Le 3 colonne della ricchezza

Con l’espressione “3 colonne della ricchezza” non si intende niente di metafisico, né che riguarda il mindset e nemmeno qualche “formula per diventare ricchi velocemente”. Con questa frase si intende invece il processo più usato e più sano per generare effettivamente denaro grazie agli investimenti.

Molto spesso si sente parlare, nel web o dalle persone, di metodi veloci per diventare ricchi e troppo spesso sono in tanti che, per ignoranza o per poca lungimiranza, cadono vittime di sistemi non duraturi o che permettono alla persona di guadagnare effettivamente una quantità di soldi considerevole, ma per poco tempo. Succede tuttavia poi, sempre molto spesso, che la persona stessa che ha guadagnato questa somma finisce per perderla, perché incapace di gestirla.

Esiste un processo che, se appreso e utilizzato, ti permetterà di generare ricchezza e di mantenerla. Può sempre capitare di commettere qualche volta degli errori, ma una volta appreso il percorso, sarà sempre più facile e veloce ripercorrerlo.

Ogni investitore deve saper padroneggiare 3 elementi fondamentali:

  1. Creare
  2. Investire
  3. Proteggere

Creare denaro

Per effettuare degli investimenti serve del capitale. Quindi il primo passo da affrontare è appunto la “creazione” del denaro.

L’obiettivo, in questo caso, non è quello di avere un reddito ma di avere del capitale da investire. Perciò in questa prima fase non basterà solo trovare un’occupazione, ma bisognerà pensare e adottare dei metodi per far crescere le proprie entrate e accumulare denaro il più velocemente possibile.

Indipendentemente che tu faccia il dipendente, il libero professionista o l’imprenditore, dovrai:

  • imparare a risparmiare. Non avrai mai del capitale da investire se continuerai a spendere tutto, o la maggior parte, del denaro in entrata;
  • approcciarti a un primo investimento attivo. Esistono oggi tante forme di investimento che non richiedono grandi capitali, ma impegno e tempo. Questo significa che dovrai dedicare parte del tuo tempo libero per studiare e portare avanti questo genere di investimenti. Alcuni esempi che permettono di conseguire ottimi risultati sono: il trading speculativo, il matched betting, o vendere operazioni immobiliari, queste sono tutte forme di investimento attivo che ti permetteranno di aumentare le tue entrate.
    Potresti anche avviare e sviluppare un business online, quindi che puoi seguire tranquillamente da casa, come l’affiliate marketing, Amazon FBA, o il dropshipping. Oggi le possibilità che offre il web sono davvero tante.
  • scalare (cioè generare più redditto) la tua entrata principale. Questo significa chiedere un aumento, se fai il dipendente, o trovare una posizione più remunerativa. Nel caso tu sia un libero professionista, si tratta di aumentare i clienti, o aumentare i prezzi o pensare a trasformare la tua attività in un’attività imprenditoriale. Se sei già un imprenditore e quindi hai un sistema che ti genera grosse quantità di denaro, potresti pensare magari a come migliorare il sistema per avere entrate più grandi e delegare per avere il tempo necessario per dedicarti ad altro, se l’azienda si trova nel momento giusto.
    Nel frattempo è importante pensare anche a scalare il proprio investimento attivo, così da raggiungere più velocemente l’obiettivo. Questo inizialmente richiederà un po’ di tempo, ma ti resterà come un asset profittevole.

Una volta raggiunta una somma di circa 10/20 mila euro puoi pensare ad investire, naturalmente senza abbandonare il tuo flusso di denaro.

Giusto per fare chiarezza, per somma raggiunta si intende la quantità di denaro che puoi permetterti di perdere, nel caso in cui le cose non andassero bene. Questo significa aver creato anche un capitale cuscinetto, con il quale puoi stare tranquillo, e uno per le emergenze, per ogni evenienza.

Giunti a questo punto, l’errore che commettono in tanti è la mancanza di pazienza che li porta a investire piccole quantità di denaro in diverse forme di investimento, prima del dovuto.

Questa scelta non farà altro che rallentare molto tutto il processo. Infatti, la cosa migliore da fare con un capitale di 10/20mila euro è scegliere un secondo investimento attivo (o anche semi-attivo, quindi a cui non dedicare pienamente del tempo), da studiare e a cui avvicinarsi.

Sempre senza abbandonare la fonte di reddito principale, e mantenendo il primo investimento attivo. Anzi sarebbe molto intelligente continuare ad utilizzare una parte del reddito generato da quest’ultimo, per reinvestirlo e continuare a scalarlo.

Uno o più investimenti attivi ti permetteranno anche, qualora lo desiderassi, di dedicare meno tempo alla tua attività principale compensando le entrate, questo se ad esempio, il tuo lavoro principale non è ciò che davvero ti gratifica.

Una volta raggiunta la soglia di 30/50mila euro o più, si può iniziare a pensare a forme di investimenti passivi, a cui non serve dedicare tanto tempo ma che richiedono tanti capitali.

Investire e diversificare

A questo punto, continuando la fase di creazione, si può iniziare a pensare a impiegare il proprio capitale per degli investimenti passivi. Il reddito di questi si andrà, quindi, a sommare al reddito della propria occupazione, e ai primi due investimenti attivi, così si genera un’entrata sempre più grande.

È in questo momento che si può iniziare a pensare a diversificare i propri investimenti tra investimenti a basso, medio e alto rischio. L’obiettivo della diversificazione infatti è quello di ridurre il rischio. Nessuno infatti sa, per quanto possa essere preparato, come potrà andare una determinata situazione. E investendo il proprio capitale in una sola forma di investimento, si rischia di perdere tutto.

Questo rischio scende nel momento in cui si distribuisce il proprio capitale tra vari investimenti. Qualcuno risulterà redditizio, qualcuno no. Ma alla fine dell’anno, si avrà comunque un guadagno.

Per esempio, si potrebbe scegliere di distribuire il proprio capitale investendo in: 

  • obbligazioni, conti deposito, e operazioni immobiliari, che sono investimenti a basso rischio; 
  • ETF completamente azionari, perciò a medio rischio;
  • startup o penny stock, che invece sono considerati investimenti ad alto rischio. 

Si consiglia comunque di seguire entrambe le fasi, reinvestendo la maggior parte delle proprie entrate per generare un sistema capace di autoalimentarsi, fino al raggiungimento di una cifra considerevole come 500k/1M di euro. Capitale sufficiente per prendere in considerazione l’idea di iniziare a strutturare le proprie attività, per poter vivere di investimenti.

Proteggere il proprio patrimonio

Arrivati a queste cifre si inizierà a pensare a come ottimizzare l’aspetto fiscale, cercando e trovando metodi legali e adeguati alle proprie forme di investimento.

Questo studio, ti permetterà di avere un ulteriore incremento delle tue entrate grazie all’abbassamento dei costi dovuti principalmente alle tasse.

Inoltre, bisognerà anche iniziare a pensare a dei sistemi per proteggere il tuo stile di vita, i tuoi redditi e il tuo capitale, da quelli che potrebbero essere degli imprevisti. La vita dell’imprenditore e dell’investitore è piena di situazioni inattese.

Non potrai mai sapere, per quanto farai bene le cose, cosa ti riserverà il futuro. Durante il tuo percorso ti ritroverai davanti a situazioni impreviste. D’altra parte, bisogna ricordarsi che gli investitori e gli imprenditori sono pagati dal mercato in base a quanti rischi sono disposti a prendersi.

Perciò è molto importante trovare e studiare gli strumenti più adatti per proteggere il tuo capitale.

Ti sarà molto utile, per ogni fase, il confronto. Se non conosci molte persone che si occupano di imprenditoria o investimenti, allora entra nella nostra community dove potrai trovare, oltre a contenuti sul mondo degli investimenti e dell’imprenditoria, anche altri imprenditori e investitori con cui confrontarti.

 

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Alessandro Del Saggio
Smart Investor
Investitore, Trader indipendente, formatore e ricercatore grafico dal 2014.
Da sempre appassionato di investimenti e business, credo fortemente nella crescita personale e nel dare sempre il meglio di sè.
In questi anni ho investito in oltre 23 settori differenti e 6 nazioni.

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