Pianificazione fiscale: cos’è, come funziona e a cosa serve

Stai cercando informazioni dettagliate sulla pianificazione fiscale? Per le aziende, siano esse PMI, start-up o grandi gruppi, affrontare la complessità della normativa tributaria può sembrare una sfida impegnativa. Tuttavia, è essenziale per garantire stabilità e sostenibilità

Tra gli strumenti a disposizione, la pianificazione fiscale si rivela una strategia indispensabile per: 

  • ottimizzare l’efficienza, 
  • gestire i rischi lega,
  • favorire la crescita. 

Adottare questo approccio, non solo aiuta a navigare nelle complessità normative, ma consente anche di implementare una gestione lungimirante. Perciò, consente di sfruttare le opportunità offerte dalle leggi, riducendo l’impatto fiscale e reinvestendo risorse preziose in attività che promuovono innovazione e sviluppo. Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo cos’è, come funziona e in quali casi può essere utile.

Cos’è la pianificazione fiscale?

La pianificazione fiscale è un insieme di strumenti e strategie finalizzate a gestire e ridurre in modo efficiente la pressione tributaria, che grava sull’azienda. Lo scopo è migliorarne la competitività, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Non si tratta solo di abbassare l’onere fiscale, ma anche di gestire in modo strategico le risorse finanziarie, affinché contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi aziendali a lungo termine.

I principali elementi su cui si concentra la pianificazione fiscale di un’impresa includono:

  • Struttura societaria: ottimizzare la struttura dell’azienda è essenziale per ridurre legalmente il carico fiscale. Ciò, può comportare la scelta della forma giuridica più adatta o la riorganizzazione tramite fusioni, acquisizioni o scissioni. La struttura societaria deve, non solo ridurre la pressione fiscale, ma anche migliorare l’efficienza operativa e la crescita dell’impresa.
  • Ottimizzazione delle spese e dei costi deducibili: per abbassare la base imponibile. Ciò può includere investimenti strategici, ammortamenti accelerati e fondi per la ricerca e sviluppo, spesso incentivati da agevolazioni fiscali. Anche le spese per formazione del personale, marketing e altre attività operative possono essere gestite al fine di massimizzare i vantaggi fiscali senza compromettere l’efficienza aziendale.

A cosa serve la pianificazione fiscale?

Dunque abbiamo chiarito che la pianificazione fiscale è uno strumento che consente di ottimizzare il carico fiscale. In pratica, il contribuente organizza le proprie fonti di reddito , con l’obiettivo di ridurre la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte. 

Spesso si fa confusione, associando la pianificazione fiscale all’elusione o all’evasione. Tuttavia, si tratta di una pratica completamente legale. Essa consente di scegliere, tra le diverse opzioni disponibili, quella che comporta il minor impatto fiscale. Perciò, la pianificazione fiscale offre una strategia che può essere adottata da aziende di ogni dimensione e implementata da professionisti esperti nel settore.

I Benefici della pianificazione fiscale

Una pianificazione fiscale ben strutturata e integrata in una strategia aziendale complessiva offre numerosi vantaggi. Vediamo dunque i 5 vantaggi principali:

  • Riduzione delle spese e aumento della liquidità: una delle conseguenze immediate di una pianificazione fiscale efficace è la riduzione del carico tributario. Infatti, attraverso l’uso intelligente delle deduzioni, l’ottimizzazione della struttura societaria e l’accesso a incentivi e crediti fiscali, le aziende possono ridurre significativamente le imposte. Tutto ciò si traduce in maggiore liquidità, che può essere reinvestita in operazioni quotidiane, formazione, espansione o innovazione.
  • Maggiore stabilità finanziaria: consente di prevedere con maggiore precisione gli oneri fiscali futuri. Perciò, contribuisce a una stabilità finanziaria più solida. Gestire proattivamente le questioni fiscali riduce il rischio di sanzioni o interessi per inadempienze.
  • Accesso a incentivi governativi: molti governi offrono incentivi fiscali che servono a promuovere investimenti in settori strategici, come nel campo dell’innovazione o dello sviluppo di aree meno industrializzate. Una pianificazione fiscale aggiornata dà modo alle aziende di sfruttare questi incentivi, riducendo ulteriormente il carico fiscale e liberando risorse, per effettuare investimenti volti alla crescita economica.
  • Decisioni più consapevoli: i leader aziendali possono prendere decisioni informate su investimenti, espansioni o acquisizioni. Pertanto ogni scelta è più strategica e sostenibile nel lungo termine.
  • Miglioramento della reputazione aziendale: le aziende con una solida etica fiscale sono percepite come più affidabili e stabili. Ciò apre le porte a nuove opportunità di business.

Come ridurre il carico fiscale

Sia per le persone fisiche che per le imprese, la pianificazione fiscale è uno strumento fondamentale per sfruttare al meglio: 

  • agevolazioni, 
  • deduzioni,
  • altre opportunità previste dalla legge. 

Tuttavia, per farlo in modo efficace, è necessario avere una conoscenza approfondita della normativa e dei suoi aggiornamenti. Affidarsi a un esperto è essenziale, poiché ogni misura di pianificazione deve rispettare principi di correttezza, trasparenza e buona fede.

Ma quali sono le principali strategie per alleggerire il carico fiscale delle imprese? Vediamo insieme alcuni esempi pratici:

  • Sfruttamento delle deduzioni e delle detrazioni fiscali previste dalla normativa.
  • Adesione a regimi fiscali agevolati, per ridurre l’imponibile.
  • Ottimizzazione della struttura societaria, ad esempio, aprendo filiali in paesi con tassazione più favorevole.
  • Scelta della forma giuridica più conveniente, come ditta individuale, società di capitali o SRL.
  • Utilizzo di incentivi per l’acquisto di beni strumentali, come macchinari e impianti.
  • Investimenti in paesi con regimi fiscali più leggeri.
  • Ricorso al leasing operativo, che permette di dedurre i canoni senza includere il bene nel bilancio.
  • Deliberazione del TFM per l’amministratore.
  • Applicazione di sgravi contributivi e bonus: per ridurre il costo del personale.
  • Cessione del credito e delle partecipazioni, per aumentare i costi deducibili.

Cos’è il TFM?

Prima di concludere mi sembra doveroso aprire una piccola parentesi sul TFM. Il Trattamento di Fine Mandato o TFM è un’indennità che viene riconosciuta all’amministratore di un’azienda al termine del suo mandato. L’importo non è definito per legge, ma viene stabilito dall’azienda in base ai propri guadagni e al ruolo svolto dall’amministratore. Questo trattamento è deducibile, riducendo così l’imponibile fiscale. Inoltre, può beneficiare di una tassazione agevolata se previsto nello statuto della società o deliberato prima della nomina dell’amministratore.

Per concludere, la pianificazione fiscale rappresenta uno strumento cruciale per le aziende di ogni dimensione. Questo perché permette alle aziende di: 

  • gestire in modo strategico il carico tributario, 
  • ottimizzare le risorse,
  • migliorare la competitività. 

Tuttavia, affidarsi a dei professionisti esperti consente di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla normativa, ottenendo così una gestione più efficiente e sostenibile nel lungo termine. 

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Miriam Truiolo

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