Lavoro Agile: Come Implementare con Successo la Tua Azienda

Il lavoro agile è una prat­i­ca sem­pre più comune in aziende di tutte le dimen­sioni. Con questo arti­co­lo, vogliamo met­tere in luce l’im­por­tan­za di svilup­pare un’or­ga­niz­zazione agile che sia vera­mente adat­ta­bile ai con­tinui cam­bi­a­men­ti richi­esti dal mer­ca­to.

Come si può con­cil­iare un approc­cio agile con i pro­ces­si strut­turati nec­es­sari per coor­dinare i team di lavoro?

Sco­pri­amo­lo insieme nei prossi­mi para­grafi.

Cosa si intende per lavoro agile?

Il lavoro agile è un approc­cio che: 

  • elim­i­na vin­coli rigi­di di orario e luo­go
  • facili­ta l’op­er­a­to medi­ante l’u­ti­liz­zo di tec­nolo­gie che con­sentono di lavo­rare da remo­to come se si fos­se in uffi­cio.

Un’organizzazione agile è un’azien­da strut­tura­ta per adat­tar­si rap­i­da­mente alle trasfor­mazioni del mer­ca­to. Ques­ta tipolo­gia di orga­niz­zazione risponde alle nuove esi­gen­ze con pron­tez­za. 

Con questo meto­do si tende a focal­iz­zare le attiv­ità sui cli­en­ti, offren­do soluzioni per­son­al­iz­zate anziché prodot­ti stan­dard­iz­za­ti. In un’impresa vera­mente agile, l’ar­ri­vo di nuovi con­cor­ren­ti è vis­to come un’op­por­tu­nità per stu­di­are nuove tec­nolo­gie e strate­gie. Ciò con­sente di adat­tar­si al cam­bi­a­men­to.

Anche la ger­ar­chia ha subito una trasfor­mazione, in quan­to: non esiste più un uni­co ref­er­ente con potere di con­trol­lo, ma le respon­s­abil­ità sono con­di­vise.

Essere un’azienda agile sig­nifi­ca quin­di portare avan­ti una strate­gia sen­za perdere di vista i feed­back del team. Per­ciò, asseg­nan­do le giuste pri­or­ità durante la piani­fi­cazione e il coor­di­na­men­to delle attiv­ità.

Come si può ren­dere pos­si­bile tut­to ciò? Te lo spiego subito!

Un van­tag­gio chi­ave offer­to dalle tec­nolo­gie dig­i­tali è la capac­ità di anal­iz­zare gran­di quan­tità di dati. Tut­tavia, per far­lo con effi­ca­cia, è fon­da­men­tale non trascu­rare l’ele­men­to umano. 

La differenza tra lavoro agile e lavoro flessibile

In pas­sato si parla­va già di lavoro flessibile, ad oggi questo con­cet­to viene spes­so con­fu­so con il lavoro agile, vedi­amo per­ciò in cosa dif­feriscono.

Il lavoro agile è una men­tal­ità com­p­lessi­va che pone l’ac­cen­to sui risul­tati e sui pro­ces­si adat­ta­bili. Mira infat­ti ad offrire l’opportunità, ai mem­bri del team, di rispon­dere rap­i­da­mente ai cam­bi­a­men­ti. Per­ciò, strut­turan­do i pro­pri com­pi­ti in base alle esi­gen­ze del momen­to. Questo favorisce la col­lab­o­razione e il feed­back, carat­ter­is­tiche comu­ni negli ambi­en­ti di lavoro inno­v­a­tivi e cre­ativi.

Il lavoro flessibile, invece, riguar­da la per­son­al­iz­zazione degli orari, dei luoghi o dei pro­gram­mi di lavoro. Fon­da­men­tal­mente si con­cen­tra sul­la flessibil­ità indi­vid­uale dei dipen­den­ti e non sul­l’agilità del­l’in­tera orga­niz­zazione. Per­tan­to non richiede nec­es­sari­a­mente pratiche di lavoro col­let­tive o inter­at­tive.

Implementare il lavoro agile: 4 step per il successo

Imple­mentare pratiche di lavoro agile può sem­brare una sfi­da com­p­lessa, tut­tavia, con una base sol­i­da, diven­ta più acces­si­bile e com­pren­si­bile. 

A questo propos­i­to ecco una lista di 4 pas­sag­gi fon­da­men­tali per adottare con suc­ces­so il lavoro agile all’interno del­la tua azien­da:

  1. Obi­et­tivi e strate­gie: com­pren­dere cos’è il lavoro agile e sta­bilire obi­et­tivi chiari per l’adozione di ques­ta metodolo­gia è alla base del suc­ces­so. È fon­da­men­tale che i team siano allineati su questi obi­et­tivi, al fine di lavo­rare ver­so una meta comune, evi­tan­do di con­cen­trar­si solo sulle pri­or­ità indi­vid­u­ali.
  2. Sfruttare gli sprint: adottare cicli di lavoro defin­i­ti (sprint) è molto impor­tante per impostare pri­or­ità chiare e rag­giun­gere risul­tati speci­fi­ci entro i tem­pi presta­bil­i­ti. Questo meto­do pro­muove la trasparen­za e la respon­s­abil­ità tra i team (o tra le per­sone del­lo stes­so team nel caso di aziende più pic­cole), miglio­ran­do con­seguente­mente la col­lab­o­razione e l’ef­fi­cien­za.
  3. Auto-orga­niz­zazione: essen­ziale nel lavoro agile è l’au­to-orga­niz­zazione delle squadre. Essa con­sente la sper­i­men­tazione, l’ap­prendi­men­to con­tin­uo e l’a­dat­ta­men­to rapi­do. Le deci­sioni su come rag­giun­gere gli obi­et­tivi sono prese inter­na­mente al team, aumen­tan­do l’au­tono­mia e la respon­s­abil­ità con­di­visa.
  4. Metodolo­gie agili appro­pri­ate: conoscere, val­utare e scegliere metodolo­gie agili, in base alle esi­gen­ze speci­fiche del team e del prog­et­to, è cru­ciale per rag­giun­gere il suc­ces­so azien­dale. Questo assi­cu­ra che il lavoro agile sia svolto in modo effi­ciente e coer­ente con gli obi­et­tivi.

Imple­mentare il lavoro agile richiede una men­tal­ità flessibile e deve essere guida­to dai leader azien­dali. Anche se richiede inves­ti­men­ti iniziali di tem­po e risorse, i ben­efi­ci nel miglio­ra­men­to del­l’­ef­fi­cien­za com­pen­sano ampia­mente tali costi. L’adozione del lavoro agile è una stra­da ver­so un ambi­ente di lavoro più dinam­i­co e ori­en­ta­to ai risul­tati. Per­ciò rap­p­re­sen­ta una trasfor­mazione che molte orga­niz­zazioni stan­no abbrac­cian­do, con lo scopo di miglio­rare la loro com­pet­i­tiv­ità e inno­vazione nel mer­ca­to attuale.

5 strategie per organizzare e gestire efficacemente il team 

Come abbiamo visto, il lavoro agile cambia la pratica e l’organizzazione, ma rivoluziona anche la teoria dei processi aziendali! 

Perciò, esploriamo cinque suggerimenti per creare un ambiente di lavoro virtuale accogliente per il team. Questo consentirà di migliorare la soddisfazione, la produttività e i risultati. Iniziamo:

  1. Orga­niz­zare com­pi­ti e lavoro: flus­si di lavoro e pri­or­ità devono essere ben defin­i­ti. Ogni mem­bro dovrebbe avere una lista di attiv­ità con stime tem­po­rali real­is­tiche per com­ple­tar­le. Ciò, facili­ta il mon­i­tor­ag­gio del­lo sta­to dei prog­et­ti sen­za inter­rompere i col­leghi.
  2. Restare in con­tat­to con il team: anche se cias­cuno lavo­ra autono­ma­mente è fon­da­men­tale piani­fi­care ses­sioni rego­lari di col­lab­o­razione vir­tuale. Queste riu­nioni for­niscono aggior­na­men­ti sui prog­et­ti, ma raf­forzano anche l’i­den­tità del team. Sti­molan­do la col­lab­o­razione e per­me­t­ten­do lo scam­bio di idee e opin­ioni.
  3. Uti­liz­zare gli stru­men­ti adeguati: oltre alle videochia­mate, esplo­rate e uti­liz­zate stru­men­ti dig­i­tali ded­i­cati alla ges­tione dei prog­et­ti e alla comu­ni­cazione. Scegli­ete quel­li più adat­ti alle esi­gen­ze del vostro team e del­la vos­tra azien­da speci­fi­ca. Orga­niz­zate ses­sioni for­ma­tive per garan­tire che tut­ti pos­sano sfruttare pien­amente tali stru­men­ti.
  4. Ricor­dar­si delle pause: la comu­ni­cazione all’in­ter­no del team non deve lim­i­tar­si al lavoro. È impor­tante con­ced­er­si pause per il caf­fè o per una breve passeg­gia­ta vir­tuale con i col­leghi, man­te­nen­do così un sano equi­lib­rio tra lavoro e pausa che favorisce il benessere indi­vid­uale e incre­men­ta la pro­dut­tiv­ità com­p­lessi­va.
  5. Restare focal­iz­za­ti sui risul­tati: nel lavoro agile, è essen­ziale instau­rare un cli­ma di fidu­cia rec­i­p­ro­ca. Gli indi­vidui han­no l’au­tono­mia di gestire il pro­prio lavoro. Tut­tavia, devono essere respon­s­abili nei con­fron­ti del team e del­l’or­ga­niz­zazione. Questo approc­cio si con­cen­tra sui risul­tati piut­tosto che sulle ore trascorse ad oper­are, pro­muoven­do un pas­sag­gio dal­la quan­tità alla qual­ità del lavoro svolto.

Adesso che sai cos’è il lavoro agile e come fun­ziona, puoi, adot­tan­do queste strate­gie, creare un ambi­ente di lavoro agile, dove il team è in gra­do di oper­are con effi­cien­za. La col­lab­o­razione e la moti­vazione, insieme agli stru­men­ti giusti e alle mer­i­tate pause, con­sentono di aumentare la pro­dut­tiv­ità e il suc­ces­so azien­dale, oltre che la sod­dis­fazione del team e dell’azienda stes­sa. 

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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