Le Isole Canarie costituiscono un’attrazione non solo per i turisti ma anche per gli imprenditori europei, molti dei quali sono già stati a Tenerife, Gran Canaria o Fuerteventura per una vacanza che ha fatto scoprire loro le risorse naturali di queste isole. Ma ciò che attrae di più è sicuramente il regime fiscale delle Canarie.
Le isole Canarie vengono scelte dagli investitori che hanno deciso di impiegare denaro in immobili, invogliati dalle diverse forme di fiscalità agevolata, riservata in particolare alle proprietà immobiliari e ai loro proventi, come gli affitti a breve termine.
Ma non solo. Avrai sicuramente sentito parlare delle Canarie come meta prediletta per la terza età, persone che al termine della loro carriera lavorativa, hanno trovato la propria dimensione di vita trasferendosi alle Isole Canarie, beneficiando di un maggiore potere di acquisto derivante dalla tassazione largamente inferiore delle pensioni, oltre che di un clima molto piacevole.
Qualunque sia la motivazione che ti spinge ad approfondire il tema del regime fiscale alle Canarie, soprattutto se vuoi conoscere più da vicino questa realtà economica, troverai utili le righe che seguono o questo video.
La forma di governo delle Isole Canarie: la Comunità Indipendente
Le Isole Canarie sono rappresentate da un arcipelago che si affaccia sull’Oceano Atlantico e che, benché più vicine all’Africa, si configurano come ascrivibili al territorio spagnolo e rispetto a cui sono identificate come Comunità Indipendenti.
Ciò si riflette su una serie di elementi che riguardano, in primis, il sistema fiscale delle Islas Canarias, di fatto differente da quello spagnolo e molto più leggero dal punto di vista della tassazione su stipendi, immobili e guadagni finanziari.
La principale motivazione che sottende al regime fiscale più vantaggioso delle Isole Canarie rispetto ai Paesi dell’Unione Europea riguarda l’attribuzione alle Isole della qualifica di zona europea ubicata in estrema periferia, questo determina una maggiore difficoltà di approvvigionamento, trasporti e, in generale, raggiungimento fisico delle Isole.
Per facilitare i residenti a condurre una buona qualità della vita, come pure per incentivare gli investitori a impiegare risorse in attività e immobili alle Isole Canarie, il sistema fiscale autoctono, sia per i singoli che per le imprese, risulta molto vantaggioso.
La pressione fiscale sulle persone fisiche alle Isole Canarie
Per quanto riguarda le persone fisiche residenti alle Isole Canarie, nel caso in cui percepiscano un reddito che non superi i 28.000 euro netti all’anno e vivano in un appartamento in affitto, risparmiano fino a 800 euro annui sul totale delle imposte da versare allo Stato.
Sempre in merito ai benefici sulle imposte riservati ai singoli cittadini delle Canarie, per ogni figlio di età superiore ai 15 anni di età il sistema riconosce al nucleo familiare uno sgravio fiscale pari a 1.500 euro per ogni figlio che ha compiuto 15 anni e che aumenta se la prole ne comprende più di 3.
Inoltre, gli ultrasessantacinquenni beneficiano di condizioni particolarmente vantaggiose con riferimento alla tassazione di stipendi e pensioni, nella misura in cui questi sono in larga misura esenti da imposte; ciò consente agli over 65 di aumentare il loro potere di acquisto e condurre una vecchiaia serena e maggiormente incentrata sul benessere e la cura della propria persona.
Per quanto riguarda l’imposta principale sui redditi delle persone fisiche in Italia, l’aliquota IRPEF alle Canarie è denominata IRPF; il sistema di tassazione è proporzionale, con aliquota del 19% per redditi inferiori a 12.450 euro, del 24% fino a 20.200 euro, 30% sugli importi che non superano i 34.000 euro, fino ad arrivare al 45% per i redditi oltre i 60.000 euro.
Considerando le aliquote di imposta e comparandole con quelle vigenti nel nostro Paese, la situazione ti potrebbe sembrare analoga, sia per quanto riguarda gli scaglioni di reddito che per le percentuali applicate.
Ciò che cambia, alle Isole Canarie, nel senso di una maggiore convenienza, è la misura e il numero delle detrazioni fiscali spettante a ogni cittadino residente, in virtù di condizioni soggettive che riguardano il semplice status di residente Canario e che aumentano con l’esistenza di un coniuge, uno o più figli.
Quello che rende le Isole Canarie più appetibili, dal punto di vista del costo della vita per i singoli cittadini (e vedremo anche per le imprese) e per le famiglie, è inoltre la combinazione di elementi quali sgravi fiscali, minore costo dei beni e servizi grazie all’assenza di IVA e condizioni climatiche favorevoli durante tutto il corso dell’anno e che consentono di risparmiare sul costo di riscaldamento.
Non deve sorprenderti questo ultimo dato, poiché alle Isole Canarie la temperatura si attesta in un range compreso tra i 22 e i 24 gradi, durante tutte le stagioni, ossia il clima che corrisponde alla primavera in una regione italiana del centro nord. Ne deriva che le abitazioni delle Isole Canarie non necessitano, in larga misura, di sistemi di riscaldamento, con un sostanziale risparmio di una media di 2.000 euro annui sul bilancio familiare.
Ti starai domandando se tali benefici siano riservati unicamente ai cittadini residenti e se sia possibile, in qualche modo, fare parte di una comunità che, a conti fatti, gode di una situazione fiscale privilegiata rispetto a tutti i Paesi dell’Unione Europea, di cui le Isole Canarie fanno parte a tutti gli effetti.
Lo status di residente, come negli altri Stati dell’UE, si acquista con la permanenza nel territorio per più di 183 giorni, considerati in un anno solare e che equivalgono a poco più di 6 mesi. Tale condizione è riservata, tuttavia, anche a coloro che possano dimostrare una presenza abituale del proprio coniuge e/o dei figli in territorio spagnolo, ad esempio per motivi di studio, oppure che conducano un’attività economica prevalentemente alle Isole Canarie.
Le persone fisiche che non risiedono nelle Islas Canarias sono soggette al pagamento di una tassa, denominata IRNR, che grava sul reddito percepito dai soggetti nel territorio isolano ed estero. L’aliquota che si applica al totale dei redditi è del 19%, con la facoltà di un nucleo familiare di eseguire il pagamento in misura congiunta o separata.
Per quanto riguarda i redditi degli immobili derivanti dalle locazioni, l’aliquota ammonta al 19%, indipendentemente dall’importo riportato nel contratto di affitto.
Non ti stupirà, quindi, il motivo per cui moltissimi italiani, dei tessuti sociali più diversi, hanno deciso di trasferirsi alle Isole Canarie, oppure di spostare una buona parte della loro attività professionale in una delle isole.
Sistema fiscale Canarie per le imprese
Il principale elemento che rende il sistema fiscale vigente nelle Isole Canarie appetibile per gli investitori è l’Imposta sul Valore Aggiunto, l’iva alle Canarie è assente, in Italia è attualmente del 22%.
Il sistema fiscale delle Isole Canarie non prevede l’applicazione dell’IVA per una larga parte di beni primari.
La percentuale è del 7% per i prodotti di consumo generale, come il vestiario o i generi non alimentari, per toccare un massimo del 13,5% (confrontala sempre con il 22% dell’IVA italiana) per i beni di lusso e voluttuari (come barche, gioielli).
Tassazione canarie: aziende
La tassazione ordinaria applicata alle aziende prevede per i primi due anni di attività è pari al 15%. Al termine di tale periodo la tassazione salirà al 25%. Questa riduzione è stata introdotta per incentivare l’imprenditoria e la crescita economica del territorio.
Una tassazione differente, pari al 4% è prevista per le aziende che rientrano nel ZEC, il piano fiscale operante nelle Isole Canarie e confermato fino al 31 dicembre 2026; tale normativa comprende la fiscalità agevolata per le imprese neo-costituite, con specifici requisiti, entro il termine di fine dicembre 2020.
Il sistema fiscale delle Isole Canarie e gli incentivi a favore delle imprese
Abbiamo accennato al minor costo di beni e servizi gravanti sulla totalità delle persone e delle imprese; queste ultime beneficiano inoltre di un regime fiscale privilegiato, rispetto a quello degli altri Paesi europei, che si concretizza in un’aliquota molto bassa gravante sui redditi da impresa.
Oltre a questo, le nuove aziende nel territorio isolano che sono ricomprese nel sistema di autorizzazioni della Spagna e, più in generale, dell’Unione Europea, godono di sgravi fiscali, che si concretizzano nell’assenza di tasse sui trasferimenti di denaro, eventualità che si realizza ogniqualvolta si avvia un’impresa, e sugli atti notarili riguardanti transazioni all’interno delle Isole Canarie.
Ne deriva che, se vuoi avviare un’impresa a Tenerife, a titolo di esempio, dovrai pagare solo l’onorario al Notaio ma non le imposte sull’atto costitutivo. In Italia è il professionista che provvede a versarle per conto dell’impresario, che gliele anticipa con il pagamento della parcella.
Altre agevolazioni fiscali a favore delle aziende che operano in territorio isolano riguardano la riduzione dell’imponibile, per gli utili non distribuiti che talune imprese potrebbero destinare all’acquisto di immobili situati alle Isole Canarie.
Per la vendita dei prodotti realizzati nell’ambito del territorio isolano, sono previsti sgravi fiscali sull’Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche (IRPEG), nella misura del 50%.
I benefici a favore delle imprese non finiscono qui, poiché in alcuni casi di acquisto di beni strumentali o di investimento, il sistema non prevede l’applicazione dell’IVA: considerando che in questa sede ti vengono spiegate le linee generali del regime fiscale vigente alle Canarie, è in ogni caso opportuno che tu approfondisca la tematica con un commercialista o un professionista esperto, anche e soprattutto in base al tipo di attività verso cui sei orientato.
Le zone franche istituite nelle Isole Canarie
Oltre a un sistema fiscale vantaggioso per le aziende, le Isole Canarie sono note per due zone franche, Tenerife e Gran Canaria, ideali per l’implementazione di realtà aziendali compresi nei territori di queste due bellissime isole di origine vulcanica.
Il concetto di zona franca è molto importante, poiché riguarda aree in cui non sono applicate imposte, dirette o indirette, che ricadono sui beni, dalle materie prime ai prodotti finiti, passando per i semilavorati.
Grazie alle due zone franche di Gran Canaria e Tenerife, le attività imprenditoriali e manifatturiere, sia per il commercio con l’estero che interno, sono largamente incentivate, in virtù della maggiore competitività determinata dall’assenza di imposte sui prodotti.
In questo modo, è facile comprendere come sia possibile l’innesco di un circolo virtuoso volto a generare ricchezza, a favore sia degli imprenditori che della comunità locale, considerata nel suo complesso.
Conclusioni: gli effetti positivi del sistema fiscale delle Isole Canarie
Infine, qualche utile cenno di economia politica applicato all’investimento nelle Isole Canarie.
Dal punto di vista di un investitore risultano molto importanti fattori oggettivi quali la pressoché totale assenza di criminalità, l’elevata qualità della vita e, naturalmente, la tassazione favorevole.
Tutti questi elementi determinano una generale propensione di chi desidera far fruttare il proprio denaro mediante la costituzione di un’impresa, l’acquisto di immobili o titoli mobiliari nelle Isole Canarie, a causa di una generale tendenza degli investitori a privilegiare fattori interni ed esterni che incrementano sia i profitti che la tranquillità relativa all’investimento scelto.
Se vuoi approfondire questo argomento o se cerchi risposte ai tuoi dubbi, entra nel nostro gruppo privato e scrivi un post, in passato abbiamo vissuto e avuto azienda alle Canarie, quindi sappiamo aiutarti.
buonasera ho letto l’articolo sulle Canarie e la fiscalità agevolatale volevo chiederei merito invece alla contribuzione pensionistica è simile all’Italia o viene usato un pò più di buon senso?
sto provando a contattare un commercialista locale ma temo mi chiederanno di recarmi in loco ,cosa che in questo preciso momento non possibile.
lei saprebbe aiutarmi su questo?
perchè per i restanti vantaggi fiscali mi è sembrato tutto molto chiaro e conveniente, ma se poi all’apertura della ”partita iva” anche li lo Stato chiede 2.500 euro a prescindere da mio fatturato annuale ,fosse anche pari a 0, bhe.. la start up si carica di pesantezza economica che fa perdere entusiasmo
grazie mille
isabella
Contribuzione pensionistica molto simile all’Italia, si parte con scaglioni ridotti fino ad arrivare alle quote simili all’Italia dopo 12 mesi
Se i capitali sono limitati e si vuole testare un business si può tranquillamente restare in Italia, tra SRLs e forfettario ci sono ottimi regimi per agevolare lo sviluppo di nuovi progetti
Noi condividiamo la filosofia del: prima si fattura, poi si ottimizza l’aspetto fiscale.
Focalizzarsi fin dall’inizio sulla fiscalità ruba tempo ed energie che sono da destinare alla creazione di un flusso di cassa positivo
Cosa costa costituire una società nelle Canarie
ciao Walter, ti devo dare la risposta più brutta di tutte: DIPENDE
Bisogna sapere a che forma giuridica sei interessato (persone o capitali), business di riferimento, operi sul territorio o da remoto etc
Nel caso inviaci una email con tutti i dettagli (area contatti di questo sito) così da poterti inviare un idea di preventivo, grazie
Salve…! Sono un interior designer italiano di Brescia, in Lombardia, e mi chiedevo nel caso in cui aprissi un’attività a Gran Canaria, o Tenerife, in uno studio, o in appartamento in affitto, che tassazione sopportarei nel fatturare due tipologie di consulenze, e cioè, una come “progettista d’interni” di abitazioni, o di spazi commerciali, e a parte ricevendo delle royaltes provenienti da aziende italiane a seguito della loro vendita di mobili oggetti, ecc. seriali da me progettati su loro incarico. Grazie
corporate tax 15% per i primi 2 anni di utile, poi si passa al 25%, oltre a questo si ha la seguridad social (simile alla nostra INPS) che ha un valore simile a quella italiana (intorno ai 350€ al mese)
Vorrei sapere qual’è il trattamento fiscale di un residente alle Canarie che percepisca redditi da capitale provenienti da una società estera residente in Europa.
ciao Guido, dipende dal paese di residenza della società, bisogna vedere i trattati verso le doppie imposizioni tra stato e stato
Salve vorrei sapere i costi per costituire una società di persone e i costi come tasse annuali da pagare a parte il sistema contributivo. Settore lavoro on line tra scommesse sportive e altro sempre on line. Grazie
Ciao Fabio, la richiesta è un po’ vaga, sono necessari più dettagli, mi mancano alcune informazioni per darti risposte corrette al 100%, ti consiglio di scriverci alla nostra email chiedendo una consulenza personalizzata, trovi il form di contatto qui https://investhero.it/contatti/
Buon pomeriggio,oggi 21 luglio 2023,vorrei porre alcuni quesiti riguardo la possibilità di recarsi a vivere a Tenerife e magari arrivare ad acquistare un immobile per trasformarlo in un BeB.In alternativa uno o due piccoli appartamenti da affittare e non saprei se sarebbe fattibile data la forte concorrenza degli alberghi.Mi attrae vivere a Tenerife, il regime fiscale agevolato e anche il clima decisamente migliore che in Italia. Forse mi mancheranno le forti piogge e il fresco dell’autunno,ma alla fine sarebbe un notevole risparmio viste le folli bollette che paghiamo nel nostro bel paese!Chiedo se l’acqua del rubinetto è potabile e se davvero c’è siccità costante pertanto acqua dilazionata?A quale rischio andrei incontro se mi decidessi ad acquistare un immobile? Ho sentito dire che esistono notai fasulli e agenzie inaffidabili. È vero che in non tutti gli edifici si può aprire un BeB perché ci vogliono determinati requisiti? Nel caso di appartamenti da affittare ci sono parametri da rispettare oppure va bene qualunque metratura? Inutile dire che sarebbe più facile affittare nei pressi dei centri abitati piuttosto che in zone di campagna? Conviene trasferirsi con la propria auto in quanto a Tenerife un:auto costa in media il doppio che in Italia. Attendo Vostra gentile risposta e porgo i miei più di ceri saluti, grazie, Alfonso
Ciao Alfonso, grazie per l’interesse volto all’artico e per la tua voglia di trasferirti a Tenerife (isola che conosco molto bene siccome ci ho vissuto 3 anni e ci torno questo inverno)
Hai diverse domande ma mi mancano alcune informazioni per darti risposte corrette al 100%, ti consiglio di scriverci alla nostra email chiedendo una “consulenza personalizzata per trasferimento a Tenerife”, trovi il form di contatto qui https://investhero.it/contatti/
Buon pomeriggio, vorrei trasferirmi in un paese a tassazione inferiore rispetto all’Italia, e le Canarie sono tre i candidati. Ho 65 anni compiuti, fatturo come libero professionista (Partita IVA individuale) ad una azienda di consulenza (agenzia di reclutamento) con sede in Inghilterra (Regno Unito). La mia attivita’ professionale e’ di carattere tecnico (servizi tecnici). Dall’Italia fatturo senza applicazione dell’IVA, cosa che dovrei mantenere. Verso i contributi previdenziali alla cassa professionale di appartenenza. A quale tassazione sarei soggetto alle Canarie, dovrei pagare assicurazione e contributi previsenziali? Cordiali saluti, Maurizio.
ciao Maurizio, non siamo commercialisti/fiscalisti ma siamo imprenditori/investitori. quindi prendi come informazioni generali quello che ti stiamo per dire, in quanto è giusto che tu ti confronti con un commercialista in territorio canario. per le nostre necessità abbiamo solo informazioni sulle società di capitale e non sulle p.iva individuali. in caso di società saresti tassato al 15% per i primi 2 anni dal primo bilancio in utile e poi 25% sull’utile dal terzo anno. per i contributi previdenziali sarai sui 370€ al mese. ribadiamo che è importante che tu ti interfacci direttamente con un commercialista locale.