Trasferirsi all’estero: la tassazione in Irlanda

L’Irlan­da è con­sid­er­a­ta da molti come uno dei migliori sta­ti europei per avviare un’at­tiv­ità d’im­pre­sa. Sgravi, incen­tivi per le start-up e aliquote fis­cali basse rap­p­re­sen­tano infat­ti degli otti­mi motivi per dare inizio al pro­prio busi­ness in questo Paese. Sco­pri­amo insieme le dif­feren­ze in mate­ria di trat­ta­men­to fis­cale a cui sono sogget­ti i lavo­ra­tori dipen­den­ti, i liberi pro­fes­sion­isti e le aziende.

Tassazione redditi lavoratori dipendenti in Irlanda

In Irlan­da lo chia­mano PAYE, è il meto­do attra­ver­so il quale un lavo­ra­tore dipen­dente paga le tasse. Sig­nifi­ca Pay As You Earn, ossia paghi in relazione a quan­to guadag­ni. L’am­montare delle tasse da pagare viene cal­co­la­to diret­ta­mente dal datore di lavoro, è sot­trat­to dal­la paga con una fre­quen­za men­sile o set­ti­manale a sec­on­da dei casi e ver­sato all’er­ario irlan­dese.

I res­i­den­ti pagano le tasse su qual­si­asi tipo di red­di­to prodot­to a pre­scindere dal­la sua prove­nien­za geografi­ca, i non res­i­den­ti invece le pagano soltan­to sulle fonti di red­di­to con orig­ine irlan­dese. Si intende res­i­dente colui che sog­gior­na in Irlan­da nel­l’ar­co di un anno per almeno 183 giorni, oppure per 280 giorni se si pren­dono in con­sid­er­azione l’an­no in cor­so e quel­lo pas­sato. Ven­gono con­siderati res­i­den­ti abit­u­ali le per­sone che in modo con­tin­u­a­ti­vo vivono in questo Paese per tre anni.

Il red­di­to imponi­bile include quel­lo prove­niente da lavoro, sia esso autonomo o dipen­dente, i red­di­ti di cap­i­tale e quel­li fon­di­ari. Il red­di­to da lavoro dipen­dente com­prende non soltan­to lo stipen­dio, ma anche gli even­tu­ali pre­mi, inden­nità, stra­or­di­nari, com­mis­sioni ossia l’in­sieme dei proven­ti che derivano dal­l’e­ser­cizio di una attiv­ità.

Sono due le aliquote alle quali sono sot­to­posti i lavo­ra­tori dipen­den­ti, il 20% e il 40%. Il 20% rap­p­re­sen­ta lo scaglione pre­vis­to per tut­ti i red­di­ti che non super­a­no i 35.300 euro annui, quan­do il red­di­to supera invece tale lim­ite si pas­sa all’aliquo­ta del 40%. La soglia dei 35.300 euro è alza­ta a 44.300 in pre­sen­za di una cop­pia sposa­ta che ha un’u­ni­ca fonte di red­di­to, quan­do invece i red­di­ti sono due il lim­ite sale a 70.600 euro.

Lo Sta­to irlan­dese poi ha pre­vis­to un’ul­te­ri­ore adem­pi­men­to chiam­a­to PRSI (Pay Relat­ed Social Insur­ance, una tas­sa rel­a­ti­va all’as­si­cu­razione sociale), attra­ver­so la quale si ver­sa un con­trib­u­to che garan­tisce alcu­ni ben­efi­ci di carat­tere sociale. La per­centuale pre­vista è del 4% per red­di­ti fino 18.512 euro e del 10,05% per somme supe­ri­ori a ques­ta soglia.

In caso di dis­oc­cu­pazione ad esem­pio, se si han­no alle spalle almeno 260 set­ti­mane in cui si sono ver­sa­ti i con­tribu­ti PRSI, si ha dirit­to, per la dura­ta di nove mesi, a una sovven­zione di 188 euro a set­ti­mana. Se invece non si sono rag­giunte le 260 set­ti­mane di con­tribuzione, il peri­o­do in cui si ha dirit­to al sus­sidio scende a sei mesi.

Sono pre­viste esen­zioni per i sogget­ti con età pari o al di sopra dei 65 anni che abbiano un red­di­to infe­ri­ore ai 18.000 euro annui oppure in pre­sen­za di una cop­pia con un red­di­to al di sot­to dei 36.000 euro in cui uno dei due coni­u­gi abbia com­pi­u­to 65 anni o li com­pia nel­l’an­no in cor­so.

Ogni anno, in fun­zione del­la nuo­va legge di bilan­cio, tali soglie pos­sono subire mod­i­fiche ed è per­ciò sem­pre con­sigli­a­bile ver­i­fi­care se siano suben­trati even­tu­ali cam­bi­a­men­ti. A queste per­centu­ali inoltre si appli­cano delle detrazioni a sec­on­da del­la con­dizione del lavo­ra­tore dipen­dente, se ad esem­pio è sin­gle o sposato, se possiede una casa o se ha figli.

Alcune spese, come quelle mediche, le quote per le tasse uni­ver­si­tarie e i con­tribu­ti che ven­gono ver­sa­ti in un inves­ti­men­to pen­sion­is­ti­co, pos­sono essere por­tate in detrazione, ossia con­tribuiran­no ad abbas­sare il tet­to red­di­tuale.

Lavoratori dipendenti provenienti da un altro paese

Un ulte­ri­ore appro­fondi­men­to meri­ta la situ­azione di quei lavo­ra­tori prove­ni­en­ti da uno dei Pae­si europei con cui l’Ir­lan­da ha rag­giun­to un accor­do di rec­i­p­ro­ca assis­ten­za da un pun­to di vista fis­cale, attra­ver­so il quale si può ottenere una van­tag­giosa deduzione sul­l’im­pos­ta del red­di­to totale.

Si chia­ma SARP e con­sente una detrazione mas­si­ma del 30% sui red­di­ti che derivano da lavoro dipen­dente che siano supe­ri­ori a 75.000 euro e con un tet­to di 500.000 euro. Oltre a tale agevolazione, ques­ta par­ti­co­lare cat­e­go­ria di dipen­den­ti gode anche di ulte­ri­ori ben­e­fit come un volo all’an­no ver­so il pro­prio Paese, il paga­men­to, fino a un mas­si­mo di 5.000 euro per ogni figlio, delle spese sco­las­tiche e altri sim­ili van­tag­gi.

Per ottenere il SARP il lavo­ra­tore deve aver lavo­ra­to per almeno 12 mesi nel­l’azien­da del paese estero, non deve essere sta­to res­i­dente fis­cale irlan­dese negli ulti­mi cinque peri­o­di di impos­ta e infine deve aver accu­mu­la­to 12 mesi di lavoro in Irlan­da nel­la soci­età. Una vol­ta rag­giun­ti tali req­ui­si­ti, il lavo­ra­tore può far richi­es­ta del­l’e­sen­zione e il suo datore di lavoro deve cer­ti­fi­carne l’adeguatez­za.

regime fiscale irlanda

 

Tassazione lavoratori autonomi

Se da un lato ai lavo­ra­tori dipen­den­ti viene appli­ca­to il sis­tema PAYE, per il quale il lavo­ra­tore paga per ciò che guadagna ed è diret­ta­mente il datore di lavoro a ver­sare la som­ma all’er­ario, per i lavo­ra­tori autono­mi vale invece il sis­tema del­l’au­toliq­uidazione, una sor­ta di auto-accer­ta­men­to di tut­ti i red­di­ti che derivano dal pro­prio lavoro.

I lavo­ra­tori dipen­den­ti non sono costret­ti a pre­sentare la dichiarazione dei red­di­ti, quel­li autono­mi invece devono obbli­ga­to­ri­a­mente tenere la con­tabil­ità del­la pro­pria impre­sa, ossia di tut­ti quei doc­u­men­ti che ven­gono richi­esti in fun­zione del tipo di attiv­ità e del­la sua dimen­sione.

L’aliquo­ta per red­di­ti com­mer­ciali è pari al 12,5%, men­tre sale al 25% per le plus­valen­ze ottenute con scam­bi al di fuori del ter­ri­to­rio irlan­dese. Pos­sono rien­trare nei red­di­ti com­mer­ciali anche attiv­ità finanziarie o man­age­ri­ali, il com­mer­cio elet­tron­i­co la dis­tribuzione, la ricer­ca e lo svilup­po.

Tut­ti i red­di­ti non com­mer­ciali o derivan­ti da attiv­ità nel set­tore petro­lif­ero, minerario e immo­bil­iare han­no aliquo­ta al 25%.

I lavo­ra­tori autono­mi pos­sono dedurre soltan­to spese legate all’at­tiv­ità svol­ta, qual­si­asi spe­sa di rap­p­re­sen­tan­za non è deducibile.

Costituire società in Irlanda

Se stai pen­san­do di aprire attiv­ità in Irlan­da, potrai scen­dere tra queste tipolo­gie di soci­età:

LTD

La Ltd irlan­dese è con­sid­er­a­ta da molti l’e­quiv­a­lente del­la S.r.l ital­iana. La Pri­vate Lim­it­ed Com­pa­ny è la tipolo­gia di soci­età più dif­fusa in Irlan­da, i soci pos­sono essere sia per­sone fisiche che altre soci­età e l’aper­tu­ra richiede la nom­i­na di un ammin­is­tra­tore. L’aper­tu­ra di una Ltd richiede un cap­i­tale sociale min­i­mo di 1 euro.

PLC

La Pub­lic Lim­it­ed Com­pa­ny è una tipolo­gia di soci­età più adat­ta alle gran­di aziende, l’aper­tu­ra richiede un cap­i­tale sociale di 50 mila euro. Può essere con­sid­er­a­ta l’e­quiv­a­lente del­la S.p.A ital­iana. Come per la Ltd, i soci pos­sono essere sia per­sone che altre soci­età.

LLP

La Lim­it­ed Lia­bil­i­ty Part­ner­ship o soci­età a respon­s­abil­ità lim­i­ta­ta viene aper­ta attra­ver­so scrit­tura pri­va­ta non pub­bli­ca­ta sul reg­istro delle imp­rese. I red­di­ti del­l’azien­da sono tas­sati in capo ai soci, per­tan­to, nel caso essi non fos­sero res­i­den­ti fis­cal­mente in Irlan­da, paghereb­bero sec­on­do la tas­sazione del paese di res­i­den­za. L’aper­tu­ra di una LLP richiede un cap­i­tale sociale min­i­mo di 1 euro.

Unlim­it­ed Com­pa­ny

Per cer­ti ver­si sim­i­le alla soci­età in nome col­let­ti­vo ital­iana, i soci rispon­dono illim­i­tata­mente con il pro­prio pat­ri­mo­nio per le obbligazioni sociali. Anche ques­ta tipolo­gia di soci­età è tas­sa­ta con il regime fis­cale per trasparen­za.

Tassazione società in Irlanda

L’Ir­lan­da si con­trad­dis­tingue dagli altri Pae­si per avere una tra le più basse tas­sazioni ris­er­vate alle imp­rese, ma anche per il gran numero di agevolazioni pre­viste per for­mazione, assun­zioni e per quelle soci­età che inve­stono in ricer­ca.

Par­tendo pro­prio dal­l’aliquo­ta, si sco­pre che essa è uni­ca e favorevol­mente bas­sa, pari al 12,5% su tut­ti gli utili prove­ni­en­ti dal­la soci­età, com­pre­si quel­li di even­tu­ali fil­iali non res­i­den­ti in Irlan­da. Le uniche eccezioni che non rien­tra­no in tale aliquo­ta sono rap­p­re­sen­tate da attiv­ità petro­lif­ere, attiv­ità estrat­tive e red­di­ti prove­ni­en­ti dal set­tore del­l’edilizia che sono invece soggette al paga­men­to delle tasse con aliquo­ta al 25%.

I van­tag­gi del sis­tema fis­cale irlan­dese non si esauriscono con l’aliquo­ta al 12,5%, ma preve­dono anche un cred­i­to d’im­pos­ta, che arri­va fino a un mas­si­mo del 30%, per tutte quelle attiv­ità che rien­tra­no nel­lo svilup­po e nel­la ricer­ca e una deduzione fis­cale pari al 12,5% per le spese sostenute negli stes­si ambiti.

L’Ir­lan­da ha volu­to puntare, attra­ver­so incen­tivi e agevolazioni, sulle imp­rese oper­an­ti in deter­mi­nati set­tori ritenu­ti chi­ave e strate­gi­ci per la creazione di posti di lavoro e per lo svilup­po di tec­nolo­gie inno­v­a­tive. La spin­ta ver­so il busi­ness è anche appog­gia­ta da agen­zie che offrono infor­mazioni, aiu­to, assis­ten­za per le start-up, finanzi­a­men­ti e intro­duzione nel ter­ri­to­rio locale.

Le start-up sono le soci­età che più ben­e­fi­ciano di agevolazioni. Esse infat­ti godono del­l’esen­zione totale del­la nor­male aliquo­ta, nei pri­mi tre anni, se il red­di­to è infe­ri­ore a 40.000 euro, di un’e­sen­zione parziale se il red­di­to è com­pre­so tra 40.000 e 60.000 euro e non han­no invece dirit­to all’e­sen­zione se il red­di­to è supe­ri­ore ai 60.000 euro.

Per quan­to riguar­da la tas­sazione dei div­i­den­di in Irlan­da, quel­li emes­si e pagati da imp­rese res­i­den­ti e domi­cil­i­ate in Irlan­da sono sot­to­posti al paga­men­to del­la ritenu­ta stan­dard che ammon­ta al 20%, i div­i­den­di rice­vu­ti da un’im­pre­sa irlan­dese e pagati da una soci­età estera sono sogget­ti a una ritenu­ta pari al 25%, se invece la soci­età estera è una sus­sidiaria del­l’im­pre­sa irlan­dese l’aliquo­ta scende al 12,5%.

Inoltre tra gli innu­merevoli van­tag­gi del­l’aper­tu­ra di una soci­età in Irlan­da ci sono sicu­ra­mente le tem­p­is­tiche: sono difat­ti suf­fi­ci­en­ti dalle 24 alle 48 ore per aprire una soci­età in Irlan­da. Vale la pena pun­tu­al­iz­zare che sia i soci che l’am­min­is­tra­tore non devono obbli­ga­to­ri­a­mente risiedere sul ter­ri­to­rio irlan­dese.

Per appro­fondire questo dis­cor­so o per conoscere altri pae­si con una tas­sazione agevola­ta, entra nel­la com­mu­ni­ty di Inves­thero e con­frontati con altri investi­tori e impren­di­tori.

 

SCOPRI CLUB HERO: IL CLUB DEGLI INVESTITORI CONSAPEVOLI

SBLOCCA I BONUS DI TUTTE LE PIATTAFORME!

DA ZERO A INVESTITORE ESPERTO

DIVENTA UN CACCIATORE IMMOBILIARE

CONDIVIDI ARTICOLO

Team

INVESTHERO

Appassionati di finanza, investimenti e business, il nostro team ti aiuterà a raggiungere la libertà finanziaria con articoli chiari e strumenti pratici, promuovendo una sana cultura finanziaria per creare, far crescere e proteggere il tuo capitale.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbe interessare anche: