L’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?

L’interesse e l’attenzione attorno all’intelligenza artificiale crescono giorno dopo giorno. In realtà l’intelligenza artificiale è presente da diverso tempo. Ne abbiamo parlato ampiamente in un articolo dedicato: Intelligenza artificiale, cos’è e come funziona

Tuttavia, negli ultimi anni è esplosa, grazie alle nuove tecnologie. Il suo sviluppo è sempre più rapido ed innovativo. 

Nella nostra vita l’IA è ovunque, pensiamo agli assistenti virtuali, ai social media o ai sistemi di raccomandazione come Amazon. 

Possiamo affermare con certezza che,con il lancio di ChatGPT da parte di OpenAI, sono nati benefici nuovi che hanno portato polemiche nuove. 

Questa piattaforma di IA ha sorpreso tutti, raggiungendo oltre 100 milioni di utenti in soli due mesi. Diventando così l’applicazione per consumatori con la crescita più rapida nella storia. 

Per renderti l’idea, TikTok ci ha messo nove mesi per raggiungere lo stesso numero di utenti. Mentre Instagram ha impiegato due anni e mezzo.

Intelligenza artificiale: la grande domanda

L'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?

Una delle metodologie più utilizzate nell’ambito dell’intelligenza artificiale è sicuramente il Machine Learning. Noto anche come apprendimento automatico. 

Questa tecnologia consente di effettuare previsioni e predizioni utilizzando metodi statistici. Un algoritmo, ovvero un sistema software programmato per elaborare grandi quantità di dati, può essere impiegato per sviluppare conoscenze automaticamente e formulare previsioni su vari fattori. 

Visto l’enorme potenziale di questa tecnologia, settimana dopo settimana, le persone hanno iniziato a dubitare. Sarò sostituito da una macchina? L’intelligenza artificiale mi ruberà il lavoro? 

Secondo Ian Beacraft, l’intelligenza artificiale sta riscuotendo un successo molto più grande di quanto previsto. Tutto ciò potrebbe essere giustificato dal fatto che gli strumenti di intelligenza artificiale, possiedono il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di lavorare, apprendere e creare.

Dunque la possibilità di perdere il lavoro potrebbe essere reale, ma non necessariamente una condanna per chiunque. 

L’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?

Come abbiamo appena visto, persiste il timore riguardo all’IA. Molti credono che essa sostituirà i lavoratori e causerà disoccupazione diffusa.

Tuttavia non è così semplice e riduttivo. È importante considerare che l’IA può avere effetti positivi sull’economia. Perciò consentendo alle aziende di aumentare efficienza e competitività. Riducendo i costi e rendendo i vari prodotti e servizi più accessibili.

L’intelligenza artificiale può essere impiegata per raggiungere obiettivi complessi, che altrimenti richiederebbero molte ore di lavoro umano. Questo consente di risparmiare tempo ed energia alle persone e alle imprese. Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare nuovi prodotti e servizi che prima non erano disponibili sul mercato.

Sì è vero, se non stiamo al passo potremo ritrovarci senza lavoro. Tuttavia Il punto più importante è che questa tecnologia può semplificare il lavoro umano. Può:

  • Ridurre i rischi 
  • Ridurre lo spreco di tempo e di energie
  • Prevenire situazioni di potenziale pericolo in anticipo. 

Perciò la comprensione e lo studio di questa tecnologia ci può garantire un posto a tavola ora e in futuro. Lo sviluppo dell’IA e di software sempre più portanti, spingeranno verso la riorganizzazione delle risorse aziendali. Perciò le imprese dovranno necessariamente investire nell’istruzione dei lavoratori. 

Saranno sempre più importanti le persone in grado di essere creative e lavorare in collaborazione con la tecnologia.

Quindi, l’IA non ruba il lavoro agli esseri umani, ma lo rende più efficiente e produttivo. Perciò, ci consente di concentrarci sulle attività che amiamo di più. 

  • la capacità di risolvere problemi in modo creativo,
  • collaborare con gli altri,
  • la voglia di mettersi in gioco e superare i propri limiti,

sono tutte caratteristiche che l’intelligenza artificiale non potrà mai possedere!

Il futuro con l’IA

Secondo Beacraft, l’intelligenza artificiale non solo cambierà il nostro lavoro, ma anche il nostro rapporto con esso. 

Le professioni specifiche sono sempre più richieste. Mansioni come:

  • designer, 
  • contabile,
  • project manager,
  • sviluppatore

hanno indicatori di prestazione che migliorano di anno in anno. 

Secondo gli esperti, l’intelligenza artificiale prenderà i nostri lavori tradizionali e li renderà orizzontali. Questo consentirà a tutti noi di flettere in qualsiasi direzione. Di conseguenza, svilupperemo nuove abilità e competenze su richiesta. Pertanto il lavoro non ci verrà “rubato”, quest’ultimo cambierà. Sta a noi essere flessibili ed adattarci al nuovo mondo del lavoro.

Esattamente come anni fa si passò dal lavorare nei campi, ad acquisire competenze utili per entrare nelle fabbriche, durante l’era industriale. 

Sembrava spaventoso, le persone avevano paura di perdere tutto. Eppure si sono adattate e ci hanno dato il mondo in cui viviamo oggi. Naturalmente sempre in continua espansione ed evoluzione. 

“Non perderemo i nostri lavori, forse solo il nome del nostro ruolo cambierà”, ha affermato Beacraft. 

citazione della riga soprastante

Conclusione

In conclusione, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro in modi senza precedenti. 

Esiste una certa apprensione riguardo alla possibile sostituzione degli esseri umani da parte delle macchine. Tuttavia, è importante comprendere che l’IA non mira a rubare i nostri lavori. Ma a migliorare ed arricchire le nostre attività professionali.

L’intelligenza artificiale ci offre l’opportunità di adattarci e ampliare le nostre competenze in modo più dinamico. Le soft skill, come la creatività, l’empatia e la capacità di collaborazione, diventeranno sempre più importanti. Mentre l’intelligenza artificiale si occuperà di compiti ripetitivi e rutinari, noi esseri umani saremo liberi di concentrarci su attività che richiedono pensiero critico, risoluzione dei problemi complessi e innovazione.

Inoltre, l’integrazione dell’IA potrebbe liberarci dai compiti monotoni, potremo dedicarci a professioni più stimolanti, creative e significative.

Con una prospettiva ottimistica e una mentalità aperta all’innovazione, possiamo sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare le nostre vite professionali e raggiungere nuovi traguardi.

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Stefano Picchio
Imprenditore digitale
Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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