immobiliare o più semplicemente la liquidazione del lavoro che stai lasciando: hai un grosso gruzzolo depositato nel tuo conto corrente e vivi attingendo ogni mese da esso, vedendo inesorabilmente i tuoi soldi assottigliarsi sempre di più.
Un’entrata costante, invece, è costituita da un guadagno sempre abbastanza simile nel tempo che proviene dai tuoi investimenti o attività e che ti consente di coprire tutte le tue spese fisse e mettere anche qualcosa da parte.
Quale delle due soluzioni è la migliore per te? Non esiste una risposta univoca perché molto dipende dai tuoi tratti caratteriali. Sicuramente, però, un mix di entrambe ti permette di sentirti maggiormente stabile: una certa somma sul conto corrente (ma fra poco vedrai che bastano pure poche migliaia di euro) ti permetterà di iniziare ad investire, mentre il frutto dei guadagni, derivanti dai tuoi asset, ti daranno quella sicurezza psicologica e finanziaria indispensabile per poter vivere anche dopo aver lasciato il posto fisso.
Quanto investire per essere finanziariamente liberi?
Sei stanco di lavorare e ti sei deciso finalmente a lasciare quell’occupazione che non ti piace più, che è fisicamente pesante e che non ti permette economicamente di vivere una vita dignitosa.
Vuoi iniziare a investire ma non sai quanto denaro serva per partire, nessuna paura, stai per scoprire ogni dettaglio.
Molti siti di settore ti fanno credere, soprattutto se sei alle prime armi, che occorra un capitale molto cospicuo per iniziare a fare trading online oppure per fare il primo investimento: probabilmente si tratta di un importo che riuscirai a mettere da parte con molta difficoltà e nel frattempo dovrai continuare a fare un lavoro che non ti piace e che ha delle pesanti ripercussioni sia fisiche che psicologiche sulla tua vita.
Non lasciarti ingannare! Per iniziare a fare trading online ti basta molto poco, anche solo mille euro. È ovvio poi che più denaro hai a disposizione e maggiori saranno le possibilità di guadagno, anche perchè potrai diversificare i tuoi investimenti, ma è altrettanto vero che le maggiori difficoltà sono nel fare il primo passo, poi tutto sarà più semplice e ti diverrà addirittura automatico.
Se inizi ad investire 1000 euro probabilmente i guadagni che ne trarrai saranno molto piccoli e limitati, sicuramente insufficienti per renderti finanziariamente libero, ma importantissimi innanzitutto per entrare nel mindset del cash flow, e soprattutto indispensabili per iniziare a mettere da parte un capitale sempre maggiore da reinvestire successivamente e comprendere i meccanismi di un mondo così complesso ma affascinante come quello degli investimenti.
Quando lasciare il posto di lavoro
C’è una sola verità: il posto di lavoro va lasciato quando non ti soddisfa più e quando il solo varcare la soglia dell’ufficio ti fa sentire davvero male. Tuttavia siamo in un campo così delicato che bisogna ragionare con cura prima di fare il grande salto e prepararsi al meglio per non incorrere in brutte sorprese.
Cerchiamo, dunque, di fare qualche esempio concreto così da darti un quadro completo della situazione. Ipotizziamo che attualmente il tuo stipendio sia di circa 1500 euro al mese e che le tue spese mensili equivalgano a 1000 euro, riesci quindi mensilmente a mettere da parte circa 500 euro, 6000 euro in un anno. Questa cifra è perfetta per iniziare a investire con il trading online, per fare matched betting e aumentare il capitale a tua disposizione, ma anche per altri asset di investimento, ad esempio il crowdfunding immobiliare.
Il primo anno, dunque, lo trascorrerai a studiare e a mettere da parte il gruzzolo che ti servirà per iniziare ad investire. Dal secondo anno in poi, se avrai fatto investimenti oculati, il tuo gruzzoletto sarà più cospicuo e dovrai iniziare a fare i conti come se non avessi l’entrata fissa dello stipendio relativo al lavoro che ancora fai.
Solo quando i profitti dei tuoi asset ti permetteranno di coprire le tue spese fisse potrai iniziare a pensare di lasciare il posto di lavoro.
Voglio lasciare il lavoro: consigli
Detto così sembra tutto facile ma naturalmente occorre prestare molta attenzione.
La tentazione di lasciare un lavoro che ti fa soffrire e non ti fa vivere serenamente è forte e probabilmente speravi di trovare in questo articolo consigli su come lasciare il lavoro o suggerimenti per andare domani mattina in ufficio e presentare immediatamente le tue dimissioni dal lavoro: un passo del genere, però, richiede programmazione e quindi tempo, non solo per il tuo benessere ma anche per non sentire successivamente le pressioni della tua famiglia e del tuo ambiente sociale che ti rinfacciano di aver abbandonato un posto sicuro a favore dell’incertezza economica e finanziaria.
Il consiglio migliore che puoi seguire è sicuramente quello di studiare molto, lo studio è il miglior investimento che puoi fare. A tal fine, se ancora non lo hai fatto, entra nel nostro gruppo privato su Facebook, nel quale troverai guide e consigli di altri investitori e imprenditori e dai una lettura agli articoli del nostro blog.
Inoltre gli esempi positivi sono sempre uno stimolo importante: sentire le voci e i racconti di chi ci è già passato è un potente acceleratore che ti consente di impegnarti sempre più per il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Cerca di partecipare a workshop e convegni di settore perché non solo le informazioni che raccoglierai ti consentiranno di migliorare la tua preparazione ma anche perché riuscirai a crearti una rete di contatti che ti sarà indispensabile per i tuoi investimenti futuri.
Come garantirsi entrate sufficienti per vivere senza lavoro…o quasi
Quando decidi di fare il grande salto e di abbandonare il lavoro per vivere grazie ai proventi dei tuoi investimenti, hai sicuramente bisogno di un salvagente psicologico e finanziario che ti aiuti a superare i momenti più difficili ma anche che ti permetta di rispondere alle eventuali critiche di chi, non comprendendo la tua decisione ti accusa di aver fatto un passo azzardato, quest’áncora di salvezza mentale può essere rappresentata da un lavoro part-time.
Con un impiego part-time, infatti, avrai modo di ribattere a coloro i quali ti diranno di aver fatto un colpo di testa e allo stesso tempo sarà la tua áncora psicologica alla quale tenerti aggrappato fino a che non ti sentirai pronto per lanciarti definitivamente nell’avventura del mondo degli investimenti, che ti permetteranno di essere finanziariamente libero.
D’altra parte, un impegno lavorativo part-time, per quanto fisso, è sicuramente più sopportabile rispetto ad un lavoro che implica un impegno per tutta la giornata.
Questa soluzione, poi, è particolarmente consigliata anche nel caso in cui tu sia stato licenziato dall’ultimo lavoro e non abbia potuto scegliere la strada della libertà finanziaria in modo spontaneo: appena ti sentirai pronto potrai lasciare il tuo lavoro part-time diventando finalmente l’artefice principale delle tue scelte di vita.
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