Microcredito: Cos’è, come come funziona e chi può ottenerlo

Il Micro­cre­d­i­to è una for­ma di agevolazione ded­i­ca­ta alle PMI (Pic­cole e Medie Imp­rese) ital­iane con meno di 5 anni di attiv­ità, escluse le soci­età di cap­i­tali. Ques­ta agevolazione è pen­sa­ta come una risor­sa cru­ciale per i nuovi impren­di­tori che vogliono avviare un’at­tiv­ità o per le pic­cole aziende appe­na fon­date.

Cosa impli­ca esat­ta­mente il Micro­cre­d­i­to? Come fun­ziona questo tipo di finanzi­a­men­to? E soprat­tut­to, chi può acced­ervi e quali sono i req­ui­si­ti prin­ci­pali per otten­er­lo?

Cos’è il Microcredito

Il micro­cre­d­i­to è un stru­men­to finanziario che con­sente di con­cedere presti­ti a indi­vidui che, per vari motivi, non pos­sono accedere al cred­i­to offer­to dai canali tradizion­ali (banche o inter­me­di­ari finanziari). 

Orig­i­nar­i­a­mente dif­fu­so nei Pae­si in via di svilup­po, il micro­cre­d­i­to ha aiu­ta­to per­sone emar­ginate e in con­dizioni di povertà ad avviare pic­cole attiv­ità o ad affrontare spese altri­men­ti insosteni­bili.

Questo stru­men­to pro­muove, per­ciò, l’in­clu­sione finanziaria e sociale. Nel­la sua for­ma più “impren­di­to­ri­ale”, il micro­cre­d­i­to è riv­olto a col­oro che non sono con­siderati ban­ca­bili. Ovvero? Per­sone che non dispon­gono di garanzie suf­fi­ci­en­ti per ottenere un presti­to tradizionale dalle isti­tuzioni finanziarie.

Il micro­cre­d­i­to si dif­feren­zia dai servizi finanziari tradizion­ali per­ché pone mag­giore atten­zione ver­so l’imprenditore emer­gente e sul suo prog­et­to impren­di­to­ri­ale futuro, anziché sul suo stori­co cred­i­tizio. È con­cepi­to come uno stru­men­to di “finan­za eti­ca”, pro­prio per­ché pro­muove l’e­quità sociale nel con­testo finanziario. Dunque, offre pari oppor­tu­nità ai nuovi impren­di­tori.

Chi ricorre al micro­cre­d­i­to soli­ta­mente riceve un sup­por­to per­son­al­iz­za­to. Ques­ta tipolo­gia di sup­por­to inizia già nel­la fase di val­u­tazione pre­lim­inare e con­tin­ua anche dopo l’erogazione del cred­i­to.

L’Ente Nazionale del Micro­cre­d­i­to è respon­s­abile del­la val­u­tazione dei req­ui­si­ti per accedere al micro­cre­d­i­to. Inoltre, si focal­iz­za sul­la valid­ità e sul­la sosteni­bil­ità del prog­et­to impren­di­to­ri­ale pro­pos­to.

Come funziona il microcredito

Il micro­cre­d­i­to può essere uti­liz­za­to per:

  • Pagare ret­ribuzioni per nuovi dipen­den­ti soci lavo­ra­tori.
    • Acquistare beni: inclusi materie prime nec­es­sarie alla pro­duzione di beni/servizi e mer­ci des­ti­nate alla ven­di­ta. O anche per servizi legati all’at­tiv­ità.
  • Coprire i costi: rel­a­tivi a cor­si di for­mazione azien­dale.
  • Effet­tuare oper­azioni di liq­uid­ità: pre­via pre­sen­tazione di doc­u­men­tazione adegua­ta, che attesti la per­ti­nen­za del­la spe­sa sostenu­ta all’­op­er­azione.

Tut­tavia, non è con­ces­so per la ristrut­turazione di un deb­ito.

Il micro­cre­d­i­to si dis­tingue dal presti­to ban­car­io tradizionale per due carat­ter­is­tiche prin­ci­pali:

    • Offre un servizio di tutor­ag­gio per sup­port­are i richieden­ti.
  • Non neces­si­ta di garanzie reali.

Chi può accedere al microcredito 

Il micro­cre­d­i­to può essere:

  1. Impren­di­to­ri­ale
  2. Sociale.

Il micro­cre­d­i­to impren­di­to­ri­ale è des­ti­na­to a una vari­età di ben­e­fi­cia­ri che vedremo nel det­taglio a breve. Innanz­i­tut­to, è bene sapere che lo scopo prin­ci­pale del micro­cre­d­i­to impren­di­to­ri­ale è: pro­muo­vere il dirit­to all’inizia­ti­va eco­nom­i­ca. Per­ciò, con­sen­ten­do ai ben­e­fi­cia­ri di gener­are red­di­to e rag­giun­gere l’indipen­den­za eco­nom­i­ca. Questo stru­men­to si riv­olge prin­ci­pal­mente a: 

  • lavo­ra­tori autono­mi, 
  • donne, 
  • gio­vani 
  • e start­up.

Per ottenere il micro­cre­d­i­to non sono richi­este garanzie reali per ottenere il finanzi­a­men­to. Ma a quan­to ammon­ta l’importo al quale si può accedere medi­ante questo stru­men­to? Con il Decre­to Ris­tori, l’im­por­to mas­si­mo ero­ga­bile è sta­to aumen­ta­to da 25.000 a 40.000 euro, con la pos­si­bil­ità di incre­men­tar­lo fino a 10.000 euro in casi eccezion­ali. 

Il peri­o­do di rim­bor­so non supera i 7 anni. Tut­tavia, può essere pro­roga­to fino a dieci anni in pre­sen­za di par­ti­co­lari con­dizioni. 

I poten­ziali ben­e­fi­cia­ri del micro­cre­d­i­to impren­di­to­ri­ale includono col­oro che neces­si­tano di liq­uid­ità per avviare o svilup­pare un’at­tiv­ità esistente. Essi si divi­dono in 3 grup­pi prin­ci­pali:

  • aspi­ran­ti impren­di­tori, 
  • impren­di­tori già attivi 
  • e pri­vati. 

Per­ciò, ecco chi può accedere al micro­cre­d­i­to:

  • per­sone fisiche, 
  • asso­ci­azioni, 
  • coop­er­a­tive, 
  • soci­età di per­sone 
  • e soci­età a respon­s­abil­ità lim­i­ta­ta sem­plifi­cate 

 

D’al­tra parte, il micro­cre­d­i­to sociale è des­ti­na­to a per­sone e famiglie in dif­fi­coltà eco­nom­i­ca, che non pos­sono accedere al cred­i­to medi­ante canali tradizion­ali. Gen­eral­mente sono famiglie che han­no bisog­no di un pic­co­lo presti­to per pagare affit­ti, bol­lette e altre spese essen­ziali. In questo caso, l’im­por­to mas­si­mo ero­ga­bile è di 10.000 euro, rim­borsabile in cinque anni. Anche qui, non sono richi­este garanzie reali, analoga­mente al micro­cre­d­i­to impren­di­to­ri­ale.

Documentazione necessaria:

Per accedere al micro­cre­d­i­to impren­di­to­ri­ale per pro­fes­sion­isti e imp­rese gio­vani sono nec­es­sari una serie di doc­u­men­ti. 

Ecco l’e­len­co com­ple­to del­la doc­u­men­tazione nec­es­saria per pro­fes­sion­isti e imp­rese oper­an­ti da meno di 18 mesi, che inten­dono accedere al micro­cre­d­i­to 2024. 

Vedi­amo l’elen­co det­taglia­to dei doc­u­men­ti richi­esti:

  • Car­ta d’i­den­tità
  • Codice fis­cale
  • Copia del mod­el­lo di attribuzione del­la Par­ti­ta IVA
  • Numero di iscrizione all’or­dine pro­fes­sion­ale
  • Situ­azione eco­nom­i­co-pat­ri­mo­ni­ale aggior­na­ta
  • Copia del­la visura cam­erale del­la dit­ta e/o soci­età (rilas­ci­a­ta non più di 3 mesi pri­ma)
  • Let­tera di inten­ti per l’u­ti­liz­zo e/o even­tuale locazione del sito oper­a­ti­vo
  • Even­tuale copia del con­trat­to di fran­chis­ing da sot­to­scri­vere per avviare il prog­et­to
  • Pre­ven­tivi per l’ac­quis­to di attrez­za­ture, macchi­nari, stiglia­ture, hardware/software, reg­is­tra­tori di cas­sa nec­es­sari per l’avvio del prog­et­to
  • Copia delle ultime dichiarazioni dei red­di­ti per­son­ali, del­l’am­min­is­tra­tore e dei soci, con alle­gati estre­mi del­la pre­sen­tazione
  • Even­tu­ali attes­tazioni pro­fes­sion­ali cor­re­late alla real­iz­zazione del prog­et­to
  • Pre­ven­tivi per even­tu­ali lavori strut­turali nei locali scelti come siti oper­a­tivi
  • Pre­ven­tivi per cop­er­ture assi­cu­ra­tive nec­es­sarie per per­sone e locali
  • Pre­ven­tivi per la pri­ma for­ni­tu­ra (recen­ti) o fat­ture (recen­ti) qui­etan­zate nel caso di inves­ti­men­ti già effet­tuati
  • Pre­ven­tivi per spese pub­blic­i­tarie iniziali

Dove è possibile fare richiesta per ottenere il microcredito?

Per effet­tuare la richi­es­ta ed ottenere l’accesso al micro­cre­d­i­to esistono diver­si enti, tra cui:

  • Isti­tu­ti di cred­i­to con­ven­zionati con l’ENM: il cui elen­co è con­sulta­bile sul sito del­l’Ente.
  • Sportel­li ter­ri­to­ri­ali: pre­sen­ti pres­so Regioni, Province, Comu­ni e Camere di com­mer­cio. Tali sportel­li for­niscono ori­en­ta­men­to e infor­mazioni det­tagli­ate.
  • Tutor accred­i­tati del micro­cre­d­i­to: pro­fes­sion­isti inser­i­ti in un elen­co gesti­to dal­l’ENM, incar­i­cati di val­utare la fat­tibil­ità dei prog­et­ti di finanzi­a­men­to e facil­itare il dial­o­go tra la ban­ca e il richiedente.

Dunque, per tirare le somme di tut­to ciò che ci siamo det­ti: il micro­cre­d­i­to rap­p­re­sen­ta una risor­sa fon­da­men­tale per PMI e nuovi impren­di­tori, che non riescono ad accedere ai canali di cred­i­to tradizion­ali. Questo stru­men­to pro­muove l’in­clu­sione finanziaria e sostiene l’avvio e lo svilup­po di attiv­ità eco­nomiche. Le richi­este pos­sono essere pre­sen­tate tramite isti­tu­ti di cred­i­to con­ven­zionati, sportel­li ter­ri­to­ri­ali e tutor accred­i­tati dal­l’ENM. Esiste inoltre il micro­cre­d­i­to sociale adat­to alle famiglie con dif­fi­coltà eco­nomiche, ma sen­za garanzie che non han­no la pos­si­bil­ità di accedere ai presti­ti pres­so isti­tu­ti ban­cari e finanziarie. 



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