Tasse per i nomadi digitali: Guida completa e sistemi fiscali

Vuoi entrare a far parte del­la comu­nità dei noma­di dig­i­tali ma non sai come fun­ziona con tasse e buro­crazia? Se la rispos­ta è sì, sei nel pos­to gius­to!

Essere un nomade dig­i­tale può essere mer­av­iglioso, tut­tavia com­por­ta l’obbligo di rispettare sia le nor­ma­tive fis­cali dei Pae­si che vis­it­erai, sia quelle del tuo Paese di res­i­den­za. Dovrai prestare atten­zione a: 

  • buro­crazia,
  • tasse,
  • req­ui­si­ti per il vis­to;

poiché tut­ti questi fat­tori pos­sono influire sul­la dura­ta del tuo sog­giorno e sulle attiv­ità lavo­ra­tive con­sen­tite.

Ti sem­bra com­p­lesso? Non pre­oc­cu­par­ti!

In questo arti­co­lo ti fornire­mo una gui­da com­ple­ta su come gestire gli aspet­ti fis­cali e le altre rego­la­men­tazioni di cui dovrai tenere con­to. Ti dare­mo anche sug­ger­i­men­ti prati­ci per piani­fi­care le tasse e sfruttare le oppor­tu­nità fis­cali a tuo favore. Se quel­lo che hai appe­na let­to rispec­chia ciò che stai cer­can­do, con­tin­ua a leg­gere!

Le sfide fiscali dei nomadi digitali

Al con­trario di quan­to si pos­sa pen­sare, la tas­sazione per i noma­di dig­i­tali è tut­t’al­tro che sem­plice. Si trat­ta di un’area piut­tosto com­p­lessa e poco defini­ta. Per­ché? Potresti chieder­ti, la rispos­ta è sem­plice: leg­gi e rego­la­men­ti sono spes­so datati. Alcu­ni sta­ti, Italia inclusa, non riescono a stare al pas­so con la mod­er­na realtà del lavoro da remo­to. 

Per chiarire al meglio la com­p­lessità del tema, fac­ciamo l’esempio prati­co di un errore che spes­so viene fat­to. Poni­amo il caso di Francesca, che decide di intrapren­dere lo stile di vita da nomade dig­i­tale, per­tan­to, decide di can­cel­lar­si dal­l’ana­grafe del suo Paese e si trasferisce in Mes­si­co dove inizia a vivere e a lavo­rare. Francesca è con­vin­ta che, in questo modo, non sia più tenu­ta a pagare tasse in Italia. Tut­tavia, questo ragion­a­men­to, nel­la mag­gior parte dei casi sbaglia­to.

Molti pae­si svilup­pati, inclusa l’Italia, adot­tano infat­ti il prin­ci­pio noto come “pre­sun­zione di res­i­den­za fis­cale”. In base a questo prin­ci­pio, se non sei res­i­dente fis­cale in alcun Paese, sarai con­sid­er­a­to fis­cal­mente res­i­dente nel­l’ul­ti­mo Paese in cui lo sei sta­to o nel paese in cui la tua per­ma­nen­za ha avu­to una dura­ta mag­giore.

Nel caso di Francesca, se non dovesse acquisire la res­i­den­za fis­cale in Mes­si­co o altrove, dal­lo Sta­to ital­iano sarebbe anco­ra con­sid­er­a­ta res­i­dente fis­cale ai fini delle imposte. Questo è solo un esem­pio, ogni Paese ha le pro­prie leg­gi e accor­di fis­cali, e capir­le può spes­so risultare una sfi­da.

Det­to ciò, non temere, nei prossi­mi para­grafi entr­ere­mo nel mer­i­to del dis­cor­so.

Pri­ma di pros­eguire, va però spec­i­fi­ca­to che la “pre­sun­zione di res­i­den­za fis­cale” non è un ter­mine legale for­male, ma descrive una situ­azione in cui una per­sona viene con­sid­er­a­ta res­i­dente fis­cale di un Paese, a meno che non riesca a dimostrare il con­trario. Questo accade quan­do una per­sona las­cia il pro­prio Paese sen­za sta­bilire la res­i­den­za fis­cale altrove o quan­do ha lega­mi con più di un Paese, ren­den­do dif­fi­cile definire il pro­prio sta­tus di res­i­den­za fis­cale.

Dove pagano le tasse i nomadi digitali?

Ma per­ciò, dove pagano le tasse i noma­di dig­i­tali? La rispos­ta è un po’ arti­co­la­ta, ma cercher­e­mo di venirne a capo insieme. Iniziamo con la pre­mes­sa che i noma­di dig­i­tali devono pagare le tasse, anche se questo aspet­to rap­p­re­sen­ta una delle sfide più com­p­lesse che incon­tra­no, sia all’inizio che durante il loro per­cor­so.

La mag­gior parte dei noma­di dig­i­tali con­tin­ua a pagare le tasse nel pro­prio Paese d’o­rig­ine o nel luo­go in cui trascor­rono la mag­gior parte del tem­po. Tut­tavia, non è raro che alcu­ni si tro­vi­no a dover ver­sare imposte in più di un Paese.

Esiste anche una pic­co­la per­centuale di noma­di dig­i­tali che non paga tasse, per vari motivi: 

  1. guadag­nano meno del red­di­to imponi­bile, 
  2. risiedono in Pae­si con agevolazioni fis­cali,
  3. in alcu­ni casi, com­met­tono eva­sione fis­cale.

3 Sistemi fiscali da conoscere se sei un nomade digitale

Come potrai intuire, ogni paese adot­ta un diver­so approc­cio alla tas­sazione. I prin­ci­pali sis­te­mi fis­cali sono tre: quel­lo basato sul­la res­i­den­za, quel­lo basato sul­la cit­tad­i­nan­za e quel­lo ter­ri­to­ri­ale. Vedi­amoli meglio nel det­taglio.

1.Sistema fiscale basato sulla residenza fiscale 

Nei pae­si che adot­tano il sis­tema fis­cale basato sul­la res­i­den­za fis­cale, i res­i­den­ti sono tas­sati sul red­di­to glob­ale. Per­ciò, la tas­sazione non dipende da dove sia sta­to guadag­na­to il sud­det­to red­di­to. 

La res­i­den­za fis­cale viene gen­eral­mente deter­mi­na­ta, come abbi­amo antic­i­pa­to negli scor­si para­grafi, in base al tem­po trascor­so nel Paese, tut­tavia i cri­teri speci­fi­ci pos­sono vari­are da caso a caso. Per conoscere il pro­prio caso speci­fi­co può essere nec­es­sario riv­ol­ger­si ad un con­sulente fis­cale.

2.Sistema fiscale basato sulla Cittadinanza

Sis­tema basato sul­la cit­tad­i­nan­za, mes­so in atto soltan­to da due pae­si:

  • Sta­ti Uni­ti
  • Eritrea

Questi ulti­mi appli­cano la tas­sazione basa­ta sul­la cit­tad­i­nan­za. Ciò vuol dire che i cit­ta­di­ni, degli Sta­ti Uni­ti e dell’Eritrea, devono dichiarare il red­di­to mon­di­ale a pre­scindere da dove essi risiedano.

3.Sistema fiscale territoriale

Infine, i pae­si con tas­sazione ter­ri­to­ri­ale impon­gono tasse solo sui red­di­ti generati entro i loro con­fi­ni. Questo sis­tema può rap­p­re­sentare un van­tag­gio per i noma­di dig­i­tali che guadag­nano da fonti estere.

Nel con­testo del­la tas­sazione, come nomade dig­i­tale, ti tro­verai spes­so a con­frontar­ti con il con­cet­to di res­i­den­za fis­cale. A tal propos­i­to, devi sapere che: un res­i­dente fis­cale è una per­sona obbli­ga­ta a pagare le tasse in un deter­mi­na­to paese, per­ché vi risiede o vi gen­era red­di­to

Ogni Paese adot­ta cri­teri speci­fi­ci per definire chi è con­sid­er­a­to res­i­dente fis­cale. Ciò può influire notevol­mente sulle deci­sioni fis­cali che ogni pro­fes­sion­ista deve pren­dere in con­sid­er­azione.

Una delle regole più dif­fuse a liv­el­lo inter­nazionale è la cosid­det­ta “rego­la dei 183 giorni”. Questo prin­ci­pio sta­bilisce che se trascor­ri più di 183 giorni in un Paese durante l’an­no fis­cale, sei gen­eral­mente con­sid­er­a­to res­i­dente fis­cale in quel Paese. Di con­seguen­za, potresti dover pagare le tasse sul tuo red­di­to mon­di­ale, non solo su quel­lo prodot­to all’in­ter­no del Paese stes­so.

Flag theory: di cosa si tratta?

Il sis­tema fis­cale ter­ri­to­ri­ale, che tas­sa le per­sone fisiche solo sui red­di­ti guadag­nati all’in­ter­no dei con­fi­ni nazion­ali, ha ispi­ra­to la cosid­det­ta “Flag The­o­ry” (Teo­ria delle bandiere). Ques­ta teo­ria sug­gerisce che, sceglien­do strate­gi­ca­mente dove sta­bilire res­i­den­za, aprire con­ti ban­cari e avviare attiv­ità, si pos­sa min­i­miz­zare o perfi­no elim­inare del tut­to gli obb­lighi fis­cali.

Sebbene la Flag The­o­ry pos­sa sem­brare allet­tante, nel­la prat­i­ca è più che una teo­ria potrebbe essere con­sid­er­a­ta un mito. Per­ché? Te lo spiego subito! Se è pur vero che un sis­tema fis­cale ter­ri­to­ri­ale pos­sa offrire van­tag­gi a chi guadagna red­di­ti da fonti estere, è altret­tan­to vero che trasferir­si sem­plice­mente in un paese, con questo regime, non garan­tisce l’esenzione dalle tasse nel Paese di orig­ine. Come potrai ben immag­inare, molti Sta­ti han­no nor­ma­tive speci­fiche, al fine di evitare l’eva­sione fis­cale. Per­tan­to, igno­rare tali regole potrebbe com­portare serie con­seguen­ze.

Quali sono le tasse da pagare?

Ora che abbi­amo chiar­i­to quali sono i prin­ci­pali sis­te­mi fis­cali per i noma­di dig­i­tali e cos’è la Flag The­o­ry, pos­si­amo con­cen­trar­ci sul­l’aspet­to più fon­da­men­tale, ovvero: a quali tasse sarai sogget­to come nomade dig­i­tale.

Se sei un nomade dig­i­tale, spe­cial­mente alle prime armi, come per­sona fisi­ca (e non azien­da), potresti essere sogget­to a diverse imposte per­son­ali. Tali imposte van­no in base alle tue fonti di red­di­to e alla tua res­i­den­za fis­cale. Alcu­ni tipi di tasse comu­ni in molti pae­si includono:

  • Impos­ta sul red­di­to: ques­ta tas­sa riguar­da i tuoi guadag­ni, come stipen­di, red­di­ti da lavoro autonomo, affit­ti e altre fonti di red­di­to. L’im­por­to da pagare varia gen­eral­mente in base al red­di­to com­p­lessi­vo.
  • Impos­ta sui div­i­den­di: se possie­di azioni e rice­vi div­i­den­di, potresti dover pagare le tasse sui guadag­ni da essi derivan­ti.
  • Impos­ta sulle plus­valen­ze: anche la plus­valen­za può essere sogget­ta a tas­sazione, ma cos’è? La plus­valen­za è il guadag­no gen­er­a­to quan­do ven­di un bene (come azioni o pro­pri­età) per un val­ore supe­ri­ore a quel­lo d’ac­quis­to.
  • Con­tribu­ti prev­i­den­ziali: in alcu­ni pae­si è obbli­ga­to­rio ver­sare con­tribu­ti per il sis­tema di prev­i­den­za sociale, l’INPS in Italia per capir­ci, che finanziano pen­sioni e assis­ten­za san­i­taria. Ques­ta tas­sa è soli­ta­mente una per­centuale del red­di­to o un’imposta fis­sa, ciò varia in base alla tua par­ti­ta IVA e al codice Ate­co ad essa col­le­ga­to.

Pri­ma di con­clud­ere, ricor­da, questi sono solo alcu­ni esem­pi di imposte che un nomade dig­i­tale potrebbe affrontare. La tua situ­azione speci­fi­ca e le nor­ma­tive fis­cali dei Pae­si con cui inter­agis­ci potreb­bero richiedere di con­sid­er­are altre tasse.

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Imprenditore digitale

Stefano Picchio

Tutto è iniziato nel 2013, momento in cui mi sono interessato al mondo dell'online.
In quegli anni facendo piccoli investimenti di natura finanziaria. Successivamente ho scoperto altri settori di investimento fino a conoscere ed appassionarmi di imprenditoria e digital marketing.
Ora ho uno smart-team di 11 collaboratori sparsi in giro per il mondo con i quali gestisco le mie 3 aziende.

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