Se stai cercando un modo per guadagnare online, sicuramente avrai sentito parlare del termine Moneyblog oppure avrai letto consigli su come creare un sito web che generi entrate attraverso la vendita di spazi pubblicitari o con la vendita di prodotti in affiliazione.
Ma precisamente, cos’è un Moneyblog? A cosa serve e come si può guadagnare online con un Moneyblog?
Il Moneyblog è un sito creato appositamente per ricavarne un guadagno. I blog sono presenti sul web da circa una ventina d’anni, con scopi e visioni differenti: alcuni sono ideati per esprimere le proprie opinioni su specifici argomenti, altri contengono guide e consigli per gli utenti, altri ancora sono realizzati con l’unico intento di monetizzarne i contenuti.
In tutti i casi, ma in particolare in quello del Moneyblog, è indispensabile dedicare tempo e costanza allo sviluppo, poichè i contenuti dovranno essere di qualità e di concreta utilità per chi li legge.
In questa guida vedremo quali sono i passaggi per aprire un proprio blog e il ventaglio delle attività che, attraverso questo strumento, è possibile implementare per trarre guadagni costanti, in particolare tramite l’adesione a programmi di affiliazione oppure attraverso la vendita di guest post e spazi pubblicitari.
Iniziamo dicendo che: tutti possono aprire un blog!
Come aprire un Moneyblog: dominio e hosting
Per creare un Moneyblog dal nulla non è affatto indispensabile avere conoscenze di codici HTML e nozioni informatiche avanzate. Infatti, negli ultimi anni, i provider si sono evoluti offrendo soluzioni per l’installazione automatica di un CMS con pochi click. Il più conosciuto ed utilizzato è WordPress, esso costituisce lo “scheletro” di un sito web, attraverso le impostazioni di WordPress è infatti possibile selezionare e modificare l’aspetto grafico del proprio sito.
Per aprire un blog il primo passo da fare è quello di acquistare un dominio e un servizio di hosting. Non sai di che si tratta? Niente paura: il dominio è l’url del tuo sito (www.tuosito.it per esempio) mentre l’hosting corrisponde materialmente allo spazio di storage in cui i dati sono archiviati.
Una volta chiarito il concetto di hosting e dominio, è necessario scegliere, come detto prima, il CMS (Content Management System) da installare sul Moneyblog.
Quanto costa un dominio e un hosting?
Per quanto riguarda il costo del dominio e dell’hosting, i prezzi variano a seconda dei provider, ma in generale considera che la spesa si aggira intorno ai 30 euro annui.
Quando sottoscriverai l’abbonamento per il dominio e l’hosting, valuta tutte le estensioni disponibili, e quindi non solo la .it, ma anche la .com. In base al nome con cui avrai deciso di battezzare il tuo Moneyblog, digitandolo sulla stringa della pagina di richiesta potrai verificare se è libero o, in caso, se è stato già utilizzato. Nel primo caso, potrai procedere con l’acquisto, mentre nella seconda ipotesi dovrai cambiare il nome, anche solo leggermente, finché il sistema indica che è disponibile.
I vantaggi principali di un Moneyblog
Tra i vantaggi principali di un Moneyblog vi è quello di essere piuttosto semplice e immediato da realizzare. Se hai le idee chiare sul nome e sulla struttura del blog, in meno di un’ora potrai cominciare a scrivere contenuti.
Non dovrai attendere il lavoro di qualcun altro e nemmeno provvedere tu stesso all’elaborazione del layout grafico del Moneyblog perché, in base alla sua tematica e ai destinatari, hai a disposizione migliaia di template differenti tra cui scegliere, sia gratuiti che a pagamento (temi premium).
Un consiglio generale è quello di preferire sfondi chiari e caratteri di scrittura non troppo complessi, per non stancare l’occhio dell’utente che potrebbe abbandonare il tuo sito dopo pochi secondi. Questo fattore è importante perchè un abbandono rapido del sito, oltre a non generare profitto, viene visto come elemento negativo da Google che penalizzerà il tuo sito nel posizionamento.
Un Moneyblog è relativamente semplice da gestire, grazie alla dashboard semplificata del CMS installato. Potrai cambiare tema, titolo di un articolo, creare una nuova categoria o una nuova pagina in pochi click, senza dover modificare il codice del tuo sito.
Un punto a favore del blog è sicuramente il suo costo: a partire da poco più di 30 euro all’anno, una connessione internet stabile e un pc di media qualità, puoi gestire completamente uno strumento che, se ritenuto utile dagli utenti e ben strutturato, potrebbe fruttarti rendite costanti, con il minimo sforzo in termini di tempo e denaro.
Come scritto precedentemente, tutti possono aprire un blog partendo da zero, senza importanti investimenti.
Svantaggi di un Moneyblog
Lo svantaggio principale del Moneyblog, soprattutto se realizzato “low-cost” e con un tema standardizzato, è sicuramente quello di essere un po’ limitato per quanto riguarda la struttura: se tale elemento può essere considerato un punto di forza per chi non ha conoscenza di linguaggio di programmazione e vuole un sito “pronto”, viceversa costituisce anche un limite nella personalizzazione, in quanto la disposizione di alcuni elementi, per fare un esempio il titolo oppure le anteprime degli articoli, è soggetta alle impostazioni del tema scelto.
Un altro elemento che costituisce un punto di riflessione, riguarda il fatto che il tuo Moneyblog, proprio perché orientato a generare guadagno, deve fornire contenuti di alto livello. Facendo un esempio su un Moneyblog dedicato agli elettrodomestici, il tuo blog dovrà essere uno dei principali punti di riferimento per quanto riguarda informazioni, prezzi, caratteristiche tecniche e capacità di illustrazione di pregi, difetti e recensioni veritiere e obiettive, con immagini di qualità e descrizioni redatte in un ottimo italiano.
Per questo motivo, dovrai prepararti a dedicare parte del tuo tempo alla ricerca e selezione dei prodotti e alla materiale stesura dei testi. Nell’ipotesi in cui tu ti possa occupare in prima persona della stesura dei testi, potrai risparmiare denaro, poichè non dovrai affidare questo lavoro a terzi.
Viceversa, nel caso in cui tu decida di esternalizzare la gestione del Moneyblog a un webmaster e/o a redattori esterni, dovrai essere preparato al fatto che sosterrai una spesa in più. In entrambi gli scenari, il risultato potrebbe essere ottimale, con una differenza nel budget necessario e conseguentemente nei tuoi guadagni.
Come monetizzare il tuo blog: i programmi di affiliazione
Uno dei passaggi fondamentali della gestione di un Moneyblog riguarda la scelta delle modalità con cui monetizzarlo.
La partecipazione a un programma di affiliazione è uno dei metodi di gran lunga più utilizzati dai bloggers di nicchia, che hanno individuato un settore di beni o servizi in cui specializzarsi e di cui diventare tramite tra i clienti e i rivenditori.
Un classico programma di affiliazione è quello di Amazon, che garantisce una percentuale su ogni vendita eseguita da un utente attraverso il proprio sito. Se un utente vuole acquistare un robot da cucina e legge la recensione sul tuo Moneyblog che ne descrive il funzionamento e le principali caratteristiche, potrebbe verosimilmente decidere di acquistarne uno cliccando sul bottone posto all’interno del tuo articolo. Da questa azione ne deriva il tuo compenso. Le commissioni sulle vendite variano in base alla categoria di articoli.
Oltre ad Amazon esistono migliaia di produttori e/o distributori che propongono di vendere i propri prodotti in affiliazione. Fai qualche ricerca sul web per verificare tu stesso.
Un altro modo per guadagnare con un blog: la vendita di guest post
Se il tuo Moneyblog ha contenuti di qualità ed è in grado di generare un buon traffico tra gli utenti, una modalità di guadagno aggiuntiva, che non esclude le altre, riguarda la vendita di guest post.
I guest post sono articoli che vengono pubblicati sul tuo blog e che all’interno contengono link che puntano ad altri siti web. I link possono essere inseriti per indirizzare un utente ad un sito che fornisce il servizio da lui cercato, oppure verso siti che spiegano meglio un concetto presente nel tuo sito.
Perchè qualcuno dovrebbe acquistare un guest post sul tuo sito?
Ogni volta che inserisci nel tuo blog un link che punta ad un altro sito, questa connessione viene vista da Google come un passaggio di autorità. In un certo senso stai dicendo al motore di ricerca che il sito che stai linkando è un sito che contiene informazioni utili. Creare un buon profilo backlink, ovvero link in entrata verso il proprio sito, è uno dei fattori fondamentali per il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca.
Per questo motivo, se il tuo sito è ben posizionato, ha del traffico, una buona authority e link in entrata di qualità, alcuni proprietari di blog oppure testate giornalistiche potrebbero essere interessate ad acquistare un articolo da pubblicare sul tuo blog che contenga un link al loro sito.
La vendita di guest post, in ottica di posizionamento di un sito, non è una pratica consentita, per questo motivo deve essere fatta con moderazione e con coscienza. Pubblicare un articolo che parla di frigoriferi e inserire un link verso un sito che parla di giardinaggio oppure di viaggi è abbastanza innaturale e sospetto.
La rivendita del sito: quanto vale il tuo Moneyblog?
Questo metodo di monetizzazione di un blog può essere considerato alla pari della exit di una startup. Ipotizziamo che tu non abbia più tempo per gestire il tuo blog, che siano stati pubblicati centinaia o migliaia di articoli, che ci sia del traffico costante e magari anche delle entrate ricorrenti generate da vendite di prodotti o spazi pubblicitari, allora puoi scegliere di vendere il tuo sito.
Esistono siti e gruppi dedicati alla compravendita di siti web.
A quanto vendere un moneyblog?
Esistono varie teorie e, premesso che il prezzo lo deciderai tu attraverso una trattativa riservata con la controparte, alcuni prediligono come prezzo di vendita l’equivalente del fatturato annuale del blog più un moltiplicatore, altri invece preferiscono calcolarne il valore conteggiando i costi sostenuti per la realizzazione degli articoli e la gestione fino al momento della vendita.
Insomma, ognuno può scegliere il prezzo del proprio sito, l’importante è fornire, ai potenziali acquirenti, dati e analisi approfondite sul traffico e sul fatturato generato dal blog.
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