Scalare un’attività fisica: una procedura standard per aumentare il fatturato

Se sei un impren­di­tore con un’at­tiv­ità avvi­a­ta, se anco­ra non hai aper­to il tuo pri­mo locale ma già pen­si a come far­lo decol­lare oppure se ti stai chieden­do come alcu­ni brand abbiano avu­to suc­ces­so in mer­cati spes­so molto com­pet­i­tivi, sei nel pos­to gius­to per capire come scalare un’at­tiv­ità fisi­ca e far crescere la tua azien­da.

Nel prece­dente arti­co­lo ti abbi­amo fat­to vedere quali sono i pun­ti fon­da­men­tali per aprire un’at­tiv­ità fisi­ca, le fig­ure che non pos­sono man­care e le pecu­liar­ità a cui devi fare atten­zione. Ma una vol­ta aper­ta e avvi­a­ta un’at­tiv­ità, una vol­ta super­a­to il break even point, cosa si può fare?

Ripren­di­amo l’e­sem­pio del­la pizze­ria. Ipo­tizzi­amo che tu abbia ese­gui­to tut­to alla per­fezione, il busi­ness plan è sta­to redat­to pro­fes­sion­al­mente, hai cura­to il mar­ket­ing e la pro­mozione in maniera cor­ret­ta, ti sei diver­si­fi­ca­to nel mer­ca­to offren­do un’es­pe­rien­za nel tuo locale che piace molto ai tuoi cli­en­ti, insom­ma, gli affari van­no bene, cosa puoi fare per far­li andare anco­ra meglio?

Trat­tan­dosi di un’at­tiv­ità fisi­ca ristret­ta nelle mura del tuo locale è abbas­tan­za chiaro che non puoi espan­der­ti, non puoi aggiun­gere tavoli e non puoi nem­meno aumentare il numero di cop­er­ti servi­ti, in una pizze­ria clas­si­ca più di 2/3 giri di clien­tela per turno non è pos­si­bile fare, sem­pre ipo­tiz­zan­do che i pri­mi cli­en­ti arriv­i­no alle 19 a cena.

Puoi aumentare il tuo fat­tura­to con il deliv­ery dei tuoi prodot­ti ma a quel pun­to cosa ti dif­feren­zierebbe dai tuoi com­peti­tor che si affi­dano ai diver­si servizi di food deliv­ery?

Dove andrebbe a finire l’es­pe­rien­za uni­ca che i tuoi cli­en­ti apprez­zano e per la quale scel­go­no te piut­tosto che un’al­tra pizze­ria?

Una procedura standard per scalare la tua attività

La soluzione è stan­dard­iz­zare la pro­ce­du­ra che gen­era il risul­ta­to. Ok, forse sei un pò con­fu­so ora, pro­vo a far­ti un esem­pio.

Immag­i­na di fil­mare con una tele­cam­era quel­lo che suc­cede nel tuo locale dal momen­to in cui un cliente entra al momen­to in cui esce sod­dis­fat­to. In questo video puoi osser­vare ogni ele­men­to: come viene accolto e por­ta­to al tavo­lo, come viene servi­to, come viene prepara­ta la sua pietan­za in cuci­na, come e quan­ta atten­zione gli viene data dai camerieri e dal gestore, se paga al tavo­lo o in cas­sa, se gli viene offer­to qual­cosa. Insom­ma, qual­si­asi par­ti­co­lare che descri­va l’es­pe­rien­za del tuo cliente nel tuo locale.

Ora immag­i­na che questo video sia replic­a­bile centi­na­ia, migli­a­ia di volte su qual­si­asi cliente, da qual­si­asi cameriere, in qual­si­asi locale. In poche parole stai dupli­can­do la tua espe­rien­za ovunque tu voglia.

Stai cre­an­do una pro­ce­du­ra stan­dard ovvero un “elen­co di regole”, det­to così suona male, da seguire per eseguire il lavoro per­fet­ta­mente.

Solo stan­dard­iz­zan­do l’es­pe­rien­za potrai repli­car­la.

 

I vantaggi di una procedura standard

Delega

Se nel­la fase iniziale oltre che del­la parte di prog­et­tazione ti occu­pi gius­ta­mente anche del­la parte oper­a­ti­va, nel momen­to in cui vuoi scalare la tua attiv­ità è nec­es­sario che ti dedichi ai numeri, ai nuovi busi­ness plan, soltan­to aven­do una pro­ce­du­ra stan­dard­iz­za­ta puoi del­e­gare il tuo lavoro a qual­cun altro.

Sostituzione

La stan­dard­iz­zazione ti tutela da cam­bi­a­men­ti nel tuo locale: malat­tia, gravi­dan­za, immag­i­na che per un qual­si­asi moti­vo sei costret­to a sos­ti­tuire uno o più dipen­den­ti. Avere una pro­ce­du­ra stan­dard per­me­tte a “quel­li nuovi” di impara­re nel minor tem­po pos­si­bile, risparmierai tem­po e quin­di denaro.

Immag­i­na che tut­to sia scrit­to in un libro o ripreso in un video se preferisci, è suf­fi­ciente stu­di­are per capire cosa fare, non serve un lun­go peri­o­do di affi­an­ca­men­to e se una per­sona non ricor­da qual­cosa, non c’è bisog­no di chiedere a qual­cun altro, è suf­fi­ciente con­sultare il man­uale.

Anche se non hai inten­zione di scalare la tua azien­da per­chè sei già sod­dis­fat­to, avere delle pro­ce­dure stan­dard ti pro­tegge e tutela il tuo busi­ness. Se non hai pro­ce­dure non hai un’azien­da per­chè se i tuoi dipen­den­ti se ne andassero da un giorno all’al­tro, l’azien­da non esisterebbe più.

Espansione

Questo è forse il pun­to più impor­tante e il moti­vo per cui stai leggen­do questo arti­co­lo, non puoi scalare e nem­meno avere un’azien­da che fun­ziona sen­za avere le pro­ce­dure.

L’er­rore che molti impren­di­tori com­met­tono è di aprire un sec­on­do pun­to ven­di­ta e affi­dar­si ad un buon piz­zaio­lo o un buon respon­s­abile che si fa cari­co di tutte le respon­s­abil­ità. Ma come puoi essere sicuro che questo nuo­vo pun­to ven­di­ta che por­ta il tuo nome, pro­pon­ga ai suoi cli­en­ti la stes­sa espe­rien­za uni­ca del tuo locale? Solo attra­ver­so una pro­ce­du­ra stan­dard­iz­za­ta.

Il val­ore di un’azien­da non è altro che l’in­sieme delle pro­ce­dure che la fan­no fun­zionare. Se la tua azien­da fat­tura poco vuol dire che c’è un prob­le­ma in uno degli anel­li del­l’in­granag­gio.

aumentare il fatturato

Scalare un’attività fisica e aumentare il fatturato

Aprire una catena di franchising

Tut­to il dis­cor­so sul­la stan­dard­iz­zazione è fon­da­men­tale per un’es­pan­sione in otti­ca di fran­chis­ing. La pro­ce­du­ra è un libro che sposti da un locale a un altro, stai venden­do a qual­cuno le tue conoscen­ze e com­pe­ten­ze per repli­car­le in un nuo­vo pun­to ven­di­ta.

Aprire una cate­na di fran­chis­ing vuol dire gener­are nuovi pun­ti di cash­flow ma il tuo guadag­no deri­va dal­la ven­di­ta del tuo brand, del tuo know-how, dal­l’af­fit­to del nuo­vo locale, dal­la brand author­i­ty che acqui­sis­ci soltan­to se i cli­en­ti si ricorder­an­no del­l’es­pe­rien­za in qual­si­asi tuo pun­to ven­di­ta.

Avviare una car­ri­era da fran­chisor prevede che la tua atten­zione sia focal­iz­za­ta sui numeri, sulle KPI, sul mar­ket­ing e la comu­ni­cazione del brand.

No franchising, si nuovi punti vendita.

Ipo­tizzi­amo che tu non voglia che il tuo brand sia rap­p­re­sen­ta­to da terze per­sone e preferisci scalare in pri­ma per­sona la tua azien­da apren­do nuovi pun­ti ven­di­ta con i tuoi soci uti­liz­zan­do il tuo cap­i­tale e quel­lo degli investi­tori.

Sebbene inizial­mente dovrai comunque occu­par­ti di KPI e busi­ness plan, dovrai rius­cire a repli­care l’es­pe­rien­za uni­ca anche nei nuovi pun­ti ven­di­ta che saran­no riconosciu­ti come locali di tua pro­pri­età, sebbene tu non pos­sa fisi­ca­mente essere pre­sente in tut­ti i locali.

Meglio franchising o nuovi punti vendita per scalare?

Dipende! Sen­ti­rai spes­so ques­ta rispos­ta.

Sicu­ra­mente il fran­chis­ing ti per­me­tte di scalare mag­gior­mente e dovresti val­u­tar­lo se il tuo obi­et­ti­vo prin­ci­pale è sola­mente aumentare il fat­tura­to e il guadag­no del­la tua azien­da.

Al tem­po stes­so, l’aper­tu­ra di nuovi pun­ti ven­di­ta di tua pro­pri­età ti con­sente un mag­gior con­trol­lo del­l’im­mag­ine del brand, una mag­giore cura sul­l’u­tente al quale offrire una migliore espe­rien­za, val­u­ta­lo se per te sono aspet­ti impor­tan­ti e preferisci che nei tuoi locali ci sia la com­po­nente umana piut­tosto che un lavoro ese­gui­to robot­i­ca­mente in larga scala.

Prob­a­bil­mente la soluzione migliore potrebbe essere una via di mez­zo, un fran­chis­ing lim­i­ta­to su cui puoi man­tenere il con­trol­lo di qual­ità assieme ai tuoi soci, in modo che il tuo nome sia sinon­i­mo di qual­ità ed espe­rien­za ovunque ven­ga repli­ca­to.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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