Il certificato conosciuto come “stato di famiglia” elenca i membri della famiglia registrata. Tuttavia, non tutte le persone che condividono lo stesso domicilio sono automaticamente incluse. Questo perché, è possibile essere conviventi ed appartenere a due stati di famiglia differenti. Così come è possibile far parte dello stesso pur vivendo separati.
Fatto questo preambolo, vediamo più nel dettaglio cos’è questo documento, a cosa serve, come richiederlo e come è possibile cambiarlo.
Iniziamo subito!
Cos’è lo stato di famiglia?
Lo stato di famiglia, come anticipato, è un certificato che identifica i membri della famiglia registrata, che convivono con il richiedente e sono legati dai seguenti vincoli:
- parentela,
- matrimonio,
- tutela,
- legami affettivi.
Molto spesso si tende ad associare il nucleo familiare allo stato di famiglia. Tuttavia questo è un errore molto frequente, siccome funzioni e composizione differiscono. Vediamo in che modo…
Abbiamo visto che il certificato di famiglia include una famiglia anagraficamente registrata pertanto, unita dai vincoli citati in precedenza.
Il nucleo familiare, invece, è utilizzato per compilare l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), necessario per dimostrare le proprie condizioni economiche e ottenere benefici.
Dunque, mentre per il certificato di famiglia si parla di “famiglia registrata anagraficamente”, per il nucleo familiare non è necessariamente così.
A cosa serve lo stato di famiglia?
Come abbiamo visto, il certificato relativo allo stato di famiglia, elenca i membri della famiglia anagrafica, riportando: dati anagrafici e indirizzo di residenza.
Questo documento ha una validità di sei mesi ed è richiesto per:
- Pratiche amministrative
- Adempimenti fiscali.
Ad esempio, è necessario per accedere a:
- Assegni familiari
- Bonus statali
- Misure di sostegno familiare
- Per la compilazione l’ISEE.
L’art. 46 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000 ha sostituito il certificato di famiglia con un’autocertificazione negli affari con la pubblica amministrazione. Questa autocertificazione ha la stessa validità di quella rilasciata dall’ente e non richiede l’autenticazione della firma.
Tuttavia, ci sono ancora situazioni in cui è necessario utilizzare il certificato.
Come poter richiedere il certificato
La richiesta del documento può essere effettuata online o direttamente allo sportello (solo su appuntamento).
Per effettuare la prenotazione, la persona interessata può scegliere tra diverse modalità:
- autonomamente tramite il web;
- per chi necessita di assistenza, recandosi presso gli Sportelli o le sedi URP (ufficio relazioni con il pubblico).
È bene sapere che il giorno dell’appuntamento, il richiedente dovrà presentarsi allo sportello con un documento di identità e il modulo di richiesta già compilato e firmato.
In alternativa, la persona interessata può:
- visualizzare e scaricare il certificato: per sé o per un membro della famiglia, dal portale del proprio Comune (qualora questa funzionalità fosse disponibile) accedendo con l’identità digitale (SPID / CIE);
- scaricare il certificato in modo autonomo e gratuito: per sé o per un membro della famiglia anagrafica, accedendo con l’identità digitale (SPID / CIE / CNS) direttamente dal portale ANPR del Ministero dell’Interno.
Chi è considerato parte del certificato
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 30 maggio 1989, l’articolo 4 definisce la famiglia anagrafica come “un insieme di persone che hanno dimora abituale nello stesso Comune, che coabitano e che sono legate da vincoli affettivi o da vincoli di matrimonio, di affinità, di parentela, di tutela o di adozione”.
Inoltre, i figli che si sposano e continuano a vivere con i propri genitori sono considerati parte della famiglia anagrafica. Ciò, poiché non costituiscono una famiglia anagrafica separata secondo la legge.
La convivenza è il criterio principale: il certificato di famiglia può comprendere anche una singola persona, se vive da sola.
Come effettuare una modifica
Per uscire dal certificato, modificarlo o rimuovere una persona da esso, occorre fare riferimento al concetto di residenza. In breve, per uscire dallo stato di famiglia è sufficiente cambiare residenza.
È altresì possibile, ad esempio se si ha residenza e domicilio in due Comuni diversi, richiedere a ciascuno un certificato di famiglia e certificare l’appartenenza ad entrambe le famiglie anagrafiche conviventi.
Di base, perché una persona esca effettivamente, è fondamentale che trasferisca la propria residenza o domicilio in un altro indirizzo o Comune, rispetto al nucleo anagrafico d’origine.
I nuovi certificati anagrafici online
Come accennato in precedenza, ora è possibile ottenere i certificati anagrafici online, in modo autonomo e gratuito.
Questo nuovo servizio e la nuova banca dati nazionale consentono una semplificazione e standardizzazione costante delle procedure. Perciò, offrono servizi digitali che sono più accessibili, efficienti ma anche sicuri.
Inoltre, i cittadini non devono più comunicare i loro dati anagrafici o i cambi di residenza a ogni ufficio della pubblica amministrazione, il tutto avviene automaticamente.
Se prima le identità di tutti i cittadini erano distribuite in quasi ottomila comuni, oggi sono centralizzate in un’unica anagrafe.
Conclusioni
In sintesi, il certificato di famiglia è un documento che elenca i membri di una famiglia registrata, evidenziando i legami parentali e di convivenza.
Questo documento è necessario per vari adempimenti amministrativi e fiscali. Può inoltre essere richiesto online o presso gli sportelli competenti.
La modifica del certificato avviene tramite cambiamento di residenza.
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